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ALPAGO Tanta paura nell’incidente di ieri, soprattutto per la donna di 25 anni incinta. La ford condotta dalla donna con a bordo anche il padre si è schiantata contro l’angolo di un fabbricato. Padre e figlia sono stati portati in ospedale per accertamenti, fortunatamente sono stati dimessi poco dopo. Illeso l’occupante della Skoda, il 68enne di Lentiai finito contro la rete di recinzione.
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FURTO A CORTINA L’INTERVENTO DEI CARABINIERI, L’IMPORTANZA DELLE TELECAMERE
AGORDO 1 Cambio di direzione ad Agordo, il territorio se un giorno potrà contare su un’adeguata rete di telecamere di video sorveglianza attualmente totalmente assenti (nella Conca sono coperti solo i Comuni di Taibon e La Valle), non sarà per meriti del progetto Cnr, ma per intercessione del Consorzio Bim Piave. “Stiamo infatti andando in questa direzione – dice il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit – quello della video sorveglianza non è più un problema del singolo paese, ma va analizzato e risolto con attenzione sull’intero territorio. Il problema non è limitato ai confini di Agordo, piuttosto a quelli dell’intera vallata e pertanto va risolto con un lavoro di squadra facendo riferimento al progetto 3L del Consorzio Bim Piave”.
Fino a pochi mesi fa quello delle telecamere sembrava fosse un problema ormai risolto con il famoso progetto da 1 milione di euro che ha premiato Comune di Agordo e Consorzio Bim.
“Il Cnr in proposito ha fatto chiarezza – dice Da Roit- ha spiegato che è un ente che sperimenta nuove tecnologie, non che finanzia soluzioni che hanno altri percorsi e altri e conosciuti mercati. Un’invito quindi a tessere rapporti costruttivi con il Consorzio Bim Piave, come stiamo facendo a livello di intero Agordino”.
Ha parlato anche di indicazioni fornite dal Comando Carabinieri di Belluno.
“Dal Comando sono state fornite indicazioni importanti sul come dovrebbe essere realizzata una rete di videosorveglianza con tecnologie moderne che garantiscano un monitoraggio totale del traffico con il rilevamento delle targhe della auto. Ci stiamo muovendo in questa direzione affinché gli investimenti possano rivelarsi un valido aiuto per le Forze dell’Ordine”.
E il progetto del Cnr realizzazato e premiato con la precedente amminsitrazione di Renzo Gavaz viene accantonato?
“No, il Cnr – insiste Sisto Da Roit – sta facendo le sue valutazioni. Sarà progettato un sistema per garantire l’autosufficienza energetica a Malga Framont, ma anche per la collocazione di un totem informativo per chi arriva in vallata. Cambiano le dinamiche, non sarà più un progettualità limitata ad Agordo, ma interesserà anche i Comuni vicini e anche oltre perché il Cnr lavorerà sui grandi numeri che la sola città non può garantire”.
AGORDO 2 C’è un episodio indimenticabile legato alla video sorveglianza, balzato alle cronache nazionali nel corso di un consiglio comunale del dicembre di sei anni fa. Quella sera il consigliere di minoranza, Graziano Ronchi, chiese all’assessore allo sport Angelo Ramazzina, come mai la città si fosse dotata di impianti di video sorveglianza giocattolo. Cioè telecamere di plastica con un piccolo led rosso acceso da una pila a 9 volt. Angelo Ramazzina rispose che questo aveva comportato un grosso risparmio e fungeva comunque da deterrente. Il giorno dopo la notizia rimbalzava sulle prime pagine dei giornali nazionali, nei TG regionali e nazionali e in diverse Radio nazionali. Al pari dell’episodio di Varallo Sesia (Vercelli) quando il sindaco piazzò sagome di polizia municipale lungo le strade del Comune, “Il cittadino risparmia – disse il primo cittadino – spende per le sagome e non per i vigili veri e gli incidenti calano perché chi guida vede le sagome, pensa siano vigili veri e rallenta”. Il caso portò in Piemonte le telecamere di Striscia la Notizia. Agordo piazzò le telecamere giocattolo nei punti sensibili, gli atti vandalici calarono in effetti e con la minima spesa, alcuni lo sapevano, ma dopo il consiglio comunale lo sepperro tutti. “Sono soluzioni che non funzionano – rincarò la dose Ronchi – nemmeno gli uccelli al giorno d’oggi si spaventano più con il famoso spaventapasseri”.
AGORDO Anche ad Agordo sta nascendo e si sta sviluppando il Movimento 5 stelle. Domani è la giornata del debutto, alle 15.30 in sala della Biblioteca di via 27 aprile. Nel capoluogo di vallata salirà il deputato Federico d’Incà e dal feltrino il consigliere comunale Riccardo Sartor. “Un momento importante di riflessione su una parte del territorio bellunese dove all’ombra delle Dolomiti sono nate aziende di fama internazionale – dice il deputato Federico D’Incà – parleremo di temi e di organizzazione progettuale del territorio fissando già le prime iniziative, senza dimenticare che nell’agordino dobbiamo parlare di Comuni più grandi e quindi di nuove fusioni che possano aiutare ad affrontare con più forza le sfide del futuro” L’Agordino quindi si mette in gioco: una zona dove il turismo ha bisogno di nuove idee per poter concorrere ed anche fare squadra con i vicini alto atesini, una zona dove l’agricoltura e la cura del territorio possono dare nuove prospettive “Ma dove le nuvole nere dello spopolamento ormai coprono il cielo all’orizzonte – anticipa D’Incà, attuale presidente del Gruppo Parlamentare alla Camerera del M5S – invitiamo la popolazione a percorrere insieme questo nuovo sentiero”.
OGGI A BELLUNO CON GIOVANNI PICCOLI
AGORDO Giovedì grasso di Carnevale in piazza ad Agordo, non i centomila di Piazza San Marco, ma 8 ragazzini e 1 ragazzetta ad aspettare le maschere. Arriva strombazzando un furgone con caricato un grande cubo . Scendono saltellando otto paggetti vestiti di nero e otto vestiti di bianco. Seguono un alfiere bianco ed un alfiere nero. E’ la volta di due cavalli, uno tutto nero, l’altro tutto bianco. Poi scendono due torri di opposti colori bianconero. Dietro, appaiono due regine, una in gramaglie nere e l’altra bianca come una sposa, entrambe altezzose e piene di sé, corone in testa, andatura come se camminassero sulle uova. Infine, superbi nel portamento, scendono due re, teste coronate, baldanzosi, passo marziale cadenzato. I due gruppi di maschere, in nero e in bianco, si schierano sul verde del prato, fronteggiandosi e comincia la battaglia agli ordini dei rispettivi sovrani. La battaglia lascia sul Broi un caduto dopo l’altro, tra gli sguardi di ammirazione dei nove fanciulli. Alla fine restano solo i due re e lo scontro feroce si conclude senza vinti né vincitori. I ragazzini applaudono. Le maschere figuranti rientrano nel grande cubo e il furgone riparte: si ferma davanti al Centro parrocchiale dell’Arcidiaconato di Agordo. I nove giovinetti l’hanno seguito a piedi. L’autista apre lo sportello e al posto della maschere ci sono nove scacchiere con i re, le regine, gli alfieri, i cavalli, le torri, i pedoni: non più donne e uomini in maschera in carne ed ossa, ma statuette di legno bianche e nere. L’autista, Giovanni Lorusso, circolo scacchi Valbelluna, fa la consegna e se ne va. Nella sala, il maestro istruttore Tiziano Deon, circolo Il Pedone di Belluno, dà inizio alla lezione di scacchi ai nove bimbetti, davanti a una lavagna. E’ la seconda lezione del corso. Ne seguiranno altre e si auspicano nuovi arrivi. A Carnevale ogni scherzo vale. Includiamoci anche l’allegoria e la magia: ai bambini piace.
PRESENTAZIONE DEI CORSI DELLA CUCCHINI
GIORNATA PREVENZIONE GLAUCOMA AD ALLEGHE
FALCADE Il Carnevale in Valle del Biois inizia domani con la Zinghenesta di Canale d’Agordo e continuerà a Falcade l’ultimo giorno di carnevale. Martedì è infatti in programma la festa “Una tribu’ che Balla” dalle 15.30 all’Aivaz sulla piana di Falcade in riva al laghetto con giochi ed intrattenimenti. Mercoledi “Loacker on the Snow – Mestolo in Action” sulle piste di Falcade – Passo San Pellegrino, alla ricerca del nanetto Mestolo con distribuzione di prodotti Loacker ed a seguire dalle ore 17 la festa continua alla Scuola Sci Equipe in centro paese a Falcade.
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BOLLICINE AL TRAMONTO E DALLE 17.30 DIRETTA RADIO