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ARABBA, GRAZIE AL RAPIDO INTERVENTO DELL’IMPIANTISTA, ESPERTO NEI SOCCORSI (volontario ambulanza) SALVO UNO SCIATORE CEKO……
Situazione strade provinciali e regionali in Provincia di Belluno in gestione a Veneto Strade S.p.A. Aggiornamento al 29/02/2016 ore 8.00.
Si comunica che nel corso della notte si sono verificate ulteriori precipitazioni su tutto il territorio Provinciale, a carattere nevoso a partire dai 1.300 m s.l.m., con nuovi accumuli sui passi Dolomitici di circa 25-30 cm. Per il transito oltre i 1.000 m s.l.m. sono indispensabili i pneumatici invernali. Sui passi Dolomitici non si può escludere la necessità di dover allestire il mezzo anche con le catene da neve, che si consiglia siano disponibili al seguito. Si segnalano forti raffiche di vento in quota con conseguente possibile presenza di accumuli
nevosi in strada. Si raccomanda di ridurre la velocità prestando particolare attenzione per la possibile presenza di tratti scivolosi e di mezzi sgombraneve in azione. Viene chiuso a causa di rilevanti accumuli di neve ventata il seguente tratto stradale: – S.P. 638 “del Passo Giau” dalla progressiva km 0+000 (località Pocol) al km 18+900 (località bivio Posalz); Rimangono chiusi per pericolo slavine i seguenti tratti stradali: – S.P. 619 “di Vigo di Cadore” dalla progressiva km 17+300 (località Rifugio Tenente Fabbro) al km 23+550 (confine Provincia di Udine); – S.P. 148 “Cadorna” dalla progressiva km 26+500 (Bivio Grappa S.P. 149) al km 33+720 (localitàForcelletto); Non sono transitabili per CHIUSURA INVERNALE la S.P. 22 “della Val Sesis” e la S.P. 33 “di
Sauris”.
BELLUNO Un ragazzo del ’91 è finito fuori strada a Vezzano con la sua jeep è uscito illeso dall’incidente, ma è stato sottoposto alcoltest e potrebbe avere delle conseguenze. Dopo il volo fuori strada mentre procedeva da Belluno verso Bolzano Bellunese i residenti hanno chiamato i soccorsi. Sul posto i vigili del fuoco che hanno recuperato l’auto con la gru. Il giovane di Belluno era alla guida Jeep Cherokee. Nello schianto la Jeep ha divelto alcuni cartelli stradali e uno specchio parabolico.
CESIOMAGGIORE – Scaraventato fuori dall’abitacolo dopo lo schianto frontale. Si è temuto il peggio ieri per un 57enne di Feltre che dopo aver perso il controllo della propria auto è finito contro la vettura che arrivava dal senso opposto. Il bilancio dell’incidente che è avvenuto sulla sp 13 in località museo Seravella è di due persone ricoverate all’ospedale per le ferite riportate.
AGORDO – Il surriscaldamento di un camino ha fatto intervenire ieri mattina, attorno alle 11.30 ad Agordo, i vigili del fuoco. Fortunatamente i proprietari dell’abitazione in questione si sono resi conto immediatamente del problema grazie a un travo, vicino alla stube di casa, stranamente troppo caldo. Un intervento effettuato quindi ampiamente in tempo: i pompieri si sono limitati a tagliare un pezzo del travo stesso per evitare che il calore si propagasse ulteriormente nel legno per trasformarsi magari in fuoco vero e proprio. A Puos, invece, nel pomeriggio verso le 16.30 i vigili del fuoco sono intervenuti per un inizio di allagamento in un’abitazione privata.
CARCERE DI BALDENICH, E’ PROTESTA
ARRESTO DEI TERRORISTI ISLAMICI
L’IMAM IN CATTEDRA, PRO…CONTRO….NEUTRI….
AGORDO Alla scuola media “Antonio Pertile” di Agordo, al posto dell’ora di matematica, arriverà a parlare un Imam che tratterà i temi dell’Islam e della Sharia. Netta la posizione del Senatore Giovanni Piccoli: “Io sto con i genitori che si sono lamentati di questa iniziativa, che arriva in un momento storico di grande pericolo per le nostre tradizioni e per le nostre stesse vite”.
“Precisiamo inoltre – spiega Piccoli – che la figura dell’Imam non è in alcun modo rapportabile a quella di un Sacerdote o di un Vescovo. L’Imam è semplicemente, in arabo, colui che sta davanti, colui che anticipa la preghiera collettiva, non è in alcun modo una carica riconosciuta dall’Islam, lo può fare in qualsiasi momento qualsiasi musulmano ne abbia la capacità”.
“Mi chiedo – prosegue – cosa potrà mai riferire il signore in questione a dei ragazzini di 13/14 anni: dirà la verità, che nel Corano c’è scritto esplicitamente di uccidere e sottomettere gli “infedeli”, che la donna è inferiore all’uomo e che Maometto era un persona che ha diffuso il proprio credo con la violenza o, come penso accadrà sicuramente, descriverà l’Islam come una religione di pace equiparabile a tutte le altre?”.
“Ogni giorno di più siamo di fronte allo smantellamento della nostra civiltà e delle nostre tradizioni a favore di un’altra cultura. Non lamentiamoci se l’Islam riuscirà nel suo intento di imporre il proprio credo nei nostri Paesi perché sono gli stessi italiani che lo permettono ogni volta che fanno rimuovere un presepe da una scuola e poi, paradossalmente, invitano un musulmano qualsiasi a insegnare l’Islam e la Sharia, la legge dei taglia gole, ai nostri figli.”
“A proposito – conclude il sen. Piccoli – mi chiedo dove sia finita quella sinistra del PD e del M5S che si oppone ai presepi, ai canti di Natale, alle messe scolastiche e ai crocifissi nelle aule. Come mai in questa occasione non si pronunciano e non si oppongono come fanno nei confronti, appunto, di tutto ciò che rappresenta la nostra cristianità?”UN’ISPEZIONE AD AGORDO? LA VUOLE L’ASSESSORE VENETO ELENA DONAZZAN
DA IL FATTO QUOTIDIANO
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DA IL GIORNALE
AGORDO L’auditorium A. Favretti era quasi pieno più di ottanta persone per la conferenza sui terremoti. A dare il benvenuto il dirigente dell’Istituto minerario Professor Michele Di Tommaso. Per l’associazione Amici dei Minerari ha parlato il il professor Danilo Giordano. Il prof. Doglioni ha illustrato con grande chiarezza il modello che spiega come si generano i terremoti. Il modello è basato su una enorme quantità di dati raccolti prima, dopo e durante il terremoto dell’Abruzzo e confermati dai dati successivi, relativi al terremoto dell’Emilia.
Vi sono due meccanismi fondamentali per la genesi dei terremoti; nel caso dell’Abruzzo (e dell’Appennino in generale) le strutture tettoniche sono di tipo distensivo, portano a sprofondamenti della superficie terrestre e sono dovuti essenzialmente al peso delle masse coinvolte nel movimento sismico. Nel caso dell’Emilia o della fascia pedemontana Veneto-Friulana le strutture tettoniche sono di tipo compressivo e determinano locali sollevamenti, l’entità dei sismi dipende dalle masse coinvolte. L’osservazione, molto precisa, dei movimenti orizzontali e verticali della crosta terrestre ha permesso di individuare le aree dove le placche si muovono più lentamente, sono come “inchiodate” e si stanno caricando di energia che si libererà poi, durante il terremoto. E qui non c’è proprio da stare tranquilli perché una di queste aree è proprio la pedemontana Veneta da Vittorio V. a Bassano fino a Schio. In questa zona l’ultimo grande terremoto risale al 1695 (terremoto di Asolo), con un tasso di deformazione di 2 mm all’anno ci si aspetta che al momento dello spostamento della faglia più attiva (Linea del Montello) si abbia uno spostamento di 60 cm che corrisponderebbe ad un terremoto che supera il 6° della scala Richter.
Le zone a maggior rischio sono ovviamente quelle più vicine (Pedemontana, Val Belluna) procedendo verso nord la possibilità di avere dei danni diminuisce. Doglioni ha successivamente spiegato come la classificazione sismica del territorio italiano sia stata fatta con un criterio errato, basato sull’analisi statistica dei terremoti del passato e non su basi deterministiche, legate alla conoscenza delle strutture tettoniche. Un esempio il terremoto dell’Emilia, avvenuto in area non ritenuta sismica perché non si erano registrati nella zona terremoti storici. Per il Bellunese, purtroppo, è lo stesso, sono presenti le strutture geologiche del vicino Friuli quest’ultimo per il terremoto del 1976 è considerato zona sismica di grado superiore al bellunese, solo perché nella fascia pedemontana Veneta non si sono registrati terremoti importanti in tempi recenti.
AGORDO Nelle vallate come l’Agordino che già alla metà del ‘900 venivano identificate con sarcasmo in valli dell’Enel, è ancora attuale la domanda: di chi è l’acqua? Un contributo alla risposta lo ha dato il dibattito proposto dal Bacino di pesca numero 5 con: Giovanna Deppi (Mountain Wilderness), Pietro Sommavilla (Acqua Bene Comune), Lucia Ruffato (Wwf) e Diego Cason (Bard). Nell’Agordino sono 48 le domande per nuovi impianti idroelettrici, 14 quelli autorizzati “Dopo aver occupato siti remunerativi – ha introdotto Giovanna Deppi – lo sfruttamento idrico si sposta verso le sorgenti più in alto, alla ricerca di energie rinnovabili, ma non così per un ambiente caro all’Unesco. Gli incentivi governativi, ovvero denaro dei contribuenti pagati nella bolletta dell’Enel, dovrebbero invece essere stanziati per l’avvio di progetti virtuosi tesi al risparmio ed efficentamento energetico”.
Pietro Sommavilla è entrato nell’aspetto economico dell’affare centraline. “Le nuove – ha detto – costeranno nei prossimi 20 anni, 24 miliardi di euro di contributi, tanto come una finanziaria”.
Per Diego Cason chi “manovra” l’acqua fa quel che gli pare. “Consorzi irrigui compresi – ha detto l’esponente del Bard – in questo Paese nessuno sa quanta acqua usino i consorzi. Il Veneto non ne ha a sufficienza per la propria economia agricola, industriale, agrotecnica: è la premessa di un conflitto. I bellunesi non sanno nemmeno di cosa parliamo, non si rendono nemmeno conto del valore dell’acqua anche per un futuro dei propri figli. Le centraline un domani tolti gli incentivi non saranno più produttive e rimarrano in capo a Comuni e rottamatori”. Lucia Ruffato ha invitato la gente ad attivarsi. “Ad informarsi con consapevolezza – ha detto – seguire i ricorsi, essere attiva e anche autotassarsi se necessario”. Infine coraggiosamente Fabrizio Vigilante è salito al tavolo dei relatori per difendere la sua imprenditorialità. “Sto costruendo una centrale sul Rio Andraz – ha detto – non uno scempio ambientale. L’idroelettrico non fa male a nessuno come conferma l’efficente modello svizzero. Una centrale significa lavoro per le ditte locali, in questo caso soprattutto un contributo annuale di 100 mila euro oltre ai 70 mila anticipati, non siamo predatori, creiamo lavoro sul territorio e paghiamo le relative tasse”.
BELLUNO E’ morto Carlo Terribile, un faro per l’imprenditoria Bellunese. “Con Carlo Terribile scompare un faro dell’imprenditoria bellunese” afferma con commozione il presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni. Proprio con queste parole Doglioni aveva motivato lo scorso 18 maggio il conferimento della Presidenza Onoraria dell’Associazione a Carlo Terribile che l’aveva retta ininterrottamente dal 1969 al 1994, ricoprendo all’interno del sistema Confcommercio anche la carica di Presidente regionale. “Non solo la nostra Associazione, ma tutto il territorio bellunese gli deve gratitudine per le visioni innovative, la sua dedizione continua e appassionata al lavoro unite ad una non comune statura morale. Per questo abbiamo voluto, la scorsa primavera, rendergli omaggio con il conferimento della Presidenza Onoraria, titolo che non voleva essere una semplice formalità, quanto un sincero riconoscimento per quanto svolto in un quarto di secolo alla guida dell’Associazione”. “La sua capacità imprenditoriale che lo ha portato a fare della “M.Guarnier spa” una delle aziende maggiormente innovative e leader del settore nell’intero Veneto – conclude Doglioni – ci è stata guida e sarà di esempio anche per le nuove generazioni di imprenditori, proprio perché è andata di pari passo ad una forte e coerente etica nei rapporti umani e d’affari”.
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AGORDO Luxottica ed Rsu hanno sottoscritto il nuovo programma che definisce la modalità di ricorso alla flessibilità tempestiva positiva e allo straordinario incentivato. Due i sabato lavorativi, il 12 e 19 marzo per tutti dalle 7 alle 13, i turnisti presteranno attività lavorativa in turni di 6 ore. Nei due fine settimana interessati dal lavoro straordinario saranno garantiti, come nelle precedenti occasioni, i servizi di trasporto pubblico. L’elenco delle direttrici interessate sarà reso noto entro martedi mediante le bacheche aziendali. La presenza dei lavoratori sarà molto importante per il compenso definitivo, infatti nello straordinario incentivato con il 70% delle presente scatta la maggiorazione contrattuale del 100 per cento. Fino al 65% di presenze la maggiorazione è del 90% ridottta all’80% se la presenza dei lavoratori nello stabilimento è del 60%.
TORNEO AGORDINO: ALLEGHE OLD TIMERS IN FINALE DOPO AVER BATTUTO ALL’OVER TIME IL SAN TOMASO CAMPIONE USCENTE. SABATO AD ALLEGHE LA FINALISSIMA: ALLEGHE-ALTA BADIA PRECEDUTA DALLA FINALI PER LE POSIZIONI DALLA TERZA (AGORDO-SAN TOMASO) A TUTTE LE ALTRE POSIZIONI COME DA PROGRAMMA ALLEGATO
SERIE B,
ORA – ALLEGHE 6-0
PARZIALI: 1-0, 3-0, 2-0
GOL: pt. 2’57” Philipp Calovi. st. 4’03” Peter Stimpfl, 6’24” Hannes Walter, 10’35” Marian Zelger. tt. 14’53” Marian Zelger, 19’06” Hannes Walter
ORA: Giovanelli (Fabris), Vill, Stimpfl, Pichler, C. Olivotto, Walter, Decarli, Calovi, Pircher, Prantl, Zerbetto, Hanspeter, Pedrini, Santa, Zegler, Nagele, Girardi, M. Olivotto, Graf. Allenatore: Roberto Chizzali
ALLEGHE: Manfroi (De Silvestro), Da. Fontanive, Scopelliti, De Val, Testori, E. Fontanive, M. De Toni, J. De Toni, Lorenzini, Vittuari, Monferone, Luciani, Martini. Allenatore: Alessandro Fontana
ARBITRO: Tirelli (Cristeli, Maiorano)
Con la squadra decimata da influenza e infortuni, la Kanguro Alleghe perde anche la penultima di stagione. Le civette non ce la fanno a tenere il ritmo di un’Ora lanciato per la fase finale. Fontana, con due linee in campo, è addirittura costretto a far giocare il portiere Davide Fontanive in difesa. La rivincita della finale dello scorso anno, con 3 vittorie di fila degli alleghesi, va all’Ora che già qualificata ai playoff. L’Alleghe inizia con due penalità e il contemporaneo gol dello svantaggio. L’Ora segna anche il raddopio e il terzo gol in superiorità. Per sopperire alle assenze l’Alleghe opta per il gioco falloso. Zelger cala il poker altoatesino e le civette non riescono a tirare in porta. Nel terzo tempo agordini più pericolosi, Zelger sigla la doppietta personale e Walter mette fine alla gara.
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