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DAL GAZZETTINO Frana killer il Governo e’ assente. Coppa d’oro l’Aci vuole i soldi. Musulmani di cosa vi state giustificando? Non andate in chiesa commento choc d Amass Jaffar dopo le parole dal pulpito degli islamici bellunesi. Canale Ora gli anziani hanno un luogo dove ritrovarsi. Ubriaco in moto e la corsa finisce a terra. Limana ex dirigente stangato in appello
DAL CORRIERE DELLE ALPI Frane Regione contro Roma Bottacin a San Vito mai visti i cento milioni promessi. Suem troppi i soccorsi inutili. Il museo Luciani anticipa l’apertura. I debiti di Gsp scendono di 45 milioni. Bacni chiusi in stazione a Feltre cresce il disagio. Cortina il commissario nomina i vertici Seam.
CORRIERE DEL VENETO Condanna e “Cie” per l’islamico folle con la mannaia. Bpvi il muro sulle 6000 richieste di risarcimento. Catturato lo scippatore seriale di Treviso. I rilievi al Cda di Favotto che non fermò Consoli in Veneto Banca, le carte della Bce. Cona Agna Bagnoli la rivolta dei sindaci nel distretto dei profughi: aiutateci
Primo semestre positivo per Bim Gsp: debiti giù di altri 4 milioni, Comuni pagati in anticipo. Decisamente buoni i risultati del primo semestre 2016 di Bim Gsp che l’Amministratore Unico della società, Giuseppe Vignato, ha sottoposto oggi ai membri del Comitato di Coordinamento (sindaci di Belluno, Sospirolo, Chies, Ospitale, San Vito, Vallada): bollettato stabile a 14 milioni di euro, costi giù di mezzo milione di euro, cassa generata di 4 milioni di euro, debiti totali a quota 45 milioni, vecchi debiti con i Comuni pagati per 3 milioni di euro con prospettiva di completa estinzione dei 5 milioni residuali tra fine 2016 e inizio 2017, oltre 2 milioni di euro di investimenti avviati in sei mesi. Investimenti
Ammontano ad oltre 2 milioni di euro gli investimenti realizzati nei primi sei mesi del 2016: “Un risultato soddisfacente – commenta l’amministratore della società Giuseppe Vignato – se si considera che i primi cantieri sono stati aperti a marzo 2016. Ora siamo in accelerazione su tutti i lavori per raggiungere, e possibilmente superare, l’obiettivo dei 5 milioni di investimenti previsti a budget”.Tra le principali opere avviate abbiamo l’adeguamento dei depuratori di Calalzo e Feltre, la costruzione di uno nuovo a Sappada; di prossimo avvio, invece, il rifacimento ed adeguamento del depuratore di Longarone e la costruzione di uno nuovo impianto depurativo a Falcade. Sul settore degli acquedotti sono in corso il rifacimento di 4 serbatoi situati nei comuni di Domegge, Calalzo, Danta e Santo Stefano di Cadore, la sostituzione del tratto di condotta Cimamonte-Faller a Sovramonte; di prossimo avvio anche la posa della nuova tratta acquedottistica Rio Frari-Col Coltron a Belluno e Ponte nelle Alpi. Nel settore fognature abbiamo da poco ultimato la sostituzione di alcune tratte a Feltre e a Livinallongo (Salesei) e sono al via interventi a Puos d’Alpago, Pozzale-Calalzo e San Pietro di Cadore. “Opere strategiche – dichiara Vignato – che rafforzeranno il sistema idrico provinciale. Stiamo adottando soluzioni tecnologiche di alto livello per la messa in sicurezza del servizio idrico agli utenti, il tutto rimanendo saldamente ancorati alla logica di uno sviluppo sostenibile del territorio bellunese”. I risparmi Nel semestre le spese operative e gli oneri finanziari sono stati ridotti di oltre mezzo milione di euro e vanno ad aggiungersi ai 3 del triennio precedente. I principali risparmi si sono ottenuti nelle spese per acquisiti di materiali e servizi: a fare la differenza la possibilità di attingere alle centrali di acquisto attivate dallo Stato, accessibili ora a tutta la pubblica amministrazione (spa pubbliche comprese), ma anche la continua riduzione offerta dai fornitori nelle gare per spese correnti e lavori. “Oggi – spiega Vignato – i vari mercati di approvvigionamento permettono parecchie opportunità di acquisto di prodotti e servizi di qualità a prezzi competitivi: il risparmio è quindi un obiettivo gestionale non stop per tutta la struttura interna, come pure un altro obiettivo fermo è l’ottimizzazione della gestione finanziaria per contenere il costo dei finanziamenti”. Altri benefici si sono avuti nella riduzione del costo dell’energia elettrica ed anche in minori oneri finanziari in conseguenza del calo dei debiti bancari. Cassa generata
Ammonta ad oltre 4 milioni di euro ed è stata prodotta dal buon andamento degli incassi (che supera il 98% delle bollette emesse) e dal continuo contenimento delle spese. E’ stata utilizzata principalmente per abbattere di altri 3 milioni i vecchi debiti con i Comuni, scesi ora a quota 5 milioni (erano 20 nel 2012). “Abbiamo rispettato puntualmente il piano di rientro concordato con i Comuni nel 2013 – spiega Vignato – ed oggi siamo addirittura in netto anticipo nella prospettiva di rimborso totale: il residuo di 5 milioni verrà saldato per fine 2016/inizio 2017 e non per fine 2017 come programmato”. Patrimonio e debiti Gli utili netti del 1° semestre 2016 hanno superato i 2 milioni di euro rispetto ai 3 previsti per l’intero anno e portano il patrimonio della società ad oltre 25 milioni di euro. “Siamo in anticipo di sei mesi sull’obiettivo di fine anno – spiega Vignato – e questo ci rende soddisfatti. Puntiamo comunque a migliorare ulteriormente lavorando ancora sui costi, sulla gestione dei crediti e sugli oneri bancari migliorando la struttura finanziaria della società nel rapporto tra debiti a breve e debiti a lungo termine. Questo ci permette di supportare al meglio il raggiungimento degli obiettivi pluriennali del piano industriale”. E’ confermato anche il trend discendente dei debiti ora a quota 45 milioni dai 49 milioni del 2015. Consumi d’acqua e fatturato
Il trend annuo dei consumi d’acqua si conferma a poco sotto i 14 milioni di metri cubi, con un leggero calo a causa della siccità dello scorso inverno. Il fatturato dei primi sei mesi del 2016 si è attestato a 12,5 milioni di euro, in linea con il 2015 e senza aumenti tariffari, a cui vanno aggiunti 1,5 milioni di euro di addizionale per il recupero del vecchio credito.
REGIONE-CONTRIBUTI Venezia, 1 agosto 2016 Nell’ambito degli interventi a favore dei Comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna, la Giunta regionale, su proposta del vice presidente Gianluca Forcolin, ha deliberato un contributo complessivo di 150 mila euro per l’esercizio 2016 a parziale copertura delle spese di gestione e di funzionamento di 23 Comuni montani del Veneto. “Abbiamo ammesso a finanziamento – spiega Forcolin – le spese per garantire il miglioramento di servizi importanti in ambito sociale, per il trasporto scolastico, per lo sgombero della neve dalle strade comunali, per il riscaldamento di scuole e stabili comunali”. Acquisito il parere favorevole della Prima Commissione Consiliare, la Giunta ha approvato definitivamente i criteri e le modalità per l’attuazione degli interventi a sostegno delle suddette spese, formando una graduatoria di “svantaggio socioeconomico”, assegnando priorità ai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e la preferenza, a parità di punteggio, per quelli con minor numero di abitanti. Questi i Comuni risultati in situazione di più “elevato svantaggio”: Provincia di Belluno: Cibiana di Cadore (€ 8.238,34); San Tomaso Agordino (€ 8.082,90); Gosaldo (€ 8.082,90); Voltago Agordino (€ 7.305,70); Ospitale di Cadore (€ 6.994,82); Vallada Agordina (€ 6.683,94); Chies d’Alpago (€ 6.373,06); Arsiè (€ 6.373,06); Lamon (€ 6.373,06); Vigo di Cadore (€ 5.906,74); Calalzo di Cadore (€ 5.906,74); Santo Stefano di Cadore (€ 5.751,30); Canale d’Agordo (€ 5.129,53); Cencenighe Agordino (€ 4.818,65); Seren del Grappa (€ 4.352,33).
150 MILA EURO PER I COMUNI SVANTAGGIATI – PICCOLI: “Apprezzo l’impegno della Regione e la sensibilità dell’assessore Forcolin, ma il contributo complessivo di 150 mila euro destinato a ben 23 comuni montani del Veneto la dice lunga sulle ristrettezze in cui le Regioni ordinarie sono costrette a operare, raschiando di fatto il fondo del barile”. A dirlo è il senatore Giovanni Piccoli che commenta l’avvenuto riparto, a livello regionale, del finanziamento a beneficio dei comuni ricadenti in aree svantaggiate di montagna.
“Questo contributo dà la dimensione di quali siano i margini di manovra di una Regione ordinaria nei confronti dei suoi territori più periferici. Tra patto di stabilità, lacci, lacciuoli, riforme e contro-riforme, l’Esecutivo sta obbligando le autonomie locali all’immobilismo”. “Finché il Veneto non avrà più competenze e le conseguenti risorse, questa sarà la china: casse esangui e suddivisioni ridicole ai limiti della presa in giro”. “Ovviamente, questo non succede nelle vicine Regioni autonome, ma ormai è la solita antifona”, prosegue Piccoli, che rilancia l’idea di un fondo per i comuni confinanti col Friuli sulla falsariga di quanto già avviene sul fronte trentino e altoatesino. “In attesa del referendum sull’autonomia del Veneto, occorre portare avanti iniziative che consentano ai comuni più periferici di programmare degli interventi”, sottolinea Piccoli che sul tema aveva presentato una proposta di legge ad hoc già illustrata all’assessore Forcolin con il sostegno della Assco, l’associazione dei comuni confinanti col Friuli. “Con Forcolin mi ritroverò a breve per ridiscutere del Fondo e di come portarlo avanti”, annuncia Piccoli.
Privilegi. Silvia Benedetti: “Vergognoso dietrofront dei consiglieri regionali veneti su assegno di fine mandato”
VOLTAGO L’efficientamento della rete di illuminazione pubblica, la realizzazione del sistema wi fi e della videosorveglianza, la sistemazione del campo sportivo e l’acquisto di alcuni mezzi per il Comune: questi i nuovi investimenti previsti a Voltago grazie ai fondi di confine. “Sono soldi importanti soprattutto quelli che spenderemo per il risparmio energetico – conferma il sindaco Bruno Zanvit – pensiamo di realizzare un’intera rete di illuminazione pubblica a led e ne approfittiamo per mettere le telecamere in giro per il Comune perché di queste siamo veramente carenti e un po’ di sicurezza in più e necessaria”. Gli sportivi ma non solo guardano invece ai miglioramenti che saranno realizzati al campo di calcio “Renzo Da Campo” in centro a Voltago. “Anche qui è necessario intervenire – contina il primo cittadino – c’è una parte a valle che sta cedendo, una volta sistemato sarà dotato di illuminazione anche perché il campo di calcio è anche zona di ammassamento in caso di calamità naturali o comunque emergenze”. Una parte del finanziamento degli ex fondi Odi saranno invece riservati al potenziamento del parco mezzi, cosa manca al Comune di Voltago? “Ci sono mezzi che ormai hanno fatto la loro storia, un lungo corso di 25-30 anni dallo scuolabus al trattorino fino alla Panda comunale che ha più di venticinque anni di servizio”. Intanto da Gosaldo arrivano i complimenti ai tecnici per i progetti del passato che hanno visto con Voltago capofila (pur senza interessi diretti), lavorare bene con riferimetno alla strada per le miniere nel grande progetto da 8 milioni di euro che dovrebbe portare anche al recupero dell’ex istituto minerario di Agordo.
“Ai tecnici – dice Bruno Zanvit – anche i miei complimenti perché si sono sobbarcati una fatica immane soprattutto dal punto di vista contabile.Anche ad Agordo siamo sulla strada buona per arrivare alla concretizzazione dei progetti”.
E’ DI NUOVO TORRESELLA!
AGORDO BALENO Dopo la prima serata in blu, Agordo si colorerà di bianco per il secondo appuntamento con AgordoBaleno. Mercoledì 3 agosto non mancheranno i giochi, la creatività e tante altre novità a cominciare dallo spettacolo itinerante della Funkasin Street Band nata per portare nuova musica tra le strade e una super carica di energia tra la gente, il mago prestigiatore che saprà incantare e divertire con la sua magia e gli originali trampolieri (Ass.ne Culturale Domani Smetto). E ancora in Vicolo Crotta Kids & Teenagers proporrà giochi ecologici per i bambini, in via XXVII Aprile ci sarà l’esposizione dei sidecar e in piazza fronte “Broi” Salone New Look presenterà acconciature da favola. Durante tutta la serata troverete anche i mercatini, la truccabimbi per i più piccoli, le tradizioni de l’Union dei Ladin de Agort, i quadri di Walter Savio e i negozi aperti fino alle 23.00. Gadget in omaggio a chi si veste con il colore della serata!!! Prossima e ultima serata mercoledì 10 agosto..in rosso! Segui AgordoBaleno anche su Facebook.
SANTA BRIGIDA – AGOSTO 2016 Martedì 9 agosto 2016 alle ore 11.00 verrà inaugurato presso la sede del Gruppo Alpini a Santa Brigida (BG), in alta Val Brembana, l’affresco del pittore agordino Dunio Piccolin. L’opera artistica fa parte del progetto in omaggio ai pittori frescanti della famiglia dei Baschenis, originari della frazione Colla di Santa Brigida, che hanno operato per circa due secoli, dal 1400 al 1600, decorando chiese soprattutto nella bergamasca e nel trentino: tra le opere più conosciute vi è l’affresco della “Danza Macabra” sulla parete est della chiesa di San Vigilio a Pinzolo (Tn) dipinta da Simone Baschenis nel 1539. L’iniziativa di conoscenza e valorizzazione dell’operato dei Baschenis è del locale Gruppo Culturale del paese che ogni anno invita un artista a realizzare un’opera con la tecnica dell’affresco, o “buon fresco”, tecnica prediletta dalla famiglia del casato dei Baschenis. Dopo l’opera del pittore locale Bepi Galizzi e le opere ad affresco dell’artista di Introbio (Lecco) Manuela Sabatini e la senese Paola Magini è toccato al pittore bellunese di Falcade Dunio Piccolin lasciare una testimonianza con la settima opera del “progetto Baschenis”, nel suo soggiorno dal 13 al 21 luglio, sulle pareti del ridente paese montano brembanese. Come scritto nella prefazione all’opera da Graziano Rivellin, coordinatore del progetto: “a Dunio, artista di fama internazionale, avendo dipinto quasi cento opere murali, ad affresco o a graffito, in Italia e all’estero, è stato proposto di decorare la sede degli Alpini di Santa Brigida nella ricorrenza del centenario della grande guerra del 1915-1918. L’affresco di 4,50 m² (m.1,50 x m.3,00) è un omaggio agli alpini e a tutte le persone che furono coinvolte direttamente o di riflesso nelle atrocità della guerra. L’artista nel suo dipinto raffigura una colonna di alpini che si dirige al fronte con l’incedere di un faticoso e malinconico passo per raggiungere il fronte bellico con l’immancabile presenza del mulo carico in questo caso di un pesante obice: spesso si ricorda, soprattutto nella campagna di Russia, il ruolo determinante che ebbe l’animale per la salvezza di alcuni soldati, che come ultimo rimedio per la loro sopravvivenza furono costretti a sfamarsi con la carne dell’umile e fedele servitore. Ad ingentilire la scena è un gruppetto di persone, una donna e un bambino, sul ciglio del sentiero, che teneramente guardano un alpino, che sembra voglia interrompere la lunga e gravosa processione e si inchina a rassicurare la donna, moglie, fidanzata o morosa e il bambino del suo presto ritorno a casa. Il bambino, seduto, contrariamente alla consueta vivacità delle giovani vite, tiene in mano un cappello di alpino, forse di suo papà o di un parente che non c’è più, e lo tiene con rispetto ed orgoglio, ignaro che un cappello simile dovrà forse metterlo lui in futuro, da uomo maturo , nel conflitto della Seconda Guerra Mondiale come se non fossero bastati gli insegnamenti della guerra, carica di paure, miserie e carestie già vissute da piccolo nel Primo Conflitto Mondiale”.
TAIBON Francesco Serra e Mariangela Lazzari di Gessate Milano hanno scelto Taibon Agordino per le loro vacanze estive, lo hanno scelto nel 1981 e gli sono rimasti fedeli per 36 anni. “E siamo ancora qui – dice Francesco – in un luogo che allora come oggi abbiamo trovato incantevole. Ci siamo venuti con padri, figli, ora con i nipoti. Dapprima era qualche settimana e con l’età della pensione abbiamo invece deciso di trascorrere qualche mese tra le Dolomiti Agordine”. Da più di tre decenni nella stessa casa. “Dalla signora Felicita e Severino – dice Francesca – e poi dal figlio Ivano Benvegnù e Adriana, ci siamo sempre trovati come in famiglia”. Nel 1978 Francesco Serra con il fratello aveva scelto come mèta estiva la Val di Zoldo. “Quando abbiamo deciso di cambiare paese – racconta Francesco – nel marzo del 1981 abbiamo valicato Passo Duran consocendo La Valle Agordina, Agordo e Taibon per chiudere il cerchio. Tramite l’allora Proloco avevamo trovato ospitalità in via Paris Bordone”. Erano in tempi in cui c’era molto richiesta di appartamenti e molti turisti frequentavano la Conca Agordina. “Appena sono entrata ad Agordo – dice Mariangela – non credevo esistesse un posto così bello è stato un amore a prima vista”. In questi anni la coppia di Milano con parenti, figli e nipoti ha visitato paesi e rifugi. “Il massimo è la valle di San Lucano – dice Francesco – tra Pale delle Dolomiti e Agner riesco a trovare quella pace interiore che non ha eguali. E’ sufficiente sedersi e guardare verso l’alto”. Quattro generazioni sono passate per Taibon, un paese che la famiglia Serra ha visto cambiare in tutte le angolazioni. “E’ vero – conclude la coppia milanese – abbiamo assistito ad una metamorfosi dell’intera vallata, il benesse Luxottica ha modificato usi e costumi. Il famoso turismo famigliare di allora che era importante per l’economia oggi conta molto meno, questa è la realtà dei fatti, ma si sta bene oggi come allora e speriamo di venirci ancora per tanti anni”.
SPORT CALCIO Domenica è il giorno delle finali del campionato agordino di calcio a Taibon, ma non è escluso che possa mancare una squadra: il Voltago che domenica ha lasciato l’Ivano Dorigo in preda alla rabbia. “Per noi la finale del terzo posto non conta nulla – ha detto a fine partita Simone Masoch del Voltago – non so nemmeno se andremo a giocarla. Abbiamo perso con il Gosaldo ad un minuto dalla fine con un rigore che a mio avviso non c’era, inventato da un arbitro protagonista. Abbiamo giocato meglio e creato di più senza finalizzare, loro hanno fatto solo due tiri in porta. Il Gosaldo non ha meritato la finale, la meritavamo noi”.
A Gosaldo al contrario l’euforia è di nuovo alle stelle per l’ennesima finale, a bocce fredda Joseph Masoch ragiona anche sulla “battaglia” finale spezzando comunque una lancia per Massimo Stradelli espulso (dopo il gol del rigore) per aver dato un calcione a Mauro Da Zanche. “La rissa finale è stato un episodio vergognoso, ma anche noi dobbiamo imparare a tenere la testa a posto. C’è forse stato un pugno di Mauro Da Zanche a Stradelli prima che quet’ultimo lo scalciasse, in ogni caso l’arbitro aveva deciso di espellere Stradelli e noi dovevamo stare al nostro posto”.
A Caprile mister Roberto Fontanive è portato in trionfo. “E’ la mia prima finale da allenatore, la seconda della mia carriera. Abbiamo preparato bene la stagione, siamo cresciuti confermandoci un bel gruppo e lo abbiamo dimostrato in semifinale. Se avessi dovuto scegliere la finalista avrei optato proprio per il Gosaldo anche per una forma di rivincita dopo la sconfitta in finale di 9 anni fa”. Infine Davide Fontanive ha qualche cosa da dire a chi parla di sola fortuna alla lotteria dei rigori: “Non è un caso se siamo in finale. Negli ultimi 10 anni abbiamo giocato 5 volte la semifinale, 3 negli ultimi 4 anni. Chi dice che è un caso quindi si sbaglia”.
Massimo Stradelli non è un giocatore rissoso che senza motivo scalcia un avversario, il suo passato nel basket con l’Aba prima e il Valbelluna poi ne è una grande conferma. Piuttosto Massimo è un atleta serio, preparato e con grande disponibilità verso compagni ed avversari, l’episodio di domenica nei confronti del gosaldino Mauro Da Zanche altro non è che un fallo di reazione, giustamente sanzionato con cartellino rosso), ma al contempo anche stando al racconto di Stradelli bene avrebbe fatto l’arbitro De Biasi a punire pure Da Zanche che al contrario l’ha passata liscia. “La mia reazione é stata sbagliatissima – dice Massimo Stradelli – però un “giocatore” se si vuole dire tale, che entra in campo e al mio primo movimento mi sferra un pugno in pieno petto non credo sia normale. Mi dispiace ma questo non lo concepisco, come non ammetto che lo stesso Da Zanche abbia anche negato di averlo fatto, anche a partita finita. Io ai giocatori del Gosaldo chiedo scusa, ad alcuni ho avuto anche l’opportunità di spiegare cosa è successo, se poi Mauro non vorrà ammettere la verità non importa. In ogni modo il mio comportamento non è stato corretto e di questo ne faccio ammenda”.
Questo il programma di domenica: 9 finale 3° posto giovanile, 11 Le Ville-Voltago terzo posto senior, 15 finale giovanile, 17 Caprile-Gosaldo finale 43° campionato Agordino memorial Denis Tonin
SPORT HOCKEY I giovani dell’hockey italiano crescono, per farlo studiano la disciplina del ghiaccio e la mettono in pratica anche d’estate. Lo fanno nei camp organizzati a Vierumaki in Finlandia, sono interessate le nazionali under 16 e 17 ma anche quelle maggiori (under18 e 20) che il camp lo hanno appena concluso. Per la Finlandia sono già partiti anche i giovani bellunesi di Alleghe, Feltre e Cadore, rimarranno in Finlandia fino al 12 agosto. Portiere Tommaso Zanardi (Alleghe Hockey). Difensori: Giorgio De Giacinto (Feltreghiaccio), Giorgio De Bona, Mattia De Martin (Pieve di Cadore), Leonardo Cagnati e Nicola Soppelsa (Alleghe Hockey). Attaccanti: Lorenzo Dell’Agnol (Feltreghiaccio), Mirko Giolai (Alleghe Hockey), Giorgio Panciera (Pieve di Cadore). Fanno parte dello staff accompagnatori Dino Grossi (allenatore under 17) e Luciano Larese (assistente allenatore)