Con l’inizio dell’estate l’agenzia della Dolomitibus di Agordo va in vacanza, anche se solo di pomeriggio perché al mattino l’ufficio rimane aperto. Almeno quello per i malcapitati utenti dell’Agordino, che poi sono i clienti della Dolomitibus. Un disagio e non di poco conto anche per quei turisti che decidono di avventurarsi tra rotaia e gomma per raggiungere le località turistiche dell’Agordino. Che in contemporanea con l’orario di esercizio la Dolomitibus decida di aprire part time l’agenzia di Agordo non è piaciuto nemmeno agli amministratori, che non sono gli stessi di tanti anni fa quando “votarono” a favore di un’area per la Dolomitibus in pieno centro, ma amministratori di oggi che colgono il disagio dei continui tagli e “mezzi servizi” riservati alla gente di montagna. La chiusura dell’agenzia al pomeriggio significa niente sedia per l’attesa, niente biglietti nè servizi igienici.
Il gruppo della Lega Nord dell’Unione Montana Agordina ha scritto un’interrogazione già inviata al presidente dell’Unione Montana Fabio Luchetta con richiesta di risposta scritta. I firmatari dell’interrogazione della chiusura della biglietteria e sala d’aspetto di Agordo lo hanno appreso dal cartello esposto in autostazione. “Abbiamo verificato l’importanza del mantenimento dell’insieme dei servizi per l’utenza erogabili con l’apertura della biglietteria e sala di attesa, anche e soprattutto nel contesto d’avvio della stagione turistica – si legge nell’interrogazione – abbiamo anche accertato la disponibilità del vicino Roxy Bar di supplire alle carenze del solo servizio di biglietteria. Supponiamo peraltro che anche il servizio di informazione all’utenza subirà un ovvio taglio. Per questo motivo interroghiamo il presidente dell’Unione Montana, chiediamo nell’interesse di tutti i cittadini dell’Agordino di intervenire presso l’ente Provincia di Belluno, a tutela e salvaguardia di un significativo servizio che, per sola mera opportunità finanziaria, viene ora in parte depauperato, ma che, una volta tagliato, potrebbe essere non più interamente riattivato. Cosa non rara in questi tempi”.
Mirko Mezzacasa