LE DOMANDE DI ROBERTO CHISSALE’ SU PARCHEGGI, IMPIANTI SPORTIVI, STRADE SILVO PASTORALI E RIMBORSI ASSICURATIVI
ROBERTO CHISSALE‘: Il parcheggio di Via Teto Piciol è scomparso? 70 mila euro per gli impianti sportivi dove vengono spesi? 46 mila euro per gli impianti di atletica è forse dovuto al maltempo di fine ottobre? I soldi che si spenderanno per i sondaggio all’ex istituto minerario? Tra gli impegni di spesa sul bilancio ci sarà anche la possibilità di mettere in sicurezza la strada per Malga Framont, Binatega ed altre oggi inutilizzabili peraltro utilizzabili per il recupero del legname e non solo da un punto di vista ambientale? Avete messo a bilancio 95 mila euro di rimborsi assicurativi e a proposito della famiglia che ha subito un danno importante in via 21 ottobre? Avete detto che state cercando di mantenere i servizi, la squadra manutenzioni ha un continuo calo di operatori a scapito della qualità, pensate di integrarla questa squadra che ha sempre dato risposte importanti o continuerete e togliere?
SISTO DA ROIT Daremo un incarico progettuale da 200 mila euro per l’ampliamento del ponte di Val di Frela e per i lavori in val dei Font, un sacrificio a spese del parcheggio di via Teto Piciol, necessario dopo l’alluvione di fine ottobre, sono lavori a carico del Comune perché insistono su strade comunali. Per gli impianti sportivi: 46 mila euro per la sostituzione dell’attrezzatura dell’atletica leggera che permetterà la nuova omologazione, 70 mila euro sono destinati alla manutenzione straordinaria al tennis, bocciodromo, campo di calcio danneggiati dal maltempo. I soldi per i sondaggi all’ex minerario fanno riferimento alla zona interna della struttura, tra l’altro Arpav ci ha invitato a fare in sondaggi anche oltre i cancelli. Per la manutenzione delle strade silvo pastorali tutti stanno parlando degli alberi da rialzare e spostare ma pochi di come entrare nel bosco che è un grande problema, a tutt’oggi non è stato individuato un soggetto attuattore per la manutenzione delle strade silvo pastorali, non esiste un livello istituzionale precisamente individuato con altrettante precise competenze, manca quindi un piano di intervento, certo possiamo intervenire sul nostro patrimonio ma c’è un problema di fondo: abbiamo presentato la lista dei danni al settore forestale come richiesto, ma sono cifre al di fuori delle possiblità del bilancio comunale. In merito ai soggetti che hanno subito danni, anche per coloro che sono fuori dalle loro abitazioni, stiamo operando per cercare di trovare le risorse per dare un ristoro a questi soggetti, abbiamo ipotizzato di dare un contributo anche come Comune rivolgendoci comunque anche ad altri soggetti che daranno sostegni aggiuntivi a quelli chiesti nella domanda inviata al commissario per le calamità naturali, speriamo che tutto questo sia sufficiente per dare una mano a chi è nel disagio dallo scorso ottobre. Fra i tanti vincoli di questi anni c’è stata anche la limitazione della spesa del personale che ha impedito di riempire i posti vacanti per trasferimento o pensionamento, abbiamo inserito la necessità di incrementare la squadra di operai, per il Comune si è trattato di limiti non indifferenti perché i nostri uomini sono davvero in gamba, sanno fare il loro mestiere e sono sempre disponibili, ci hanno permesso di garantire servizi in economia diretta, ebbene oggi sono maturate le condizioni per una nuova assunzione nella squadra.
LE DOMANDE DI GIULIO FAVRETTI SUL CANTIERE ALL’EX ISTITUTO MINERARIO E SULLE ORDINANZE DI SGOMBERO
GIULIO FAVRETTI Cosa è successo al cantiere dell’ex Istituto Minerario, la ditta che aveva vinto l’appalto viene allontanata e poi? La ditta ha avuto un anticipo e corrisponde almeno ai lavori fatti? Perché non rifate la gara di appalto visto che la seconda ditta aveva proposto un ribasso ancora molto alto? Quei 40 mila euro per nuove progettazioni a cosa sono riferiti? Sulle ordinanze di sgombero che creano sempre grande disagio: il proprietario che non ha la casa lesionato puo’ andare a vivere comunque a casa sua con la liberatoria? In questo caso servirebbe una proposta di legge perchè io posso decidere di andare a vivere o morire dove voglio, come in ospedale quando firmando una carta si esce dal reparto.
SISTO DA ROIT Il Comune capofila (Voltago) ha ritenuto esistessero tutte le condizioni per la rescissione del contratto, sono state avviate le manifestazioni di interesse con la seconda ditta classificata. La ditta uscente avrà tempo un anno per eventuali ricorsi. Alla ditta prima aggiudicataria è stata riconosciuta l’anticipazione del 20 per cento erogata nei termini di legge. Per le progettazioni abbiamo accantonato 40 mila euro per eventuali lavori necessari post maltempo anche per le strade silvo pastorali. Per le famiglie sgomberate dalla frazione Bries non è possibile nessuna liberatoria per farle tornare a casa, anche se le strutture non sono lesionate. Le persone possono andare a casa solo per recuperare quanto necessario per vivere e accudire eventuali animali domestici, da stalla e giardino, non esiste la possibilità di firmare un liberatoria per tornare a casa, anzi non rispettare l’ordinanza di sgombero porta direttamente nel penale. Allo stato attuale è così, quindi se la legge c’è va rispettata, il resto è un ginepraio di idee e ragionamenti.
LE DOMANDE DI PAOLO SELVA MORETTI DAGLI IMPIANTI SPORTIVI AL MASSO DI BRIES AL MANCATO RICONOSCIMENTO DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI LOCALI
PAOLO SELVA MORETTI I soldi che spendete negli impianti sportivi sono quelli del maltempo? Il denaro che il Comune incamererà sarà sufficiente per tamponare tutti i danni del maltempo? Il masso di Bries avrà ripercussioni sul Comune? Aiuterete le attività economiche? Quanti soldi serviranno per completare i lavori al museo dell’ex istituto minerario? Perché non rifate la gara di appalto per non rischiare di nuovo? Come mai non avete previsto contributi per le associazione ed eventi?
SISTO DA ROIT Per il maltempo abbiamo stimato 54mila euro di danni per l’atletica e 70 mila per gli altri impianti sportivi. La stima da verificare prevede che tutti i danni troverano adeguata copertura economica, e’ un lavoro in continua evoluzione e grazie a Veneto Strade che ha sistemato la strada per Giove e Val di Frela, lavori si somma urgenza che sarà beneficiaria di quanto verrà elargito. Nessuna ricaduta sul Comune per il masso caduto a Bries, se ne sta occupando la Provincia che ha valutato la necessità di un intervento in somma urgenza, sarà invece a carico del Comune la manutenzione delle opere che verranno realizzate, ovvero il vallo di 120 metri. Per le attività economiche siamo alla ricerca di deroghe che possano tradursi in soluzioni, ieri mi è stata consegnata la relazione geologica, ora verificheremo tutte le possibilità, mi auguro sia possibile farlo anche man mano che l’opera viene realizzata, per le attività produttive ma anche per le abitazioni. Per terminare il museo all’ex Istituto Minerario sono necessari ancora 700-800 mila euro, arredamenti compresi. Finché non scadono termini e tempi del ricorso non sarà possibile fare altre gare di appalto, se non trovassimo accordi con le ditte in graduatoria sussiteranno invece i motivi per riaprire la procedura d’appalto, ma un anno almeno dovrà passare, cioè il tempo per i ricorsi. Non abbiamo previsto contributi ad associazioni ed eventi perché oggi come lo scorso anno la situazione delle entrate dell’ente locale sono tali che determinano scelte di mantenimento dei capitoli essenziali, ovvero per i servizi e non abbiamo altre risorse per contrinbuti a manifestazioni, vediamo come andrà in futuro.