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- DAL 4 AGOSTO: ACQUA NON POTABILE A CENCENIGHE in due frazioni di Cencenighe Foch e Bastiani
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LIVINALLONGO A San Martino la ricreazione a castagne e aranciata i ragazzini fodom alunni delle scuole primarie potrebbero farla assieme, nello stesso cortile della stessa scuola elementare di Pieve. Questo non succede da alcuni anni perché l’edificio è stato ed è oggetto di importanti lavori, necessari per mettere in sicurezza l’intera struttura scolastica dandogli un futuro. Il primo stralcio dei lavori ha interessato la ristrutturazione della palestra, il secondo attualmente in atto il resto della scuola. “Per l’11 novembre – dice il sindaco di Livinallongo del Col di Lana Leandro Grones – è fissato il termine dei lavori, la ditta appaltatrice sta procedendo davvero bene e credo che la data di chiusura cantieri e successiva inaugurazione possa essere rispettata”. I lavori sono stati finanziati con gli allora fondi Brancher, annualità 2010. “Oltre 2 milioni di euro – ricorda il sindaco Grones – finanziamento importante per poter dare continuità al corso di studi alla scuola primaria sul territorio. Allora l’annualità era pari a questa cifra che ci ha anche permesso di mettere a nuovo la palestra ricavando altri locali”. Infatti, in due nuove aule hanno trovato ospitalità un gruppo di ragazzi delle scuole elementari, durante i lavori altre classi sono state recuperate nella sede del Municipio ed in Canonica. “Già dal prossimo anno scolastico – dice il primo cittadino Leandro Grones – tutti torneranno nella storica sede delle elementari che completa l’offerta formativa in territorio Fodom con l’asilo di Arabba e le scuole medie in località Brenta”. In questi giorni sono anche terminati di lavori i messa in sicurezza della scuola elementare di Pieve e dell’edificio Dolomiti sede di associazioni, farmacia e ambulatorio. “Si tratta di lavori progettati ed eseguiti dai servizi forestali mediante fondi regionali (circa 100 mila euro), opere importanti anche sul ricordo di quanto accaduto nell’inverno 2014 quando in seguito ad abbondanti nevicate le slavine hanno interessato quel pendio finendo sulla sottostante regionale 48 delle Dolomiti ed andando a sfiorare il centro Dolomiti”.
FALCADE La Ski Area San Pellegrino rotti gli indugi e tolto i veli, ha presentato ufficialmente al grande pubblico la novità della prossima stagione invernale. Per ora un grande cantiere che si sviluppa in mezzo al bosco con pendenze straordinarie, tra qualche mese con il manto bianco, sarà la super pista dell’inverno nell’ambito del Dolomitisuperski. Si tratta della pista denominata “La volata” e già il nome rende l’idea di una pista per gli amanti dell’adrenalina. La partenza in cima A col Margherita che si raggiunge sia dal Passo in funivia che da Falcade con telecabina fino alle Buse e successive seggiovie. Da lassù lo sciatore potrà “volare” in basso verso la partenza della funivia, 600 metri più sotto dopo aver sciato lungo una pista di 2350 metri, decisamente constraddistinta dal colore nero per sciatori esperti, che scende verso il passo in un susseguirsi continuo di muri da brivido che raggiungono la pendenza massima del 56,80 %. “Siamo ancora in piena estate, ma certe notizie non possono aspettare, dalla prossima stagione invernale la Ski Area si presenta con il brivido della nuova pista La Volata”, si legge sul sito internet della società. Accanto il video che in poche ore ha superato le 6000 visualizzazioni solo su facebook, con una lunga lista di mi piace e commenti di attesa. “Jetzt gibt’s hier auch eine ordentliche schwarze Piste”, ha scritto Florian Reiter dalla Germania, ovvero grande entusiasmo per una nuova pista nera “pulita” per gli amanti del brivido. Il video, con la giusta musica in tema adrenalinitico, si apre sulla primavera falcadina quando a Col Margherita gli escavatori hanno iniziato a muoversi e la maestranze a tracciare il percorso tra i boschi. Dall’alto la pista che scende verso il basso bene identificabile in una larga strisca di terra marrore in mezzo ad un bosco di pini. La pista corre parallela alle esistenti (la nera a la rossa verso il bosco) con partenza da Col Margherita, il primo tratto è comune alle tre piste, al primo muro la nuova svolta a sinistra per scendere a valle.
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GALLERIA FOTOGRAFICA:
DE MENECH INCONTRA DEL RIO PER IL FUTURO DELLA VIABILITA’ DEL BELLUNESE Il deputato bellunese Roger De Menech ha incontrato il ministro Delrio ieri a Roma per fare il punto sulle infrastrutture e sui progetti relativi alla provincia di Belluno. Col ministro sono stati affrontati tutti i temi della mobilità bellunese, in particolare modo sono stati discussi i seguenti temi: MONDIALI DI SCI CORTINA Anas ha quasi chiuso la progettazione complessiva e la concertazione territoriale, il piano prevede diverse varianti e molti progetti puntuali sulla statale di Alemagna. Le varianti in programma riguardano Pieve di Cadore, Valle di Cadore, Borca, San Vito e Cortina, mentre a Longarone e In località Acquabona si faranno sistemazioni puntuali per garantire la sicurezza e la scorrevolezza del tragitto. Il tutto richiede almeno 140mil (70 già in piano Anas). Con il ministro si è discusso della probabile necessità di un provvedimento che semplifichi le procedure burocratiche. Il ministro porterà questa proposta sul tavolo del governo e di Anas. GALLERIA COMELICO COL TRONDO A breve saranno installati i paramassi necessari a seguito della frana di un anno fa, nel frattempo Anas prosegue con la progettazione della galleria, requisito indispensabile per programmare l’intervento e ricercare i finanziamenti necessari. VENETO STRADE De Menech ha posto il tema della gestione organica di tutte le strade. La situazione così come è oggi non è facile da risolvere. “Con il governo stiamo pensiamo ad un modello organizzativo nuovo, con Anas maggiormente protagonista nella gestione delle strade più importanti”. De Menech ha proposto di partire proprio dalla provincia di Belluno come esperimento pilota integrando le gestioni tra Provincia, Regione e Stato. FERROVIA De Menech Ha presentato al ministro i due finanziamenti stanziati dal Fondo comuni confinanti di 200.000 € per progettare il collegamento a nord con regione e provincia di Bolzano e 200.000€ per progettare il collegamento a sud con regione e provincia di Trento. “Ora si tratta di trovare le risorse per l’elettrificazione della tratta Montebelluna-Feltre-Belluno-Vittorio Veneto. Per poi pensare alla completa elettrificazione del tratto Bellunese, quindi fino a Calalzo. Queste opera è indispensabile per la connessione modale sia con la linea della Valsugana che sarà potenziata, elettrificata e velocizzata, attraverso la nuova tratta Feltre – Primolano, sia con l’intera metropolitana di superficie veneta”. A fine settembre, conclude De Menech, “ci ritroveremo con il Ministro Delrio per concretizzare la progettazione della la Feltre-Primolano e dovremmo avere a disposizione da parte di Rfi il progetto di elettrificazione delle tratte indicate”.
BELLOT (FARE!)_CAMERA DI COMMERCIO E MOLTI ALTRI TAGLI: CONCORDE CON RSU NEL CHIEDERE CHE SIA FERMATA L’EMORRAGIA CHE CONTINUA A TOGLIERE PRESIDI DAL TERRITORIO. “È vero che sono sempre le solite aree a pagare, questo deve finire. Situazione Camera Commercio è l’ennesimo caso: già chiesto in più sedi intervento al Governo. Nessuna apertura.” La senatrice Raffaela Bellot interviene nel dibattito relativo agli accorpamenti delle Camere di Commercio, riportato all’attenzione della cronaca in questi giorni dalle affermazione partite dalle rsu. Su un punto la Senatrice è perfettamente concorde con le rsu: è necessario che il depauperamento continuo e progressivo che la provincia di Belluno continua a subire venga arrestato. “Continuano a pagare sempre le zone territorialmente svantaggiate. La logica con cui si creano e si applicano le regole restano quelle della pianura. Il concetto di specificità continua ad essere un guscio vuoto: esiste ma non contiene i mezzi per darsi una forma. Fino a che le logiche resteranno quelle dei grandi numeri e non quelle dell’efficientamento dei costi e della tutela delle realtà specifiche, questa emorragia non sifermerà, anzi crescerà e si porterà via paesi, industrie, artigiani, cittadini, tutto.” Da sempre il lavoro della Bellot è fortemente incentrato sui temi della garanzia e del rispetto delle specificità, con interventi che spaziano dalle richieste per il settore primario, all’istruzione, dalla sanità alle politiche sociali, dall’industria al settore turistico. Sulla situazione delle Camere di Commercio la senatrice tosiana specifica: “Il tema è da tempo oggetto di discussione tra me e il Governo, ma ogni richiesta è stata fermamente respinta. Respinto, ad esempio, richiesta di deroga per le provincie interamente montane (atto del Senato n.1577), ancora prive di risposta invece le richieste dello scorso 25 luglio, in cui chiedevo lumi sulle sorti del personale in esubero e provvedimenti affinchè risparmi nati da tagli sul terrirorio vengano reinvestiti nel territorio che risparmia, nell’ottica di una spending rewiev virtuosa per il bellunese. Se la provincia di Belluno crea risparmi rinunciando (forzatamente) ad una parte dei suoi uffici, quel risparmio deve come minimo essere lasciato a Belluno e reinvestito nel bellunese. Non è più sopportabile che i tagli alle zone periferiche vadano ad arricchire il centro. Ci hanno stracciato la richiesta di autonomia, ci hanno dato la Delrio, si ricordino di mettere i fondi per dare vita almeno a quella e accolgano le richieste di deroga da parte di quelle provincie cui la legge riconosce, al momento solo sulla carte, diritto di tutela. Ma resta sempre un palliativo. È l’approccio a tutto il territorio che va modificato. Non è chiaro a tutti – chiude la Bellot- che questo approccio porta dritto all’atrofizzazione e alla morte di tutto ciò che non è a ridosso del cento?”
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LA PRO LOCO DI CANALE D’AGORDO RICORDA DON SIRIO
APPUNTAMENTI OGGI
CERNERA, IL LIBRO DI CLAUDIO PRA
CACCIA AL TESORO A CENCENIGHE
14 AGOSTO ALLEGHE, GIRO DEL LAGO