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MALTEMPO 1_RONCE ISOLATA
MALTEMPO 2_BLACK OUT
MALTEMPO 3_FERITA DALLA CADUTA DEI RAMI
MALTEMPO_4 CADORE, NEVE E DISAGI. INTERVIENE IL SENATORE GIOVANNI PICCOLI “C’era l’allerta meteo dell’Arpav e c’erano pure le raccomandazioni del Centro funzionale decentrato regionale della Protezione civile ma sulle strade del Cadore, Val Boite in particolare, abbiamo assistito a una serie di disagi che davvero poteva essere evitata. Chi doveva vigilare, non ha vigilato fino in fondo, a cominciare dai tir”. A dirlo è il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli, allertato fin dalla prima mattina da diversi amministratori del territorio, stanchi di assistere sempre allo stesso copione. “Mi è stato riferito che l’Anas si è mossa tardi e che, come troppo spesso accade, i mezzi pesanti – in particolare quelli sprovvisti di catene – non sono stati fermati a Tai o comunque prima di avventurarsi verso Auronzo o Cortina”. “Insomma, nonostante l’allerta abbiamo assistito a una buona dose di disorganizzazione”, prosegue Piccoli, che nelle prossime ore scriverà ad Anas e Prefettura per avere dei chiarimenti.
PD-BARD LA PROSSIMA SETTIMANA ALLO STESSO TAVOLO PER LA “NUOVA” PROVINCIA Martedì prossimo a Roma i rappresentanti bellunesi del Partito democratico incontreranno gli attivisti del Bard. Oggetto della riunione è il percorso parlamentare della proposta di legge per ripristinare l’elezione diretta degli organi della Provincia di Belluno.1 Una situazione grottesca, posto che a volere l’abolizione delle province era stato proprio Graziano Delrio (Partito democratico), già ministro per gli Affari regionali e le autonomie, con legge che porta il suo nome. Salvo poi, nel maggio 2015 a Ponte nelle Alpi dichiarare che il Bellunese potrà “avere l’elettività e un’autonomia che, per adesso, non sarà ancora speciale”. La proposta di legge è stata depositata la scorsa primavera e ha contribuito a facilitare la confluenza degli attivisti del Bard sulla candidatura di Alessandra Moretti in vista delle elezioni regionali. A causa del vasto processo riformatore che ha impegnato il parlamento nell’ultimo anno, il disegno di legge non è ancora stato calendarizzato. Il Partito democratico da sempre sostiene la linea di un maggior grado di autonomia dei territori. In particolare, in occasione delle primarie nazionali del 2013, il Pd bellunese si è reso promotore di un documento per chiedere maggiore attenzione alla montagna da parte del governo centrale includendo, per il futuro, la previsione di un ente elettivo.
FORZA NUOVA AD AGORDO Forza Nuova Belluno si schiera dalla parte dei genitori contrari alla promozione che la media “Pertile” di Agordo, vuole fare dell’islam nel territorio a tradizione Cristiana, con riferimento all’incontro che era stato previsto fra alunni e l’Imam Layachi. Forza Nuova Belluno organizzerà un gazebo informativo ad Agordo, dove spiegherà le differenze culturali. “Questi – dice Forza Nuova – sono solo i primi passi per una futura islamizzazione dell’Italia”.
AGORDO Ad Agordo la Rsa (Residenza sanitaria assistita) sarà gestita da un’azienda speciale nuova fiammante, lo hanno deciso i 16 sindaci della vallata chiamati a tirare le conclusioni dal presidente dell’Unione Montana Fabio Luchetta. “E’ un risultato importante – dice il presidente – che abbiamo sottoscritto dopo una lunga discussione durata tre ore, un dialogo pacato e costruttivo tra tutti gli amministratori chiamati a scegliere se puntare tutto su un’azienda esistente (Agordo, Taibon, Livinallongo), oppure crearne una ex novo. E’ stato deciso per quest’ultima soluzione, l’appalto ad esterni non è nemmeno stato considerato perché riguarda il futuro della nostra gente e del nostro territorio”. Luchetta ha quindi fatto da giudice di pace dopo i tanti colloqui e anche contrasti dei mesi scorsi che ormai fanno parte del passato. “I sindaci hanno votato all’unanimità e con molta convinzione”. La nuova azienda che sta per nascere sarà un contenitore dove con il tempo potrano confluire altre realtà del territorio. “Da questa riunione finale abbiamo segnato il punto di partenza – conclude Luchetta – e a risolvere uno dei problemi più importanti con la condivisione di tutti”. Nell’incontro si è parlato anche della palestra di Narae e del suo futuro, nelle prossime settimane se ne occuperanno Fernando Soccol consigliere comunale a Taibon e Stefano Tomè vicesindaco di Agordo.
FEDERAL BUILDING A BELLUNO: L’AGENZIA DEL DEMANIO PRESENTA IN PREFETTURA IL PROGETTO PER LA CITTADELLA DELLA SICUREZZA NELL’EX CASERMA FANTUZZI Ieri a Palazzo dei Rettori, sede della Prefettura, è stato presentato dall’Agenzia del Demanio il progetto “Belluno – Cittadella della Sicurezza” per il recupero dell’Ex Caserma Fantuzzi, complesso militare a ridosso del centro storico di Belluno. Il progetto, nato secondo il modello del federal building prevede la realizzazione di un unico complesso immobiliare, in cui saranno concentrate gran parte delle amministrazioni pubbliche preposte alla tutela della pubblica sicurezza. In particolare, il piano di razionalizzazione predisposto dall’Agenzia del Demanio prevede che l’Ex Caserma diventi sede unica interforze di Prefettura, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia locale di Belluno, attualmente dislocati in 12 diversi edifici, pubblici e privati, questi ultimi in locazione. L’incontro è stato aperto dal Viceprefetto Vicario reggente la Prefettura, Carlo De Rogatis, che ha evidenziato come la realizzazione del progetto consentirebbe di risolvere le criticità logistiche di cui attualmente risentono, in particolare, la Questura ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Successivamente, l’ing. Roberto Reggi, Direttore generale dell’Agenzia del Demanio, ha illustrato nel dettaglio l’iniziativa.
AGORDO Il polo scolastico di Agordo retto dal nuovo dirigente ingegner Michele Di Tommaso guarda con ottimismo al futuro, dalle pre iscrizioni i dati sono entusiasmanti. S’inverte la tendenza, da quest’anno è maggiore il numero degli studenti agordini che scelgono le scuole della vallata anziché quelle del capoluogo. Nella sede di Tamonich ad Agordo sui banchi di scuola il prossimo anno ci potrebbero essere 140 alunni, 80 dall’Agordino e 60 da fuori vallata a garanzia che tutti gli indirizzi avranno almeno una prima classe, dopo quattro anni di assenza anche una prima Ipsia “congeniatori”, diploma importante nella vallata dell’occhiale dolomitico. Dei 155 ragazzi delle medie agordine, 80 hanno deciso di rimanere in vallata (51,61%), a Belluno o nelle scuole dell’Alto Adige (per chi abita nella parte alta della Valle del Cordevole) ci andranno 75 studenti (48,39%). Ci sono buone speranze che il prossimo anno inizio con due prime classi al Follador (gli iscritti dell’Agordino sono già 30, 4 da Alleghe, 9 Cencenighe-Canale d’Agordo, 17 Agordo), ma anche dell’Ipssar alberghiero (23 iscritti della vallata, 7 da Alleghe, 3 Pieve di Livinallongo, 6 Cencenighe-Canale d’Agordo, 7 Agordo). Sono 12 gli iscritti all’Ipsia (7 Alleghe, 3 Pieve di Livinallongo, 6 Cencenighe-Canale, 7 Agordo). Al tecnico turistico è auspicabile un forte apporto esterno perché gli iscritti sono 3 (1 da Alleghe, 2 Cencenighe-Canale), mentre il Liceo tra scientifico e sportivo somma 13 iscritti (1 Alleghe, 1 Pieve di Livinallongo, 6 Cencenighe-Canale d’Agordo, 5 Agordo). Queste invece le scelte dei 75 studenti (9 Alleghe, 6 Pieve Livinallongo, 21 Cencenighe-Canale, 39 Agordo) che non frequenteranno corsi di studio nè ad Agordo, nè all’Alberghiero di Falcade, lo scorso anno erano 88, 116 nel 2014: 4 Galileo Classico, 3 Galileo Scientifico, 15 Istituto Renier, 15 Istituto Segato, 6 Istituto Calvi, 11 Istituto Catullo, 3 Edile, 5 Centro Consorzio Legno, 4 Centro Consorzio Benessere, 1 Enaip Longarone, 1 Brustolon, 1 Leonardo Da Vinci, 3 Agrario Feltre, 1 Primiero, 1 Enaip Trento, 1 Brunico, 1 Tarvisio. Ancora una volta 21 studenti agordini hanno preferito iscriversi all’Istituto Segato e al Calvi Turistico di Belluno snobbando sia il Follador (per il biennio) che la scuola turistica di Falcade.
GOSALDO Finalmente dopo 7 anni, dall’incendio che ha raso al suolo la parte storica dell’Albergo Aurine in Comune di Gosaldo, qualche cosa si muove. Anche se su un carro attrezzi ha preso la strada per la rottamazione quella vecchia auto diventata di un rosso fastidioso, abbandonata accanto alla strada, pessimo biglietto da visita all’ingresso della vallata agordina dall’ordinato trentino Primiero. Gia la scorsa estate l’amministrazione comunale del sindaco Giocondo Dalle Feste aveva provveduto a ripulire la zona. La lunga pastoia burocratica legata alle note vicende giudiziarie (incendio della storica struttura) è giunta al termine ed ha infine permesso di spostare quella Volvo lasciata lì a marcire in spregio all’ambiente circostante. Ora gosaldini e agordini guardano alla sistemazione definitiva dello stabile vanto della Conca soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, pare che qualche porta si stia aprendo e l’impegno del Comune è continuo perché Forcella Aurine ne ha ancora di potenzialità turistiche. Il Comune ha le mani legate, non può procedere all’acquisto e al recupero dell’albergo, per motivi economici, ma anche perché non può trasformarsi in imprenditore, quello che serve per Forcella Aurine. “lo auspichiamo da sempre – aveva detto il consigliere comunale Giuseppe Renon – che la proprietà (veneziana ndr.), giacchè in questi anni non è interevenuta, si decida a farlo in fretta. Ma soprattutto auspichiamo che si faccia avanti un acquirente intenzionato a riportare ai fasti di un tempo la località turistica”. Dalla costruzione del primo albergo (nel 1921) la località agordina a Cavallo tra Gosaldo e Frassené di Voltago, si tramutò rapidamente in una frequentata mèta turistica. Prima Forcella Aurine era una località di transito disabitata, frequentata per il pascolo e la fienagione soprattutto d’estate. La prima abitazione stabile fu realizzata nella seconda metà dell’Ottocento, ma venne distrutta da un incendio nel 1929. Durante la Prima guerra mondiale vi venne costruita una strada militare della quale si possono ancora notare le tracce, parallela all’attuale Statale.
TAIBON Nicola Del Din della Pramaor al Mido gli occhiali Blackfin che produce ha dovuto toglierli, quell’applauso a scena aperta di colleghi, espositori e clienti, quelle Dolomiti Agordine che scorrevano sul mega schermo e il ricordo delle sue origini lo ha commosso, come dev’essere. Sullo schermo il video della nuova campagna di comunicazione dedicata all’autentico made in Italy: meraviglioso per scelta di angolazioni e colori. Un veicolo promozionale non solo per quell’occhiale al titanio che prende forma tra le Pale di San Lucano, Monte Pelsa e Framont, ma per un’intera vallata presentata attraverso montagne, prati e piazze come il Broi con i volti noti di Agordo. Perché Nicola Del Din alle sue origini è legato, uno di pochi cervelli rimasto in vallata e cresciuto tra gli insegnamenti di papà Primo e mamma Maria Pramaor, famiglia fedele ai sacrifici dell’imprenditorialità locale dell’occhiale. Pramaor è nata nel 1971 a Taibon Agordino e oggi è ancora esattamente lì con i suoi quasi 80 addetti. “Così come lo sarà domani, insieme alle persone che con testa, mani e cuore producono ogni giorno gli occhiali Blackfin – assicura Nicola Del Din – se vivi in un posto speciale, non può esserci nulla di normale in quello che fai. Questo è autentico made in Italy. Ci apriamo al mondo, studiamo le tendenze e esploriamo nuovi mercati. Ma la nostra origine è qui, questa è la nostra forza. Non ci basta realizzare occhiali in titanio eccezionali, vogliamo farlo rispettando chi lavora e l’ambiente in cui lavora. Ecco perché non parliamo di Made in Italy, ma di neomadeinitaly”.
MEL “Grazie al manager Maurizio Castro abbiamo difeso le ragioni dell’interesse nazionale rispetto ad una aggressione di concorrenza sleale internazionale che rischiava di distruggere il progetto di difesa e rilancio di ACC nella fase di ricerca di acquirenti che ha portato i cinesi di Wan Bao ad investire in Veneto”. Così l’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, commenta la sentenza del 1° marzo con cui il Tribunale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del Lussemburgo ha respinto il ricorso promosso da SECOP Gmbh (la società tedesca che ha rilevato le attività dell’ex ACC Austria) contro la garanzia prestata dal Ministero dell’Economia al pool degli istituti di credito che nel dicembre 2013 avevano erogato ad ACC Italia (stabilimento di Mel e uffici di Pordenone) i finanziamenti indispensabili alla continuità dell’attività industriale propedeutica al positivo esito della cessione mediante asta internazionale. Per i giudici della Corte europea il governo italiano era legittimato a perseguire, nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria, il salvataggio della fabbrica di compressori di Mel, in quanto ritenuto “compatibile con il mercato interno”. “Il manager Castro è riuscito ad avere ragione a livello internazionale – plaude Donazzan – e, grazie a questa ultima sentenza, brevetti, conoscenza e nome ACC sono stati giustamente assegnati alla vera ACC, rappresentata dalle sedi italiane di Mel e Pordenone. Il rischio era di non avere giustizia e di danneggiare gravemente il nostro faticoso lavoro di difesa dell’ultimo è più importante stabilimento produttivo italiano di compressori”. L’intervento delle banche fu ottenuto a conclusione di un serrato negoziato, conclusosi con un’intesa di metodo raggiunta al ministero per lo Sviluppo Economico a seguito del forte Interessamento della regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e del decisivo intervento-ponte della finanziaria regionale Veneto Sviluppo. “ACC è la nostra “buona pratica” di reindustrializzazione – conclude l’assessore – Bravo a Castro, che non ha avuto complessi di inferiorità nei confronti della slealtà straniera. La Regione Veneto, insieme al ministero per lo Sviluppo Economico, è sempre stata al suo fianco per tutelare e dare un futuro ad una azienda e ad una storia produttiva che vive da più di cinquant’anni”.
ADMO E’ stata approvata la legge 34 che concretizza in norma in Veneto il progetto “Un scelta in comune” introdotto dal cosiddetto Decreto “Milleproroghe” del 2009, perfezionato poi dal “Decreto del Fare” del 2013 . Con questa legge regionale in Veneto si dà la possibilità ai neo diciottenni di far sottoscrivere nella carta d’identità la volontà o meno di donare gli organi da morto e i tessuti da vivo come nel caso del midollo osseo. Gli operatori dell’anagrafe da oggi dovranno dare ai neo diciottenni informazioni per poi chiedere loro se intendono dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti. in caso positivo, la manifestazione confluirà direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, consultabile in 24 ore su 24 dai medici del coordinamento. Secondo la legge 34 la regione Veneto elargirà contributi a quei comuni che vorranno mettere in pratica campagne di sensibilizzazione alla donazione attraverso le associazioni preposte come Admo e Aido pari ad una spesa di 30 mila euro.. Nello stesso tempo inizieranno anche i corsi di formazione agli operatori dell’anagrafe che dovranno dare informazioni corrette sulla donazione di organi e tessuti, anche attraverso il Centro Regionale Trapianti. La spesa complessiva in questo caso è di 70 mila euro.
ALLEGHE Domenica si terrà in Alleghe l’annuale assemblea con il pranzo sociale della Sezione A.B.V.S. di Alleghe. Soci e Simpatizzanti si ritroveranno alle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale di Alleghe per la messa in suffragio dei donatori scomparsi, cui seguirà alle ore 12,00 il pranzo sociale al Ristorante dell’Hotel Alpi in Piazza Kennedy. Durante l’incontro saranno dibattuti i temi legati agli aspetti organizzativi e consegnate le benemerenze maturate nel corso dello scorso anno: 5 diplomI al merito (8 donazioni), 3 medaglie di bronzo (18 donazioni), 2 medaglie d’argento (24 donazioni), 2 medaglie d’oro (50 donazioni) ai donatori che ne hanno diritto per aver raggiunto traguardi significativi nella vita della Sezione. Il Consiglio Direttivo si augura che i donatori della Sezione vogliano partecipare numerosi, insieme ad amici e conoscenti, alla giornata di festa della Sezione, che vuole essere anche momento di promozione alla donazione, atto volontaristico di alto valore morale. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, rivolgersi al Segretario Paolo Bellenzier (cellulare 347 – 9734151 / cellulare 335 – 7604779) entro sabato.
FALCADE Passo San Pellegrino – Un evento internazionale senza precedenti sta per arricchire di forme e colori gli hotel e le piste da sci della Ski Area San Pellegrino. L’ampio e rinomato comprensorio sciistico situato a cavallo tra la Val di Fassa e la Provincia di Belluno ospiterà dal 5 marzo al 3 aprile 2016 la prima Biennale d’Arte Contemporanea sulle Dolomiti con oltre 100 pittori astratti e figurativi, scultori e fotografi provenienti da tutto il mondo. La bellezza della montagna e la magia dell’arte si uniscono così per offrire emozioni indimenticabili a tutti gli appassionati della neve e del turismo culturale. Per un mese la Ski Area San Pellegrino sarà custode e luogo d’incontro privilegiato dei più disparati linguaggi artistici del panorama moderno, fucina di idee ed espressione di un’offerta sempre più trasversale e innovativa. Più di 200 opere verranno esposte negli hotel, mentre una speciale mostra outdoor dello scultore Mirko Demattè sarà allestita lungo la pista Chiesetta al Passo San Pellegrino. Nel programma sono previste anche presentazioni di libri, incontri con gli artisti e degustazioni di prodotti tipici ed eccellenze vinicole del territorio. L’inaugurazione della Prima Biennale d’Arte sulle Dolomiti avrà luogo sabato 5 marzo alle ore 17.30 presso l’Hotel Arnika al Passo San Pellegrino alla presenza del prof. Giorgio Grasso e della dott.ssa Mattea Micello, noti critici d’arte e curatori della mostra.
LIVINALLONGO Domenica ad Arabba gli amanti del telemark (sciata a tallone libero) potranno provare liberamente e gratuitamente le attrezzature dalle 9 alle 16 nei pressi della seggiovia Burz dove è previsto un apposito corner con informazioni e regolamenti, ma anche per presentare le guide di telemarksnow event ed i maestri di sci della scuola di Arabba a disposizione per l’intera giornata. Il gruppo Telemark di Arabba, organizzatore dell’evento ha inoltre previsto in serata dalle 16.30 fino alle 18.30 la degustazione vini in collaborazione con la cantina vini la Mincana che con il vino “stradella” si è portata a casa la menzione d’onore al concorso dei vini rossi dei colli euganei di Vinigliano 2015. Ulteriori informazioni alla scuola sci e snowboard Arabba, telefono 0436 79160, www.scuolasciarabba.com
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