LONGARONE Un autotreno ha perso le ruote gemellari finite contro due auto in transito. L’episodio ieri nel pomeriggio lungo la statale di Alemagna nei pressi di Longarone. Il mezzo pesante era diretto a Codissago. Una delle due ruote ha colpito in pieno un auto in transito facendo scoppiare gli air bag, La donna al volante (M.M. di 58 anni) è stata accompagnata all’ospedale di Belluno con lievi ferite. E’ andata meglio all’altra donna, sfiorata dalla seconda ruota. Non ha perso il controllo del mezzo ed è uscita illesa dall’auto. Disagi lungo l’Alemagna bloccata per permettere le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco e Carabinieri che hanno provveduto a regolare il traffico a senso unico alternato essendo parte della careggiata occupata dall’autotreno.
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FELTRE Saltano punti e patenti nel fine settimana di Halloween, sulle strade del feltrino ci pensano i Carabinieri a mantenere l’ordine, ascolta il servizio dal giornale radio principale di RADIO PIU
PONTE NELLE ALPI Ladri di nuovo in casa, a Polpet di Ponte nelle Alpi. In un’abitazione se ne sono andati con preziosi, nell’altra a mani vuote. Di certo erano ben informati su usi e abitudini dei proprietari che erano fuori casa.
BELLUNO Secondo i dati elaborati da Veneto Lavoro nel primo semestre del 2015 le persone in cerca di lavoro sono 6.165, duemila in meno rispetto allo stesso periodo del 2014, con una contrazione del 25,4 per cento. Prima della crisi il numero di disoccupati non raggiungeva le quattromila unità: nel 2007 erano 3.795. Da allora c’è stata una crescita: nel 2009 ben 5.100 rispetto ai 3.910 dell’anno precedente. Da Confindustria Belluno: ” Stiamo attraversando un momento sicuramente positivo. Come sempre, però, è opportuno essere cauti. La debole ripresa in atto va supportata da quelle riforme strutturali, a livello nazionale, che la nostra associazione chiede da tempo. In provincia servono invece politiche concrete a favore della competitività del territorio, ad iniziare dal suo potenziamento infrastrutturale”.
APPROFONDIMENTO COMPLETO E PRECISO DAL CORRIERE DELLE ALPI DI OGGI, COME DA LINK: Leggi l’articolo dal CORRIERE DELLE ALPI DI OGGI 3.11.15
CONEGLIANO I marochini arrestati dopo la rissa a Conegliano, una minima parte del branco di extracomunitari, sono già in libertà. Fuori dal carcere, ma non dall’Italia, paese scelto dai genitori per farli nascere. Sono ventenni, entrambi con precedenti penali. Uno ha l’obbligo di firma dai carabinieri. Due marocchini, nati in Italia, che avevano approfittato della confusione dovuta all’assalto per compiere i furti ai danni dell’autista del pullman e di un organizzatore. La refurtiva è stata recuperata e restitita ai proprietari. Tre le denunce. Ieri i due extracomunitari hanno annunciato di voler risarcire le vittime in vista di un patteggiamento.
AGGRESSIONE A CONEGLIANO – PICCOLI: “FATTI DA CONDANNARE. MODELLO DI INTEGRAZIONE NON PIU’ SOSTENIBILE” “I fatti di Conegliano non devono passare sotto silenzio: sono da condannare senza tentennamenti evitando i soliti toni “politicamente corretti”. Mi auguro che i responsabili vengano puniti severamente e che i livelli istituzionali si interroghino su un modello di integrazione non più sostenibile”. Così il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli commenta i fatti successi nella notte tra sabato e domenica all’esterno di un locale di Conegliano (Treviso) dove una comitiva di giovani feltrini è stata aggredita da un gruppo di marocchini. “Saranno gli inquirenti a fare luce sulle cause dell’aggressione, ma bisogna prendere atto del fallimento di un certo modello di integrazione. L’episodio di sabato è di una gravità inaudita anche perché – stando ai racconti e alle prime testimonianze – poteva avere conseguenze ben peggiori. Sono scene da guerriglia urbana inedite per le nostre zone e che ci devono porre interrogativi pesanti”. “Bisogna meditare su un modello di integrazione non più sostenibile, su una accoglienza che fa acqua da tutte le parti, che da un lato mette in pericolo la sicurezza pubblica dei residenti e dall’altro non viene recepita nella maniera corretta dagli stessi immigrati. Se questo Esecutivo continuerà con queste politiche dell’accoglienza, rischiamo che queste scene diventino la norma”, conclude Piccoli.
HALLOWEEN: ZAIA, “GIOIA DEI BIMBI OFFUSCATA DA NOTTE DI BULLI E DELINQUENTI. FESTA SI’, COSI’ NO. O SI CAMBIA O E’ PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO”. “La gioia e la tenerezza dei bambini che sabato chiedevano ovunque ‘dolcetto o scherzetto?’ è stata offuscata da bulli, vandalismi e crimini che hanno fatto diventare un inferno vero la notte di halloween. Così non va. O una festa, sulla quale comunque ognuno può essere contrario o d’accordo, rimane tale, o bisognerà affrontarla tenendo conto anche dei problemi di ordine pubblico che crea”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, alla luce delle cronache che hanno riportato numerose situazioni “inconcepibili e inammissibili, spesso veri e propri reati”, verificatesi in numerose città venete la notte del 31 ottobre, da Treviso a Conegliano, da Rovigo a Vicenza (dove la mascherata è servita a veri ladri per le loro razzìe), da Venezia a Gaiarine. “Tutti si rendano conto – aggiunge Zaia – che ogni libertà individuale ha un limite: la libertà degli altri individui, ma questo sacrosanto dettato del vivere civile è stato in gran parte dimenticato nella notte del 31 ottobre. E’ un brutto segnale, che non va sottovalutato”. “Mi auguro si possa archiviare questa brutta nottata tra i fatti episodici – conclude Zaia – altrimenti non saremo più di fronte a un’occasione di divertimento ma ad un fenomeno da disciplinare con severità”.
OSPEDALE DI AGORDO, IMPORTANTE Si terrà martedì 10 novembre in Municipio a San Vendemmiano l’incontro tra gli amministratori agordini e il Governatore Luca Zaia.
ROCCA PIETORE “Fondi Odi per le aree di confine anche per la ristrutturazione dell’ospedale di Agordo e relativo progetto da 14 milioni d’euro”. L’ipotesi trova sostegno nell’idea del sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin che invita i Comuni di Taibon e Falcade a proporsi come capofila. “Finiamola con le polemiche sulle grandi e piccole cose, finiamola con gli incontri con l’uno e l’altro rappresentante politico o amministrativo e diamoci di fare in modo concreto”. Affermazione rivolta ai colleghi sindaci e riferita all’ospedale di Agordo “I sindaci – continua il sindaco di Rocca Pietore- stanno trascurando la presentazione di quel progetto fatta dal consigliere Franco Gidoni e dalla Ulss1 – dice De Bernadin – non è stato nemmeno preso in considerazione. Se la Regione ha in mente un progetto di tale portata non credo poi abbia intenzione di chiudere la struttura. E allora come sindaci diamoci da fare, mettiamoci a tavolino e vediamo come reperire le risorse”. Il sindaco di Rocca Pietore pensa dunque ai fondi Odi (ex Brancher), ai 7 Comuni di confine ed agli altri 7 in seconda fascia, ovvero 14 dei 16 Comuni della vallata.“Ci vuole un progetto stratetico agordino da almeno 10 milioni di euro, la Regione potrebbe mettere il resto. Non sarebbe un contributo privato e l’ospedale manterrebbe la peculiarità di pubblico. Questo devono fare i sindaci non le polemiche”. De Bernardin, considerando che Rocca, Livinallongo e Voltago hanno già dato parecchio, invita Taibon o Falcade a farsi promotori (Comune capofila) di una riunione tra primi cittadini per capire se c’è la possibilità di mettere sul piatto un’annualità del Brancher. “Si parte da zero – conclude De Bernardin – la mia è solo un’idea, forse anche una provocazione affinché ci si attivi. Oggi l’ospedale necessita di essere ristrutturato, il pronto soccorso in particolare, prima che qualcuno ci chieda dove intendiamo andare in queste condizioni, sarà il caso di mettere mano prima possibile al nosocomio attuando le ristrutturazione progettate”.
TAIBON-FALCADE-CANALE D’AGORDO Per Michele Costa, sindaco di Falcade, quanto proposto da Andrea De Bernardin non è una provocazione. “E’ una buona idea – dice Costa- e mi auguro anche che il sindaco che l’ha resa pubblica sappia anche andare avanti. Io non mi tiro certo indietro se Falcade dovrà essere capofila, ma per un progetto di tale portata mi pare che servirebbe ben altro livello superiore”. Per il sindaco falcadino dunque sarebbero soldi ben spesi quelli dei fondi di confine per una comunità che potrebbe toccare con mano i benefici di contributi pubblici. “Purché – s’ affretta ad aggiungere il sindaco – non si crei un contenitore vuoto, o peggio un garage per ambulanze”. Il sindaco di Canale d’Agordo, Rinaldo De Rocco è più malizioso. “Per me quella di De Bernardin – dice – non è una boutade, piuttosto cosa pensata, studiata, preparata, confezionata e partorita da qualcuno sopra di lui, altrimenti non mi spiego perché non è stata condivisa con gli altri sindaci nei tanti incontri dell’ultimo periodo. In ogni caso dovesse Canale d’Agordo destinare i fondi Odi all’ospedale benvenga, non ci eravamo tirati indietro nemmeno quando servivano per la casa di soggiorno di Taibon”. Quei soldi, piuttosto sono stati messi dal Comune di Taibon come sottolinea il sindaco, Silvia Tormen: Infatti – dice – siamo intervenuti su una proprietà dell’Unione Montana facendo anche gli interessi della comunità del sindaco di Rocca Pietore, quindi non ci tiriamo certo indietro dovesse servire. Per un investimento di questo tipo vogliamo però garanzie che i servizi all’interno dell’ospedale siano di un certo tipo”. Il sindaco di Taibon al quale fa riferimento il gruppo di lavoro per l’ospedale, ribadisce comunque che l’incontro con il Governatore Zaia è stato chiesto per parlare dei problemi dell’ortopedia in week surgery e non della ristrutturazione dell’ospedale. “Non vorrei – conclude – si tendesse a spostare l’attenzione su argomenti che non sono quelli per i quali stiamo combattendo e per i quali abbiamo sollecitato e solleticato gli amministratori alla discussione”.
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