Dopo la retromarcia (al momento solo a parole) sul raddoppio dell’Ires Terzo Settore, il Governo farebbe cosa utile, per milioni di anziani, ripristinare al 100% l’adeguamento economico annuale di tutte le pensioni, sapendo benissimo che in Italia la media del valore pensionistico non supera i 900 euro lordi mensili.
Recentemente il ministro Salvini ha dichiarato che i pensionati nel 2019 non perderanno un euro. Anche se (presumo) detta in buona fede, è stata comunque questa sua uscita giornalistica troppo affrettata. Sono da oltre dieci anni che i pensionati perdono potere d’acquisto sui loro redditi da pensione. Per il mancato recupero del fiscal drag e per il parziale adeguamento annuale delle pensioni, una perequazione inferiore del 50% rispetto all’ effettivo costo della vita, il reale valore economico delle pensioni, negli ultimi dieci anni, ha subito una perdita di oltre il 20%. Sostanzialmente un euro di pensione equivale a meno di 80 centesimi. Quindi sarà bene che il Governo si confronti con Cgil Cisl Uil, per dare certezze ai prossimi pensionati e per adeguare economicamente le pensioni, per evitare che i pensionati entrino nel tunnel senza uscita della povertà”.
Franco Piacentini
Ex Segretario Spi Cgil Veneto
e già Presidente Comitato INPS Regionale