CONTROLLI DEI CARABINIERI SULLE PISTE DA SCI
Al termine della stagione invernale che ha visto i Carabinieri della Compagnia di Belluno impegnati quotidianamente nei servizi di vigilanza e soccorso sulle piste da sci dei numerosi comprensori della Provincia, l’Arma ha comunicato i dati dell’attività svolta, riassunta nello svolgimento di 293 servizi di controllo e nell’impiego complessivo di 482 militari, protagonisti di 370 interventi di soccorso e della contestazione di 12 violazioni amministrative per violazioni varie. I controlli sulle piste da sci, che rientrano fra i compiti peculiari svolti dall’Arma, sono diretti a salvaguardare la sicurezza degli utenti, a garantire il soccorso immediato agli sciatori protagonisti di scontri o di cadute accidentali, e ad accertare gli illeciti connessi con l’attività sciistica. In quest’ottica, i Carabinieri sciatori delle Stazioni di Belluno, Falcade e Val di Zoldo hanno garantito una presenza costante e ben visibile presso le zone turistiche più rinomate del capoluogo cittadino e della provincia, fra i quali i comprensori Alpe del Nevegal, Ski Civetta e San Pellegrino, rientrante nel comprensorio Tre Valli. Nel corso dell’attività di controllo, i militari hanno assicurato il rispetto delle norme di fruizione dello sport dello sci alpino e sci di fondo, procedendo, laddove necessario, a sanzionare i comportamenti pericolosi idonei mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti, molti dei quali turisti provenienti da ogni parte di Europa. A tal proposito.
Le statistiche fornite dall’Arma indicano quale momento più critico dal punto di vista di possibili incidenti l’ora che precede il pranzo della domenica e del lunedì, quando, troppo frequentemente, sciatori di età compresa tra i 30 ed i 40 anni, in misura appena inferiore di età compresa fra i 10 e i 20 anni, il più delle volte maschi, pongono in essere condotte sportive particolarmente aggressive che mettono a repentaglio l’incolumità degli altri sciatori. Si registra un calo degli infortuni verso il tardo pomeriggio, quando gli interventi eseguiti dal personale di soccorso calano vistosamente, e si rileva un utilizzo maggiore dei caschi protettivi da parte degli adulti, che supera il 60% degli utenti.
In particolare, i militari dell’Arma hanno svolto 293 servizi, hanno soccorso 370 persone e hanno contestato 12 violazioni, 6 per velocità (per cui è prevista una multa), 2 per fuori pista, e 4 legati all’esercizio improprio della pratica dello sci di alpinismo lungo le piste chiuse al pubblico. Infine, i Carabinieri hanno ricevuto 2 denuncie per furto di attrezzatura sciistica, in numero inferiore rispetto all’anno precedente, quando il numero delle denunce si era fermato a 6.