LOZZO DI CADORE Le ricerche del ciclista tedesco scomparsa da martedi sono terminate ieri nel pomeriggio con il ritrovamento del corpo del 59enne da parte dei vigili del fuoco. Le ricerche erano iniziate dopo che gli amici, dai quali si era separato nel pomeriggio durante una gita in mountain bike, lo avevano atteso invano. L’uomo, C.D.S., 59 anni, aveva salutato i compagni attorno alle 15 nella zona di Malga delle Armente, sul Pian dei Buoi, dicendo che aveva intenzione di raggiungere il Forte del Col Vidal, poi di lui non si era saputo più nulla. Scattato l’allarme verso le 22.30, nella notte i soccorritori avevano perlustrato tutto il reticolo viario e i sentieri della zona attorno al Forte, fino a Lozzo di Cadore. Alle 6 di ieri mattina nuove forze si erano aggiunte, facendo campo base all’entrata di Lozzo. Le squadre hanno ripreso a setacciare l’intera area, compresi i versanti che danno verso Domegge e Auronzo, finché una non ha rinvenuto la macchina fotografica appartenente al ciclista in un ripidissimo sentiero che scende verso Cima Gogna. Concentrate sul luogo le ricerche, poco dopo è stata ritrovata la bicicletta e, sorvolando la zona, l’elicottero ha infine individuato il corpo dell’uomo, 500 metri più sotto in linea d’aria, nel Valon del Faè, a 930 metri di quota. Sbarcati soccorritori e personale medico, non è rimasto che constatare il decesso del turista tedesco, dovuto alla caduta. Ricomposta, la salma è stata imbarellata e recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 50 metri, per essere trasportata in piazzola a Laggio ed affidata al carro funebre. Da una prima ricostruzione l’uomo, dopo aver percorso l’anello del Forte, ha seguito un sentiero che parte ampio e abbastanza dolce, ma via, via, acquista pendenza e si stringe fino a diventare una traccia verticale. Probabilmente la discesa troppo ripida gli ha fatto prima perdere la macchina fotografica. Forse poco sotto è caduto con la bici o la ha abbandonata e ha proseguito per un tratto a piedi, finché non è ruzzolato per diversi metri in un canale trovando purtroppo la morte.
FELTRE La giovane barista di Feltre originaria di Agordo, Sabrina Vieceli di 28 anni è morta per edema polmonare. Lo ha confermato l’esame autoptico eseguito dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli di Belluno. I carabinieri di Feltre stanno indagando sulle ultime ore della barista deceduta nella sua abitazione. Da quanto emerso dai primi rilievi la ragazza era da sola in casa.
LONGARONE Spettacolare uscita autonoma di strada nella serata di ieri a Longarone. Intervenuti Carabinieri e Vigili del Fuoco. Nel sinistro non si lamentano feriti.
CORTINA Alla fine di marzo aveva tentato di scappare dalla Cooperativa di Cortina senza pagare un bellissimo pupazzo di peluche. Pochi euro l’entità del furto, ma il gesto non era stato dimenticato né dai lavoratori dell’esercizio commerciale, né dai carabinieri. L’uomo, un cinquantenne di origine pugliese, senza precedenti e in Cadore ormai da anni, dopo aver nascosto il souvenir in una borsa, aveva provato a varcare l’uscita dello store con malcelata disinvoltura, nella speranza di farla franca, mischiandosi tra i numerosi turisti. Nei giorni scorsi, il dipendente della Cooperativa che se lo era visto sfuggire lo ha riconosciuto mentre passeggiava in piazza della Stazione. Dovrà rispondere di tentato furto aggravato.
AGORDO Se non è rottura tra parte del gruppo di lavoro e il sindaco di Agordo Sisto Da Roit poco ci manca. Silvia Tormen sindaco di Taibon e Giovanni Ferrini vicesindaco di Falcade, puntualizzano che l’incontro che si doveva tenere il 26 agosto con il direttore generale è stato convocato dal sindaco di Agordo Sisto Da Roit, senza averne preventivamente concordato con il gruppo l’opportunità, di qui la decisione del rinvio. Nadia dell’Agnola, consigliere comunale ad Agordo e presidente dell’associazioni Cucchini sostenuta anche dalla Ulss1, s’affretta a prendere le distanze del gruppo di lavoro puntualizzando: “Prima di tutto sono amministratore ad Agordo e concordo con le strategie di lavoro con il mio sindaco”. Ma non è certo questo il momento di sollevare obiezioni perché per l’ospedale di Agordo si apre un ennesimo periodo di grandi cambiamenti, le beghe interne nuoceranno a tutta la vallata e ad un settore turistico che rischia di finire in apnea. “Per questo abbiamo invitato a posticipare l’incontro – scrivono in un documento il sindaco di Taibon e il vice di Falcade – siamo consapevoli dell’impatto che la week surgery avrà sul territorio, prima di entrare nel merito tecnico di tale cambiamento, che per altro poco ci compete, giacché l’organizzazione pratica del servizio spetta all’Ulss e non certo ai sindaci, preferiamo incontrare il livello di Governo a noi superiore per riferire ciò che qui osserviamo, quali siano i nostri timori e per operare una riflessione. Crediamo sia normale che tra chi amministra e chi governa intervenga un dialogo pacifico, costruttivo e di solidarietà; anzi, riteniamo doveroso da parte di un sindaco riferire al legislatore le proprie preoccupazioni, perché il dialogo accresce la conoscenza a beneficio di scelte e rimedi”. Dunque non una posizione contraria al direttore generale piuttosto una decisione legata alla responsabilità di chi è stato delegato ad amministrare il bene comune. “Dispiace e preoccupa -concludono la Tormen e Ferrini – che il sindaco di Agordo non condivida la scelta del Gruppo di Lavoro”.
foto, Silvia Tormen
Sta nascendo una certa confusione attorno al concetto di week surgery. Il girettore generale Pietro Paolo Faronato afferma che essa è vigente di fatto da almeno un anno, riferendo che le sale operatorie chiudono nei giorni del sabato e della domenica. Va però distinta l’attività delle sale operatorie dal regime di week surgery.
“Le sale operatorie – spiega il sindaco di Taibon Silvia Tormen dimostrando preparazione in materia – chiudono nel fine settimana già dal tempo del direttore sanitario Lucio Di Silvio. Questo ha avuto molta più rilevanza per il reparto di chirurgia che per quello di ortopedia, in quanto le vere urgenze per le patologie ortopediche si hanno solo in presenza di fratture esposte, cioè di fratture in cui l’osso rompe la cute venendo a contatto con l’aria, evento che può accadere, ma che avviene piuttosto di rado. Il regime di week surgery, invece, consiste nella chiusura del reparto dal venerdì sera al lunedì mattina. Non ha nulla a che vedere con le sedute operatorie, bensì con la degenza. Chiudere il reparto la sera del venerdì, significa che entro il venerdì tutti i pazienti dovranno venir dimessi”. foto Giovanni Ferrini
Ad Agordo fino al 31 agosto se il giovedì un anziano, cadendo, si fratturava il femore (evento frequente), veniva ricoverato, stabilizzato e poi operato il lunedì. Con l’attivazione del regime di week surgery, con la chiusura nel fine settimana, quell’anziano caduto il giovedì non verrà più ricoverato ad Agordo, perché il reparto sarà chiuso con relative conseguenze in termini economici e di tempo per i parenti costretti a scendere almeno fino a Belluno. Se poi quell’anziano cadrà il lunedì invece del giovedì, comunque verrà portato direttamente a Belluno, perché la frattura di un femore prevede una degenza post-operatoria più lunga dei cinque giorni di apertura del reparto. “L’attivazione del regime di week surgery – conclude la Tormen – non comporterebbe soltanto una riduzione oraria del servizio, bensì lo stravolgimento del tipo di servizio che l’ortopedia di Agordo rivolge a cittadini e turisti. Con la chiusura del reparto nel fine settimana, l’ospedale di Agordo perderebbe la traumatologia, mantenendo soltanto gli interventi programmati”.
BELLUNO IL BARD DICE NO ALLA ULSS0, OVVERO AZIENDA UNICA PER IL BELLUNESE. ASCOLTA IL SERVIZIO AUDIO DAL GR PRINCIPALE DELLE 12.30
ROCCA PIETORE I teli chiari sono di nuovo visibili anche in Marmolada, su una piccola parte del ghiaccio in prossimità delle funivia e un po’ più a valle. Lo scopo: salvare i ghiacciai dallo scioglimento, pratica esperimentata ancora nel 2011 sul ghiacciaio del Presena, nella zona del Tonale in Trentino. Un provvedimento importante, non risolutivo ma che aiuta a preservare il ghiacciaio della «Regina delle Dolomiti» con l’obiettivo di prendersi cura di alcune parti esposte del ghiacciaio che sono troppo costose o difficili da ripristinare quando bisogna tracciare le piste. In effetti il ghiacciaio della Marmolada fa impressione, colpa del lungo periodo caratterizzato dalle elevate temperature. Fa impressione se visto da lontano, ad esempio dalla terrazza del rifugio Padon dove per tutta l’estate si sono visti turisti e valligiani vestiti con il minimo indispendabile per difendersi dal caldo come non accadeva da anni, ma da impressione soprattutto nel momento in cui ci si cammina sopra. Lo conferma Claudio Pra, noto astrofilo agordino e grande appassionato di escursioni che racconta. “Domenica, percorrendo la Ferrata Eterna sulla Marmolada, ho potuto passare in alto sul ghiacciaio della Marmolada e notare come ormai sia ridotto ai minimi termini. Forse mai come quest’anno fa in queste condizioni, o almeno io non lo ricordo tale”. I ghiacciai, è risaputo, si stanno ritirando sempre più a causa dell’aumento globale delle temperature causato dal famigerato effetto serra, fenomeno provocato dall’inquinamento che l’uomo produce. “Il maggior ghiacciaio delle Dolomiti – continua Claudio Pra – a dire il vero l’unico a potersi ancora realmente fregiare di tale titolo, quello della Marmolada, non essendo comunque molto esteso è in fortissima ritirata ormai da decenni e l’effetto si amplifica sempre più. In questo 2015, con la grande calura a farla da padrone, è incredibile osservarlo e notare come ormai, anche nella parte alta, il ghiaccio vivo esca allo scoperto come conferma la foto scattata dalla cresta del Laston di Serauta.
AGORDO Gigia De Nardin è stata una figura importante per Agordo, un’amica per molti rimasta nel cuore degli agordini. A lei è stato dedicato un libro in due edizioni con fotografie in bianco e nero degli anni 1960-’70 “Ad Agordo era così”, parafrasando la nota canzone di Claudio Baglioni degli anni Settanta, che alla Gigia fa un riferimento diretto: “Ad Agordo è così, nel pomeriggio un salto al Bar Centrale per scambiare due parole con la Gigia se gli va e ordinare un’ombra di quel vino rosso qui nel mazzo manca un asso guarda un po’ dov’è che sta…”. La seconda edizione del libro sarà presentata giovedì alle 18 in sala Don Tamis ad Agordo con l’intervento del giornalista e amico della Gigia, Dino Bridda.
FALCADE Dopo un anno di assenza si ripeterà per la 13esima volta a Falcade la presentazione dei balconi e angoli fioriti del paese. Un incontro alla casa della Gioventù di Caviola che non è un concorso, ma un momento per godere del lavoro di tante famiglie che hanno abbellito il paese anche in questa stagione estiva. Venerdi dalle 21 saranno proiettate le immagini dei fiori e giardini in valle del Biois realizzate con la solita grande attenzione da Fulvio Scussel ed Enzo Lombardi. In apertura di serata sarà proiettato “Riflessi”, suggestivo filmato di Fulvio Scussel, in 7 minuti un vero e proprio “inno” alla bellezza. La serata è stata organizzata dall’amministrazione comunale con il consigliere Susanna Dan in collaborazione con l’ufficio turistico di Falcade, la proloco di Caviola e Radio Più.
TAIBON Nuova iniziativa dell’associazione Cucchini Agordino “Il pettirosso” per far consocere l’associazione e raccogliere delle offerte per il sodalizio, sabato alle 20.30 nella palestra di Taibon si esibirà la compagnia Treviso Graffiti in “Sister Act a divine musical comedy”. Regia e adattamento di Michela Cursi e Aliona Chirita, informazioni all’associazione che ha sede all’ospedale di Agordo, telefono 342 0813080
AGORDO La sezione del Club Alpino Italiana “Armando Tama da Roit” di Agordo ha organizzato per domenica la giornata dell’amicizia a Casera Framont. Programma: alle 10 raduno sul piazzale della Casera con il saluto degli organizzatori e autorità. alle 11.30 la messa celebrata da Monsignor Giorgio Lise e accompagnata dal Coro Agordo, alle 12 il ristoro alpino a cura del gruppo alpini di Agordo. I partecipanti potranno salire liberamente con mezzi propri fino a malga Framont lasciando le vetture lungo la strada per poi raggiungere il lugo del’incontro a piedi. Informazioni in sede Cai venerdi alle 20.30
SPORT, LINO DE TONI AL PERGINE E CARLO LORENZI A CANAZEI. GLI OVER 40 DI NUOVO SUL GHIACCIO, RETROMARCIA DELLA FEDERAZIONE CHE AMMETTE L’ERRORE UN ANNO DOPO LE VIOLENTE CRITICHE DALL’AGORDINO. ASCOLTA IL SERVIZIO DAL GR PRINCIPALE DI RADIO PIU: