Arrestato dai carabinieri di Santo Stefano di Cadore l’uomo che nel luglio scorso aveva litigato con il barista del bar top90 di Belluno armato di motosega
Comelico. Era al bar nel centro di Santo Stefano di Cadore, per una passeggiata alla fiera di Ognissanti, C.G., cinquantasettenne milanese domiciliato da qualche mese a San Pietro di Cadore, quando è stato avvicinato da una coppia di carabinieri per essere portato in caserma. Pessima giornata per lui, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Monza aveva emanato un ordine di esecuzione pena per una serie una serie di reati commessi nel milanese negli scorsi anni.
L’uomo, infatti, con precedenti per porto abusivo di armi, atti persecutori, molestie e furto, pizzicato svariate volte alla guida di veicoli in stato di ebbrezza, in seguito al cumulo di condanne per alcuni dei procedimenti penali a suo carico recentemente giunti a conclusione, è stato raggiunto dal provvedimento dell’Autorità Giudiziaria di Monza che gli ha imposto di scontare la pena residua di cinque mesi e dieci giorni di arresto, oltre al pagamento di 700,00 euro di ammenda. Ai carabinieri della Stazione di Santo Stefano, ricevuta l’ordinanza, è bastato poco per rintracciare l’uomo e chiedergli discretamente di seguirli in caserma per la notifica di un provvedimento a suo carico. Una volta all’interno del perimetro militare, l’uomo ha appreso che il provvedimento, con sua massima sorpresa, prevedeva il suo arresto. Non si aspettava di certo di passare le feste natalizie in carcere. Al termine delle formalità di rito il cinquantasettenne è stato tradotto a Belluno per essere associato alla locale Casa Circondariale, dove si riabiliterà per un sereno reinserimento in società al termine della pena. Nell’ambito del bellunese, l’uomo era assurto agli albori della cronaca lo scorso luglio quando, armato di motosega, aveva avuto una discussione con il barista di un bar del capoluogo in toni così animati da rendere necessario l’intervento di una volante della polizia. Allora se l’era cavata con una denuncia in stato di libertà.