IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO AUDIO
Comunicato stampa congiunto con i Comuni di: Belluno, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo
Si è tenuta questa mattina, nella sede municipale di Ca’ Farsetti, a Venezia, una riunione tecnico-operativa dei Sindaci dei Comuni capoluogo del Veneto, al fine di analizzare gli effetti del disegno di legge “Milleproroghe”, che a settembre sarà in fase di conversione alla Camera, in relazione al “Bando Periferie”. Al termine dei lavori, i Sindaci di Venezia, Luigi Brugnaro, di Belluno, Jacopo Massaro, di Padova, Sergio Giordani, di Treviso, Mario Conte, di Verona, Federico Sboarina, di Vicenza, Francesco Rucco, ed il vicesindaco di Rovigo, Andrea Bimbatti, hanno condiviso la seguente dichiarazione:
“Vogliamo stare lontano dalle strumentalizzazioni politiche e auspichiamo di costruire con il Governo un percorso, quale che sia, che possa confermare gli impegni assunti. Vanno, infatti, tutelati gli atti conseguenti le Convenzioni sottoscritte, già registrate dalla Corte dei Conti e che stanno producendo gli effetti previsti. Nel Veneto il totale dei 99 interventi ha un valore di 264.714.219 euro, di cui 149.956.163 finanziati dal Bando e 114.757.986 da co-finanziamenti pubblici e privati. Risorse che non possono essere messe a rischio, non solo per le legittime aspettative dei cittadini, ma anche per l’importante effetto volano nei confronti delle imprese locali. I Comuni coinvolti in via diretta sono 19 e comprendono una popolazione di 1.266.022 abitanti, pari ad oltre il 25% dei residenti in Regione. Auspichiamo di fare squadra insieme agli esponenti istituzionali di tutti i livelli del nostro territorio, in maniera trasversale, senza alcuna strumentalizzazione politica, ma solo a tutela degli interessi delle nostre città e delle persone che qui abitano e lavorano. Quei cittadini ai quali, come Sindaci, siamo chiamati quotidianamente a rendere conto.”
Ci sarà presto un nuovo incontro tra i sindaci e anche la richiesta di un incontro con il Governo nei primi giorni di settembre. Nel frattempo l’amminsitrazione comunale proseguirà sulle propria strada con l’affidamento dei lavori e i bandi di gara in attesa di una decisione finale definitiva
Appreso, nel corso dell’incontro, del tragico evento che ha colpito la città di Genova, tutti i Sindaci hanno espresso la loro vicinanza al collega Marco Bucci e alle persone coinvolte, offrendo massima collaborazione.
DE MENECH: TAGLI LINEARI, ROZZI E DANNOSI
«Sciocco mettere in contrasto le città con gli altri Comuni. A Belluno erano previste opere a servizio di tutta la provincia»
BELLUNO «Siamo di fronte a tagli di risorse ai Comuni fatti in modo lineare e, possiamo dirlo abbastanza, rozzo che però farà danni consistenti e diffusi. Bisogna essere onesti: il blocco dei fondi assegnati ai comuni capoluogo dal governo Renzi per il recupero dal degrado urbano in favore di maggiori spazi di bilancio per tutti i comuni italiani costituiscono una riduzione delle risorse per le città e fermano investimenti privati e lavori per un valore superiore a 3,5 miliardi di euro». Il deputato veneto Roger De Menech il 7 agosto scorso aveva lanciato l’allarme su quanto stava accadendo in parlamento a opera della maggioranza Cinque Stelle – Lega. Dopo qualche giorno la situazione è diventata palese a tutti, soprattutto gli amministratori, che si stanno organizzando per contrastare il provvedimento approvato al Senato. «Per prima cosa va detto che un primo consistente sblocco di avanzi di amministrazione per tutti i Comuni lo abbiamo già fatto e vale per i prossimi sei anni. Con la legge di bilancio del 2016, il governo del Pd aveva sbloccato per gli enti locali avanzi di amministrazione pari a 900 milioni l’anno per il 2018 e il 2019 e 700 milioni di euro l’anno per il periodo 2020-2023. In totale quindi si tratta di 4,6 miliardi di euro. C’era bisogno di proseguire su questa strada? Probabilmente sì, perché gli avanzi di amministrazione sono risorse altrimenti ferme, ma si poteva fare senza toccare i 500 milioni di euro assegnati direttamente ai Comuni pe rla riqualificazione delle periferie. Quesi fondi generano investimenti, opere e occupazione per 3,5 miliardi di euro. Senza contare che da molti anni nessuno si è occupato di agire nelle zone più degradate delle nostre città». Inoltre, nota il deputato veneto, «io mi auguro che i parlamentari di tutti i partiti e di tutti i territori si impegnino a trovare risorse aggiuntive, non a spostarle mettendo in contrasto città e comuni limitrofi. Per Belluno poi, un’operazione simile risulta ancora più stupida, poiché molti dei progetti avanzati dall’amministrazione riguardano spazi e attività che sono chiaramente a servizio di tutto il territorio provinciale, come la riqualificazione del piazzale della stazione e la creazione di un polo di interscambio modale». «A settembre alla Camera speriamo di modificare il provvedimento», afferma De Menech. «Certo da soli come Pd non abbiamo i numeri, ma confidiamo di convincere molti colleghi. Anche se, dalle dichiarazioni di molti leghisti sembrano o non aver capito la portata dei tagli o più semplicemente fanno finta di nulla».