GIORNALE RADIO PIU, 14 AGOSTO 2017
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
PAGINE VISTE FINE SETTIMANA: 15.361 grazie per averci visitato
in copertina: IL MERCATINO AL PARCO LAGHETTI DI FRASSENE’ oggi nel reporter 10.30 e 19
OGGI ALLA RADIO
domani dalle 1800 collegamento in diretta con la piana di Falcade, @giro podistico di Falcade
OGGI ALLA RADIO
8 05 LA RASSEGNA STAMPA, GAZZETTINO, CORRIERE DELLE ALPI, CORRIERE DEL VENETO. DA 34 ANNI DAL LUNEDI AL SABATO, L’APPUNTAMENTO QUOTIDIANO. DI MIRKO Mezzacasa
930GR MATTINA e Due Minuti Un Libro (ANCHE ALLE 17 30) QUANDO LA RADIO INCONTRA IL LIBRO. A SEGUIRE SPAZIO AUGURI
1010 LA MONTAGNA NEL CUORE, 360 GRADI DI PASSIONE AD ALTA QUOTA “STORIE DI UOMINI E DI MONTAGNE”
20 puntate, 20 emozioni, 20 modi di conoscere la montagna e i suoi cavalieri. Pra Claudio 13^ DI 20 PUNTATE
1030 2 1900 SPECIALE MERCATINO Ristorante Bar Parco Laghetti
1230 GR PRINCIPALE E ALLA MEZZANOTTE REPLICA PER CHI CI ASCOLTA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO O NEI TURNI LAVORATIVI DI NOTTE
13 15 le classifiche Maurizio Melita
13 30 19 30 ROCK IN QUOTA Luca Carli
14 30 GR POMERIGGIO
1500 LA METEO collegamento con il centro meteo di Arabba
16 30 GR POMERIGGIO
1645 HIT PARADE STORIA DELLA MUSICA E TANTE emozioni
Mirco Bencivenni
18 30 GR POMERIGGIO
2200 Evolution Club Chart con Alex Spagnoli DjBis Felix Giuliani
2350 DARKISSIMO Francesco Tome
MERCATINI, ricerca lavoro e mercatino pulci: al 40′ minuto: 6.40* 740, 10.40*, 11.40, 14.40*, 15.40, 17.40 * 19.40, 22.00, 22.05* (*mercatino pulci)
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METEO, DAL CENTRO DI ARABBA
Martedi 15 Tempo atteso: Tempo in prevalenza soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. Cielo sereno al mattino e modesta attività cumuliforme al pomeriggio. L’insidia di fenomeni convettivi nel tardo pomeriggio sembra pressoché esclusa, ma non inesistente. Clima piuttosto caldo, di nuovo prettamente estivo. Precipitazioni: Assenti (0%), eccetto isolati temporali di calore sulle Dolomiti, specie sui settori confinanti con l’Alto Adige ed il Trentino (20%. I fenomeni saranno perlopiù limitati al tardo pomeriggio.
Mercoledi 16 Tempo ancora piuttosto soleggiato, anche se con qualche addensamento cumuliforme in più durante le ore più calde, ma come nei giorni precedenti, l’insidia rovesci o temporali convettivi rimarrà piuttosto contenuta e limitata alla seconda parte del pomeriggio ed alla sera. Temperature senza notevoli variazioni, sempre estive. Venti da deboli a moderati dai quadranti occidentali in quota e brezze nelle valli.
Giovedi 17 Tempo in prevalenza soleggiato fino a metà pomeriggio, poi sole ed addensamenti cumuliformi con rischio di qualche fenomeno convettivo tra il tardo pomeriggio e la sera (isolati rovesci o temporali di calore). Temperature in leggero aumento, sempre di stampo estivo. Venti da deboli a moderati dai quadranti occidentali in quota e brezze nelle valli. Previsore: R.L.Th.
CRONACA DAI GR DI RADIO PIU: 9.30, 12.30, 14.30, 16.30, 18.30 E MEZZANOTTE
cronaca
74ENNE STRONACATO DA MALORE DAVANTI ALLA MOGLIE
16ENNE IN BICICLETTA CONTRO UN AUTO, OPERATO D’URGENZA
STRANIERA CADE CON LA MOTO A PASSO FALZAREGO
DOPO 35 GIORNI MARIA E’ LIBERA
foto: incidente a Pren nel Feltrino
INTERVENTI IN MONTAGNA FINE SETTIMANA
LIVINALLONGO, INCIDENTE MORTALE
CORTINA Attorno a mezzogiorno di ieri l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites è intervenuto lungo la Via del Buco sul Lagazuoi, poiché un alpinista che stava scalando con la moglie non era più in grado di proseguire nella progressione per un dolore alla spalla. Contemporaneamente l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla Piccola delle Tre Cime di Lavaredo. Sull’ultimo tiro di una via un rocciatore era volato infortunandosi, l’allarme lanciato da una cordata tedesca che aveva assistito all’incidente. L’uomo, E.L., 38 anni, di Lugo di Romagna (RA), è stato recuperato con un verricello di 30 metri e trasportato all’ospedale di Belluno per un possibile politrauma.
CADORE Il Soccorso alpino del Centro Cadore è invece stato inviato dal 118 a Lozzo di Cadore, a Pian dei Buoi. Scendendo dalla sua baita una donna di Lozzo era scivolata procurandosi un probabile trauma alla caviglia. Raggiunta da 8 soccorritori in località Tamarì, S.D.F., 49 anni, è stata caricata in barella e portata a spalla per una cinquantina di metri fino alla strada, per poi essere accompagnata direttamente con la jeep al pronto soccorso di Pieve di Cadore.
CORTINA il Soccorso alpino di Cortina è stato mandato dal 118 sul Belvedere delle cascate di Fanes, per un malore. L’uomo, M.C., 64 anni, di San Gemini (TE) è stato portato fino a Pian de Loa, dove l’eliambulanza lo ha imbarcato per volare a Pieve di Cadore.
AURONZO Il 118 è stato allertato per un ciclista che, scendendo dalla strada delle Tre Cime di Lavaredo, aveva sbattuto contro un guardrail, ferendosi a una gamba. Medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, scesi dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore atterrato nelle vicinanze, hanno prestato le prime cure all’uomo, G.D.T., 55 anni, di Rovello Porro (CO), prima di decollare con lui verso l’ospedale di Belluno.
INCIDENTI IN MONTAGNA. PRESIDENTE VENETO: “GRAZIE AGLI “ANGELI CUSTODI” DEL SOCCORSO ALPINO PER LA LORO PREZIOSA ATTIVITA’”
“Un ringraziamento sentito e sincero per gli uomini del Soccorso Alpino Veneto, impegnati anche oggi in una giornata di superlavoro per dare assistenza a chi si trova coinvolto in incidenti in montagna”. L’apprezzamento viene dal presidente della Regione costantemente informato dell’attività che quotidianamente svolgono i volontari del Soccorso Alpino. “E’ eccezionale quello che fanno – sottolinea il presidente – mettendo sovente a rischio lo loro stessa vita a protezione di chi va in montagna. E’ giusto ricordarlo in questi giorni di vacanza per molti, perché la montagna va affrontata con prudenza proprio per non mettere in pericolo la propria incolumità ma anche quella di questi “angeli custodi” che intervengono prontamente in caso di bisogno e spesso in situazioni non facili”.
“Un grazie quindi è doveroso per questi volontari – conclude il presidente – che con la loro preziosa attività si dimostrano sempre dei veri professionisti della montagna”
CODE DEL FINE SETTIMANA, Disastrose mattinate lungo la regionale 203 agordina. Il quadrivio di Cencenighe è stato la causa della lunga colonna che alle 13 ha superato i 10 chilometri arrivando fino ad Agordo in piena tangenziale, solo dopo le 14 tutto è tornato nella normalità. Alle 10 i primi segnali, a Cencenighe (tra l’altro sabato giorno di mercato in centro al paese) si è formata una prima coda di qualche chilometro, alle 11 già iniziava a Listolade di Taibon salendo da Agordo. Coda in galleria di Listolade ed a Cencenighe nè un vigile nè altri a presidiare il bivio per la Valle del Biois e del Cordevole.
Il problema si ripete nei giorni di grande afflusso sia d’estate che d’inverno fin dal 2012, ovvero dal giorno in cui è stata aperta la tangenziale di Agordo che ha tolto le code da Pragrande a Taibon Agordino dove gli incolonnamenti erano all’ordine del giorno, ma più che tolta la coda è stata solo spostata 10 chilometri più su a Cencenighe.
A Listolade i furbi si sono fatti vedere , come nulla fosse in molti hanno evitato la coda percorrendo quella che molti presumono sia la la pista ciclabile (la vecchia regionale 203 agordina in riva al Cordevole), presunta perché in effetti il cartello di divieto di transito posto a Listolade e Morbiach impone lo stop a tutti i veicoli, biciclette comprese. Di fatto l’intero percorso di circa 4 chilometri è una grande isola pedonale e vi transitano quotidianamente centinaia di ciclisti come ieri costretti a procedere con molta cautela incrociando coloro che del divieto se ne sono infischiati.
Il problema si ripete ormai da 5 anni, è sempre andata bene, non ci sono mai stati incidenti ma solo per la prudenza dei ciclisti e tanta fortuna. Sia a nord che a sud la presunta pista ciclabile, comunque isola pedonale è segnalata solo da un cartello di divieto che in caso di code in molti non rispettano, nè una sbarra, nè un pilastrino centrale per evitare alle auto di immettersi dove non dovrebbero. I responsabili delle strade preferiscono lasciare tutto libero, senza sbarre perché in caso di emergenza si fa prima.
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PROVINCIA FATTA DAI SINDACI….. DOVE SEI? ESISTI?
O LAGGIU’ SULLE VOSTRE POLTRONCINE SI PENSA SOLO AL REFERENDUM PER L’AUTONOMIA DA 300 MILA DEI NOSTRI EURO?
AUTONOMIA? BELL’ESEMPIO
SE QUESTE SONO LE PREMESSE MEGLIO IL PASSATO…ALTRO CHE AUTONOMIA…
Lo stato in cui è tenuto il prato adiacente l’Istituto Follador-De Rossi ad Agordo è vergognoso. Come lo scorso anno, come due anni fa, come da quando la Provincia ha preso in carico il polo scolastico di Agordo l’erba cresce selvaggia, un taglio a stagione non è sufficiente. A Tamonich prima dell’arrivo della scuola e del parcheggio comunale la piana era sempre in ordine, l’erba tagliata e lo spettacolo verso Agordo incantevole. Oggi è uno spettacolo spento, nonostante sia zona di passaggio perché insiste sul parcheggio di Tamonich che porta direttamente in piazza, ma anche perché accanto ci passa la tangenziale con i suoi flussi di traffico.
Attorno all’Istituto Follador (struttura con tanto cemento che seppure tecnologica e eco-sostenibile fa a pugni con l’ambiente) è stata tagliata l’erba accanto ai muri e alle fondamenta, per evitare che almeno non entri da porte e finestre, ma le scarpate che danno alla passeggiata turistica sul canale dell’Enel sono la giungla. Non solo erba alta al polo scolastico di Agordo, ma anche le prime scritte che compaiono sulle nude pareti grige che le rendono sempre più metropolitana come la vicina stazione della Dolomitibus e, con la chiusura delle scuole sempre più abbandonata, altro che il glorioso Istituto di via 5 maggio con la sua aiuola a cuore curata con passione e frequentata anche d’estate dai Periti Minerari di un tempo.
Anche a Taibon Agordino in località Listolade in quanto ad erba tagliata le critiche non mancano. Erbacce e arbusti imperano lungo la pista ciclabile più corta del mondo, 50 metri dal centro di Listolade, strada asfaltata che si interrompe bruscamente lasciando il ciclista in mezzo al traffico della regionale 203 agordina e ancora lontano dalla strada in riva al Cordevole che sale a Cencenighe evitando la galleria di Listolade. E’ la famosa incompiuta, la cicabile progettata dalla Comunità Montana (oggi Unione) con presidente Luca Luchetta, il progetto che ha speso soldi pubblici lasciando agli utenti delle due ruote una ciclabile interrotta a Taibon perché il ponte sul Cordevole non è mai stato terminato dopo le colate in cemento, interrotta anche ad Agordo per il ricorso contro l’esproprio di un cittadino.
LIVINALLONGO
Con una semplice e suggestiva cerimonia che si è svolta al Passo di Valparola , è stato dedicato alla memoria di Gilberto Salvatore un sentiero che percorre le pendici occidentali del Sas De Stria. Gilberto è stato per tanti anni il presidente della Sezione CAI di Livinallongo. Molisano di origine, dopo aver trascorso l’infanzia a Brescia, si trasferì in Val Badia da giovane e nel 1961 si stabilì ad Arabba. Con alcuni amici entusiasti rifondò la Sezione CAI e trascorse tutto il resto della sua vita animando il sodalizio e impegnandolo nella conservazione dell’ambiente, nella manutenzione dei sentieri, nella valorizzazione delle bellezze naturalistiche della valle. Nel territorio di Livinallongo ci sono oggi circa 120 chilometri di sentieri, tutti ripristinati o realizzati ex novo da Gilberto. Ha costruito ferrate e bivacchi, ha scritto libri guida, ha passato la maggior parte delle sue giornate a lavorare su sentieri vecchi e nuovi. Il suo entusiasmo ha coinvolto altri: alla sua Sezione si sono iscritte persone provenienti dalla pianura ma animate dalla sua stessa passione per la montagna. Purtroppo è venuto a mancare nel gennaio 2012.
Al confine orientale del territorio di competenza della Sezione CAI di Livinallongo, vicino ai Passi Falzarego e Valparola si trova il Sas De Stria. E’una montagna bellissima, con la cima che scende dolcemente a nord verso il Passo Valparola, mentre precipita a picco dal lato sud sulla sottostante forcella rivolta verso il Passo Falzarego. Ha avuto una grande importanza durante la prima guerra mondiale. Alle sue pendici settentrionali gli Austroungarici avevano un forte chiamato ” Intra i sas” e nell’avvallamento che lo separa dai Setsas, avevano costruito un imponente sistema difensivo chiamato ” Edelweiss”. Al di sotto della verticale parete sud ,nella forcella, avevano costruito un’altra formidabile postazione chiamata Goiginger dal nome del Feldmaresciallo Ludwig Goiginger. La si può raggiungere con un sentiero che parte poco a nord del Passo Falzarego. E’ formata da trincee e camminamenti in calcestruzzo, appostamenti per cecchini, ricoveri in caverna. Gilberto negli ultimi anni della sua vita aveva intuito che sarebbe stato bellissimo ed appagante realizzare un sentiero che dalla Goiginger raggiungesse la postazione Edelweiss percorrendo la parete ovest del Sas De Stria permettendo una splendida passeggiata ad anello. Gilberto ha realizzato quasi totalmente di persona questa opera, che dopo la sua morte è stata completata dai soci della Sezione CAI di Livinallongo. Oggi dando il nome di Gilberto Salvatore a questo Sentiero o Teriol si dà il giusto riconoscimento a quanto Gilberto ha fatto per la sua montagna. “Gilberto era l’amore per la montagna, per l’alpinismo, per il CAI Livinallongo. Ha saputo coniugare e trasformare queste sue grandi passioni in un’opera immensa a favore della collettività realizzando bivacchi, vie ferrate sentieri” con queste parole il Sindaco Grones ha ricordato Gilberto.
Alla cerimonia erano presenti 45 persone, parenti e conoscenti di Gilberto e amanti della montagna. Presidente della Lia da Mont Fodon e Còl Diego Grones, il vice Gianpaolo Fasolo, il sindaco di Livinallongo Leandro Grones. Al villaggio austoungarico Edelweiss-Stellung è stato fatto uno spuntino e interventi del presidente Diego Grones, del suo vice Gianpaolo Fasolo e del sindaco Leandro Grones che hanno narrato la vita di Gilberto Salvatore, attaccamento alla montagna, alle Dolomiti e alla comunitá Fodoma e un elenco delle opere da lui fatte a favore della natura, valliggiani e turisti. Di questi lavori non ha purtroppo mai avuto un riconoscimento adeguato. La Lia da Mont intitolandogli questo sentiero da lui ideato e realizzato con l’aiuto di amici e soci iscritti alla Lia da Mont pensa di dare a Gilberto un piccolo ringraziamento delle tante opere realizzate
SOSPIROLO TRA LEGGENDE E MISTERI 2017 Al cibo e alla pluralità dei suoi significati è dedicato il concorso letterario per opere inedite indetto dalla Pro loco Monti del Sole e dal Comune di Sospirolo. Al via, dunque, l’ottava edizione, che trae spunto, ancora una volta, da una leggenda locale, in particolare quella di Cornia e delle sue varianti. La data di scadenza è il 16 ottobre e il regolamento completo, indispensabile per la partecipazione, è pubblicato sul sito www.sospirolo.net.
LOTTERIA DI CANALE D’AGORDO, I BIGLIETTI VINCENTI
SPORT
ALPE DEL NEVEGAL di ROBERTO BONA
GIRO PODISTICO DI FALCADE di MIRKO MEZZACASA
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Soddisfatto il presidente dello Sci club Val Biois, Matteo Cagnati. «Mandiamo in archivio un’altra bella edizione di Giro e Mini Giro, eventi che sanno coinvolgere anche tanti turisti e che costituiscono una bella promozione per il nostro territorio».
Giro di Falcade maschile (5,96 km): 1. Valentino De Nardin 20.43; 2. Lorenzo Busin 20.47; 3. Ruggero Berolo 21.14; 4. Sergio Riva 21.19; 5. Valentino Costa 21.37; 6. Mario De Biasio 21.53; 7. Luca Schizzi 22.05; 8. Ivano Marcon 22.10; 9. Alessandro Marin 22.17; 10. Giuseppe Pongan 22.41; 11. Dino Dai Pra 22.42; 12. Luca Remi 22.46; 13. Luca Kerer 22.49; 14. Mattia Venti 22.52; 15. Leonardo Tarquini 22.58; 16. Corrado Zamberlan 23.02; 17. Federico De Col 23.05; 18. Denis Pramaor 23.13; 19. Francesco Benasù 23.26; 20. Nicola Fontanive 23.31.
Giro di Falcade femminile (5,96 km): 1. Erica Mazzer 24.38; 2. Alessandra De Zaiacomo 25.02; 3. Stefania Satini 25.10; 4. Barbara Strapazzon 25.52; 5. Sonia Matten 26.14; 6. Valeria De Toni 26.45; 7. Miriam Murer 27.30; 8. Irene Valcozzena 27.43; 9. Letizia Fontanive 27.43; 10. Melissa Murer.
PARACADUTISMO, ALLA REPUBBLICA CECA la 28.ma EDIZIONE DEL TROFEO CITTÀ DI BELLUNO
Belluno, 14 agosto 2017 – Va alla Repubblica Ceca la 28.ma edizione del “Trofeo Città di Belluno”, evento proposto dall’Associazione paracadutismo Belluno in sinergia con l’Aeroclub Belluno e quarta tappa delle World Cup Series di paracadutismo di precisione. La squadra ceca ha dominato la tre giorni di gare all’Aeroporto Arturo Dell’Oro, andata in scena dall’11 al 13 agosto, balzando al comando fin dalla prima manche e poi limitando al minimo gli errori nell’ultima giornata di gara.
Medaglia d’argento per l’Italia, che nell’ultima giornata è riuscita a scalare la classifica di ben quattro posizioni: la nazionale azzurra, che si sta preparando per i prossimi Europei, è risalita dalla sesta alla seconda posizione.
Terzo posto per l’equipaggio della Svizzera, giunta a pari merito con la squadra azzurra ma salita sul gradino più basso del podio perché penalizzata dai punteggi dei singoli. Medaglia di legno, invece, per Italia 2, che fino all’ultima giornata era terza e che, dopo i lanci dell’ultimo giorno, è scivolata di una posizione, confermandosi comunque davanti al team Repubblica Ceca 2, quinta.
Ottavo posto infine per Italia 3, la squadra dell’organizzatore Corrado Marchet, decisamente soddisfatto per la risposta degli atleti e del pubblico
CONTRIBUTO AUDIO, INTERVISTA ILARIO TANCON