DOMANI ALLE 14.30 I FUNERALI A CAPRILE
Floriano Pra non c’è più ha seguito la sua Marisa Callegari che aveva salutato a fine dicembre, un lutto quello legato alla perdita dell’amata moglie che lo ha ulteriormente provato, gli ultimi giorni li ha trascorsi in ospedale accanto alle figlie Rita, Paola e al figlio Sergio. Tutti uniti nell’accompagnare Floriano verso l’ultimo respiro, proprio come avevano fatto con mamma Marisa e in quei giorni di fine anno al capezzale c’era lo stesso Floriano. Un lungo percorso assieme il loro, conclusosi a pochi giorni di distanza uno dall’altro. Floriano nei tempi liberi dall’intensa carriera politica che ha caratterizzato costantemente la sua vita non indugiava a mettere la falda ed aiutare moglie e figli nell’Hotel Posta a Caprile di Alleghe. Un’accoppiata vincente che ha saputo mescolare alla perfezione le ampie vedute di albergatori con l’arte della pasticceria per un successo ascendente grazie alle intuizioni turistiche di Floriano a alla formidabile energia della moglie. Sempre assieme, fin da quando Marisa Callegari si trasferì da Venezia nell’Agordino portando all’impresa Pra il valore aggiunto della Pasticceria, vicini nei momenti importanti che hanno contraddistinto la carriera di Floriano Pra: sindaco di Alleghe, Presidente dell’Unione Montana, Assessore al turismo in Regione Veneto. Insieme nei momenti difficili come nei giorni della tremenda alluvione del 1966 o all’estero per imparare il lavoro. La loro è una storia di amore e imprenditoria che oggi commuove l’Agordino. E’ il figlio Sergio a comunicare la notizia. “Papà non c’è più – ha detto nel pomeriggio di ieri – ha smesso di vivere alle 16, ha seguito la mamma. La malattia gli ha indeboliti molto in questi ultimi anni, la morte di Marisa è stato un brutto colpo per il papà che non si è più ripreso, se n’è andato serenamente tra chi gli ha voluto bene”, poche parole con un filo di fiato per ricordare che questa sera alle 18 si terrà il rosario nella chiesa di Caprile, lunedi alle 14.30 i funerali ma la salma giungerà in chiesa già alle 10 del mattino.
FLORIANO, UNA VITA DA AMMINISTRATORE
Floriano Pra ha cominciato ad occuparsi di politica dal 1960. Vice-sindaco di Alleghe dal 1964 al 1970 e sindaco dal 1970 al 1990, è stato eletto consigliere regionale nel 1990 e ha ricoperto la carica di vice-presidente vicario del Consiglio regionale del Veneto fino al 1992, quando è stato nominato assessore al Turismo e alla Cultura della Giunta regionale del Veneto. Nel 1993 diventa assessore all’Economia e ricopre la carica di vice-presidente della Giunta regionale. Nel maggio 1994 è confermato assessore all’Economia. Alle amministrative del 1995 viene rieletto consigliere regionale ed entra a far parte della Giunta come assessore alle Politiche di Sviluppo dell’Economia. Alle amministrative del 2000 è rieletto consigliere regionale: entra nuovamente in Giunta regionale con deleghe al Turismo, Montagna e Programmi Comunitari fino alla scadenza della legislatura nel 2005. E’ stato anche presidente di Certottica, presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Alleghe e consigliere di amministrazione della società di gestione dell’Aeroporto di Treviso, della Società Alleghe Funivie (ne è stato anche fondatore), dirigente di varie associazioni di categoria e del tempo libero.
DALLA SCUOLA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA AL BOOM TURISTICO AGORDINO
Floriano Pra l’amministratore-politico più noto dell’Agordino, cresciuto nella scuola della Democrazia Cristiana. Da giovane sindaco del paese in anni importanti perché Alleghe nel 1978 s’affacciò sulla scena del turismo che conta con i nuovi impianti di risalita, Floriano fu tra quegli uomini che credettero nel possibile sviluppo turistico invernale di Alleghe e il tempo gli ha solo dato ragione. Fu presidente della Comunità Montana Agordina quando l’ente pur di secondo grado era uno di quelli che contava perché gestiva anche tutta la struttura Ulss Agordo che non dipendendeva da Belluno. Anni di splendore per l’Agordino con lo sviluppo di Luxottica, Leonardo Del Vecchio (eletto in consiglio comunale ad Agordo) sedette in Comunità Montana accanto a Floriano, era assessore alla sanità proprio quando con il contributo dell’azienda dell’occhiale venne ampliato l’ospedale di vallata. “Bisogna raccontarlo ai giovani cosa abbiamo fatto in quegli anni – ha detto pochi giorni fa Floriano Pra ricordando i tempi andati – non dobbiamo dimenticare quelle manifestazioni importanti che hanno fatto crescere la vallata come l’Agordino d’Oro premio ai discreti che ci ha fatto conoscere ovunque grazie all’interessamento dei grandi media visti i nomi di prestigio che abbiamo portato in vallata, Le Frecce Tricolori ma anche il presidente della Repubblica Sandro Pertini, grandi nomi della cultura, storia e spettacolo del nostro Paese. Questi sono gli eventi che bisognerà ripetere in futuro perché il nostro Agordino va fatto conoscere sempre e con costanza per poi raccogliere i frutti”.
In Regione Floriano Pra ha lavorato sodo per l’intera provincia di Belluno, non solo per il suo Agordino. “Anni importanti – ricordava Floriano – quando le strade chiudevano continuamente, quando si sono progettati i tunnel dei Castei, di Listolade, di Ponte del Cristo e la tangenziale di Agordo, opere che hanno tolto da una sorta d’isolamento l’intera vallata. Anni in cui abbiamo visto crescere le realtà turistiche di tutti i paesi”.
L’AMICO RIZIERI ONGARO, L’ALTRO PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ MONTANA CON PRA IN REGIONE
Rizieri Ongaro già sindaco di Cencenighe è uno degli amministratori dell’Agordino che ha avuto importanti rapporti con Floriano Pra, da presidente della Comunità Montana (subito dopo gli anni di amministrazione Pra), ha tessuto sempre rapporti di grande collaborazione con l’assessore regionale dell’Agordino. “Sono commosso e partecipo al dolore della famiglia Pra – dice Rizieri Ongaro – quella di Floriano è una perdita importante per l’Agordino. Ho ricordi bellissimi dell’uomo e politico Floriano, a livello locale non ha mai avuto i riconoscimenti che meritava, ma in politica si sa è più facile incasellare critiche che qualche complimento o pacca sulle spalle. La mia esperienza con lui è stata interessante ed ha portato grandi frutti al territorio, gli investimenti sulla viabilità ne sono la conferma, qui sono stati portati centinaia di milioni di vecchie lire e i meriti sono di Floriano. Era disponibile con tutti i sindaci della provincia, indipendentemente dal loro colore politico. Gli amministratori e la maggioranza dei sindaci non possono che confermare il grande attaccamento al territorio e la disponibilità verso tutti. E’ una grandissima perdita, per la verità questo territorio ha perso moltissimo già dopo che Floriano ha lasciato la Regione, la provincia di Belluno il tracollo lo ha vissuto e lo sta vivendo. Non vedo all’orizzone nessuno che lo possa sostituire e nessuno ad oggi è riuscito a fare quello che ha fatto Floriano. Lo ricorderò per sempre come l’uomo vicino alla solitudine dei sindaci della provincia di Belluno”.
ZAIA “LO IMMAGINO LASSU’ A REALIZZARE UNA NUOVA SKI CIVETTA…”
“Perdiamo uno degli uomini che hanno contribuito a rendere il Veneto una grande regione. Floriano lo immagino lassù, già intento a realizzare una nuova Ski Area Civetta – con queste parole il Presidente della Regione, Luca Zaia, ricorda l’ex assessore regionale Floriano Pra – vulcanico e allo stesso tempo pacato, sereno ma anche determinato, innamorato del suo Veneto, della sua montagna, della sua famiglia di imprenditori volitivi, generosi e ospitali, che con lui hanno trasformato in struttura ricettiva di qualità la storica stazione di posta di Caprile. La montagna, Belluno e il Veneto devono molto a quest’uomo, che mi mancherà molto, prima di tutto come amico”.
“Abbiamo perso un grande uomo, mi stanno chiamando da tutta la provincia perché in molti lo stanno riconoscendo”, lo dice Franco Pra fratello di Floriano, albergatore allo SportHotel di Arabba. Uomini, fratelli, cresciuti assieme e che hanno dedicato la loro vita ai loro affari ma anche allo sviluppo turistico dell’Agordino. “Floriano in particolare – dice Franco – qualche sindaco da oltre vallata mi ha anche detto che a volte gli agordini non meritavano Floriano perché c’è anche chi lo ha trattato male”.
Il senatore Giovanni Piccoli partecipa al lutto della famiglia Pra con queste parole: “E’ il momento del cordoglio, è mancato un amico, mi mancherà l’uomo amico, consigliere ed esempio nella sua umanità tanto in politica che nella vita di tutti i giorni. Conserverò di lui tantissimi ricordi, anche quelle ultime chiacchierate dove ci siamo scambiati l’ennesima analisi congiunta sulla situazione politica attuale. Lo facevamo spesso e mi ha sempre dato consiglio importanti per affrontare le vicende della politica italiana. Sono commosso e triste vicino al fratello Franco, ai figli Paola, Rita, Sergio e a tutti i suoi cari”. Bruno Zanvit, sindaco di Voltago e vice presidente del Consorzio Bima Piave ha condiviso un lungo periodo con Floriano Pra, ecco il suo ricordo: “Una persona così sarà difficile trovarla di nuovo nell’Agordino. Ero ragazzino quando passavo all’Hotel Posta di ritorno da scuola quindi l’amicizia con la famiglia Pra è profonda da sempre al di là della politica. Per l’Agordino e la Provincia ha fatto molto fin da quando era sindaco di Alleghe. Impegnato sempre e non sono parole che si dicono solo ora, l’ho sempre pensato”. Questo il commento del presidente dell’Unione Montana Agordina Fabio Luchetta: “Con Floriano se ne va un pezzo di storia, della nostra storia. Quanto ha fatto quell’uomo per la vallata, all’apice della carriera veniva criticato da chi diceva che si sacrificava solo per la Valle del Cordevole, invece con il senno di poi di rendiamo conto di quanto ha fatto per tutti, perché Floriano Pra era l’uomo di tutta la vallata”
IL RICORDO DEL MONDO VENATORIO
Leandro Grones sindaco di Livinallongo del Col di Lana e presidente della riserva di caccia dell’Agordino Floriano Pra lo vuole ricordare così: “Ho già manifestato alla famiglia il cordoglio della comunità fodoma e dei cacciatori, con il rimpianto sincero per la scomparsa di un uomo indefesso in politica, nel suo lavoro e nelle sue idee ma dotato di una sensibilità culturale e intelligenza non comune e con la certezza che di lui restino vivi l’esempio, la lezione e le aspirazioni”.