terremoto a VERONA
Boato e scossa di terremoto avvertiti nella provincia di Verona
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I GUAI NON FINISCONO MAI A CORTINA….DI NUOVO INDAGATO SINDACO E AMMINISTRATORI
DAL COMUNE DI CORTINA — «Si tratta di un’indagine che la Procura, ovviamente, ha tutto il diritto e il dovere di portare avanti, e da parte dell’Amministrazione Comunale ci sono come sempre totale disponibilità e massima collaborazione. Nel merito possiamo solo dire che se da un lato l’Amministrazione Comunale rivendica di aver sempre investito sull’attività di promozione turistica — volàno indispensabile per l’economia di Cortina d’Ampezzo —, dall’altro all’epoca era stata proprio la minoranza consigliare ad avanzare gli stessi dubbi che vengono riproposti oggi. L’assoluta buona fede dei consiglieri comunali — precisa il Comune — è dimostrata dal fatto che fu deciso di posticipare la votazione proprio per richiedere un ulteriore parere legale, che garantisse sulla correttezza e legittimità di quello che si stava andando a votare. Solo una volta avuti i pareri favorevoli del responsabile dell’Ufficio Sport e Turismo, del Segretario Comunale e, appunto, del legale, la delibera fu approvata in Consiglio Comunale».
ZAIA: RENZI è UN ANALOGICO POCO DIGITALE
SANTA GIUSTINA : 36enne in sella ad uno scooter non riesce ad evitare un tasso che gli attraversa la strada, ieri mattina alle 4.30 a Gravazze di Santa Giustina. La donna è stata soccorsa e portata in condizioni gravi (ma non in pericolo di vita) all’ospedale di Belluno con una prognosi di almeno 30 giorni per un politrauma. Morto il tasso.
SOVRAMONTE: Due donne investite fuori dalla chiesa da un’auto condotta da un 72enne. Entrambe in ospedale, non sono gravi.
DRAMMA IN SPAGNA, MUORE 48ENNE COMPAGNO DI UNA RAGAZZA BELLUNESE ENTRAMBI IN SPAGNA PER LAVORO
RECUPERO TRATTORE, L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO.
MOLTO FORTUNATO IL 60ENNE CHE NE E’ USCITO ILLESO
PEDAVENA Un centinaio di metri in linea d’aria dal decollo del Monte Avena, un pilota di parapendio ha perso il controllo della vela ed è finito in un bosco di abeti rossi poco sotto Malga Campet, tra i comuni di Pedavena e Fonzaso, rimanendo sospeso a 20 metri dal suolo. I compagni dell’uomo, appartenenti a una scuola di volo tedesca, hanno dato l’allarme al 118 che, alle 11.40, ha allertato il Soccorso alpino di Feltre. Una squadra ha quindi raggiunto il posto ed è stata accompagnata dai connazionali del pilota, H.L.M., 49 anni, nel punto esatto in cui era precipitato. Due soccorritori hanno risalito il tronco utilizzando apposite tecniche di tree-climbing e, dopo averlo assicurato, hanno calato a terra l’uomo, che fortunatamente era illeso. La squadra ha poi liberato la vela per riconsegnarla al proprietario.
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RIVAMONTE Con 14 mila euro dell’avanzo di bilancio il Comune di Rivamonte forse riesce a coprire le buche su strade che l’inverno non ha risparmiato. “Siamo all’osso – dice il sindaco Valter Todesco – stiamo raschiando il barile e possiamo contare solo su quello che ci resta delle nostre tasse e sempre meno trasferimenti dallo Stato”. Il primo cittadino di Rivamonte guarda con un po’ di invidia ai vicini Comuni di Gosaldo, Voltago e Taibon che possono contare sui fondi di confine (fondi Odi, ex Brancher). “Noi non beneficiamo dei 500 mila euro l’anno, siamo Comuni d’altra fascia – dice Todesco – e questo non ci permette di progettare opere. Potremmo farlo presentando un bilancio di previsione che si dovrebbe però chiamare bilancio dei sogni, perché senza finanziamenti non si va da nessuna parte e non è giusto raccontare frottole a chi amministriamo”.
Lo sfogo del sindaco è stato raccolto dal senatore Giovanni Piccoli: “Massima solidarietà al sindaco e ai suoi concittadini – dice – l’esclusione dal Fondo per i Comuni di confine dimostra come vi sia la necessità di nuove regole, pena la creazione di nuove disparità. Si rischia una guerra tra poveri nello stesso comprensorio, in questo caso l’Agordino. Un bilancio di lacrime e sangue, dove si avverte terribilmente l’assenza di un sostegno capace di lenire i sempre minori trasferimenti statali”.
A Todesco il senatore ha già telefonato per manifestare la propria solidarietà e conoscere ulteriormente la situazione di Rivamonte. “Non può e non deve diventare la norma. Servono aggiustamenti al fondo per i Comuni di confine: penso che lo stesso presidente del comitato per la gestione dei fondi debba prendere per mano la questione. La risoluzione di casi specifici come quello di Rivamonte non può prescindere da una programmazione più generale delle aree montane”. Giovanni Piccoli riconosce che l’Agordino è un territorio con una propria innegabile specificità che – nonostante la presenza ancora accentuata di un tessuto manifatturiero – soffre uno spopolamento sensibile e una fuga dei giovani. “Eventuali politiche di sviluppo e rigenerazione – conclude – devono essere portate avanti da un territorio compatto dove tutti siano sullo stesso piano”.
APPUNTAMENTI
METEO APRILE, E’ ANDATA COSI Questo mese è risultato più caldo e meno piovoso del normale sulle Prealpi. Dopo i primi sei giorni di tempo in prevalenza bello e stabile, si sono succeduti sei episodi di tempo instabile, a tratti perturbato, alternati a brevi fasi di bel tempo. Le temperature medie mensili sono risultate da 1,5°C a 2°C superiori alla norma, grazie alle prime due decadi piuttosto miti, cui si è contrapposta la terza decade rivelatasi invece molto fresca, soprattutto dal giorno 24 in poi. Lo zero termico è variato fra un minimo di 1300 m del giorno 25 ed un massimo di 3410 m del giorno 21. Le precipitazioni totali mensili sono risultate, a seconda delle zone, normali (es. Cadore e Comelico), più copiose del consueto (es. Arabba), un po’ inferiori alla norma (es. Val di Zoldo, basso Agordino e Val Boite) o alquanto scarse in Alpago, Val Belluna e Alpago, dove è piovuto la metà di quanto statisticamente atteso in questo mese. Come già detto, gli apporti si sono distribuiti durante sei distinti episodi di tempo instabile-perturbato, che hanno portato i primi importanti fenomeni Temporaleschi della stagione, con le prime deboli grandinate. La neve è caduta di nuovo frequentemente in montagna, generalmente oltre i 1500-2000 m, ma temporaneamente e localmente anche sotto i 1000 m, come il 27 in Cadore (800 m). Da inizio anno si rilevano ancora surplus in tutte le zone, generalmente compresi fra il 20 ed il 60%, localmente inferiori al 20% (es. Sant’Andrea di Gosaldo e Cencenighe), localmente superiori al 60% (es. San Martino d’Alpago). Di questo mese si devono ricordare: • Le temperature insolitamente basse dal 25 al 28, con minime di -18.4°C sulla Marmolada, -9.8°C a Sella Ciampigotto, -9.6°C a Cimacanale in Val Visdende, – 7.4°C a Sappada, -4.7°C a Santo Stefano e +0.6°C a Belluno. Tuttavia sono state le massime a risultare più anomale in questa fase, con valori diurni che in certi giorni non hanno superato i -3.9°C sul Faloria, -0.3°C ad Arabba, +2.1°C a Sappada e 4.6°C a Santo Stefano. In tutto si sono avuti 12 giorni soleggiati, 15 variabili e 3 giorni di maltempo.
CONTRATTO OCCHIALERIA LE NOVITA’
BELLUNO A partire dal 9 maggio 2016 l’Ulss 1 di Belluno mette a disposizione degli utenti e visitatori, delle strutture ospedaliere e territoriali, dei dispenser per l’erogazione di soluzione alcolica adatti ad una veloce igienizzazione delle mani da effettuarsi ogni qualvolta ci sia un’opportunità. I dispenser saranno identificabili perché muniti di apposito cartello identificativo con riportate le istruzioni d’uso. La spesa troverà copertura grazie ai proventi derivanti dalla pubblicità negli ospedali e nelle strutture della Ulss 1. L’iniziativa s’inquadra nella campagna di educazione alla salute all’interno degli ospedali dell’azienda Ulss 1 di Belluno, rivolta a tutti gli utenti e visitatori, per rispondere agli obiettivi prefissati dal World Health Organization, – WHO (agenzia speciale dell’Onu per la salute) relativi alla “Sfida Cure Pulite sono Cure più Sicure” (Clean Care is safer Care Challenge). In ambito sanitario questa procedura è riconosciuta come una delle pratiche essenziali per proteggere il paziente dal rischio di trasmissione di infezioni correlata all’assistenza: molti studi, infatti, dimostrano che il 15-30% delle infezioni correlate all’assistenza cioè contratte in ospedale durante la degenza, possono essere prevenute con una accurata igiene delle mani. “Il lavaggio delle mani è un atto tanto semplice quanto incredibilmente efficace. È un gesto facile che deve diventare un’abitudine, una pratica d’igiene personale per la salute di ognuno e di tutti che limita la diffusione di microorganismi patogeni” spiega il Coordinatore del Comitato per le Infezioni Ospedaliere dott. Raffaele Zanella. I virus influenzali possono rimanere attivi alcune ore anche al di fuori del corpo umano. Se si entra in contatto con il virus, per esempio stringendo la mano a un soggetto influenzato, e poi ci si tocca il viso e in particolare il proprio naso o gli occhi si può consentire al virus stesso di penetrare e infettarci. Per questo si raccomanda di lavarsi le mani accuratamente tutte le volte che si incontra una persona influenzata, ma anche più in generale ogni volta che si entra in contatto con altre persone (per esempio se si utilizzano i mezzi pubblici o si frequentano ambienti affollati).
In assenza di servizi igienici, lavandini o ancora in assenza di acqua, si può procedere all’igienizzazione delle mani mediante la frizione con una soluzione a base alcoolica, che risulta essere di provata efficacia. Si ricorda che quest’ultima procedura non sostituisce il lavaggio delle mani con acqua e sapone da eseguire sempre se le mani sono visibilmente sporche”. Questo metodo, sicuramente più veloce (complessivamente 30 – 40 secondi) e di pari di efficacia del lavaggio antisettico delle mani (deve durare dai 40 ai 60 secondi), viene già da tempo utilizzato dal personale sanitario operante nell’ ULSS 1 Belluno, che è stato sottoposto ad una specifica formazione sul campo inerente alla diffusione delle infezioni correlate all’assistenza che ha visto coinvolti circa 2.000 operatori.
ASTROFILIA DI CLAUDIO PRA Durante l’intero pomeriggio del 9 maggio potremo assistere al fenomeno astronomico principale del 2016, ovvero il transito di Mercurio sul disco solare. Dalle 13.15 e fino alle 20.30, quindi per oltre sette ore, il piccolo e scurissimo dischetto del pianeta più interno del Sistema Solare si proietterà sulla nostra stella, dando vita a uno spettacolo celeste che da noi mancava da 13 anni, che potremo ammirare quasi totalmente dato che, a causa del tramonto del Sole, ci saranno preclusi solo gli ultimi dieci minuti. Il fenomeno è ovviamente prospettico, con Mercurio che passerà circa a metà strada tra il nostro pianeta e il Sole, mostrandoci la sua metà al buio, che proprio per questo risalterà sul brillantissimo disco solare. In occasione dell’imperdibile evento “Cieli Dolomitici” organizza un osservazione pubblica in piazza ad Agordo, che inizierà alle 13.00 e andrà avanti per ore. Non resta che sperare in una bella giornata primaverile senza nubi, la cui presenza ci costringerebbe ad aspettare tre anni e mezzo per il prossimo transito.
HOCKEY IL PRESIDENTE DELLA FISG CONVOCA LE SOCIETA’ DI SERIE B A VERONA. LO FA DOPO LA LETTERA DI WALTER ANDRIOLO CONDIVISA DA TUTTE LE SOCIETA’ DI B. L’INCONTRO E’ STATO CONVOCATO A POCHE ORE DALLA LETTERA CHE HA SOLLEVATO UN POLVERONE. IL GIOS NE DEVE PRENDERE ATTO CON TUTTI I VERTICI FEDERALI. GIOS&C. E’ SUFFICIENTE SI LIMITINO A PRENDERE ATTO DI UN PROGRAMMA PRECISO CHE DETTA REGOLE PLURIENNALI E NON “ALLA GIORNATA”….COME SI FA QUASI DA SEMPRE. IL MODO CON CUI SI SONO MOSSI I PRESIDENTI DELLA B STA FACENDO SCUOLA…DA TENERNE CONTO ANCHE AL RINNOVO DEL PROSSIMO CONSIGLIO FEDERALE, IL TEMPO PASSA E NON MANCA NEMMENO MOLTO.
Le squadre della B vogliono un campionato con un’unica giornata di gioco alla settimana non due, se la Fisg rimarrà arroccata sulle sue posizioni Alleghe e Feltreghiaccio potrebbero iscriversi al campionato di serie C, l’unica formazione che non ha aderito al documento programmatico e potrebbe giocare in B rimane il Renon Junior di Adolf Insam. Walter Andriolo, dirigente del Merano ha scritto ai vertici federali infuriato per l’indifferenza della Federazione verso il documento del 30 aprile, un programma pluriennale preciso. “E’ stato scritto che la serie C sarà organizzata “per società che non hanno la possibilità di fare due partite la settimana” – dice Andriolo – lasciando così intendere che la serie B dovrà giocare due turni settimanali. Se questa è la programmazione federale, dopo aver letto la volontà delle società di serie B racchiusa nel documento programmatico, immagino che l’anno prossimo la serie B non si giocherà per mancanza del numero sufficiente di squadre partecipanti e la serie C sarà ben rappresentata con una giornata di gioco, non due”.
Le società di serie B si sentono “tradite” dalle sorelle dai bilanci più grandi. Le une e le altre sono nella Lega che dovrebbe rappresentare anche le società di serie B perché a metà dell’anno scorso erano state invitate ad aderire alla stessa, su espressa richiesta delle società di serie A per un progetto comune sul movimento dell’hockey italiano. Con la partenza dei club maggiori per il campionato italo-austro-sloveno e la poca attenzione verso la serie cadetta il progetto rimane sulla carta. “Il campionato di serie B sarà stato anche di un livello “drasticamente” inferiore a quello di serie A – scrive il dirigente meranese Walter Andriolo al presidente della Fisg- ma certamente è stato un campionato attrattivo, economicamente sostenibile e che ha fatto riavvicinare molto pubblico agli stadi, nonostante la completa mancanza da parte della Fisg di canali di comunicazione adeguati. Dispiace leggere che il presidente della Lega non abbia speso una sola parola in difesa della volontà delle società di B”.