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OGGI ALLA RADIO
8 05 la rassegna della stampa quotidiana, Gazzettino, Corriere delle Alpi e Corriere del Veneto.
1030 Se Desmonteghea 2016 – 12° edizione speciale evento FALCADE
1110 COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA Loris Scussel
1310-1800 LE CLASSICHE Maurizio Melita
1330-1930 Rock in Quota Luca Carli
1400 ELECTRO CHOC – DJ Jack Selva Radio Show Jacopo JJ Selva
1500 LA METEO
15.10 THE DELLE TRE LA CLASSIFICA DI Marco Gaz
1645 LA HIT PARADE Mirco Bencivenni
2030 HOCKEY AL PUNTO GIUSTO, CAMPIONATO DI SERIE B, ALLEGHE-APPIANO
GIORNALE RADIO LOCALE: 9. 30. 12. 30 PRINCIPALE, 14. 30, 16. 30, 18. 30 e alla mezzanotte.
meteo: 6.30, 9.30, 12,30, 15,00 DIRETTA METEO CON IL CENTRO DI ARABBA, 20. e alla mezzanotte
MERCATINI, ricerca lavoro e mercatino pulci: al 40′ minuto: 6.40* 740, 10.40*, 11.40, 14.40*, 15.40, 17.40 * 19.40, 22.00, 22.05* (*mercatino pulci)
PER ASCOLTARE I FILE AUDIO PRIMA SPEGNERE LA RADIO ON LINE DALLA COLONNA DI DESTRA EVITANDO SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI
SAN TOMASO Bim Gsp informa che a San Tomaso Agordino nelle località Canacede, Ronch e Pianezze l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile. A darne comunicazione, oggi, l’Ulss 1 di Belluno che ha rilevato la presenza di batteri nei campioni d’acqua prelevati dalle reti idriche locali, l’uso alimentare è consentito previa bollitura.
ROCCA PIETORE DAL 16 GIUGNO CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE
il bollettino dal centro meteo di Arabba
DI CLAUDIO PRA: Il foro, anzi i fori equinoziali della Civetta confermano che l’ autunno è iniziato. Nella prima foto i raggi solari fuoriescono da quello più grande mentre nella seconda dal piccolo, spesso intasato di neve in primavera.
NELLA RASSEGNA STAMPA IN ONDA ALLE 8-05
ALPAGO, GUERRA AI LADRI: TUTTI DI RONDA, A Torch altri 3 colpi, le fototrappole dei cacciatori inquadrano 2 individui sospetti. A Chies pattuglie notturne per le strade del paese. Oltre 100 gli iscritti al gruppo vigilantes volontari
LONGARONE, PROCONDO SALVA: ARRIVA DE LONGHI Un contratto triennale d’affitto fa ben sperare i 290 dipendenti
FELTRE LINGUA BLU accelerata sui vaccini
CAPRILE Paese in festa per i 150 anni dell’Hotel Posta
CORTINA: UBRIACA SI INVENTA LO STRUPRO
SOCCORSO ALPINO E GUARDIA DI FINANZA LAVORERANNO IN SINERGIA
LIBA, DRONI FRANCESI PER CERCARE DANILO CALONEGO
SOSPIROLO TRATTORE DI RIBALTA DOPO LO SCONTRO
SOSPIROLO I Vigili del Fuoco di Belluno sono intervenuti alle ore 09:00 in località Ponte Mas nel comune di Sospirolo per un incidente stradale a seguito di una collisione tra un’auto ed un trattore agricolo. Sul posto una auto pompa serbatoio ed una autogru , unitamente a personale sanitario di Belluno ed i Carabinieri di Santa Giustina.
ESCURSIONISTA SI INFORTUNA SOPRA LA VAL D’OTEN Attorno alle 18.40 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Pieve di Cadore per un’escursionista che si era procurata una probabile distorsione alla caviglia, scendendo dalla strada che dal Rifugio Antelao porta a Pozzale, sopra la Val d’Oten. Raggiunta da una squadra in fuoristrada, A.M., cinquantenne di Mestre (VE), è stata accompagnata all’ospedale per gli accertamenti del caso. RICERCA IN VAL D’OTEN, ALLARME RIENTRATO Mentre il Soccorso alpino si stava preparando per la ricerca della fungaiola in Val d’Oten, dalla zona in cui si erano perse le tracce è scesa un’auto. I soccorritori hanno quindi chiesto alla conducente se per caso l’avesse vista ed effettivamente lei aveva incrociato proprio una donna corrispondente alla descrizione che stava scendendo sulla strada. Contattati, i carabinieri hanno fatto una verifica e hanno scoperto che la cercatrice di funghi era nel frattempo tornata a casa. L’allarme è quindi rientrato.
PROCOND Belluno: “Ottima notizia per i 290 lavoratori di Longarone. L’accordo che vede la De’ Longhi “affittare” la Procond Elettronica riaccende le speranze per un’azienda che, come abbiamo detto poche settimane fa, lavora bene e rappresenta un know how che non si poteva assolutamente disperdere”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, poche settimane fa, ha portato il caso della Procond Elettronica di Longarone (Belluno) in Parlamento con un’interrogazione parlamentare al Governo
«Con la firma del contratto d’affitto siglato questa mattina a Longarone, si celebra il primo passo verso il salvataggio definitivo della Procond». Il deputato bellunese Roger De Menech, saluta con soddisfazione la decisione di De Longhi Spa di affittare per tre anni il ramo d’azienda di Procond Elettronica di Longarone. «Era una notizia che ci aspettavamo da qualche giorno e desidero ringraziare pubblicamente Giampiero Castano, coordinatore dell’Unità di missione del Ministero per lo sviluppo economico, per aver lavorato a questo risultato. In questa vicenda va sottolineato anche il ruolo positivo dei sindacati e delle istituzioni, a partire dal Comune di Longarone. Tutti gli attori in campo si sono mossi bene e coordinandosi tra loro». Anche il primo atto dell’amministratore delegato Fabio De Longhi di incontrare i lavoratori «mi sembra un nuovo inizio molto promettente». Ora, afferma De Menech, «non ci resta che augurare buon lavoro a De Longhi e auspicare che entro i prossimi tre anni si possa arrivare alla soluzione definitiva della crisi».
NUOVI AUMENTI DELL’ACQUA DAL 2017
150 ANNI DELL’HOTEL POSTA AD ALLEGHE
“Floriano Pra ha saputo con intelligenza, lungimiranza, passione e cuore fare della valle più arretrata della provincia un modello di sviluppo in una comunità che ha saputo crescere senza perdersi”. E’uno, ma non l’unico dei complimenti ricevuti dalla famiglia Pra nel 150esimo dalla fondazione dell’Hotel alla Posta a Caprile di Alleghe. Ad emozionare l’ex assessore regionale ci ha pensato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianclaudio Bressa. Ha fatto altrettanto il presidente di Confcommercio Paolo Doglioni che citando Winston Churchill ha detto “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale, è il coraggio di continuare che conta ed è quello che fa tutti i giorni la famiglia Pra, un esempio che continua da 150 anni conosciamo passato e presente il futuro è in cantiere”. E in cantiere in effetti ci sono già due menti importanti, quelle di Alessandro e Francesca, nipoti di Floriano ed ormai inseriti a tutto tondo nell’industria di famiglia. Si commuove Francesca guardando gli argenteii capelli del nonno che gli stringe la mano confidando sul suo impegno per il futuro. E’ sicuro di se Alessandro, il figlio di Sergio Pra e Daniela Mares, che dalla scuola ha ricevuto i giusti insegnamenti per continuare una storia importante. “Abbiamo bisogno di avere costantemente dei punti di riferimento degli albergatori – ha detto l’assessore Federico Caner in rappresentanza della Regione Veneto – le persone che abitano la montagna conoscono i problemi e permettono a noi amministratori di confrontarci. Grazie a tutta la famiglia Pra, anche a Franco (fratello di Floriano nrd.) che con Renata gestisce lo Sport Hotel di Arabba”. Floriano e Sergio Pra hanno raccontato una lunga storia fatta da uomini e donne, nel luogo dove ieri sostavano i viandanti lungo la strada tra Impero Asburgico e Regno d’Italia (1866) e dove in seguito hanno alloggiato tanti visitatori. “Motivo di orgoglio per Alleghe – ha detto il sindaco Siro De Biasio – questo traguardo è il vanto di tutto il paese”. Floriano e Sergio non hanno dimenticato l’importanza delle donne, Marisa, Paola, Rita, Daniela, Francesca, ma anche le nonne e bisnonne che hanno saputo far crescere attività e famiglia “La nostra vera forza”, hanno rimarcato padre e figlio. “Siete arrivati a 150 anni e avete ancora voglia di proseguire e essere all’altezza di tutte le situazioni – ha concluso la presidente della Provincia Daniela Larese Filon – stiamo lavorando tutti per dare al territorio le maggiori opportunità”.
GALLERIA FOTO, GRAZIE A GIANNI SANTOMASO
LIVINALLONGO L’estate sta finendo e con essa anche la tregua in Comune di Livinallongo del Col di Lana. La minoranza ha affilato le armi e sta per ingaggiare una battaglia con il sindaco Leandro Grones, ma anche con alcuni membri della maggioranza.
“Stiamo studiando le carte – dice il gruppo d’opposizione – tra queste un ordine di diffida che impone la regolarizzazione dello stato dei luoghi per opere edilizie abusive realizzate su suolo di proprietà del Comune di Livinallongo. Saranno comunque puntuali le interrogazioni che presenteremo prossimamente al sindaco per conscere se tra gli “abusivi” vi siano consiglieri comunali o parenti”. Sorarui fa riferimento ad un esposto dello scorso maggio relativamente alla segnalazione di una “fatiscente struttura vicino al campo da hockey”. Il sopralluogo avrebbe riscontrato la presenza di una parte di gru da cantiere su una superficie di 20 metri quadrati, 20 metri di altezza delimitata da paracarri e tubi rossi probabilmente adibita alla realizzazione di strutture in ghiaccio durante l’inverno. Di qui la diffida a regolarizzare le posizioni nei 30 giorni.
Il gruppo dell’ex sindaco Ugo Ruaz, Claudio Sorarui e Lorenzo Pellegrini ritorna alla carica anche su un altro argomento, una risposta mai arrivata e attesa dal 25 novembre del 2014. “Allora in occasione di quel consiglio comunale il sindaco diede mandato al segretario di dare una risposta alle domande poste – dice la minoranza – ma ad oggi ancora stiamo aspettando. Visto e considerato l’interesse pubblico di quei fondi e la possibilità di apportare migliorie al cimitero di Pieve come chiesto dai frazionisti di Pieve ci sembra dovuto ed opportuno sia chiarita questa situazione a breve”. L’interrogazione del 2014 ricordava che nel 1998 un’anziana donna residente a Livinallongo e ospite per molti anni di Villa San Giuseppe aveva espresso il desiderio a norma di legge di donare una consistente somma di denaro per il cimitero del paese, la somma era stata prestata anni prima a una sua nipote che ora deve quei soldi alla comunità. “Chiedevamo al sindaco – conclude la minoranza – cosa intenda fare per recuperare la somma e come intenda spenderla per migliorare il cimitero”.
AGORDO “Con 5 milioni di euro si può realizzare non solo un Ostello, ma un Hotel 5 stelle”, la dichiarazione del consigliere Paolo Selva Moretti mette in evidenza le perplessità delle minoranza concordi sulla generosità della cifra a favore dell’Ostello che sorgerà in via 5 maggio accanto all’ex Istituto Minerario che invece sarà trasformato con meno di 1 milone e mezzo di euro su uno stanziamento iniziale di 768 mila euro. “Mi astengo circa i 5 milioni di euro per l’Ostello – ha detto il sindaco Sisto Da Roit – credo siano pochi 768 mila per il museo. Per evitare i rischi di una ristrutturazione incompleta, arredamenti compresi, ci siamo dati da fare per trovare fondi integrativi”. C’è poi il nodo della gestione che inizia già far discutere ancora prima della posa della prima pietra. Il sindaco Sisto Da Roit vuole partire con il piede giusto e rassicura gli amministratori anche se ancora non è chiaro chi sarà il gestore o i gestori. Questo il punto di partenza, gestore unico o il Museo da una parte e l’Ostello dall’altra?
“Sulla gestione abbiamo già ragionato – dice il primo cittadino -l’area è unica ma con due strutture che presentano tempi occupazionali diversi e costi diversi ad iniziare dal riscaldamento. Stiamo valutando se affidarla a due gestioni, più tecnica e culturale per il Museo e più commerciale per l’Ostello. Chi ha idee comunque ci porti il suo contributo”.
Guardando al nuovo Ostello che nascerà ad Agordo il pensiero va anche a quello di Valle Imperina in gestione al Ceis.
“Sono due cose diverse – dice Sisto Da Roit – non presentiamo un Ostello con le camerate, ma di concezione diversa con stanze complete di bagno. Nel sito minerario di Valle Imperina la struttura fa fatica a smuovere i visitatori perché manca tutto, per questo ha fatto fatica in questi anni. Offre poco e in modo parziale e servono motivi di attrazione per trarne beneficio ad inziare dal recupero delle miniere. Penso, spero e mi auguro che questa difficoltà non si ripeta ad Agordo, ma siamo in centro che per quanto poco qualche cosa offre comunque all’ospite e poi la vincinanza al Museo e attività culturali prospettati sarà altrettanto importante”.
SOPRALLUOGO SULLA FRANA DI LOZZO DI CADORE. BOTTACIN: ”GIA’ AVVIATI LAVORI PER QUASI 600.000 EURO” Per un rapido ripristino delle condizioni di normalità, fin dal giorno dell’evento alluvionale Genio Civile e Servizi Forestali regionali hanno immediatamente operato a Lozzo di Cadore sui siti colpiti dalla frana. Anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin è salito in Cadore per controllare i lavori avviati.
“Da subito – sottolinea – è stato attivato un pronto intervento per circa 250.000 euro nell’area interna al nucleo abitato sotto il ponte d’ingresso al comune sul rio Rin, in cui abbiamo provveduto a un primo sommario lavoro di scogliera al piede per sostenere l’incipiente movimento franoso provocato dagli eventi della notte del 4 settembre”.
“Nel frattempo – aggiunge Bottacin – si è iniziato a predisporre il muro in destra e sinistra orografica, con fondo pavimentato, in maniera tale da agevolare lo scorrimento di un eventuale trasporto solido in caso di un nuovo evento alluvionale, evitando che si depositi sul tratto paesano”. Da parte del Genio Civile è stato previsto anche un ulteriore pronto intervento, per altri 250.000 euro a monte del ponte, per i cui lavori sono già state espletate le pratiche amministrative: “in questo tratto – spiega l’assessore – saranno scavati 35.000 metri cubi svuotando l’alveo e riportandolo alle condizioni pre- evento”. “Oltre a questi due interventi maggiori, tramite i nostri Servizi Forestali – specifica infine Bottacin – sono stati avviati anche altri due pronti interventi sulla frana e per creare un canale di scolo sull’alveo per circa 70.000 euro. Sempre a cura dei Servizi Forestali si sta operando anche un ulteriore piccolo lavoro in zona Pian dei Buoi”.
E’ stato siglato a Campo San Polo a Venezia, presso la sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza, un protocollo d’intesa tra il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto (S.A.S.V.), facente parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.), ed il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.). A firmare l’accordo sono stati il Comandante Regionale Veneto della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Antonino Maggiore, ed il Presidente del S.A.S.V., Sig. Rodolfo Selenati. L’accordo si prefigge di rafforzare la collaborazione nelle attività operative in ambienti impervi, anche attraverso la razionalizzazione dell’impiego delle risorse umane e strumentali a disposizione, per perseguire, in unità d’intenti, gli obiettivi della massima efficienza, tempestività e sicurezza nelle attività operative. In pratica, lo scopo è quello di assicurare la massima tempestività ed efficacia negli interventi nei confronti delle persone disperse o infortunate in montagna, evitando sprechi di risorse. Il S.A.S.V. ed il S.A.G.F. già da molti anni collaborano in piena sinergia negli interventi in montagna ed organizzano esercitazioni congiunte, anche con l’impiego di elicotteri, per migliorare l’addestramento e l’affiatamento del proprio personale; l’accordo, quindi, valorizza l’attività già svolta “sul campo” da tutti gli operatori, consentendo di automatizzare molte procedure, per essere più rapidi ed efficienti. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è nato nel 1954 ed in Veneto conta 29 Stazioni, di cui 20 nella 2^ Delegazione Dolomiti Bellunesi, 6 nella Delegazione 11^ Prealpi Venete e 3 nella 6^ Delegazione Speleologica, per un totale di 720 volontari. Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è nato nel 1965 e conta 25 Stazioni sparse sul territorio nazionale, di cui due in Veneto, quelle di Cortina d’Ampezzo ed Auronzo di Cadore, le quali dispongono complessivamente di 23 militari. Oltre che di personale specializzato nel soccorso alpino “tradizionale”, cioè in grado arrampicarsi in parete per portare soccorso ad un infortunato o di intervenire dove è caduta una valanga, il S.A.S.V. ed il S.A.G.F. dispongono di personale addestrato a calarsi dall’elicottero con il verricello, per recuperare con la barella gli infortunati, e di unità cinofile per la ricerca di dispersi e per la ricerca in valanga, che in genere utilizzano cani di razza pastore tedesco, pastore belga e border collie. Alcune unità cinofile sono abilitate anche nella ricerca in macerie e sono state impiegate nel terremoto che ha recentemente sconvolto la città di Amatrice. Per le attività di soccorso, gli elicotteri normalmente impiegati sono quelli del SUEM 118, ma vengono utilizzati anche quelli della Sezione Aerea della Guardia di finanza di Bolzano, che sono dotati di specifica configurazione per questo genere di attività. Gli appartenenti al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) rivestono anche la qualifica di ufficiale e agente di polizia giudiziaria, che li rende interlocutori particolarmente qualificati dell’Autorità Giudiziaria nel caso sia necessario indagare su responsabilità penali in caso di sciagure in montagna. I compiti del S.A.G.F. non si limitano solo al soccorso in montagna, ma comprendono anche la vigilanza nei comprensori sciistici ed il controllo economico del territorio, in ausilio ai reparti ordinari. In definitiva, il protocollo d’intesa avrà il pregio di coniugare la grande capillarità nella distribuzione sul territorio montano e la funzione di coordinamento nelle ricerche di dispersi in ambiente impervio del S.A.S.V. con le specifiche qualifiche e competenze dei militari del S.A.G.F., in modo da garantire un sempre migliore servizio alla cittadinanza.
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AGORDO Monsignor Giorgio Lise ha un obiettivo ambizioso: rilanciare la comunità cristiana. Punto di partenza l’assemblea parrocchiale, la prima convocata ad Agordo nella chiesa Arcidiaconale per domani alle 9.30. All’evento stanno lavorando con Don Lise gli organismi di comunione (consiglio pastorale ed amministrativo) e i vari gruppi operanti in parrocchia, giovani, catechisti, animatori, famiglie e collaboratori. “Sarà una mattinata di riflessione – anticipa Monsignor Giorgio Lise – la comunità sarà invitata a riflettere sulla propria vita e testimonianza cristiana con l’ausilio di puntualizzazioni offerte dai responsabili degli ambiti in cui è organizzata l’attività del consiglio pastorale. Sarà una verifica del cammino pastorale, occasione di rilancio della comunità nella sua missione”. L’assemblea sarà seguita alle 11 dalla messa e sarà preceduta da una presentazione che introdurrà agli interventi dei partecipanti con testimonianze, contributi proposte e domande prima delle attese conclusioni dell’Arcidiacono.
DOLOMITI RESCUE RACE, MANCA UNA SETTIMANA AL VIA Conto alla rovescia per la Dolomiti Rescue Race, la prima gara del Soccorso alpino e speleologico ormai giunta alla sesta edizione e sempre più internazionale. Sono già 25 le squadre iscritte provenienti da tutta Italia, ben tre dall’estero: dopo un anno di assenza torneranno infatti gli amici polacchi del Gopr ed è confermata la presenza della squadra scozzese dei Border Search and Rescue Unit. Ma la novità di quest’anno è rappresentata dalla squadra targata United Kingdom del Calder Valley Search and Rescue Team. Venerdì 30 ottobre alle 21 la presentazione ufficiale aperta a tutti nel Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore, con Kristian Ghedina come testimonial. Saranno presenti anche i vertici del Soccorso alpino e speleologico del Veneto, che hanno appositamente fissato a Pieve di Cadore la riunione del Consiglio per l’occasione. Ai partecipanti verrà illustrato il percorso e sarà mostrato il video realizzato durante la scorsa edizione. Sabato mattina, 1 ottobre, completate le iscrizioni, alle 8.30 gli atleti partiranno da località Pracedelan per completare il percorso che comprende il superamento di una parte in cresta, calate in corda doppia e arrivo con barella in Piazza Tiziano. Le prime squadre sono attese verso le 11.30. Alle 14 pranzo nel Piazzale della ex Prefettura, aperto anche alla cittadinanza in occasione della Festa della montagna. A seguire le premiazioni. La squadra da battere è quella del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, in palio il trofeo dell’artista Giuseppe Rocchi. Qui di seguito il programma. Ulteriori informazioni sul sito www.dolomitirescuerace.it In allegato, l’arrivo della squadra di Pieve di Cadore, le ‘Brentalpine’ prima squadra femminile e gli amici della Scozia.
AGORDO Il primo ottobre al centro parrocchiale Mons. Savio di Agordo si terrà il convegno dal titolo “Le cure palliative: significato, visione ed organizzazione nell’ULSS 1”, promosso dall’ULSS 1 in collaborazione con Cucchini Associazione Agordino “Il Pettirosso” e con il patrocinio dell’Unione Montana e del Comune di Agordo. L’evento è organizzato in due parti. La mattina è dedicata ai medici, infermieri, assistenti sociali e altre figure sanitarie professionali con un convegno accreditato ECM iscrivendosi presso l’Ufficio Formazione dell’ULSS 1 (tel. 0437/516720 – mail a ufficio.formazione@ulss.belluno.it <mailto:ufficio.formazione@ulss.belluno.it>). Dopo i saluti delle autorità interverranno il Dr. R.Carlon, Dirigente Medico Responsabile presso l’Hospice dell’UlSS 7, la D.ssa N. Brusasca, Psicologa e Psicoterapeuta Responsabile della Psiconcologia dell’ASL di Nuoro, la D.ssa A. Faganello Psicologa, Psicoterapeuta ed esperta in psicoanalisi. Seguirà poi una sessione dedicata all’organizzazione delle Cure Palliative nell’ULSS 1 con medici dell’Azienda esperti in materia. Interverrà infine Nadia Dell’Agnola, Presidente di Cucchini Associazione Agordino che porterà la testimonianza del volontariato in agordino. Seguirà, dalle ore 15.00, l’evento pomeridiano “Il tempo prezioso… del prendersi cura”, aperto alla popolazione durante il quale la dott.ssa Brusasca, presenterà la difficoltà di chi assiste ed è vicino ad una persona che soffre. Le Cure Palliative indicano un approccio al malato e alla sua famiglia che va oltre il semplice trattamento di sintomi di una malattia evolutiva ed irreversibile esprimendo una filosofia di vita che vede al centro i bisogni del malato in senso globale. La giornata offre una riflessione sullo stato dell’arte e sull’organizzazione delle Cure Palliative nel nostro territorio.
L’avventura dell’Alleghe nel campionato di serie B ricomincia questa sera dallo stadio amico, al De Toni arriva l’Appiano (dalle 20.30 su Radio Più). “Noi siamo pronti a riceverlo e dare il meglio – dice Daniele Veggiato – siamo carichi e pronti per affontare una grande stagione”. Grande per Veggiato lo sarà senz’altro, da quanto non accadeva più di mettere la fascia di capitano? “Non è mai capitato – dice Daniele scherzando – non ero maturo per farlo da ragazzino e non me l’hanno mai fatto fare nemmeno dopo, eccetto qualche apparizione in nazionale. Probabilmente sono maturato”. Una fascia importante, che fu di Manuel e Lino De Toni, Roberto Da Pian, Paolo De Biasio, Soia, Renato De Toni tanto per fare qualche nome dei capitani di casa nostra, non ti vengono i brividi? “A me no, speriamo non vengano a loro, sicuramente sono italiani che hanno lasciato il segno spero di lasciarlo anch’io”. Cosa cambia con la C? “In campo nulla, fuori mi sento molto più responsabile per fare in modo che tutta la squadra sia sempre pronta a giocare. Mi sento in dovere di collaborare al massimo con il resto della squadra e auspicare lo stesso impegno”. Peccato che tu non possa giocare con Lino De Toni “A chi lo dici – risponde Veggiato – a Lino abbiamo parlato, io Manuel e anche Carlo Lorenzi, ma non è ancora arrivato il momento di vederlo di nuovo in biancorosso. Ha espresso il desiderio di giocare ancora una stagione al Pergine e io rispetto la sua opinione, pensiero rispettabilissimo”. Alleghe-Appiano in diretta anche alla radio dalle 20.30 SU RADIO PIU