INGRESSI SITO IERI 927 PAGINE VISTE 3016
QUESTE LE PAGINE PIU’ CLICCATE
1mercatino-e-mercatino-delle-pulci-per-i-vostri-annunci-radiopiuradiopiu-i
2 biglietti-vincenti-lotteria-agordo-2009
3wordpress/coltivazione-di-cannabis
OGGI ALLA RADIO
8 05 la rassegna della stampa quotidiana, Gazzettino, Corriere delle Alpi e Corriere del Veneto.
1030 1830 PRIMA PUNTATA DI CISL LA VOCE DEI LAVORATORI, NUOVO CICLO 2016-2017 CON PAOLO CHISSALE’
1115 Federica Elmi COCKTAIL MAGAZINE
1310-1800 LE CLASSICHE Maurizio Melita
1330-1930 Rock in Quota Luca Carli
GIORNALE RADIO LOCALE: 9. 30. 12. 30 PRINCIPALE, 14. 30, 16. 30, 18. 30 e alla mezzanotte.
meteo: 6.30, 9.30, 12,30, 15,00 DIRETTA METEO CON IL CENTRO DI ARABBA, 20. e alla mezzanotte
MERCATINI, ricerca lavoro e mercatino pulci: al 40′ minuto: 6.40* 740, 10.40*, 11.40, 14.40*, 15.40, 17.40 * 19.40, 22.00, 22.05* (*mercatino pulci)
PER ASCOLTARE I FILE AUDIO PRIMA SPEGNERE LA RADIO ON LINE DALLA COLONNA DI DESTRA EVITANDO SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI
DAL 16 GIUGNO CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE
il bollettino dal centro meteo di Arabba
GIORNATA DI INCIDENTI IN CADORE, TRE SINISTRI IN POCHE ORE
GALLERIA FOTOGRAFICA
RECUPERATO ESCURSIONISTA SENZA VITA IN VAL VISDENDE Attorno alle 19 la Centrale del Suem di Pieve di Cadore è stata allertata dalla Gendarmeria austriaca: il loro elicottero era intervenuto al confine tra Austra e Italia e aveva constatato il decesso di un escursionista, che si trovava in territorio bellunese sopra la Val Visdende. Il 118 ha quindi inviato il proprio elicottero per il recupero della salma. Dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino della Val Comelico in supporto alle operazioni, l’eliambulanza ha raggiunto il luogo dove si trovava il corpo dell’uomo, di nazionalità tedesca, non distante da Forcella Dignas, verso la Croda Nera. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta e stata imbarellata, recuperata con un verricello e trasportata a Pra Marino, in Val Visdende. Sul posto personale del Soccorso alpino della Val Comelico e del Sagf e i carabinieri.
ESCURSIONISTI IN DIFFICOLTÀ IN COMELICO E A CORTINA L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore attorno alle 14.30 è intervenuto sopra il Rifugio Berti, verso il Passo della sentinella, nel comune di Comelico Superiore, per un escursionista tedesco incrodato su un ghiaione. M.J., 29 anni, che non era più in grado di proseguire il proprio cammino, né di tornare indietro, è stato recuperato con un verricello di 15 metri e trasportato al Passo Monte Croce Comelico. Successivamente l’eliambulanza si è diretta verso il Ciadin del Loudo, sul Sorapiss, nel comune di Cortina d’Ampezzo, dove una giovane escursionista, che si trovava col compagno al bivio tra i sentieri 216 e 223, era stata colta da una crisi di panico e non riusciva più a muoversi. L’elicottero ha imbarcato entrambi con un verricello, per accompagnarli all’ospedale di Pieve di Cadore e affidare G.P., 22 anni, di Niscemi (CL), ai medici in via precauzionale.
COPPIA IN DIFFICOLTÀ SOTTO PIAN DEI BUOI Poco prima delle 15 il 118 è stato allertato per una coppia di escursionisti tedeschi che avevano smarrito il sentiero sotto Pian dei Buoi. Marito e moglie, di 65 e 56 anni, scendendo la Val Salega erano usciti dal tracciato corretto, probabilmente ingannati da alcune piccole frane e da tagli d’alberi recenti. Grazie alla descrizione del percorso seguito, è stato capito il punto in cui dovevano trovarsi. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è quindi partita in quella direzione e, dopo averli individuati e raggiunti, li ha riaccompagnati a valle.
ALLE 8 05 LA RASSEGNA STAMPA, DAL 25 GIUGNO 1983. ingresso gratuito
AGORDO IL DEGRADO DEL FOLLADOR Lo stato in cui versa il glorioso Istituto Minerario di Agordo è preoccupante, non un bel biglietto da visita per una città che ama proclamarsi Cuore dell’Agordino e vecchia città mineraria con riferimento alle vicine miniere di Valle Imperina ma anche per la storia racchiusa tra le mura dell’abbandonato edificio di via 5 maggio. Quel disordine visibile dalla strada comunale che sale verso gli impianti sportivi avrebbe i mesi contati, grazie ai fondi di confine infatti sarà ristrutturato il museo e la nuova ala sarà invece trasformata in Ostello. Un progettone da oltre 8 milioni con capofila il Comune di Voltago che con i propri tecnici si è dato molto da fare per ottenere i finanziamenti e dare il via ai lavori che però non sono ancora iniziati. Il motivo va ricercato nella necessità di reperire altri fondi, altri finanziamenti perchè quelli in arrivo dai fondi ex Brancher non sono sufficienti. “Gli studi tecnici stanno lavorando anche sulla base delle nuove prescrizioni della Sovrintedenza- assicura il sindaco Sisto Da Roit – affinché i cantieri possano aprire già nella primavera del 2017, significa che intendiamo appaltare i lavori entro fine anno”. In questi mesi hanno espresso le loro opinioni costruttive sul progetto non solo i tecnici, ma anche coloro che gravitano attorno al mondo minerario, associazioni formate da uomini cresciuti in quella scuola e che poi hanno espresso il meglio della professionalità nel mondo. “Per questo sarà un importante valore aggiunto per Agordo – rimarca il sindaco – una volta che i lavori saranno completati”. Per realizzare un progetto con tutte le caratteristiche richieste servirebbe almeno un altro milione di euro per il museo, l’Ostello è invece già finanziato in toto. “Ma per il museo nella parte storica dell’Istituto Umberto Follador ci faremo bastare anche 500-600 mila euro per realizzare una struttura ideale ad Agordo”, conferma il primo cittadino indicando quali sono le possibili alternative: “L’amministrazione comunale ha messo a bilancio circa 200 mila euro, stiamo attendendo la risposta ufficiale dalla Fondazione Cariverona che sta vagliando la nostra richiesta per essere ammessi ad un contributo di 150 mila euro”. All’appello mancano ancora qualche centinaia di miglia d’euro.”Il Comune – sdrammatizza Sisto Da Roit – intende far fronte a questo con gli auspicabili ribassi d’asta”.
GALLERIA FOTOGRAFICA
NUOVI MEDICI DA ZAIA: BASTA CON IL NUMERO CHIUSO E LE SELEZIONI CON LE CROCETTE.
ATTENZIONE ALLE TRUFFE SOTTO IL NOME IKEA
EVASORI BELLUNESI NELLE LOCALITA’ DI MARE
CANI MOLECOLARI: 4 GIORNI DI MANTRAILING A ROCCA PIETORE Ormai tutti li conoscono come cani molecolari, in realtà la disciplina cinofila applicata nella ricerca delle persone scomparse è il mantrailing – da man, uomo, e trail, traccia percorso – e ci si affida al potente tartufo dei cani addestrati a seguire il ‘percorso dell’uomo’ segnato dalle sue particelle corporali, tracce uniche per ogni singolo individuo, personali come un’impronta digitale. Dal primo al 4 settembre scorsi Rocca Pietore ha ospitato una 4 giorni di mantrailing, esercitazioni sul campo e incontri con i soccorritori organizzati in tutte le regioni italiane dal Cnsas per approfondire la conoscenza e facilitare l’impiego di questa speciale unità cinofila. In Italia, il Cnsas ha 10 cani molecolari operativi a livello nazionale e regionale, 5 erano presenti a Rocca Pietore, compresa l’unità cinofila appartenente al Soccorso alpino e speleologico del Veneto, che ha ottenuto proprio in questi giorni l’operatività: Danilo, il conduttore, e Magoo, il suo Bloodhound o Cane di Sant’Uberto. Oltre ai 5 cani adulti già brevettati, hanno partecipato all’addestramento anche 5 cuccioli. Tra le razze canine utilizzate di preferenza, i grandi Bloodhound, ma anche i Segugi Bavaresi, di taglia più contenuta. Durante le giornate cani e conduttori hanno preso parte ai momenti addestrativi assieme a figuranti messi a disposizione dal Soccorso alpino della Val Pettorina e a scambi e confronti con capi e vicecapi, conduttori di altre unità cinofile, direttori delle operazioni di ricerca. Presente anche il coordinatore nazionale dei cani molecolari Paolo Cortelli Panini, responsabile nazionale veterinario dei cani del Cnsas. Le unità cinofile presenti provenivano da Calabria, Sardegna, Marche, Toscana, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Veneto. Prossimi appuntamenti dal 4 al 9 ottobre a Castelnuovo di Garfagnana (LU) e i primi di novembre in Calabria.
GALLERIA FOTOGRAFICA
I POMPIERI AD AGORDO Nella Conca Agordina da tempo opera l’associazione pompieri volontari di Agordo con uomini sempre pronti ad intervenire in caso di bisogno, ma ugualmente pronti ad incontrare la popolazione per dispensare consigli in occasione degli incontri sulla prevenzione. Sabato alle 20.45 gli uomini in rosso potranno usufruire della sala Don Tamis di via 27 aprile, messa a disposizione gratuitamente dall’Unione Montana Agordina per un incontro su “Sicurezza e prevenzione negli ambienti domestici”. Per la popolazione è il momento ideale dedicato al riconoscimento e alla prevenzione dei pericoli quotidiani nelle case: dai fornelli a gas a quelli elettrici, dalla elettricità in bagno all’uso degli elettrodomestici e molto altro. Una serie di consigli impartiti dal personale qualificato del comando provinciale vigili del fuoco di Belluno per una Casa Sicura, lezione di grande impatto anche perché tenuta da coloro che hanno toccato con mano i pericoli che nascondono gli angoli delle abitazioni molto spesso non conosciuti o sottovalutati.
DA 18 ANNI SOTTO AL FRAMONT Sabato alle 10.30 a Forcella Camp alle pendici del monte Framont verrà celebrata la messa dall’Arcidiacono di Agordo Monsignor Giorgio Lise. Sono 18 anni che gli agordini, molti di loro con il cappello alpino, si ritrovano alle pendici della montagna tanto cara a chi è nato ad Agordo ma non solo per seguire la funzione religiosa a ricordo della posa in opera del capitello. “Anche quest’anno si sale alla Forcella Camp – dice Giorgio Favero da sempre presente in Framont – il luogo è facilmente raggiungibile da Malga Framont (dove si arriva in auto dalla frazione Rif) con una comoda passeggiata. Per noi che c’eravamo 18 anni fa nella posa in opera del capitello è un momento importante che viviamo con gioia e partecipazione ad ogni fine stagione”.
IL RITORNO DELL’ABA Dopo un solo anno di totale inattività l’Associazione Basket Agordina (Aba) rinasce. “Daccordo sull’inattività dopo la decisione di sospendere tutto – dice Claudio Calandri, già giocatore e allenatore – meno daccordo sulla rinascita, perché l’Aba non è mai morta, ha continuato a rimanere affiliata alla Federazione”. Calandri è una figura storica nella squadra della città, sotto al canestro da 20 anni, era il 1995 quando ha indossato per la prima volta la casacca scrivendo memorabili pagine di storia fino al 2015, ha sempre giocato e per due anni ha pure allenato la squadra nel campionato di promozione senza disdegnare di scendere sul parquet quando necessario. L’Aba dopo lo stop psicologico è di nuovo pronta a scendere in pista. “Uno stop – continua Calandri – dettato anche dalla stanchezza e dai tanti impegni di lavoro del presidente Dario Mezzacasa”. L’ex presidente è consigliere del nuovo direttivo con Ivica Gudelj, Andrea Ronchi e Diego Chissalè, Claudio Calandri è il dirigente responsabile e Angelo Benvegnù il nuovo presidente. “L’aba – dice Benvegnù – partirà proprio dai giovani. Nessun campionato per questa stagione, ma porte spalancate a tutti i ragazzini intenzionati a praticare il minibasket in due grandi gruppi: i bambini di prima e seconda elementare da una parte, i più grandi di terza, quarta e quinta dall’altra”. Per la pratica delle disciplina che metterà le fondamenta alla ripartenza del club il direttivo ha già chiesto la disponibilità della palestra al Comune di Agordo al martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30. “Intendiamo creare entusiasmo tra i giovani in uno sport dove le adesioni sono minori rispetto ad altre discipline come il calcio o l’hockey su ghiaccio – continua il presidente -è da queste passioni che vogliamo ripartire”. I giovani di talento che praticano l’agonismo continueranno a giocare in altre realtà della provincia, Billy Idolo ad esempio. “Con l’auspicio – dice Calandri – che una volta appese le scarpe al chiodo diventi l’allenatore delle nuove leve. Per quest’anno c’è un gradito ritorno: di Claudio Sito già presidente negli anni migliori, uomo di sport e molto preparato, quello che ci voleva per l’Aba che rimane un patrimonio importante per Agordo e la vallata e il prossimo anno festeggerà i 35 anni di attività”.
BALLIS E SOGNE NEL RICORDO DI PAOLA L’alleghese Laura Ballis con Giovanni Sogne ha realizzato ad Alleghe un nuovo graffito: “Le aivane del Coldai” è un’opera di 5 metri per 1,5, racconta un mondo leggendario di figure femminili che vivevano ed abbellivano il laghetto del Coldai. E’ il quinto graffito della serie che continua un progetto voluto dai due artisti e dalla compianta Paola Benvegnù. “Un nuovo graffito per continuare il progetto condiviso e tanto sognato con l’ amica Paola quel pomeriggio del 2012 davanti all’ “Hotel Alle Alpi” – racconta Laura Ballis – sorseggiavo un aperitivo dopo essere appena rientrata da Cibiana di Cadore dove avevo realizzato un piccolo graffito “La Bia dal pan”, mostrai le foto a Paola e bastò poco affinchè le nostre idee, condite da un comune e contagioso entusiasmo,diventassero presto realtà e la prima parete ad ospitare il tanto atteso graffito del nostro progetto, fu proprio quella dell’HotelAlpi”.
Ed è con questo spirito di amicizia e ricordo che, Laura Ballis e Giovanni Sogne, continuano ciò che avevano insieme come obbiettivo: abbellire Alleghe raccontando sui muri leggende e storia. “Certi che Paola, da lassù – continua Laura Ballis – ci accompagna sempre in questa nostra avventura artistica, anche quest’anno il graffito che si trova nella piazza del paese, illustra una sognante leggenda di figure leggendarie “Le Aivane” appunto, che così ci raccontavano le nostre nonne, popolavano quel piccolo verde laghetto del monte Coldai”. Sicuramente le loro parole infiammarono la fantasia di una Laura bambina, che divenuta adulta, ha ben pensato di fermare le fiabesche immagini sui muri del proprio paese, così è nata l’ opera delle Aivane. “Con la preziosa e competente collaborazione dell’ amico- artista Giovanni Sogne – conclude Laura Ballis – che sostiene e rafforza, ancora una volta, un sodalizio artistico che ormai dura da 16 anni”. Il proposito è stato raggiunto: donare al paese l’ immagine di una parete che possa far sognare, distrarre per un attimo dalla vita quotidiana e ricordare quanta bellezza naturale circonda Alleghe.
IL TALENTO DI AGORDO Jessica Lena non solo ha una voce da “usignolo”, non solo attraverso le corde vocali esprime il meglio del suo talento, Jessica le canzoni le pensa, le scrive e le canta sopra quelle note scritte da lei stessa. Un vero talento che a Belluno ha meritato il primo premio al festival “Il mio canto libero” con tanto di standig ovation al teatro comunale nella serata finale. Jessica Lena è “figlia” d’arte, espressione di una famiglia di musicisti ben nota ad Agordo, in particolare la zia Daniela splendida voce fin dagli anni Ottanta o il papà Siro grande appassionato di musica e strumenti musicali. La diciottenne di Agordo a Belluno all’evento organizzato dall’associazione Voice Care di Farra D’Alpago si è presentata con la canzone “Fuori da ogni illusione”, perfetta performance al pianoforte dove ha messo in evidenza un’estensione vocale invidiabile che ha convinto la giuria ad assegnarle il primo premio, tra i giurati Giuseppe Barbera (presidente di giuria nonché compositore arrangiatore e pianista – testi e arrangiamenti brani di Arisa), Giuseppe Anastasi , Carlotta Rapacioli (docenti del Cet di Giulio Mogol. Il primo premio vinto da Jessica Lena consiste in una borsa di studio del valore di 3.750 euro che le permetterà di frequentare un corso di alta formazione a scelta tra corso interpreti autori o compositori presso la scuola di Mogol Centro Europeo Toscolano Cet.
AUDIO
VIDEO