GIORNALE RADIO PIU, 21 LUGLIO 2017
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
INGRESSI NEL SITO IERI 2.987 PAGINE VISTE IERI 10.543
OGGI ALLA RADIO
8 05 LA RASSEGNA STAMPA, GAZZETTINO, CORRIERE DELLE ALPI, CORRIERE DEL VENETO. DA 34 ANNI DAL LUNEDI AL SABATO, L’APPUNTAMENTO QUOTIDIANO. DI MIRKO Mezzacasa
1020 Cassa Solidarietà Aziendale Lavoratori Luxottica APPUNTAMENTO MENSILE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
11 – 18 45 34×24 Mirco Bencivenni il programma per i 34 anni di radio piu in pillole
15 10 Campionato Agordino di Calcio AGORDINO SHOW LA SINTESI
1600 Voltago Medievale Giornate Medievali – Voltago Agordino (Belluno)
1645 HIT PARADE STORIA DELLA MUSICA E TANTE emozioni Mirco Bencivenni
203O Corrinvalle 2017
10 10, 20 10 ZAINO IN SPALLA, 11^ PUNTATA. ASCOLTA IL PROMO
METEO, DAL CENTRO DI ARABBA
LA CRONACA LOCALE, NEL NOTIZIARIO DELLE 9.30, 12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e nel gr della mezzanotte.
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FOTO COPERTINA, FESTA A CANALE D’AGORDO. QUESTA SERA CON I VOLONTARI DI VIA ROMA
SOCCORSE DUE RAGAZZE NELLA NOTTE
Sovramonte (BL), 21 – 07 – 17
Ieri alle 22.45 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, su richiesta di due ragazze che avevano perso l’orientamento ed erano finite in mezzo al bosco sotto dei salti di roccia. Le due giovani, entrambe scout sedicenni di Scorzè, erano partite dal Lago di Schener dirette al Rifugio Vederne e si erano perse all’altezza della Val Rosna. Ricevuto un messaggio whatsapp con la loro posizione, i soccorritori sono risaliti al punto in cui si trovavano, circa 500 metri sopra il sentiero in linea d’aria. Una squadra è quindi partita alla loro ricerca. Durante l’avvicinamento, le due ragazze sono state raggiunte da due compagni e ai quattro è stato chiesto di attendere e non muoversi, per non perdere i contatti e non trovarsi in situazioni di rischio. Alle 2 circa il gruppetto, che aveva acceso un fuocherello per farsi individuare, è stato trovato e i ragazzi sono stati accompagnati sulla strada in Val Rosna, dove sono arrivati alle 2.45 e dove li aspettavano gli amici.METEO: IN VENETO DICHIARATO STATO ATTENZIONE PER TEMPORALI IN MONTAGNA E ALLARME PER DISAGIO FISICO SULLA COSTA. ATTIVATO IL “PIANO CALDO” DELLA SANITA’.
Per tutto il fine settimana, il Veneto sarà interessato da condizioni climatiche particolari: da un lato la possibilità di forti temporali, soprattutto nelle aree montane, dall’altro l’afa, che si farà sentire principalmente nella zona costiera. Sulla base delle previsioni emesse dall’Arpav, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile Regionale ha quindi emesso lo Stato di Attenzione per criticità idrogeologica in alcune aree e la Dichiarazione di Stato di Allarme Climatico per disagio fisico nella zona costiera. Lo Stato di Attenzione per criticità idrogeologica è valido fino alle 8.00 di domani.
Cameriere contagiato dal morbillo, 250 ospiti dell’albergo a rischio
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COLLE SANTA LUCIA
Un’auto (in foto) si cappotta lungo la strada 48 delle Dolomiti nei pressi di Colle Santa Lucia: tanta paura ma per fortuna nessun ferito. Un’Audi A3, ieri poco dopo l’ora di pranzo, si è ritrovata ruote all’aria nei pressi del centro abitato. Forse una manovra azzardata ha provocato il capovolgimento del veicolo a bordo del quale viaggiava una coppia tedesca. Il bilancio dell’incidente si è chiuso con danni al mezzo e con qualche disagio alla viabilità.
LIVINALLONGO Gestione Servizi Pubblici informa che in Località ARABBA l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIO adeguata bollitura.
ACQUA INQUINATA ANCHE
IN VAL DI ZOLDO, nelle località FUSINE, MOLIN, MARESON, PECOL e PIANAZ
IN COMUNE DI SAN TOMASO AGORDINO LOCALITA’ PECOL E PIAIA
A OSPITALE DI CADORE CAPOLUOGO
All’acqua inquinata di San Tomaso, che non si può bere in località Piaia e Pècol se non previa bollitura, s’aggiunge anche l’acqua inquinata in territorio Fodom, nel centro di Arabba e a Larzonei. Se nella frazione alta le utenze si contano sulle dita di due mani ad Arabba le cose sono diverse. “Infatti – dice il sindaco Leandro Grones – ai 305 abitanti del paese vanno sommati i 2500 posti letto delle strutture alberghiere ed extra alberghiere, siamo in piena stagione. Ovviamente questo disagio non è per nulla piacevole, tanto ai nostri cittadini che ai turisti non è sempre facile spiegare il perché i nostri acquedotti portano a questa situazione”. Acqua inquinata e Bim Gsp ordina di non bere l’acqua perché le analisi di routine eseguite dall’Ulss 1 Dolomiti hanno evidenziato la presenza di batteri nei campioni d’acqua prelevati dalla rete idrica locale. “Si tratta dell’acquedotto principale ad Arabba – dice il sindaco – mentre a Larzonei è “fuori uso” uno dei due. Ipotizzerei che i problemi sono legati ai recenti nubifragi. Non ci resta che attendere nuove analisi sperando di tornare al più presto nella normalità”.
Arabba acqua da non bere, ma fortunatamente acqua. In altre stagioni sia d’estate che d’inverno in passato era andata anche peggio, non per inquinamento ma per carenza d’acqua negli acquedotti che spesso e volentieri lasciava a secco abitazioni ed alberghi, proprio nell’ora del rientro dalle piste da sci (d’inverno) dei turisti bloccati magari mezzi insaponati sotto una doccia…spenta. Anche questo a suo tempo non è stato facile da spiegare agli ospiti.
BELLUNO: ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE RISPONDE AL CONSIGLIERE AZZALIN
“Credo che se il consigliere Azzalin parlasse di argomenti che conosce, eviterebbe brutte figure. Basterebbe che si studiasse i dati di una Provincia che dimostra invece di non conoscere. Se solo avesse guardato i bilanci della Provincia di Belluno, avrebbe scoperto che i trasferimenti della Regione sono passati da 17 a 38 milioni di euro dal 2011al 2015, mentre nello stesso arco di tempo i trasferimenti statali sono passati da 28 milioni a zero. Risulta quindi goffo il tentativo di attribuire alla regione i problemi di bilancio della Provincia”. Lo sottolinea l’Assessore regionale all’ambiente, bellunese, rispondendo alla polemica sull’autonomia di Belluno da parte del Consigliere regionale dell’opposizione.
“Mentre anche il presidente della Provincia di Vicenza, della sua stessa parte politica – aggiunge l’Assessore – protesta contro i tagli statali, mentre anche lo Stato distrugge le Province, Azzalin tenta di far ricadere le oggettive colpe del Governo sulla Regione”.
“Purtroppo per lui – incalza l’Assessore regionale – i numeri dimostrano inequivocabilmente il contrario, tanto che grazie all’ultimo taglio del governo nazionale sui fondi del trasporto pubblico locale, la Dolomiti bus, azienda per il 60% della Provincia di Belluno, è costretta ad aumentare il prezzo del biglietto scaricandolo sui cittadini”.
“Comunque stia sereno Azzalin – conclude l’esponente di Palazzo Balbi – perchè anche sulla caccia non ci sarà nessun accentramento, in quanto la materia è oggetto di confronto con i cacciatori e con la Provincia di Belluno per il trasferimento delle competenze”.
GOSALDO_FONDI DI CONFINE LA BEFFA DELLA STRADA… DI NESSUNO
Gosaldo comune capofila e Comuni consociati (Taibon, Gosaldo, Voltago, Val di Zoldo), stanno per perdere un contributo di 2 milioni 480 mila euro dei fondi di confine per l’intervento di miglioramento del collegamento stradale fra le provincie di Trento e Belluno lungo la ex regionale 347 del Duran e Cereda, un bando del 2012 quando ancora si parlava di fondi Brancher. I 3 cantieri di Gosaldo, i 2 di Voltago, quelli di Taibon a ponte Brugnach e Goima in Val di Zoldo non apriranno nonostante siano già stati appaltati i lavori. La Regione, infatti, dopo aver dato l’assenso all’operazione di cofinanziamento da 2,5 milioni nel 2014, ha ora fatto retromarcia perché da gennaio la strada è in capo alla Provincia.
“Era questo l’accordo tra i Comuni, Fondi di Confine e Regione Veneto – spiega il sindaco di Gosaldo Giocondo Dalle Feste – con Veneto Strade incaricata di tutta la parte progettuale e burocratica e su interventi puntuali scelti da loro, non dai Comuni, quindi per le esigenze di Veneto Strade. A marzo in un incontro a Venezia con l’assessore Elisa De Berti mi è stato chiarito che la Regione non ha i soldi per una strada provinciale. Il problema è che nemmeno la Provincia i soldi li ha, la strada non è ancora in carico all’Anas e non sappiamo se l’Anas intenderà un giorno cofinanziare i progetti”.
Eppure i lavori sono già iniziati nella stagione autunnale, a Frassenè un primo intervento da 156 milioni di euro, il secondo previsto a Gosaldo avrebbe dovuto iniziare a febbraio.
“Ma non è iniziato – ricorda Dalle Feste – i lavori dovevano essere avviati a novembre, ma la stagione invernale ha obbligato al posticipo, che ne sapevamo che a gennaio sarebbero state cambiate le carte”.
E chi pagherà i primi 156 milioni?
“Veneto Strade – risponde con sicurezza il sindaco – ovviamente il comitato fondi di confine ci ha spiegato che il contributo non può essere dilazionato, peggio non può essere erogato se non c’è il cofinanziamento da 2,5 milioni, perché questo ci ha assegnato più punteggio in graduatoria a scapito di altre progettualità di altri Comuni”.
Quindi pare segnato il destino della provinciale 347 del Duran e Cereda che dal confine con il Trentino a Sagron Mis cambia denominazione in strada statale 347 del Cereda.
“Ne ho parlato con i colleghi sindaci, con Leandro Grones, con Michele Costa per capire come uscire da questa situazione con future progettualità che possano ambire ai fondi di confine.
GOSALDO_FONDI DI CONFINE 2_DALLE FESTE E DE MENECH
l’Intervento di miglioramento della 347 del Duran e Cereda è il progetto che meglio interpreta lo spirito dei fondi di confine, già Odi e Brancher. Denaro fluente per opere importanti tra Comuni confinanti, quelli veneti e quelli a statuto speciale. La scelta dei Comuni ha privilegiato un’opera a servizio di più territori.
“Lo abbiamo fatto spesso -spiega il sindaco di Gosaldo Giocondo Dalle Feste – per questo progetto abbiamo trovato 2,5 milioni di euro, 1,7 per la tangenziale di Agordo, altri 2,5 milioni per la viabilità interprovinciale e poi anche i soldi per l’ospedale di Agordo che sono 2,5 milioni. Nessuno di questi progetti è di competenza dei Comuni sempre più a corto di denaro, che rinunciano a opere importanti per la loro comunità mettendosi a disposizione di un’intera provincia. Per questo ci disturba che un intervento da 5 milioni di euro vada in fumo perché la Regione Veneto non ha ottemperato ai patti, alla parola data nel 2014”.
Roger De Menech, presidente del comitato fondi di confine invita a fare massa critica per approfittare delle opportunità come Cortina e il Cadore stanno facendo in ottica Mondiali 2021, soprattutto in tempi in cui necessita un progetto strategico importante per superare il punto critico: Belluno. “L’interconnesione con l’Agordino e con la provinciale 1 – dice De Menech – è necessaria, dal Mas in poi le criticità sono state in gran parte risolte, la strada è scorrevole. Il vero nodo è proprio Belluno, qui devono confluire idee, forze e investimenti”.
COMITATO PARITETICO FONDO COMUNI CONFINANTI A BOLZANO: FIRMATA INTESA PER PROGETTO COMPRENSORIO COMELICO SUPERIORE – SESTO PUSTERIA
FIRMA PER IL CAROSELLO SCIISTICO TRA ALTA PUSTERIA E COMELICO
Siglata a margine della riunione del Comitato comuni confinanti un’intesa tra le Province di Bolzano e Belluno, i Comuni di Sesto e Comelico superiore per la realizzazione di infrastrutture che porteranno alla completa integrazione dei comprensori turistici “Croda Rossa-Monte Elmo” e “Comelico superiore”. “Un percorso sciistico e turistico fondamentale – si legge nel documento sottoscritto – per la zona del Comelico Superiore e di Sesto per favorire lo sviluppo turistico dell’intera area”. Per il progetto è previsto un investimento complessivo di 44 milioni di euro, il 70% coperto con fondi pubblici e il 30% da privati. ” Questo è un chiaro esempio – sottolinea il Presidente De Menech – di cooperazione tra due territori che riconoscono la fondamentale importanza di un progetto fortemente strategico che ora, con questa intesa operativa trova il suo naturale completamento; il Fondo oltre a distribuire risorse ha lo scopo di coltivare la collaborazione e l’integrazione tra i territori; stanno prendendo corpo moltissimi progetti con questa visione, fra i tanti sottolineo il finanziamento di progettualità come la circolare ferroviaria delle Dolomiti e la grande connettività delle piste ciclabili.”
“Un ulteriore passo avanti – dichiara il Sindaco di Comelico Superiore Staunovo – che dimostra che tutti gli enti sono convinti e determinati nel realizzare il collegamento tra Passo Monte Croce e Signaue.”
Il progetto è inserito nell’area montana meno turisticamente sviluppata del Veneto che, a differenza di altre zone limitrofe, risulta “soggetta ad un processo di spopolamento”. Per contribuire a frenare questo processo gli amministratori dell’area hanno deciso di puntare sul turismo, realizzando delle infrastrutture turistiche invernali collegate con gli impianti dell’adiacente comprensorio di Sesto Pusteria. In dettaglio è previsto di collegare gli impianti esistenti in Comelico già realizzati grazie al co-finanziamento del Fondo Odi, con due nuovi impianti di risalita in territorio bellunese.
La cabinovia “Popera” permetterà di scendere dall’omonima pista da Campotrondo in Valgrande fino alla Cima dei Colosei attraverso il collegamento con la pista di monte Croce. La seggiovia “Valgrande” con agganciamento automatico da 4 o 6 posti darà accesso alla pista da Campotrondo in Valgrande fino all’intersezione con la pista Campo. Inoltre, al Passo Montecroce Comelico, al confine tra le due Province, è prevista la nuova cabinovia “Kreuzberg-Signaue”, fondamentale per il collegamento al complesso sciistico di Sesto Pusteria. “L’obiettivo fondamentale dell’intervento – si legge nel progetto – è quello attivare un efficace sviluppo economico e conseguentemente recuperare la struttura socio-demografica dell’area, fattori che registrano un’evidente perdita di competitività e di capacità autorigenerativa rispetto alle aree confinanti”.
Questa tranche del progetto prevede investimenti per 38,5 milioni, 26 dei quali provenienti dal Fondo comuni confinanti, 11,5 dai privati e 1 dal Comune di Comelico. Per il collegamento tra Passo Monte Croce e Signaue, nel comprensorio di Sesto, è previsto un ulteriore investimento di 5,5 milioni, anche in questo caso “misto”, con una partecipazione diretta della Provincia di Bolzano. Un intervento, questo, reso possibile con l’approvazione di un articolo di legge nella omnibus di fine giugno che prevede la possibilità di finanziare interventi di valenza sovraregionale. Nel progetto complessivo sono compresi anche impianti di innevamento, aree di parcheggio, sistemi antivalanghe, bacini di accumulo per innevamento e acquisto mezzi battipista. Stando alle previsioni dei progettisti per completare l’iter burocratico e i lavori si arriverà alla stagione invernale 2019-2020
VACCINI, IL VOTO DI GIOVANNI PICCOLI
“Ho votato no: è un provvedimento che crea soltanto confusione scaricando tutte le responsabilità su Usl e scuole, quindi – ancora una vo
lta – a livello locale”. A dirlo è il senatore Giovanni Piccoli dopo che Palazzo Madama ha dato il via libera con 171 sì al provvedimento sull’obblig atorietà dei vaccini che dovrà essere convertito in legge entro il 6 agosto. “Ho votato in difformità da Forza Italia che, devo ammettere, si è sfilacciata su un tema di assoluto rilievo”, la premessa di Piccoli. “Innanzitutto c’è una questione di forma: un’operazione di questo tipo non può essere portata avanti con un decreto legge, bensì attraverso una legge ordinaria.
La tematicaper quanto importantissima, non ha carattere emergenziale o d’urgenza”. C’è poi il problema economico: “Non c’è chiarezza sulle coperture finanziarie sia per l’acquisto dei vaccini che per la riorganizzazione del personale che dovrebbe derivarne”, sottolinea Piccoli. “Come se non bastasse, si va a sovraccaricare dirigenti scolastici e aziende sanitarie: il Governo, in questo modo, si deresponsabilizza in maniera codarda”, conclude Piccoli.“Come al solito, le migliori intenzioni diventano propaganda”.
REFERENDUM SULL’AUTONOMIA «ARRIVATI A QUESTO PUNTO PER COLPA DEL GOVERNO»
«De Menech smetta di addossare tutte le responsabilità sulla Regione e riconosca le gravi colpe del suo governo»: il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti risponde così alle considerazioni dell’ex segretario regionale del Partito Democratico sul referendum provinciale per l’autonomia. «Si può lavorare e fare ancora molto sull’attuazione della legge 25, – affermano dal movimento – ma è indubbio che la situazione di gravissima crisi che l’ente Provincia sta attraversando va addossata alle politiche degli ultimi anni di governo». Lungo, per il Bard, l’elenco delle colpe dei governi Letta-Renzi-Gentiloni: «Partiamo dal taglio dei trasferimenti statali; – spiegano dal consiglio federale – praticamente azzerati, così come azzerata è stata la democrazia, con la legge Delrio, palesemente incostituzionale e purtuttavia oggi ancora in vigore. Non dimentichiamoci le promesse fatte sul finanziamento al decreto enti locali e sui soldi per Veneto Strade, finora rimaste insoddisfatte. Chiudiamo con un tasto dolente, per il nostro movimento e i bellunesi tutti: sono passati oltre due anni dalla firma dell’accordo per il ripristino dell’elettività della Provincia di Belluno, e i rappresentanti bellunesi in maggioranza non hanno fatto nulla per portare in discussione l’argomento». «Siamo arrivati a questo punto per colpa delle politiche conservatrici e centraliste di questo governo; è ora di voltare pagina, di chiudere un tristissimo capitolo nella storia italiana che ha visto gli enti locali trasformarsi in semplici uffici burocratici, senza capacità economiche e dignità politica», affermano dal Bard, concludendo: «Vorremmo infine ricordare all’ex segretario regionale PD che il referendum provinciale sull’autonomia è stato votato all’unanimità da 44 sindaci di ogni estrazione politica: se De Menech e il suo partito vogliono mettere il cappello su un’iniziativa autonomistica per questa provincia, è il caso che cambino bersaglio e tirino fuori dal cassetto nel quale è stato dimenticato l’accordo dell’aprile 2015».
ALTO CORDEVOLE _MONDO VENATORIO
E’ Alberto Colleselli il nuovo presidente del Distretto venatorio agordino. Colleselli di Colle Santa Lucia subentra a Leandro Grones di Livinallongo che ha rassegnato le dimissioni dopo 21 anni di impegno alla guida del sodalizio. Alberto Colleselli è persona di grande esperienza nel settore venatorio in campo regionale – provinciale e zona Alpi. L´ex generale del Corpo Forestale dello stato attualmente ricopre le cariche di presidente provinciale della Federcaccia e presidente della Riserva di Caccia di Colle Santa Lucia “Persona capace e combattiva – dice di lui il cacciatore Fodom Franco Pra – sempre in prima linea per difendere le riserve alpine della provincia di Belluno in campo regionale. I cacciatori agordini, augurando buon lavoro al neo presidente auspicano di essere sempre e costantemente informati”.
FELTRE_PARCO Diteci la vostra! Uno studio congiunto di Parco e Universita’ sulle opinioni dei visitatori Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, con il Dipartimento TESAF dell’Universita’ di Padova, la University of Technology di Sydney (Australia) e la University of Waikato (Nuova Zelanda), ha avviato una serie di indagini per conoscere le tipologie dei visitatori del Parco e il loro grado di interesse e di soddisfazione nei confronti dei servizi offerti dall’area protetta. Conoscere le aspettative di chi visita il Parco ci serve per poter migliorare i servizi offerti.
“Per questo – si legge nella nota del Parco Nazionale – chiediamo a tutti coloro visitano il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, di rispondere ad alcune domande, cliccando su QUESTO LINK e compilando il breve questionario on line. Pochi minuti del vostro tempo ci aiuteranno a rendere migliore la vostra prossima visita al Parco. Il questionario e’ anonimo e i dati saranno utilizzati esclusivamente a fini scientifici”
VOLTAGO MEDIEVALE, CI SIAMO!
rievoca il Medioevo nel quale vanta un passato “Di qui passaron le più svariate genti di mestieri e pensieri”. La borgata di Voltago e la frazione più in alto di Frassenè per un intero fine settimana respireranno l’aria medievale.
“E’ dal 1150 che Baldovino e Margordo del casato dei Da Voltago, non scrutano il paese dalle bifore o trifore del loro maniero. Oggi, dopo quasi 900 anni, è arrivato il momento di ritornare alle antiche arti e mestieri, ai medievali riti e duelli, alle remote usanze e abitudini lasciandosi rapire dal fascino del secolo buio”, è questo l’accattivante invito degli organizzatori della due giorni in programma domani e domenica 23 luglio rappresentato dalla storica bifora che guarda all’imbiancato monte Agner.
Il programma in piazza della chiesa ed al Parco Laghetti di Frassené, prevede campi storici con didattiche e scene di vita medievali, presentezione del codice miniato di Vico Voltagi, il racconto di quello che succede lungo il sentiero dei briganti, intrattenimento medievale per i più piccoli con la compagnia dei giullari che rievocherà storie dell’immaginario e fantasticheria dell’epoca, scaramucce ed inganni nelle dispute tra cavalieri e arcieri, bestiario medievale (animali simbolici nell’arte cristiana) con l’autorevole intervento della dottoressa Anna Torterolo esperta di storia medievale.
Nei due giorni in paese tra le botteghe storiche degli artigiani, saranno aperte le “taverne medievali” con ristorazione fin dal mattino e anche oltre il calar del sole. Domenica 23 luglio messa con benedizione degli stendardi delle compagnie medievali, simulazione di duelli e vestizione in puro stile dell’epoca.
Tutti gli eventi promettono di coinvolgere il pubblico nella pura vita civile e militare del XIII secolo dentro e fuori di campi storici che verranno realizzati, all’imbrunire del secondo giorno il gran finale con la lettura pubblica al popolo del manoscritto ritrovato.
Il programma completo dell’evento in programma sotto all’Agner è pubblicato sulle pagine del sito internet: www.voltagomedievale.it.
AGORDO PER I TERREMOTATI
ALLEGHE PER I TERREMOTATI
CON EMERGENCY
SOSPIROLO_INCONTRO-ULSS1 Oggi alle 15.30 al centro civico di sospirolo ci sarà un incontro organizzato dal Comune di Sospirolo, in collaborazione con l’ulss Dolomiti, sul tema dell’alimentazione nell’anziano con la dottoressa della UOC di Geriatria Serena Bertolio.
SEDICO CENTRO CONSORZI Si terrà oggi alle 17 presso il Centro Consorzi di Sedico, il seminario tecnico a libero ingresso, dal titolo: “Il rischio sismico in azienda: procedure e consigli pratici”. Un seminario per le imprese e per tutti coloro che sono interessati a conoscere la tematica “sisma”. Un incontro che vuole fornire ai presenti, alcune fra le competenze tecniche e pratiche per operare nel rispetto delle norme durante una situazione di Rischio Sismico. Al seminario hanno aderito già una cinquantina di aziende locali, che si sono registrate mediante la compilazione del modulo aperto. Interverranno: Diego Da Canal del CATA Centro Consorzi, Arch. Fabio Jerman dei Vigili del Fuoco Ing. Nicola Canal dell’Ordine degli ingegneri di Belluno.
LIVINALLONGO Domani verrà inaugurata ad Arabba in Sala Boè dell’ Ufficio Turistico, la mostra fotografica: “Album dal Fronte – 1915-1917. Immagini dalla Guerra nelle Dolomiti di Livinallongo”. Avviata a maggio 2015, la mostra è alla sua 6a esposizione, e raccoglie le fotografie di un album, realizzato da un ufficiale abruzzese Arturo De Sanctis di Spoltore (Pescara) a seguito della sua partecipazione alla Grande Guerra proprio nel Fronte Dolomitico di Livinallongo al quale si riferiscono tutte le foto dal 1915 al 1917. Nelle 210 pagine dell’Album sono collocate 535 fotografie contornate da decorazioni e 40 tavole originali di disegni in china e acquarello, realizzati da disegnatori al fronte. Ancora in discreto stato di conservazione dopo 100 anni, le immagini sono state riprodotte in circa 2 anni di lavoro, da Andrea Morelli con le più avanzate tecniche digitali che ne hanno migliorato in modo apprezzabile la visibilità e quindi la possibilità di ingrandimento per la stampa. La mostra espone tutte le pagine dell’Album e, in un settore specifico, tutte le fotografie raggruppate sotto argomenti tematici associabili al Fronte di Livinallongo. Sono inoltre esposti una serie di pannelli nei quali vengono illustrati gli scenari storici e strategici del conflitto e un interessante documentazione fotografica di raffronto ieri/oggi, ripercorrendo i luoghi del Fronte Dolomitico.
La mostra, nel suo percorso itinerante, si è arricchita di approfondimenti e ricerche da cui sono scaturiti incontri tra le memorie di compagni di fronte di De Sanctis, come quelle di Giuseppe Vantini e, la più importante, quella di Cesare De Lollis. Nato nel 1863, abruzzese, professore universitario di letteratura italiana, critico, filologo e scrittore, amico personale di Gabriele D’Annunzio e di Benedetto Croce, De Lollis, all’età di 52 anni, decide di arruolarsi volontario e viene destinato al fronte di Livinallongo dove scrive un diario che, solo molti anni dopo la sua morte viene pubblicato col titolo Taccuino di guerra (edito da Sansoni, Firenze 1955). Il contenuto del libro conferma il suo stretto legame con le immagini della mostra e insieme, immagini e libro, costituiscono un inedito reportage sia sulle vicende del conflitto, sia su quelle umane di soldati e popolazioni locali nonché un’interessante documentazione sul territorio dolomitico di Livinallongo.
L’inaugurazione è fissata per domani alle ore 17.00 presso la sala Boè dell’Ufficio Turistico di Arabba. Interverranno per i saluti: il Sindaco di Livinallongo del Col di Lana, Leandro Grones; l’Assessore alla Cultura e Turismo, Michela Lezuo; Il Presidente dell’Associazione Turistica Arabba Fodom Turismo, Manuel Roncat e Francesco Mutignani, Presidente dell’Associazione “Balbino Del Nunzio di Padova. I relatori saranno, nell’ordine: Andrea Morelli, Curatore della mostra; Enzo Pace, Docente di Sociologia all’Università di Padova; Luciana Palla, Ricercatrice storica delle Comunità Ladine e Prima Guerra Alpina; Italo Vantini e Franz Pozzi Brunner, Curatori della mostra. L’esposizione rimarrà aperta dal 22 luglio al 20 agosto 2017, dalle 8.45 alle 12.15 e dalle 15.30 alle 18.30, da lunedì a domenica con ingresso libero. All’interno è disponibile il catalogo “Album dal Fronte”. Nel periodo della mostra saranno tenute 2 conferenze presso la sala Boè: – Martedì, 8 agosto 2017: “I giornali di trincea” a cura di Italo Vantini – Venerdì, 18 agosto 2017: “100 anni dopo al Fronte Dolomitico. Luoghi e paesaggi di ieri e di oggi” a cura di Andrea Morelli e Franz Pozzi Brunner.
TAIBON – CAPRILE 3-0 TAIBON IN SEMIFINALE, CAPRILE ELIMINATO NEL QUARTO DI FINALE BIS A TAIBON AGORDINO
GOL: pt. 11′ e 12′ Cancel. st. 24′ F. Sibillon
TAIBON: Somma, Pireci, Favaro, , Dell’Agnola, G. Sibillon, M. Gaz, Soccol, D. Gaz, F. Sibillon, Cancel, Campedel. Allenatore: Romano Costantini.
CAPRILE: A. Fontanive, Da Tos, Levis, Nicolao, Testori, P. De Toni, Cervo, Cattonar, Scopelliti, L. De Toni, D. Fontanive. Allenatore: Roberto Fontanive
Come domenica il Taibon preso per mano da Filippo Cancel, batte il Caprile e raggiunge il Le Ville in semifinale, più facile ieri sera per i ragazzi di Romano Costantini in doppio vantaggio dopo 12′. Nella partita ripetuta per errore arbitrale non è quindi stato necessario il ricorso agli extra time. Buon per il Taibon che avrà qualche tossina in meno da smaltire prima della partita di domenica a Gosaldo con la squadra di Agordo. Fine corsa per la seconda volta per i campioni del Caprile ieri sera arrivati al Cesare Scatena privi di 4 giocatori tra cui il portiere titolare Alessandro De Lazzer e il bomber della vallata Loris De Val. Assenze pesanti per mister Roberto Fontanive, molti di più rispetto all’assenza di Davide Costantini del Taibon (per infortunio), l’autore delle due marcature nella prima edizione dell’incontro.
All’11’ si sblocca il punteggio fa tutto Cancel, stoppa di petto e beffa Fontanive con la palombella. Passano 2′ e il Taibon raddoppia ancora con lo stesso Cancel e la partita finisce qui, quando Il bomber di razza calcia al volo e fa secco per la seconda volta in 12′ Alberto Fontanive. Solo nella ripresa i ragazzi di Fontanive si avvicinano al gol, Testori colpisce in pieno l’incrocio dei pali. Il tris del Taibon arriva dai piedi di Filippo Sibillon che coglie l’assist di Favero per bucare il portiere. La squadra di Costantini continua a premere ma senza infierire sul risultato e appuntamento a domenica a Gosaldo per le semifinali.
AUDIO E INTERVISTA A FILIPPO CANCEL
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SPORT KART, TORMEN AD UN’ACCELERATA DAL PODIO
La stoffa è sempre più quella del campione, anche se ad Adria Rovigo in classifica Marco Tormen è finito quarto, a un passo dal podio. Diversamente dalle gare precedenti nessun metallo al collo, ma la consapevolezza che comunque è stata un’impresa. Il pilota agordino portacolori dello Jesolo Race nelle prove della quarta tappa del campionato italiano è carambolato all’ultimo posto, dietro tutti in seguito al problema al cerchione posteriore. Pur con un pneumatico in meno dei 6 concessi per tutto il fine settimana, Tormen ha spinto al massimo nelle successive qualifiche recuperando 30 posizioni fino al ventesimo posto in griglia. La domenica in gara 1 altro salto in avanti fino alla nona posizione. In finale la partenza di Marco Tormen è sublime, un giro dietro l’altro, un record dietro l’altro fino a tallonare il trio di testa. Al termine il quarto posto con un po’ di rammarico di tutto il team per quelle qualifiche falsate dal guasto al cerchione ma anche una pole position mancata per un niente nelle qualifiche del sabato. Prossimo e ultimo appuntamento con il campionato italiano sul circuito di Siena i primi tre giorni di settembre, poi il Mondiale in Germania.