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CADORE SEGGIOVIA SAN MARCO A SAN VITO DI CADORE, MARTEDI L’ATTESISSIMA RIAPERTURA AL PUBBLICO A LAVORI TERMINATI E IMPIANTO COLLAUDATO. L’IMPIANTO ERA STATO DISTRUTTO DA UNA FRANA LO SCORSO AGOSTO, TERRIBILE VICENDA CHE CAUSO’ LA MORTE DI TRE PERSONE. Gli operai hanno lavorato anche di notte per questo piccolo miracolo bellunese. OGGI IL COLLAUDO, martedì l’apertura
TAIBON L’associazione Castellani (che raggruppa le famiglie delle frazioni di Soccol a Taibon) in collaborazione con il Comune si è attivata per dare il via ad una raccolta fondi per aiutare la famiglia che nel rogo di sabato a Col di Carrera ha perso tutto, non solo un tetto e una casa, ma anche quanto vi era contenuto. “Abbiamo aperto un conto corrente alla Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino – spiega Sandro Moretti, portavoce dei Castellani – in questo momento prevale lo spirito di comunità. Noi siamo un’associazione locale che organizza degli appuntamenti di festa per le famiglie, in questo caso ci stringiamo con tanta solidarietà ad una famiglia duramente colpita dall’incendio dell’altra sera. Chiunque volesse contribuire anche in altro modo può prendere contatti con noi, oppure con il Comune di Taibon”. Il conto corrente per contribuire è dunque aperto presso gli sportelli della Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, intestato alla famiglia Moretti-Baldissera, Iban: IT29T 08140 88260 000006057787, è comunque sufficiente chiedere informazioni agli sportelli dell’Istituto Bancario ricordando la finalità del versamento, pro famiglia Baldissera-Moretti.
AGORDO “PROGETTO ICARO 2016” Da anni, il Servizio Polizia Stradale sta svolgendo una capillare opera di informazione a livello nazionale, nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di avvicinare gli studenti alla complessa materia della circolazione stradale. Il giusto approccio alla realtà della strada, come pedoni prima e come conducenti di veicoli poi, è condizione fondamentale affinché il percorso di conoscenza, soprattutto per i più giovani, non avvenga in modo traumatico se non pericoloso. E’ notorio infatti, sotto il profilo Dell’incidentalità stradale, che la maggior parte delle vicende infortunistiche si verifica principalmente non già per avarie meccaniche dei mezzi o anomalie nella costruzione e manutenzione delle arterie stradali ma per inosservanza negligente e colposa delle norme di legge.L’elemento “uomo” si pone in “positio princeps” e con le sue azioni e/o omissioni influisce sull’ordinato svolgersi della circolazione.Tale attività di informazione/educazione, nel nostro Paese, all’avanguardia in tale materia, ha trovato la sua più significativa espressione nel cosiddetto “PROGETTO ICARO” frutto di un connubio tra la Polizia Stradale ed i docenti dell’Università “SAPIENZA” di Roma che danno una validità scientifica al progetto. Le esperienze maturate nei rispettivi ambiti, è stata condizione essenziale affinché coloro che sono stati deputati agli incontri con gli studenti adottassero l’atteggiamento ritenuto più idoneo e fattivo. La nostra provincia, ed in particolare il capoluogo, è già stato interessato da questa manifestazione, nell’anno 2008, che ha visto la partecipazione attiva di centinaia di studenti provenienti dalle più svariate realtà locali. Quest’anno, il 10 dicembre u. s., la Sezione Polizia Stradale di Belluno, attraverso il proprio il Dirigente, il Capo Ufficio Infortunistica e personale particolarmente motivato e qualificato, ha effettuato un incontro rivolto agli studenti delle terze classi dell’Istituto Minerario Follador di Agordo, unitamente ad altri studenti delle medesime classi dell’Istituto Alberghiero di Falcade, promosso dall’”ASSOCIAZIONE GENITORI SEMPRE” di Agordo, che annovera famiglie crudelmente colpite nei propri affetti da vicende connesse ad incidenti stradali. Le drammatiche esperienze raccontate da tre genitori della predetta associazione, hanno determinato una profonda impressione nei giovani studenti. Durante l’incontro gli Operatori della Polizia Stradale hanno fatto uso di supporti cartacei ideati dai docenti dell’Università ed hanno anche proiettato dei filmati afferenti a vicende infortunistiche, più o meno gravi, con l’illustrazione, non solo delle varie fasi di attività di ricostruzione ed investigativa, ma anche delle conseguenze, sovente drammatiche, sotto il profilo umano e giudiziario/amministrativo al fine di ingenerare negli “utenti” il concetto di “obbedienza coinvolta”, il rispetto cioè delle norme di comportamento non per mero timore di incorrere nelle sanzioni amministrative e penali previste dal Codice della Strada e dalle Leggi Complementari, ma per comprensione e condivisione delle norme stesse Importante, anche, al fine della riuscita, è stato il coinvolgimento degli insegnanti. Tale compito, considerata la particolare età del bacino d’utenza cui ci si è rivolti, non è apparso facile, eppure il personale a ciò designato ha posto in essere tutti gli accorgimenti per instaurare un partecipato e gioviale rapporto.
BELLUNO Questura di Belluno FURTO SVENTATO GRAZIE AL SISTEMA D'ALLARME L'altra sera alle 20 la Sala Operativa della Questura di Belluno veniva allertata dall'attivazione del sistema di allarme anti intrusione presso l'eco-centro comunale. Un equipaggio della Squadra Volante si portava quindi immediatamente sul posto e constatava la forzatura di due container contenenti scarti elettronici ed elettrodomestici rottamati. Subito fuori dai container, accatastati sul piazzale ed evidentemente pronti ad essere caricati dai ladri, erano collocati due motori di frigorifero, quattro monitor di pc, due televisori e quattro pneumatici di autovettura, materiale che non è stato rubato grazie all'arrivo della Volante che ha fatto desistere i malfattori dall'azione criminosa. Sul posto, inoltre, è stato trovato e sequestrato un seghetto da metallo, verosimilmente utilizzato per l'apertura dei container. Di fondamentale importanza si è quindi rivelato il sistema di allarme collegato alla Sala Operativa della Questura, che ha consentito l'invio tempestivo di una Volante sul posto.Indagini sono in corso per risalire agli autori del gesto.
BELLUNO Si è svolta, a Palazzo dei Rettori, sede della Prefettura, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica avente all’ordine del giorno il monitoraggio degli impianti di videosorveglianza presenti in provincia, nell’ottica di una loro progressiva implementazione. All’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario reggente la Prefettura, Carlo De Rogatis, hanno preso parte i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine nonché i rappresentanti della Provincia di Belluno e dei Comuni di Belluno, Feltre, Limana, Santa Giustina, Cesiomaggiore. Alla luce dei vari progetti in materia di videosorveglianza, avviati da diverse amministrazioni locali anche grazie al contributo finanziario del Consorzio BIM – PIAVE, nonché dell’avvertita esigenza di “rinnovare” alcuni degli impianti attualmente in uso, è stato stabilito di costituire un gruppo di lavoro, coordinato dalla Prefettura, di cui faranno parte rappresentanti della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e dei Comuni presenti alla odierna riunione che opereranno anche in rappresentanza delle amministrazioni facenti parte delle rispettive vallate e del Consorzio BIM – PIAVE. Il compito assegnato al citato gruppo di lavoro è quello di individuare gli interventi prioritari, tenuto conto dello stato dei luoghi e degli impianti esistenti, al fine di assicurare il più efficiente utilizzo delle risorse economiche disponibili. A margine del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il dr. De Rogatis, unitamente ai rappresentanti delle forze di polizia, ha incontrato la stampa per la consueta illustrazione dei dati statistici – che per omogeneità sono riferiti ai periodi gennaio/novembre degli anni 2013, 2014 e 2015 – relativi ai delitti commessi in provincia. Dall’analisi dei suddetti dati emerge un trend in progressiva diminuzione del loro numero complessivo. Per quel che riguarda i reati a più diretto impatto sociale, anche in termini di sicurezza percepita, quali i furti, si conferma, anche per il 2015, la loro diminuzione rispetto all’anno precedente. Ciò vale anche per i furti in abitazione mentre, nel 2015, si è rilevato un lieve aumento degli episodi a danno di esercizi commerciali. La situazione, come è noto, è già da tempo all’attenzione delle Forze di Polizia che, anche nel corso dell’ultimo anno, hanno svolto mirati servizi di controllo del territorio. In particolare, la Questura ha recentemente disposto un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio, da parte di tutte le forze dell’ordine, anche con l’impiego di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Padova. Per quel che concerne l’aspetto della prevenzione del fenomeno, è stata ribadita l’importanza di assicurare la massima sinergia tra tutti i soggetti istituzionalmente deputati al controllo del territorio e la cittadinanza stessa. Un ulteriore dato preso in considerazione durante l’incontro con la stampa è stato quello relativo alle truffe e frodi informatiche che, nel complesso, rappresentano circa il 10% del totale dei delitti commessi in provincia e per le quali si registra una sostanziale stabilità nel triennio. Al riguardo verranno organizzati sul territorio una serie di incontri tra forze dell’ordine e popolazione per sensibilizzare la cittadinanza sul tema , specie con le fasce più esposte a questo tipo di reato. Nel corso del prossimo anno verrà inoltre redatto ed inviato ai Comuni, per la sua divulgazione, un vademecum che possa aiutare il cittadino a prevenire questo tipo di fenomeno.
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GLI APPUNTAMENTI AL POLIFUZIONALE DI AGORDO
RIVANADAL DOMENICA A RIVAMONTE
GLI APPUNTAMENTI CON LA CUCCHINI
NATALE IN PISCINA AD AGORDO
ALTRI APPUNTAMENTI
BELLUNO, BOLLINO ROSA PER L’OSPEDALE SAN MARTINO “C’è tanto rosa nella sanità veneta e così tanto rosa significa qualità e attenzione particolare alla donna e ai suoi bisogni di salute. Una classifica che ci rende orgogliosi, dalla quale però bisogna partire, e non sentirsi arrivati, perché questo rosa si diffonda sempre di più nei nostri ospedali”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta “con soddisfazione e orgoglio” l’assegnazione dei “bollini rosa” agli ospedali italiani da parte dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne – ONDA, la cui cerimonia si è svolta oggi a Roma, che ha visto premiati 26 Ospedali del Veneto: 12 con tre “bollini” (il massimo possibile); 13 con due “bollini” e uno con un “bollino”. Due di questi, l’Ospedale all’Angelo di Mestre e quello di Santorso (in provincia di Vicenza) sono tra i sette in tutto che hanno ricevuto una menzione speciale per la particolare disponibilità a collaborare con ONDA nel biennio 2014-2015. “Ho sempre detto, a volte accusato del contrario – aggiunge Zaia – che uno dei criteri informatori della nostra sanità era e doveva essere l’attenzione all’universo femminile, non solo sul piano strettamente sanitario, ma anche su quello psicologico e del riconoscimento della condizione femminile, come nel caso delle Breast unit per la cura al tumore della mammella che ho fortemente voluto e che si stanno realizzando nella rete ospedaliera. Oggi al massimo livello nazionale rappresentato dall’OsservatorioOnda – aggiunge Zaia – queste attenzioni sono state riconosciute. Come dire: alla finetutto torna e chi, magari donna, ha sostenuto per tanto tempo il contrario, ora dovrà rimangiarsi le accuse”. “I bollini rosa – aggiunge l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – sono arrivati in ospedali diffusi in tutto il Veneto e questo è motivo di particolare orgoglio, perché testimonia di una qualità diffusa un po’ ovunque. Dalle Breast Unit ai percorsi preferenziali nei Pronto Soccorso, dalla creazione di reparti definibili come veri e propri ‘ospedali della donna e del bambino’, fino ai parcheggi delimitati da strisce rosa per le partorienti in vari parcheggi ospedalieri – conclude Coletto – il rosa caratterizza sempre di più la nostra sanità, ed è anche questo un esempio di eccellenza. Ecco l’elenco degli ospedali premiati:Tre “bollini rosa”: Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa, ospedale dell’Angelo di Mestre,Azienda Ospedaliera di Padova, Istituto Oncologico Veneto, Azienda ospedaliera di Verona Borgo Roma, Presidio ospedaliero di Cittadella, ospedale Mater Salutis di Legnago, Azienda ospedaliera di Verona Borgo Trento, Ospedale dell’Alto Vicentino di Santorso, Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, Ospedale San Bortolo di Vicenza, presidio ospedaliero di Camposampiero. Due “bollini rosa”: Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco, presidio ospedaliero S. Martino di Belluno, Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, Ospedale di Montecchio Maggiore, Ospedale di Valdagno, Casa di cura Abano Terme, Ospedale Ss. Giovanni e Paolo di Venezia, Ospedale Girolamo Fracastoro di San Bonifacio, Ospedale di Arzignano, Ospedale di Oderzo, Ospedale Sant’Antonio di Padova, Ospedali riuniti Madre Teresa di Calcutta di Monselice, Ospedale civile di Mirano. Un “bollino rosa”: Ospedale civile di Dolo.
AGORDO Il matrimonio ben riuscito tra Luxottica e Dolce&Gabbana resiste e fino al 2025 almeno sarà concreto l’accordo di licenza avente ad oggetto la progettazione, produzione e distribuzione in esclusiva in tutto il mondo di montature da vista e occhiali da sole a marchio Dolce&Gabbana. L’amministratore Delegato Mercato di Luxottica, Adil Khan ne da notizia ricordando il consolidato legame tra l’occhiale leader nel mondo con l’inconfondibile glamour di Dolce&Gabbana. “”Siamo estremamente felici di questo rinnovo – dice – assieme abbiamo portato lo stile inconfondibile e l’autenticità del brand italiano nel mondo dell’eyewear, per creare collezioni di carattere e desiderabili proprio come il marchio Dolce&Gabbana. Ogni singolo paio di occhiali racconta una storia bellissima”. Le collezioni eyewear Dolce&Gabbana interpretano lo stile e i valori della maison con creazioni caratterizzate da materiali e dettagli di grande pregio in cui emerge originalità e coerenza con il forte DNA del brand. “La decisione di rinnovare l’accordo di licenza con Luxottica rappresenta non solo il consolidamento di un rapporto di soddisfazione reciproca, ma soprattutto il presupposto per declinare in modo sempre più efficace l’esclusività e il prestigio del brand anche nel comparto eyewear spiega Cristina Ruella Direttore Generale di D&G – così come accade in tutte le collezioni Dolce&Gabbana”.
Dolce&Gabbana è leader internazionale nel settore della moda e del lusso. I fondatori, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sono da sempre la fonte creativa e stilistica di tutte le attività del brand nonché i primi registi delle strategie di sviluppo. Ad oggi il marchio è presente in 46 paesi nel mondo con un network di 335 punti vendita monomarca.
AGORDO Questa sera alle 18 l’artista alleghese Laura Ballis consegnerà una scultura al Comune di Agordo e subito dopo s’apriranno le porte della sala consigliare per una seduta pre-natalizia importante, quella che assegna il premio di imprenditore dell’anno che quest’anno si tinge di rosa. Il riconoscimento del consiglio comunale andrà a Carla De Nardin, ha da poco festeggiato i 60 anni di attività con il ristorante sempre gestito a livello famigliare (oggi con i figli Eva e Daniele), ed a Margherita Baldissera parrucchiera ed estetista con l’attività in piazza della Libertà ad Agordo. Originaria di Laste di Rocca Pietore, entrata nel mondo del lavoro nel 1970 come parrucchiera dipendente, incarna invece lo spirito dell’innovazione.
ALLEGHE Diego Riva, lo storico portiere dell’Alleghe Hockey di serie A, quello dei tempi migliori, si è lasciato trascinare dalla grande passione per il ghiaccio e le sue montagne. Di buon’ora l’altra mattina s’è caricato i pattini nello zaino ed è salito fino lassù, sotto al Civetta dove si forma in modo naturale il laghetto Coldai in questo periodo unico blocco di ghiaccio. “E’ stata una pattinata memorabile – racconta Diego – solo il rumore della lame che tagliano il ghiaccio, il vento contro la faccia e uno spettacolo unico a 2150 metri di altezza. Bellissimo…”.
In questo periodo le condizioni per pattinare sul lago sono ottimali, uniche. La superficie ghiacciata è uno specchio senza alcun ostacolo e la mancanza di neve nonostante sia dicembre inoltrato fa la differenza. L’escursione al lago Coldai e al rifugio Tissi è un classico delle dolomiti venete e della zona dell’Agordino nel corso della stagione estiva, d’inverno è materia per escursionisti appassionati e coraggiosi perché oltre alla fatica vanno sfidate anche le gelide temperature del periodo e i sentieri resi indisiosi dai ghiacci. Ai piedi del Civetta, sorge il laghetto glaciale dal fascino raro, il lago di Coldai. Incastonato tra le rocce, il lago naturale offre un bellissimo panorama sulla vallata sottostante e in particolare sulla cittadina di Alleghe e sul suo lago, oltre che una vista a 360° verso le più belle vette dolomitiche. Il laghetto è raggiungibile dai Piani di Pezzè sopra Alleghe o con un’escursione da Palafavera, dove è possibile intraprendere un sentiero verso il Rifugio Sonino al Coldai percorrendo l’antica strada militare della Grande Guerra che aggira i pendii del monte Coldai, oppure servendosi degli impianti di risalita di Palafavera. Una volta giunti al Rifugio Sonino, il laghetto è raggiungibile facilmente in circa 10 minuti di cammino. Per i più allenati è possibile raggiungere la cima del Monte Coldai, 250 m più in quota, dove la fatica sarà ripagata da una veduta spettacolare sul laghetto ma anche sulle vicine Dolomiti.
RIVAMONTE “Rivamonte” è il titolo del libro che Don Sergio Sacco dell’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, ha tenuto a battesimo alla casa della Gioventù di Rivamonte. Dal paese è arrivata una positiva risposta concretizzata dalla partecipazione all’evento con gli autori: Amalia Pedandola, Anna Rosson, Christian Schena, Marco Rosson e Valentino Rosson.
Un lavoro finalizzato a fissare nel tempo luoghi, fatti, personaggi del passato in modo da perpetuarne la memoria per non dispendere ciò che il tempo ha tramandato. “Abbiamo cercato di proporre notizie inedite – dicono gli autori – recuperando documenti e testimonianze che altrimenti saranno definitivamente persi per sempre”.
E’ stata inoltre predisposta una cartografia del territorio finalizzata principalmente alla conservazione della toponomastica e un elaborato grafico riproducente le gallerie del sottosuolo di Valle Imperina. Un lavoro importante seguito da Gianfranco Mazzolli, già responsabile tecnico delle miniere dal 1955 al 1962. “Abbiamo inoltre riservato ampio spazio – concludono gli autori – alla raccolta di tradizioni, giochi, passatempi, filastrocche e poesie”.
Il libro sarà proposto domenica per tutto il giorno in un apposito stand nel corso del mercatino “Riva Nadal” a Rivamonte.