GIORNALE RADIO PIU, 20 OTTOBRE 2017 direttore Mirko Mezzacasa
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COPERTINA AGORDO POLO SCOLASTICO FOLLADOR_DE ROSSI
DOMANI AD AGORDO INAUGURAZIONE DEL NUOVO MONUMENTO,
BRUNO ROSSI, IL PERITO MINERARIO. OSPITE ALLE 15.0 (REPLICA 20.10) NELLO SPECIALE A RADIO PIU, intervista di Mirko Mezzacasa
Inaugurazione del monumento dedicato agli operatori del Tunneling “Cutterhead Sculpture”, ovvero un condensato di brevetti sul campo, storia della perforazione tecnologia. Il monumento, sei metri di altezza è un omaggio ai tanti minatori e periti minerari che hanno trascorso la loro vita professionale nei lavori di costruzione di gallerie, consiste in un quarto della grande fresa costruita dalla Herreknecht di Schwanau (Germania) e utilizzata nei grandi lavori della metropolitana di Londra. Il Tunneling è un dono della società tedesca che nel settore è leader mondiale nella produzione del 60% di grandi frese. La cerimonia di inaugurazione è prevista per sabato 21 febbraio alle 10 nella nuova sede della scuola in località Polane. Saranno presenti gli alunni, i docenti, i tanti amici dei periti minerari e ovviamente i responsabili della Herreknecht di Schwanau.
Anche questo evento rientra tra quelli del 150esimo della scuola. Nel corso dell’estate ha riscosso notevole successo anche la mostra dell’associazione dei minerari “arte mineraria tra i banchi dell’istituto minerario” al museo di geologia, materiale “salvato” dall’ecocentro nei giorni del trasferimento della scuola a Tamonich dalla storica sede di via 5 maggio.
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alle 8 05 LA RASSEGNA STAMPA LOCALE, DAL 25 GIUGNO 1983 DI MIRKO MEZZACASA, DI SEGUITO LE ANTICIPAZIONI:
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nei notiziari e nella rassegna stampa: auto crivellata di colpi di arma da fuoco lungo la regionale 203 agordina, lunotto infranto.
le foto:
FALCADE SERVIZIO PRIMO SOCCORSO CROCE VERDE VALLE DEL BIOIS. CRISI DI PERSONALE E TRAFILE BUROCRATICI, CROCE VERDE VAL BIOIS VERSO LA CHIUSURA. DOMANI L’INCONTRO A CAVIOLA ALLA CASA DELLA GIOVENTU’. DI SEGUITO LA LETTERA INVIATA AI PARLAMENTARI E ISTITUZIONI DELLA PROVINCIA DI STEFANO MURER PRESIDENTE CROCE VERDE VAL BIOIS
L’Associazione Civile Gruppo Volontari Protezione Civile Croce Verde della Valle del Biois, in convenzione con la ULSS n. 1 DOLOMITI per il servizio di primo soccorso con almeno un equipaggio in servizio 24 ore, principalmente per i territori dei Comuni di Canale d’Agordo, Falcade e Vallada Agordina o per tutto il territorio della ULSS, se reso necessario dalle emergenze, per vari fattori ha comunicato, come previsto dalla convenzione, la disdetta dalla stessa in quanto non più in grado di coprire i servizi convenzionati.
Dai primi giorni di gennaio 2018, presso i su citati territori, non saranno più presenti in emergenza le ambulanze della Croce Verde Valle del Biois, tale gravosa decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione il 30 settembre 2017 in quanto i volontari che prestano servizio non sono in grado di garantire la copertura di tutti i giorni. Già da alcuni anni tale difficoltà è divenuta evidente, ma in questi ultimi mesi, con l’inottenibile disponibilità di alcuni strategici volontari tale situazione è divenuta impossibile da sostenere compromettendo il delicato equilibrio dei turni di servizio. Oltre alla perdita di volontari non è stato possibile integrare con nuove leve in quanto i corsi per nuovi volontari, grazie alle recenti linee guida introdotte dalla Regione Veneto, non trovano avviamento. A tale problematica, per cui c’è l’appoggio e interessamento del Coordinamento Volontari Ambulanze Agordino e Zoldano non trova puntuale sostegno dalla ULSS di pertinenza. Ora appare che qualcosa si muova, possiamo organizzare il nostro gruppo di formatori per velocizzare e assicurare l’arruolamento dei nuovi volontari. Purtroppo il nostro territorio (duemila anime, in buna parte anziane, oltre 10.000 in affluenza turistica) ha una elevata anzianità e un bacino d’utenza minimale causando una difficile disponibilità numerica di persone che si mettono a disposizione per la collettività, se poi aggiungiamo una formazione complessa nei tempi e modalità, e la delicatezza della tipologia di volontariato della nostra associazione, è complesso trovare volontari. Una valle per cui il turismo è un’impostante risorsa può essere fortemente compromessa da una carenza dei servizi sanitari e in particolare quello del Primo Soccorso. Il Pronto Soccorso di Agordo sarà in grado di rispondere alle emergenza della valle del Biois senza la disponibilità di intervento in collaborazione con la Croce Verde Val Biois per i codici rossi, e per tutte le altre emergenze, con puntualità e certezza come da trentacinque anni i residenti e ospiti della Valle del Biois sono abituati ad avere?
In riferimento a questa problematica, sabato 21 ottobre, alle ore 20.30 incontreremo la popolazione per informare della questione e le ripercussioni che ne derivano.
Colgo l’occasione per lamentavi che anche la gestione delle nostre associazioni è impossibile. Siamo tutti volontari, professionisti nei nostri ruoli ma volontari per la Croce Verde, le pratiche burocratiche stanno ingessando e complicando la vita per le nostre piccole entità. Se otteniamo un contributo dall’ente locale non c’è una rendicontazione simile, ognuna di esse chiede, chi più chi meno, documentazione che si deve produrre e costruire in forma dedicata. Per operare dobbiamo registraci presso il registro regionale delle Associazioni di volontariato, essere autorizzati all’esercizio e se lavoriamo per la ULSS essere accreditati, il tutto con pratiche ridondanti e documentazioni burocratiche pesanti e complesse, cambiano solo le date di produzione di dette documentazioni e alcune piccolezze che fanno sì che ogni qualvolta ci sia una scadenza dover riprodurre il tutto badando a non fare errori o omissioni, è per fortuna i funzionari competenti sono disponibili e tolleranti. Con la convenzione ULSS dobbiamo documentare i viaggi effettuati prima telefonicamente e poi con documentazione cartacea ove il minimo errore o omissione fa bloccare il rimborso di risorse già impiegate con gran mal di testa di che deve produrre le rendicontazioni. Dobbiamo rendicontare con bilancio civilistico e su base Regionale, gestire l’attività in forma ancor più complessa di una azienda e per fortuna non abbiamo dipendenti o liberi professionisti che collaborano con noi. Ci sono tutte le pratiche e documentazioni previste dal DLgs. 81/2008. Con il riordino normativo del terzo settore, con il recente Decreto Legislativo n. 117 del 02/08/2017, si sono complicate ulteriormente le attività burocratiche. Se le associazioni di volontariato potenti, che svolgono attività al fine ludiche, tale normativa “non fa un baffo” per noi è l’affossamento. Grazie di difendere la montagna e le zone periferiche disagiate, il VOLONTARIATO, quello vero. Il Presidente PROTEMPORE Stefano Murer
CAI DI LIVINALLONGO MULTATO, SECONDA PARTE. PARLA IL SINDACO LEANDRO GRONES
Se entro due mesi la Lia da mont Fodom e Col, ovvero il Cai di Livinallongo non pagherà i 18.590 euro che il Comune pretende per l’occupazione del suolo pubblico per la gru usata nella palestra di arrampicata sul ghiaccio, la sanzione raddoppierà. L’associazione volontaristica Fodom ha avuto problemi anche con Bim Gsp. L’azienda del servizio idrico a gennaio informava il Cai dell’uso abusivo dell’acqua per fare il ghiaccio, l’immediata chiusura della saracinesca è stata la causa del ghiaccio nelle tubature con altri danni economici. Il problema Gsp aveva trovato soluzione pagando 103 euro “fornitura temporanea servizio idrico”. I guai sono però continuati con l’esposto alla Giunta comunale di Paolo Delmonego e relativa sanzione.
IL SINDACO
“Dal punto di vista degli atti d’ufficio – dice il sindaco Leandro Grones – è stato emesso un avviso di accertamento per l’occupazione senza autorizzazione del suolo pubblico. Evidentemente è nella facoltà del Cai difendersi nelle sedi opportune. E’ una caccia alle streghe scatenata pochi mesi prima delle elezioni comunali, porterà associazioni e volontari, che sono la linfa vitale della nostra comunità, a non organizzare alcunché, e senza manifestazioni e iniziative un Comune turistico qual’è il nostro non và da nessuna parte”.
LA MINORANZA
Anche i consiglieri di minoranza hanno avuto un ruolo attivo nella vertenza. A febbraio 2016 denunciavano sulla stampa: “Stiamo studiando un ordine di diffida che impone la regolamentazione dello stato dei luoghi e delle opere edilizie abusive sul suolo di proprietà del Comune, per conoscere se tra gli abusivi ci siano consiglieri comunali o parenti dei consiglieri”.
LA CONSEGUENZA
Diego Grones ha dato le dimissioni da presidente del comitato per l’organizzazione della competizione invernale di successo denominata Vertical KM e, come presidente del Cai Livinallongo – Lia da Mont Fodom e Col, ha ritirato l’appoggio che fin dalla prima edizione è stato dato alla gara di kilometro verticale che fa parte del Campionato Italiano.”Pagati 18.590 euro – dice Grones – la cassa è vuota, non possiamo organizzare eventi”. Nella riunione dell’altra sera ad Arabba, presenti anche i rappresentanti dello Sci Club Arabba, Manuel Roncat di Arabba Fodom Turismo e il sindaco Leandro Grones è stata analizzata la problematica nell’intento di trovare, insieme al comitato organizzatore un sostegno per andare avanti. Nella prossima riunione verrà nominato il nuovo presidente del comitato per la Vertical KM, verrà decisa la data per la edizione del 2018 e si discuterà se appoggiarsi su una associazione oppure creare una società sportiva.
BLACK OUT IDRICO AGORDO, GUASTO RIPARATO IN TEMPI RAPIDI
Improvviso black out idrico nella zona di Pragrande e alle pendici del Col di Foglia sopra Agordo. Gli uomini di Gestione Servizi Pubblici non hanno esitato ad intervenire riparando il guasto in un paio d’ore e quindi ripristinando il servizio all’utenza. Il problema si è verificato tra le 11 e le 13 del pomeriggio interessando anche una grande azienda agricola locale. Il problema è stato riscontrato alla vasca dell’acquedotto per una rottura, impossibile per Gsp informare preventivametne l’utenza per l’improvviso guasto riparato in urgenza. Intanto da qualche giorno è stata segnalata anche una perdita in zona Col di Foglia, per la verità il problema non è nuovo per chi vive in zona, ma quella perdita negli ultimi giorni è aumentata in maniera vistosa. Si tratta probabilmente di una rottura a valle delle vasche di accumulo. Anche di questo problema è stato informato Bim Gsp che dagli uffici di Belluno conferma che l’intervento è già stato calendarizzato, si presume pertanto che la riparazione verrà eseguita nell’arco dei prossimi giorni.
AGORDO, ARTURO FIGLIO DI CLEMENTINA E…DELLA FIERA DEL BESTIAM
Clementina nel giorno della Fiera del Bestiam si è fatta ammirare per tutta la mattinata, nella sua stazza resa ancora più corposa per quel vitellino in attesa di venire alla luce. Alle 15 del pomeriggio, quando ormai il sipario sulla Fiera del Bestiam stava per calare, anche la mucca Clementina ha “calato” l’erede: Arturo. Il vitellino è venuto alla luce in sicurezza, anche perché Piero Cadorin, proprietario di Clementina ed altre 24 mucche custodite nella stalla di Brugnach è un esperto in materia, cresciuto accudendo gli animali, a Taibon dove ha le stalle, in montagna perchè i genitori Vittorio e Giorgia della dinastia dei “Pulone” hanno monticato sulle montagne di Selva di Cadore per decenni, il figlio Loris Cadorin lo sta ancora facendo. Piero ha raccolto l’eredità dei genitori così come ha fatto il giovane Luca, figlio di Umberto l’altro fratello di Piero, che ha aperto una stalla modello che conta oltre 30 capi di bovini, sulla piana che costeggia la tangenziale di Agordo tra il bivio di Brugnach e l’uscita di Taibon. “E’ andato tutto bene, non c’è stato nessuno problema”, racconta Piero all’indomani della vicenda che ha appassionato quanti erano sul Broi. Clementina, manza di 5 anni, ha partorito il suo terzo vitellino. “E’ la terza volta in 18 anni di Fiera di Bestiam dove non sono mai mancato, che una manza partorisce sul Broi – racconta Piero Cadorin – ogni volta è una festa nel giorno della festa del bestiame. Nulla di calcolato, lo ha voluto il caso rendendo ancora più vero l’appuntamento del secondo sabato di ottobre ad Agordo”. Dal Broi in tanti hanno esclamato con emozione: “che tenerezza”, qualcuno ha storto il naso. “E’ la natura, il mio lavoro – ribatte e conclude Piero – Arturo è venuto alla luce nella modernità, ma sempre su un comodo prato quale il Broi, nell’erba fresca, nel fieno, soprattutto accudito come si deve, perché il nostro è amore per il nostro impegno quotidiano e per gli animali. Quando ci sono questi momenti da “lieto evento” mi sento felice e realizzato e poi un brindisi in più per la nascita di un maschio, appunto Arturo”.
FALCADE Domani alle 20.30 nella palestra della scuola media di Taibon Agordino il gruppo Colibrì di Falcade presenterà la commedia brillante in due atti “Scolteme co i oci” per la regia di Loretta Dimetto, preceduta dalla farsa “la lenga de le Femene”. Il ricavato della serata ad offerta libera, sarà devoluto all’Associazione Gruppi “Insieme si può”, il Comune di Taibon ha assicurato il patrocinio.
LA PREMIAZIONE DI DOLOMITI CONCEPT LAB A PADOVA Nelle Aree Interne le nuove leve per l’innovazione digitale: vincere lo spopolamento con le competenze e la passione di Giorgio Gidio Di Egidio premiato alla categoria SOGNA di DIGITALmeet Award. Orgoglio Strategia Aree Interne dell’Agordino
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I ragazzi di Dolomiti Concept Lab con la base operativa in piazza San Rocco nell’ex Municipio di Taibon stanno preparando le valige, a breve voleranno a Barcellona in viaggio premio per un’esperienza d’innovazione. Per festeggiare il traguardo dei cinque anni, Digital Meet ha infatti messo in palio il viaggio-premio dedicato a tutti gli innovatori del digitale. L’obiettivo: individuare e valorizzare le migliori idee che contribuiscono a sostenere nuove idee e soluzioni per la realizzazione di progetti di innovazione digitale (in ambito business, istituzionale, associativo, etc.), diffondere e promuovere l’innovazione portata dal mondo digitale, sostenendo le migliori best-practices nelle attività di digitalizzazione.
“Ancora non ci crediamo – dice Giorgio Di Egidio – mi hanno appena comunicato che abbiamo vinto il Digital Meet Award 2017”
Con quale progetto avete vinto?
“Con un’innovazione nata tra le mura del Dolomiti Concept Lab, titolo del Progetto: Museo Etnografico 4.0, museo interattivo sviluppato dai ragazzi”.
Oltre a te ci sono quindi altri autori?
“Danny Dell’Agnola 17 anni scuola del legno di Sedico), Yuri Dai Pra 17 anni Istituto Alberghiero di Falcade, Caterina Ben, 18 anni Istituto Alberghiero di Longarone, Colin Savio 16 anni Congeniatore meccanico del Follador di Agordo e Simone Garavana 17 anni Istituto Chimico Follador Agordo. Tutti nati e residenti a Taibon”.
Cosa prevede il progetto?
“Si propone di rendere il museo interattivo, senza perdere il senso di etnografico, un nuovo modo di visitare il museo di Taibon, usando tecnologie a basso costo. Ma la vera rivoluzione è che il progetto potrà essere ampliato di nuove funzionalità perché concepito affinché gli studenti delle elementari siano in grado di programmare la parte informatica e realizzare i collegamenti usando tecnologie semplici ma per questo non meno funzionali”.
A quando la premiazione?
“Devo presentarmi a Padova giovedi alla Sala Giganti a Palazzo Liviano all’Università di Padova durante un evento sulla robotica.
Il progetto verrà inoltre presentato domani tra le 15 e le 18 in sala San Rocco a Taibon durante un convegno nella giornata dedicata al Coder Dojo”.
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BRUNO ROSSI, STORIA DI UN PERITO MINERARIO
Tornare a casa è sempre un piacere: quante volte il perito minerario ha ripetuto questa frase, anche Bruno Rossi di San Tomaso lo ha appena fatto, per lavoro ha sempre vissuto tra Roma e il resto d’Italia, ma quando rivede le montagne agordine gli cambia la vita. Lui è un perito minerario degli anni Sessanta, diplomatosi nel 1965 nel glorioso “Umberto Follador” di via 5 maggio, che festeggia i 150 anni di storia. Domani sarà inaugurato un monumento, che è una fresa della tedesca Herreknecht di Schwanau, motivo di emozione per chi come Bruno ha trascorso la vita sotto terra accanto alle “talpe” per la costruzione di gallerie ferroviarie, stradali o metropolitane.
“E’ vero – dice il perito minerario agordino – considerato che 8 ore di norma si dorme, le altre 12 almeno le ho trascorse quotidianamente lì sotto, dove si creano legami di lavoro, amicizie, dove il tutti per uno vale davvero contro le insidie dei terreni e la forza della natura”.
Per 50 anni con la stessa ditta, la Astaldi grandi Costruzioni di Roma?
“Fedelissimo, sono stato assunto l’anno successivo alla maturità, ero un ragazzino con il compito di gestire la polveriera e con gli esplosivi non si scherza, ambiente e lavoro con ferre regole, rigorosissime. Settantamila lire era la prima paga, l’alloggio era spesato ma non il vitto. Poi di anno in anno i graduali miglioramenti”.
Perché perito minerario?
“Era la scuola più vicina a casa, non c’erano grandi possibilità economiche, non si andava lontano, era una scelta obbligata, ma quante soddisfazioni mi ha dato nella vita nonostante la necessità di fare la valigia, ma già si cresceva con la consapevolezza che in queste terre, allora povere, non c’era alternativa all’emigrazione”.
Come ha inizio la sua storia?
“Le mie fortuna le devo all’Apim (associazione periti minerari) che già allora era attiva, punto di riferimento per chi doveva essere inserito nel mondo del lavoro. Non servivano i “santoli”, ma voglia di lavorare e il perito minerario era richiesto, imposto dal corpo delle miniere per chi utilizzava esplosivi, una figura con una grande preparazione. Ricordo con affetto il grande impegno a trovare l’impiego ai neo diplomati del professor Guido Zandò”. (FOTO UN GIOVANISSIMO BRUNO ROSSI, A DESTRA, ALLA GUIDA DELLA POTENTISSIMA “TALPA”).
Ha assistituto e contribuito al progresso di questo Paese in quanti grandi cantieri?
“Nel consorzio tra la Astaldi e le più grandi imprese italiane abbiamo realizzato la direttissima ferroviaria Roma-Firenze: 42 chilometri da Orte a Orvieto, quasi 8 chilometri in galleria che oggi i treni a 300 chilometri allora percorrono in meno di un minuto e mezzo mentre, per costruirla ci sono voluti 3 anni. Abbiamo realizzato il tunnel Messina-Villafranca da 12 chilometri in galleria a doppio binario, prima per scavalcare i monti Peloritani i vagoni venivano trainati nelle salite da almeno 3 locomotori. A Milano abbiamo realizzato le gallerie metropolitane con due perforatrici affiancate e operanti in direzioni opposte, 1300 metri di scavi in un mese. Il cantiere prioritario è ora al Brennero, 18 chilometri, 3 gallerie compreso il cunicolo per sondare i terreni…”
Riesce a rimanere lontano dai cantieri?
“Al Brennero ci vado spesso, si sono creati grandi legami tra di noi che abbiamo lavorato per decenni assieme”.
Oggi il perito minerario è quello di ieri?
“E’ completamente cambiato, al nuovo perito geotecnico minerario si chiede una grande preparazione in tanti settori, dalla meccanica alla aerodinamica, esplosivi, elettricità, conoscenza dei terreni, che sappia gestire le macchine”.
Ed è sempre ricercato?
“Le imprese sono strozzate dalla burocrazia, i ribassi d’asta, i subappalti mettono in campo piccole ditte che non riescono a terminare i lavori e si hanno incompiute o forti ritardi nella consegna. Il personale costa molto e il perito minerario fatica a trovare l’impiego fisso, la mia generazione era abituata ad altro”.
Al Follador domani ritornano i responsabili della Herreknecht di Schwanau per la consegna della “Tunneling Cutterhead Sculpture”, ci sarà?
“Certo – conclude Bruno Rossi – ed è importante che la ditta costruttrice di questa macchine intrecci legami con la nostra scuola contribuendo alla formazione dei nuovi diplomati a garanzia anche della scuola stessa”.
ALLE 15.10 SU RADIO PIU’ L’INTERVISTA A BRUNO ROSSI.
SICUREZZA, SBLOCCATE MIGLIAIA DI ASSUNZIONI NEI CORPI DI POLIZIA Dopo dieci anni di blocco forzato, la Pubblica amministrazione torna ad assumere dipendenti. A beneficiarne saranno in questa prima fase soprattutto le forze dell’ordine. Ma ora i sindaci, la Prefettura e i rappresentanti sindacali dei copri interessati devono fare pressioni nei confronti dei ministeri competenti per segnalare esigenze particolari e carenze di organico. «Nei prossimi mesi», ricorda il deputato bellunese Roger De Menech, «andrà a regime la riforma del pubblico impiego. Abbiamo lavorato l’intera legislatura per raggiungere questo obiettivo. Come Parlamento abbiamo dato un supporto fattivo e concreto al ministro Marianna Madia e al sottosegretario Angelo Rughetti per affinare quello che è di fatto un progetto di cambiamento nel funzionamento della pubblica amministrazione». Uno dei pilastri della riforma è lo sblocco delle assunzioni, ferme da dieci anni. «La scorsa settimana», afferma De Menech, «i ministri Madia e Padoan hanno firmato i decreti che consentono l’assunzione di 7.903 persone. Di questi, 5.590 saranno fatte in modo diretto, mentre 2.313 posti saranno messi a concorso. La maggior parte di queste assunzioni riguarda i corpi di polizia», sottolinea il deputato, «e sono tutte assunzioni dirette che non devono passare da un concorso (pescheranno dalle graduatorie dei concorsi già fatti) e quindi saranno avviate nelle prossime settimane o mesi». A beneficiarne saranno i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria e i Vigili del Fuoco per un totale di 5.149 nuovi posti in tutta Italia. «Per quanto ci riguarda è un risultato molto importante perché il blocco delle assunzioni, combinato con i pensionamenti di questi anni, ha avuto come effetto la diminuzione del personale disponibile nel comparto sicurezza. Ora però subentrano altre preoccupazioni» dice De Menech. «Perché la riforma sia efficace in Veneto e a Belluno, è necessario che le istituzioni si muovano e lo facciano velocemente. Da più parti arrivano segnalazioni di uffici, stazioni di polizia e comandi in deficit di personale. Poiché le ripartizioni verranno decise dai rispettivi ministeri, invito i sindaci, la Prefettura ma anche le rappresentanze sindacali a far emergere le esigenze del territorio, le specificità e le rispettive necessità di copertura del personale. E’ un lavoro che va fatto ora, portando all’attenzione del governo numeri e dati e, credo, elaborando un progetto sulla sicurezza che guardi al lungo periodo. Anche perché nei prossimi sei anni i numeri del personale nella pubblica amministrazione varieranno molto. Dal 2018 al 2024 andranno in pensione e dovranno essere sostituiti 450 mila dipendenti in tutta Italia. E’ indispensabile affrontare con preparazione e cognizione di causa questo periodo». Intanto il Parlamento ha cominciato il lavoro preliminare di esame della Legge di Stabilità. «Stiamo cercando una soluzione per aumentare in modo significativo il personale amministrativo della scuola», afferma De Menech. «I vincoli di bilancio sono stretti, ma confido riusciremo a trovare una quadratura. Dopo aver assunto oltre 153 mila insegnanti in 4 anni, ora è necessario lavorare sulle altre professionalità che fanno funzionare le nostre scuole».
REGIONE. AL VIA LA MANOVRA DI BILANCIO 2018-2020 Con la presentazione al Tavolo di concertazione generale della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2018-2020 da parte del Vicepresidente ed Assessore al bilancio e del Segretario Generale della Programmazione, ha preso il via la manovra di bilancio 2018-2020. La Nota di aggiornamento costituisce il documento di programmazione della Regione del Veneto su cui si basano il bilancio di previsione, la legge di stabilità e il collegato.
Nella Nota di aggiornamento sono contenute 71 linee strategiche, suddivise in 18 Missioni e declinate in precisi obiettivi, che vedranno impegnata, nel prossimo triennio, l’Amministrazione regionale con la piena valorizzazione degli enti e delle società a partecipazione regionale per rafforzare il “Sistema Regione”: si va dalle infrastrutture, alla formazione, dalle politiche per le imprese all’agricoltura ed al turismo, dalla sanità alle relazioni internazionali, alla sicurezza. Gli obiettivi contenuti nel documento hanno un taglio fortemente operativo per dare concretezza all’azione regionale; per ciascun di essi sono stati definiti indicatori e target per rendere misurabili i risultati conseguiti. Sotto il profilo delle risorse messe in campo per attuare quanto programmato, il Vicepresidente ha sottolineato come la Regione abbia sempre rispettato le regole imposte dal patto di stabilità (oggi fiscal compact) e dal pareggio di bilancio, nonostante sia l’unica Regione a Statuto Ordinario a non aver utilizzato la leva fiscale sull’addizionale regionale all’IRPEF e ancorché subisca tagli delle risorse trasferite dallo Stato pari, nel solo 2018, a 224 milioni di euro; situazione, questa, che mette a rischio i servizi erogati, in particolare quelli sociali ed il trasporto pubblico locale, portando al dissesto finanziario anche le Regioni più virtuose come il Veneto, come del resto già accaduto alle ex Province. “Stiamo facendo i salti mortali – sottolinea il Vicepresidente – per far quadrare i conti senza mettere mano alle tasche dei Veneti attraverso la leva fiscale a disposizione della Regione, senza ridurre i servizi e senza rinunciare a svolgere politiche per le nostre comunità ed il nostro territorio. Il residuo fiscale di 15,4 miliardi di euro deve essere assolutamente rivisto: oggi va a coprire buchi ed inefficienze con cui il Veneto nulla ha da spartire. Ringrazio le categorie economiche e sociali per l’appoggio a questo sforzo comune e per i preziosi contributi alla Nota di aggiornamento, che verranno valutati attentamente, rappresentati al Tavolo in un clima collaborativo e costruttivo”. I temi posti sul tappeto hanno trovato pressoché unanime condivisione al tavolo, riconoscendo come sia indispensabile dare ulteriore slancio al tessuto produttivo ma anche agli enti locali ed ai servizi essenziali, con il coinvolgimento di tutte le parti sociali.
OTTOBRE MESE DELLA VISTA Continua “Ottobre Mese della Vista” la campagna nazionale di controlli gratuiti dell’efficienza visiva nei centri ottici, a cui aderisce anche Federottica Belluno. Una campagna di sensibilizzazione sulle problematiche visive quanto mai attuale, basti pensare ai dati rilevati recentemente dalla Commissione Difesa Vista: circa il 40% della popolazione non si reca regolarmente a fare una visita dallo specialista (medico oculista), quasi il 20% degli adulti indossa una correzione visiva non più adeguata alle proprie necessità, il 66% degli italiani ha difetti visivi e non ne è consapevole. La campagna di quest’anno lancia lo slogan “Ogni esigenza visiva ha la soluzione più adatta”. Nuotare, leggere un libro o un tablet, guidare sono attività molto impegnative per la vista, che richiedono occhiali e lenti con adeguati filtri protettivi e trattamenti particolari, che possono favorire il raggiungimento delle migliori performance visive. Oggi il mercato offre soluzioni di alta qualità, personalizzate per il tipo di utilizzo e personalizzabili a seconda della esigenza visiva della singola persona: protezione dalla luce blu, lenti oftalmiche pensate per chi trascorre tante ore alla guida, montature e lenti tecniche per chi fa sport e occhiali sicuri per i più piccoli. Sono solo alcuni esempi delle opportunità che l’ottico optometrista mette a disposizione del benessere visivo. È fondamentale, però, che al di là del tipo di occhiale, lente a contatto o lente oftalmica scelta, l’utente si rivolga al canale autorizzato dei centri ottici, dove può trovare il professionista in grado di soddisfare il suo bisogno visivo in tutta sicurezza. L’ottico optometrista, infatti, oltre a controllarne l’efficienza visiva, può verificare se il mezzo correttivo utilizzato è ancora idoneo oppure può suggerire la migliore soluzione visiva. Inoltre, rivolgendosi a un centro ottico si ha la sicurezza che il prodotto acquistato rispetti la normativa CE e sia sicuro sotto il profilo della salute visiva. Per sottoporsi al controllo gratuito dell’efficienza visiva è consigliato prendere appuntamento presso il centro ottico che espone in vetrina la locandina dell’iniziativa “Ottobre mese della Vista – 2017”.
BELLUNO 25 ANNI DI VOLONTARI OSPEDALIERI L’Associazione volontari ospedalieri (Avo) di Belluno compie 25 anni e con rinnovato impegno affronta i consueti impegni autunnali. Sabato 28 ottobre in occasione della giornata nazionale, i volontari belunesi si raduneranno in piazza dei Martiri sotto un gazebo per incontrare e informare i passati rispetto ai servizi dell’associazione, distribuendo piccoli gadget. La giornata si celebra nelle 250 città d’Italia che ospitano una sede Avo.
Lunedì 6 novembre inizia il corso di formazione rivolto fondamentalmente ai nuovi volontari, ma aperto anche a quelli di vecchio corso e più in generale a tutte le persone di buona volontà. La prima conferenza sarà tenuta da Katia Manea, presidente AVO della regione Veneto, che illustrerà gli elementi che caratterizzano l’attività dell’associazione. L’incontro si terrà alle 18.30 nella sala riunioni dell’ospedale S. Martino di Belluno. Seguiranno nella stessa sede con lo stesso orario cinque altre conferenze in cui sarà presente il vescovo Renato Marangoni, una psicologa, un medico radiologo e i volontari stessi, che presenteranno la loro esperienza e il contenuto del decalogo. L’ultima lezione sarà tenuta nella sala riunioni della casa di riposo “M. Gaggia Lante” dove gli operatori rinverdiranno le metodiche della loro attività motoria. Gli aspiranti volontari devono essere presenti ad almeno cinque lezioni del corso, poi affronteranno un colloquio e svolgeranno un periodo di prova di 5 mesi affiancati da un tutor. Il giudizio positivo espresso alla fine di tale percorso consente di iniziare l’attività di volontariato. L’AVO di Belluno è stata fondata nel 1992 da Nina Barcelloni Conte, conta 70 associati che prestano la loro opera all’ospedale san Martino (nei reparti di Pronto Soccorso, Bronco, Medicina, Geriatria e Neurologia), nella casa di riposo Gaggia Lante, nella divisione medica dell’ospedale di Pieve di Cadore. Ogni volontario è impegnato in un turno settimanale (esclusi i sabati e le domeniche).
GRUPPO DI AIUTO CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO A febbraio del 2014 è partito in silenzio un gruppo di auto aiuto sperimentale a Feltre per ascoltare e supportare le persone che soffrono di gioco d’azzardo patologico. Fra le persone che lo hanno frequentato sono stati di gran lunga superiori gli uomini, anche se le donne stanno gradualmente aumentando. L’età media è 50 anni e il gioco più usato in assoluto è la slot machine.La provenienza è da tutta la Valbelluna, quindi non soltanto dall’area del Feltrino. Oggi a frequentarlo sono 10 famiglie (per un totale di 14 persone). Sara Sebben, che ha lo ha fondato nell’ambito di un progetto ACAT all’interno dell’ex ULSS 2 e che oggi lo conduce in autonomia, traccia un bilancio dell’esperienza condotta finora, fatta non più di medie aritmetiche, ma di gratitudine: «Da molto tempo i partecipanti al gruppo di auto-aiuto gambling spendono sempre una parola di ringraziamento nei miei confronti. Ma anch’io sento di doverli ringraziare tutti, anche coloro che per diverse ragioni non partecipano più alle riunioni. All’inizio mi spaventava essere la conduttrice di un gruppo di sostegno, oggi ringrazio per aver avuto l’occasione di farlo. Il gruppo dà, e lo fa davvero. Ricevo tanto, ogni giorno. Ogni persona mi ha dato emozioni, esperienze, sentimenti e storie di vita che hanno contribuito a farmi crescere sì a livello professionale, ma soprattutto come persona.
Le persone che ci sono state e quelle che fanno ancora parte del gruppo sono un grande esempio di umiltà e coraggio. Sono state capaci di ammettere di avere un problema, con se stesse e i loro familiari, ma soprattutto hanno saputo varcare la porta della nostra sede e raccontare la loro storia, mettendo a nudo la loro anima di fronte a degli estranei o, a volte, a delle persone che non si aspettavano di trovare. L’umiltà di dire “ho un problema con il gioco d’azzardo” e l’umiltà di chiedere aiuto. Il coraggio di entrare nella realtà del gruppo senza conoscerla e senza sapere chi ci sarebbe stato dietro quella porta. Di esporsi in prima persona e raccontare la propria storia. Di esserci e di scegliere di rimanere, poi, anche per aiutare gli altri. Li ho visti cambiare, uno ad uno. Dopo un po’ anche i lineamenti del loro viso erano più sereni. Anche il loro modo di accogliere i nuovi arrivati è cambiato. Ora varcare quella porta è come entrare nel salotto di un amico». Per maggiori informazioni sugli incontri o per chiedere un consiglio o assistenza basta scrivere a sarasebben@libero.it o chiamare il 3481424140. C’è un nuovo volantino in distribuzione contenente le linee guida del gruppo, e da qualche settimana è online anche una pagina Facebook, usata come importante veicolo di propaganda e ascolto: CLICCA QUI
SPIRITUALITÀ E SPORT NEL FINE SETTIMANA DI “CHIES E LE SUE MONTAGNE” Domani, ci sarà la tradizionale giornata dedicata alla “Montagna meraviglia del Creato”. Il ritrovo è fissato per le 8 in località Pian Grant (Col Indes, Tambre) mentre alle 10.30 don Rinaldo Ottone celebrerà la Santa Messa a Cima Vacche, a 2.060 metri di altitudine. Ci sarà la possibilità di raggiungere Cima Vacche a piedi (due ore circa di escursione) ma anche con l’elicottero (informazioni e prenotazioni al 349.0869293). La giornata si concluderà con il pranzo al ristorante Al Sasso di Sant’ Anna (Tambre). Domenica 22 ottobre spazio alla Val Salatis jet, gara di corsa in montagna proposta da Dolomiti ski alp, Regola del Monte Salatis, rifugio Semenza, Radio Club “Bartolomeo Zanon”, Soccorso alpino Alpago, Comitato Transcavallo, Cai Alpago “Benito Saviane”. La gara si snoderà su un tracciato che propone 7,1 chilometri di sviluppo e 1250 metri di dislivello, con partenza dall’agriturismo Malga Cate (1.054 metri di altitudine) e arrivo a Cima Lasè (2.248 metri). La particolarità della gara è che per i concorrenti c’è l’obbligo di gareggiare con uno zaino dal peso minimo di 1.2 chili. Il numero massimo di partecipanti è stato fissato a 150. Le iscrizioni sono possibili sul sito dolomitiski-alp.com oppure telefonando al 347.2588042 (Vittorio) o 339.3101711 (Nello). Le premiazioni si svolgeranno a partire dalle 13 al rifugio Semenza. In caso di meteo avverso sono pronti due tracciati alternativi.
SPORT UNDER 19, VITTORIA ALLEGHESE
LA METEO, PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A LUNEDI
Venerdi 20
Tempo atteso: Tempo ancora in prevalenza soleggiato, soprattutto sulle Dolomiti, dove il cielo sarò in prevalenza sereno. Sulle Prealpi invece aumenterà il rischio di nubi basse nelle ore notturne e del primo mattino e soprattutto in serata, quando potranno estendersi anche a qualche vallata dolomitica.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza grosse variazioni, salvo aumentare le minime nei fondovalle prealpini. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 12°C, a 2000 m min 8°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 11°C, a 3000 m min 2°C max 3°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota deboli o moderati da Ovest, a tratti tesi sulle vette, 10-20 km/h a 2000 m, 10-30 km/h a 3000 m.
Sabato 21
Tempo atteso: In quota cielo parzialmente velato, con nubi in aumento solo in serata. Nelle valli inizialmente probabili nubi basse, specie sulle Prealpi, in diradamento in mattinata, con ampie schiarite; nel pomeriggio nubi basse sempre più estese, prima sulle Prealpi, in estensione alle Dolomiti verso sera.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Stazionarie, salvo aumentare nei valori minimi in molte valli. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 9°C, a 2000 m min 7°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 7°C max 10°C, a 3000 m min 2°C max 3°C.
Venti: Nelle valli deboli-variabili; in quota generalmente deboli occidentali, in intensificazione in serata sulle vette, 5-10 km/h a 2000 m, 10-30 km/h a 3000 m.
Domenica 22
Rapido peggioramento in mattinata e poi tempo perturbato, con precipitazioni estese e persistenti, deboli/moderate, anche a carattere temporalesco. Limite delle nevicate in brusco abbassamento nel pomeriggio fino a 1300-1600 m sulle Dolomiti e a 1700-1800 m sulle Prealpi. Miglioramento in serata con possibili forti raffiche di vento. Temperature massime in sensibile diminuzione, con minime raggiunte in tarda serata. Venti in quota moderati o tesi da Sud-Ovest, in rotazione a Nord e in intensificazione in serata.
Lunedi 23
Giornata in prevalenza soleggiata ma ventosa e piuttosto fredda, soprattutto in quota. Nelle valli raffiche di vento, con effetto Föhn che mitigherà un po’ le temperature. Previsore: B.R.