LA VALLE Era uscito per fumarsi l’ultima sigaretta in una serata buia, ma è riuscito a vedere nell’ombra un uomo acovacciato dietro alle piante. Non c’ha pensato due volte, ha alzato la voce e rincorso il ladro fino a metterlo in fuga. E’ successo l’altra notte a La Valle Agordina, in frazione Lantrago. G.C. 19 anni non si è fatto prendere dal panico ed è riuscito ad evitare che l’uomo tentasse l’incursione in qualche casa. “Non so se l’obiettivo era casa mia – racconta il padre di G.C. – in zona c’è anche una villetta e forse era su quella che era concentrata l’attenzione. Di certo il tentativo di combinare qualche cosa non consono ad una società onesta e civile è parso ovvio a mio figlio che non ha esitato a tirare fuori le unghie”. Il giovane che ha sorpreso il potenziale ladro ha tentato di inseguire l’uomo, ma con le ciabatte ai piedi non è andato lontano e non è nemmeno la prima volta. “Era già successo in passato – racconta il giovane – in un’altra occasione un episodio simile, una sera ho messo in fuga qualcuno che si era nascosto nell’ombra”. Il presunto ladro pare sia scappato verso il centro del paese, ovvero verso la principale via di fuga, la regionale 347 del Passo Duran e Cereda che porta nello zoldano, oppure ad Agordo. “Ovviamente – continua G.C. – non appena ho realizzato quello che era accaduto o stava per accadere non ho indugiato, piuttosto ho chiamato immediatamente il 112 e mi è stato risposto che sarebbe stata inviata una pattuglia”. Al momento non sarebbero stati denunciati furti avvenuti in paese, ma l’allerta è sempre massimo anche nell’Agordino. Non molto tempo fa, dopo un’interminabile serie di furti in pieno centro a Cencenighe, fu Benvenuto Toffoli a mettere in fuga i ladri che avevano preso di mira le villette di via XX settembre. Anche in quella occasione l’uomo si era alzato di notte e dal pOggiolo della sua abitazione aveva notato alcune persone, una faceva da “palo” verso la regionale 203 Agordina, l’altro tentava di forzare una finestra. Le urla, che svegliarono anche i vicini, misero in fuga i malintenzionati.
AGORDO Ai circa 10 mila dipendenti attuali se ne aggiungeranno presto altri 600 a conferma di un trend positivo che negli ultimi anni ha visto entrare in azienda 2000 nuovi lavoratori. E’ la pietra angolare sul quale si sviluppa il nuovo contratto integrativo aziendale definito in pieno accordo tra Luxottica e organizzazioni sindacali. Il nuovo accordo è caratterizzato dal “patto generazionale” per i prossimi 3 anni, tra dipendenti, per la prima volta introdotto in Italia nel settore privato. Una straordinaria campagna di assunzioni di giovani lavoratori a tempo indeterminato che agevolerà i dipendenti che, a pochi anni dal raggiungimento dei limiti pensionistici, intendono optare per un impegno lavorativo ridotto. Il “patto generazionale” avrà una prima fase di sperimentazione, cento dipendenti a tre anni dalla pensione potranno chiedere il part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento pensionistico, offrendo ad un pari numero di giovani – selezionati esclusivamente secondo criteri di merito – l’opportunità di un’assunzione a tempo indeterminato. Per i lavoratori affetti da gravi patologie o malattie invalidanti la durata del patto generazionale è estesa a cinque anni, con la possibilità di accedere al part time al 50% già a cinque anni dalla pensione. Il nuovo accordo, a regime già dal 1° dicembre e valido almeno fino al 2018, integra il contratto nazionale dell’occhialeria con misure che riguardano non solo gli aspetti economici e di organizzazione del lavoro, ma anche la valorizzazione del talento giovanile, la tutela dei dipendenti prossimi alla pensione ed il miglioramento generale delle condizioni di benessere dei lavoratori. Fondamentale come sempre l’impegno per l’ulteriore sviluppo del sistema di welfare aziendale del Gruppo tra i più innovativi nel Paese e, l’istituzione della ‘Baby Week per l’inserimento all’asilo nido. Novità anche per i neo papà con i cinque giorni di congedo retribuito e i genitori avranno diritto ad una settimana di permesso retribuito in occasione dell’inserimento dei figli all’asilo nido.
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DAL CONSIGLIO COMUNALE DI AGORDO Gli automobilisti dal piede pesante hanno i giorni contati, i tre autovelox (Bries, Veran e Pragrande) potrebbero presto entrare in azione, o almeno lo lascia intuire quanto approvato nel consiglio comunale con le variazioni al bilancio pluriennale che prevedono spese per il noleggio dell’apparecchiatura (2600 euro), con le critiche della minoranza: “L’autovelox a Bries – ha detto Roberto Chissalè – serve poche abitazioni, era meglio avesse trovato collocazione nel centro abitato di Toccol”. L’assessore, Angelo Ramazzina si è limitato a ricordare che gli autovelox sono in carico all’ufficio tecnico che ha agito in accordo con la Polizia Locale e Veneto Strade, nel rispetto delle regole. Risposta che non ha convinto il consigliere di minoranza che non ha esitato ad accusare il gruppo di governo di voler fare cassa. “Perché quello è un rettilineo, in uscita da un centro abitato e dall’altra al termine di una discesa e molti incapperanno nel controllo della velocità come accade a San Tomaso in località Vare”. Il vicesindaco Ramazzina ha comunque ribadito la buona fede dell’amministrazione che ha ascoltato le richieste dei cittadini ed interverrà per ridurre la velocità dei mezzi in transito e non per fare cassa. “Tra l’altro – ha detto Ramazzina – mi risulta che già le colonne per il collocamento dell’autovelox stanno fungendo da ottimo deterrente, lo conferma chi abita in zona e vede le auto non più sfrecciare come accadeva in passato”. Secca e non del tutto esente da ironia la conclusione di Roberto Chissalè. “Allora – ha detto – se fungono da deterrente lasciate le cose come sono, fate a meno di fare controlli e spendere 2600 euro per il nolleggio dell’apparecchiatura”. Poco meno di 3000 euro che il sindaco ha trovato nelle pieghe del bilancio, o meglio nelle variazioni al puriennale. Per quanto riguarda invece il bilancio 2015: stanziamento di 85 mila euro di cui 18 mila per investimenti e 66 mila per le spese correnti. Oltre 10 mila euro saranno destinati all’acquisto di fioriere per la piazza e fontane per le frazioni.
TAIBON Primo consiglio comunale dei giovani a Taibon, Sugli scranni: Nicole Soccol, Seyram Gamor; Carlo Soccol, Jonathan Triches, Giuseppe Garavana, Mirco De Colò, Samuel Bressan, coordinati da Silvano Locatello. Nella prima riunione i giovani hanno eletto il presidente (Nicole Soccol), segretario (Carlo Soccol) e responsabili di settore. “Non ci sono parole – ha dichiarato Nicole Soccol – per spiegare tutta la mia felicità di essere stata eletta presidente, perché essendo l’unica rappresentante femminile tranne la mia aiutante, mi sento come il nostro sindaco”.
Tra i programmi: la partecipazione al Progetto Comunale del nuovo parco giochi, preparazione dei cartelli stradali per il Pedibus, partecipazione alle giornate ecologiche e ad altri eventi di paese, concorso per la scuola Primaria di Taibon, per la realizzazione del logo del consiglio comuanle dei ragazzi (Ccdr).
“La campagna elettorale è stata un’esperienza fantastica – ha detto Jonathan Triches – ci ha dato la possibilità di pensare a come poter migliorare gli spazi della Scuola e del Comune, stendere dei progetti e proporli ai nostri compagni. Ci ha fatto capire che anche noi ragazzi possiamo avere delle idee valide e se siamo convincenti, possiamo avere l’approvazione e il sostegno degli altri. La responsabilità sarà di sicuro molto grande ma sentiamo di potercela fare con il giusto entusiasmo, ma non senza l’aiuto dei compagni, degli insegnanti, dei genitori e del Consiglio Comunale degli adulti. Già predisposto anche il calendario degli incontri fino al prossimo consiglio in calendario a fine maggio. “Siamo qui – ha detto Filippo Bedont – per avere il riconoscimento al contributo che crediamo di poter offrire a tutti i taiboner.
Grazie a tutti per questa bellissima opportunità”. Corale la conclusione dei neo amministratori: “Siamo soddisfatti per i tanti aspetti positivi, abbiamo lavorato tanto e abbiamo preso tante decisioni. Abbiamo discusso molto per scegliere il segretario e i responsabili di settore: alla fine ci siamo messi d’accordo, ma è stato lungo e difficile”.
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