GIORNALE RADIO PIU, 01 AGOSTO
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
copertina: Ospiti d’eccezione presso il Museo Albino Luciani – MusAL di Canale d’Agordo.
Nelle giornate di venerdì 28 e lunedì 31 luglio il Museo Albino Luciani – Musal ha ricevuto due importanti visite rispettivamente da parte del Prof. Antonio Paolucci, già soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, direttore dei Musei Vaticani e Ministro per i Beni Culturali e Ambientali e del Patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia.
INGRESSI NEL SITO IERI 2487 PAGINE VISTE IERI 6698
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OGGI ALLA RADIO
8 05 LA RASSEGNA STAMPA, GAZZETTINO, CORRIERE DELLE ALPI, CORRIERE DEL VENETO. DA 34 ANNI DAL LUNEDI AL SABATO, L’APPUNTAMENTO QUOTIDIANO. DI MIRKO Mezzacasa
930GR MATTINA e Due Minuti Un Libro (ANCHE ALLE 17 30) QUANDO LA RADIO INCONTRA IL LIBRO. A SEGUIRE SPAZIO AUGURI
1010 LA MONTAGNA NEL CUORE, 360 GRADI DI PASSIONE AD ALTA QUOTA “STORIE DI UOMINI E DI MONTAGNE”
20 puntate, 20 emozioni, 20 modi di conoscere la montagna e i suoi cavalieri. Pra Claudio PRIMA DI VENTI PUNTATE
1020 1900 Nadia Dell’Agnola PRESENTA LA MOSTRA FOTOGRAFICA SOLIDALE (sala Don Tamis) CON GLI ORGANIZZATORI Carlo Boscardin@ATTILIO PIETROGIOVANNA
1100 34×24 il programma di Mirco Bencivenni per i 24 anni di radio piu
1110 COCKTAIL MAGAZINE Federica Elmi
1230 GR PRINCIPALE E ALLA MEZZANOTTE REPLICA PER CHI CI ASCOLTA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO O NEI TURNI LAVORATIVI DI NOTTE
13 15 le classifiche Maurizio Melita
13 30 19 30 ROCK IN QUOTA Luca Carli
14 30 GR POMERIGGIO
1500 LA METEO collegamento con il centro meteo di Arabba
1510
1600COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA Loris Scussel
16 30 GR POMERIGGIO
1645 HIT PARADE STORIA DELLA MUSICA E TANTE emozioni
Mirco Bencivenni
18 30 GR POMERIGGIO
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METEO, DAL CENTRO DI ARABBA
Precipitazioni: Assenti (0%)
Precipitazioni: Sulle Prealpi generalmente assenti (0/10%); sulle Dolomiti, specie settentrionali, assenti fino al primo pomeriggio, poi non saranno esclusi isolati piovaschi o temporali di calore tra il pomeriggio e la sera (20/40%)
Venerdi 4Tempo ben soleggiato, stabile ed eccezionalmente caldo a tutte le quote. Venti perlopiù deboli. Previsore: G.M.
LA CRONACA LOCALE, NEL NOTIZIARIO DELLE 9.30, 12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e nel gr della mezzanotte.
CESIOMAGGIORE, INVESTIMENTO MORTALE. IL GIOVANE AL VOLANTE DELL’AUTO NON SI FERMA A PRESTARE SOCCORSO “CREDEVO FOSSE UN ANIMALE, FORSE UN OSTACOLO” LA DICHIARZIONE DELL’INVESTITORE AI CARABINIERI.
Investimento mortale a Can di Cesiomaggiore. A perdere la vita è stato Mansueto Venz, 65 anni, originario di Sospirolo ma da anni residente in Austria. Fatale è stato l’impatto con un’automobile che tra l’altro, in un primo momento, non si è fermata sul luogo del sinistro. Chi era al volante è ricomparso dopo mezz’ora dicendo che non si era reso conto dell’accaduto.
Doveva essere una passeggiata post cena come tante altre, in compagnia del proprio cane, quella che Venz ha intrapreso lungo la strada provinciale numero 12. E invece, attorno alle 21, un mezzo di passaggio lo ha gettato a terra, provocandogli ferite che successivamente si riveleranno fatali. La chiamata ai soccorritori, però, non la fa l’automobilista interessato in prima persona al fatto bensì un altro che, probabilmente qualche minuto dopo, transitando lungo la Pedemontana nota il corpo dell’uomo riverso sul marciapiedi. Vicino a lui, il cane.
Immediato l’arrivo dei sanitari dall’ospedale di Feltre, attorno alle 21.20, che trovano Venz ancora in vita anche se in gravi condizioni. Disperata la corsa dell’ambulanza al Santa Maria del Prato dove l’uomo, però, verso le 22.15, verrà a mancare.
Nel frattempo, nella frazione cesiolina, giungono anche i carabinieri di Santa Giustina e di Mel interpellati solo in un secondo tempo perché inizialmente la richiesta di soccorso è partita per un malore, non per un investimento. Sarebbero stati poi medici e infermieri a rendersi conto che la situazione sanitaria di Venz non era da attribuirsi a un malessere bensì a un incidente.
L’approccio all’episodio, quindi, è cambiato. Da qui il coinvolgimento anche degli uomini dell’Arma che, indirizzati a Can per i rilievi del caso, sono stati raggiunti poco dopo da una persona, un giovane del posto, che avrebbe sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità. Accompagnato da un parente avrebbe detto però, in qualche modo giustificando la sua fuga, di non aver pensato di aver investito una persona bensì un animale o forse un oggetto. La sua vettura, comunque, risulta danneggiata.
Venz, da tempo emigrante, era venuto a trascorrere qualche giorno di ferie nella sua terra d’origine per far visita all’anziana madre.
AGORDO_UNIONE MONTANA E RIFIUTI
I problemi nella nuova raccolta dei rifiuti esistono, lo sa il presidente dell’Unione Montana Fabio Luchetta, che comunque con ottimismo ha portato al voto del consiglio il regolamento (approvato dalla maggioranza, 2 astenuti Savio e Tormen) e infatti preannuncia incontri a settembre per risolvere le criticità.
“Il mio ruolo è difficile – ha detto – a Falcade pochi giorni fa c’è stato un incontro, una delle peggiori esperienze della mia vita amministrativa, in un’arena tra insulti”.
Silvano Savio ha portato l’elenco delle doglianze dalla Valle del Biois, dal bidone consegnato agli utenti alle lamentele dei commercianti. “La gente aspetta risposte chiare – ha detto – non un…vi faremo sapere”.
“Non abbiamo scelto il vituperato bidone da 120 litri per esser diversi dagli altri – ha detto Luchetta – ma è quello che si sposa di più alle esigenze dell’utente e a quelle economiche che ci permettono di tenere le tariffe basse, meno di 150 euro per una famiglia di 3 persone su 100 metri quadrati”.
“Si vuole approvare un regolamento a tutti i costi che ho subito, e siamo in ritardo – ha detto Nino Deon – sappiamo anche che dovrà essere rivisto”.
“Il Comune di Agordo non farà diffide e sanzioni – ha detto Sisto Da Roit – non è un nostro compito e chiedo maggiore attenzione agli intasati ecocentri”.
Critico, ma con la mano alzata il sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste.
Giampaolo De Bernardin (uscito prima della votazione) ha cassato la scelta di modificare le abitudini e il collega alleghese Gianluca Gaiardi ha invitato a considerare le esigenze del volontariato.
Silvia Tormen, che il regolamento dice di averlo letto per una settimana intera si è astenuta. “Avremo dovuto partire dalla base – ha detto il sindaco di Taibon – è un regolamento calato dall’alto”, quasi una bocciatura del gruppo di lavoro della stessa maggioranza.
Michele Costa sindaco di Falcade ha difeso le scelte salva tariffe destinate ad aumentare con il vecchio sistema: “Abbiamo fatto degli errori, anche di comunicazione. Dovremo cambiare e alzare il tiro portando avanti il regolamento come proposto, perché stiamo evitando l’ennesimo carrozzone”.
“E finiamola con le riunioni dei e per i commercianti – ha detto Rinaldo De Rocco di Canale d’Agordo – perché ognuno ha esigenze diverse, non dobbiamo avere paura”.
“Livinallongo c’è”, ha detto Leandro Grones invitando tutti ad avere pazienza, raccogliere dati, suggerimenti e criticità.
E dopo due ore di discussione regolamento approvato ed a settembre via alla modifiche “Questo è un impegno”, ha concluso Fabio Luchetta. NELLE FOTO I NUOVI CONSIGLIERI FRESCHI DI NOMINA: MICHELE COSTA, ANDREA ZAMPIERI, SILVANO SAVIO (FALCADE), FRANCESCA GNECH, GIACOMO BRESSAN, NINO DEON (RIVAMONTE).
NUOVI ORARI IN MUNICIPIO A TAIBON
Dal 31 luglio 2017 gli Uffici Comunali hanno cambiato gli orari di apertura al pubblico a seguito di una riorganizzazione interna, al fine di migliorare il servizio reso ai cittadini.
Infatti, a seguito di concorso, è stata assunta una nuova figura tecnica a tempo indeterminato a supporto di un’area che, in un comune come il nostro, destinatario dei Fondi di Confine, risulta investita da un notevole carico di lavoro.
Anche gli Amministratori, per ragioni loro personali, riceveranno secondo nuove modalità: il Vicesindaco nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle ore 17.00 alle ore 18.00, mentre il Sindaco, fino al 31 dicembre 2017, riceverà su appuntamento.
Gli uffici resteranno aperti secondo gli orari in seguito riportati:
AREA SERVIZIO TECNICO: martedì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 / lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
AREA SERVIZIO AMMINISTRATIVO: martedì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00, sabato dalle ore 8.30 alle 12.00 / lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
AREA SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO (RAGIONERIA E SOCIALE): venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 / lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
SERVIZIO POLIZIA LOCALE: venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00 / lunedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
L’Amministrazione ringrazia la popolazione per la comprensione che dimostrerà, consapevole che i cambiamenti producono sempre un iniziale disagio e necessitano di un tempo fisiologico di assestamento.
VENETO, UN ANNO DA RECORD PER LA RICETTIVITÀ’ TURISTICA mercoledi nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo
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DALLA LEGA NORD Sono partite le grandi manovre per il rinnovo della carica del presidente della provincia di Belluno.
La Lega Nord, anche se ha ottenuto buoni risultati alle ultime amministrative, non ritiene opportuno partecipare al tavolo delle trattative “in materia di spartizione dei centri di potere”della provincia, ma è al contrario disponibile a valutare un’eventuale maggioranza di centrodestra.
A quanto pare a questo tavolo siedono da una parte i rappresentanti di F.I. bardati da “Liste Civiche”, e P.D. dall’altra, che in questi ultimi anni hanno sempre trovato l’accordo per spartirsi le varie poltrone (Provincia, B.I.M., aziende partecipate ecc..) ma che non hanno prodotto alcun beneficio per la provincia.
Vista la grande difficoltà di gestire la provincia a causa della scellerata riforma “Del Rio” targata P.D. che ha tolto all’ente le risorse lasciando l’obbligo delle competenze a chi amministra, la nostra proposta provocatoria è di rinunciare alla presentazione delle candidature alla presidenza, obbligando invece alla designazione di un commissario.
Potremo così vedere come un rappresentante dello stato risolverà i nostri problemi perché sarà compito suo provvedere alle incombenze della provincia a partire dalla manutenzione delle strade, alla gestione e messa in sicurezza della scuole ecc.. possibilmente senza utilizzare i sovra canoni idrici che devono essere destinati al dissesto idrogeologico vista la fragilità del nostro territorio.
In merito al consiglio provinciale è giusto ricordare il patto tra gentiluomini fatto dai Sindaci di provvedere al rinnovo dello stesso dopo la tornata elettorale che ha visto protagonisti i principali comuni della provincia.
Di questo non se ne parla più, nonostante il consiglio sia composto solo da 9 (8 se consideriamo la Bogana presidente) elementi anziché 10.
“Forse – dice Paolo Saviane segretario provinciale – che il buon risultato della Lega alle ultime elezioni preoccupa qualcuno?
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PD-LA REGIONE VUOLE IL CAOS VENATORIO
Oggi il Consiglio Regionale discute il provvedimento per favorire il nomadismo e la caccia irresponsabile La contrarietà dei cacciatori bellunesi. De Menech: «È l’antipasto del neo centralismo regionale”
Una legge contraria alle buone pratiche, alla tutela della fauna e del territorio e persino contraria al buon senso. Approda domani in consiglio regionale la discussione sul progetto di legge Berlato con cui la Regione intende favorire il nomadismo venatorio e aprire il territorio della provincia di Belluno alla caccia irresponsabile. «Siamo a un passo dalla promozione del caos in ambito venatorio», accusa il deputato Roger De Menech. «Il tentativo di obliterare 30 anni di lavoro delle istituzioni, dei cacciatori e delle associazioni venatorie bellunesi è chiaro», avverte De Menech. «Fa specie che tale proposta provenga da una Regione il cui presidente non perde occasione per impedire i prelievi selettivi agli ungulati nella zona del Cansiglio dove il sovrappopolamento di cervi e caprioli arreca danni certi alle coltivazioni biologiche». L’eccellenza della caccia bellunese non deve essere intaccata per favorire il nomadismo venatorio. Il deputato bellunese ha riunito il 10 luglio scorso il mondo venatorio bellunese e regionale per ribadire che «le politiche che funzionano non si toccano». I responsabili di numerose associazioni venatorie e delle riserve alpine di caccia hanno sottoscritto un documento chiedendo al Consiglio regionale di lasciare intatto il “modello Belluno” di gestione della caccia. Un modello, ricorda De Menech, «elaborato nel corso di oltre trent’anni di lavoro, con il supporto di istituti di ricerca e università e la partecipazione attiva dei cacciatori, delle associazioni di categoria, delle istituzioni e delle riserve alpine. I risultati sono scientificamente misurabili in termini di equilibrio ambientale, gestione della fauna e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti. Anche dovesse passare, il provvedimento continuerà ad essere avversato dall’intero mondo venatorio bellunese protagonista, in questi 30 anni di una storia di indiscutibile successo». Il progetto di legge, conclude De Menech, è infine «uno schiaffo alle richieste di autonomia del Bellunese e temo sia solo l’antipasto di un neo centralismo della Regione Veneto nella cui visione i territori devono essere subalterni e non protagonisti delle politiche regionali».
LIVINALLONGO CONSIGLIO COMUNALE La strada per il Col di Lana sarà adeguata, lo ha deciso il consiglio comunale di Livinallongo nell’ambito dell’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche. Il passaggio principale è nell’approvazione della variazione ratificata ieri mattina dal consiglio comunale che ha inserito in bilancio l’adeguamento della strada silvopastorale del Col di Lana per una spesa quantificabile in 310.247 euro.
Partner delle genti Fodom la Regione Veneto, che stanzia 189 mila euro, la parte rimanente è finanziata per 92.062 euro con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2016, l’opera è peraltro già finanziata con ulteriori 28.304 euro. Anche per l’intervento di restauro delle superfici esterne della torre nord del “Castello di Andraz” si è resa necessaria una variazione al bilancio per 15.985 euro.
La variazione di assestamento ha previsto l’integrazione del capitolo di entrata relativa all’IMU derivante dall’attività di accertamento che ha portato nella casse comunali quasi 50 mila euro. Il capitolo relativo al Fondo di Solidarietà Comunale è stato rimpinguato di 27.333 euro dopo la determinazione definitiva dei trasferimenti spettanti per l’anno in corso (122.720 euro), tenendo comunque conto che il Comune partecipa al Fondo di Solidarietà Comunale per l’anno in corso con 133.246 euro che sono direttamente trattenuti dallo Stato dagli incassi dell’IMU.
La variazione ha previsto altri interventi minori, integrazioni dei capitoli di spesa importanti per la vita del paese: sistemazione delle strade comunali (20.000 euro), contributi nel campo della cultura, (10.000), interventi nel campo sociale, (5.000).
CANALE D’AGORDO MUSAL
Ospiti d’eccezione presso il Museo Albino Luciani – MusAL di Canale d’Agordo.
Il Museo Albino Luciani – Musal ha ricevuto due importanti visite rispettivamente da parte del Prof. Antonio Paolucci, già soprintendente per il Polo Museale Fiorentino , direttore dei Musei Vaticani e Ministro per i Beni Culturali e Ambientali e del Patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia.
In occasione della conferenza “La Forza della Bellezza”, promossa ed organizzata dalla Pro Loco di Canale d’Agordo in collaborazione con il Comune e la Parrocchia, Antonio Paolucci, ha visitato il Museo dedicato ad Albino Luciani, riservando parole di ammirazione e dichiarando: “Non conoscevo il Museo di Canale d’Agordo. E’ stata per me un’esperienza straordinaria, indimenticabile. Ammirevole la ricostruzione storica dell’ambiente nelle sue vicende e nei suoi protagonisti. Di grande chiarezza ed efficacia l’impianto didattico. E’ un esempio di come si possano ottenere risultati straordinari, nonostante la modestia delle risorse, soltanto con la passione e l’intelligenza.
Ieri, invece, dopo la celebrazione della S.Messa nella chiesa arcipretale di S.Giovanni Battista, Mons. Francesco Moraglia assieme ai giovani del Seminario Patriarcale di Venezia, ha visitato il Musal partecipando con entusiasmo ed interesse ad una visita guidata di Loris Serafini, curatore scientifico. Parole di stima sono state espresse per la figura di Albino Luciani, suo predecessore sulla Cattedra di S.Marco dal 1969 al 1978.
AGORDO- CINA NEL SEGNO DELLE DOLOMITI
Venerdì 21 luglio l’Agordino ha ospitato un gruppo di 25 studenti di Master in Geologia della prestigiosa Peking University (PKU) di Pechino, condotti da alcuni docenti tra i quali il prof. Dayong Jiang, specialista di rettili marini triassici e leader del gruppo di ricerca internazionale per lo studio e la valorizzazione dei siti a vertebrati marini triassici della Cina meridionale.
Il gruppo, guidato dal paleontologo prof. Andrea Tintori dell’Università di Milano, era in Italia per una escursione didattica della durata di 15 giorni sviluppata tra il Monte San Giorgio, sito UNESCO proprio per i fossili del Trias Medio, il Canton Ticino per le rocce metamorfiche, il gruppo delle Grigne e le Dolomiti. Il professor Tintori ha voluto che l’ultima immagine della geologia dell’Italia da “consegnare” alla memoria degli studenti cinesi, prima del rientro in patria, fosse la Valle di San Lucano, un autentico concentrato della geologia delle Dolomiti. Gli studenti sono stati accompagnati nella Valle da Danilo Giordano (docente del Follador) e Lucio D’Alberto, geologi dell’associazione “Amici dei Minerari”. Le enormi pareti verticali e strapiombanti hanno emozionato non poco gli studenti così come ha suscitato grande curiosità la varietà di rocce (intrusive, effusive, sedimentarie) distribuite nella Valle. Il professor Tintori ha rimarcato che il punto di osservazione, posto lungo il sentiero per il bivacco Cozzolino è un luogo chiave per la comprensione della storia geologica e delle geometrie dei corpi sedimentari delle Dolomiti nell’Anisico e nel Ladinico e ha auspicato che esso venga valorizzato con la realizzazione di una piazzola dotata di una adeguata cartellonistica. Il prof. Tintori è intenzionato a riportare gli studenti cinesi anche nei prossimi anni in Agordino per la bellezza dei luoghi e la loro importanza geologica.
43 anni dopo…. l’uomo dei venti ad Agordo
“Purtroppo non sono riuscito a liberarmi degli impegni ed arrivare ad Agordo, peraltro genti e città di cui ho un bel ricordo”, lo ha detto a qualche centinaio di persone l’attore Orso Maria Guerrini, raggiunto telefonicamente dalla sala Don Tamis piena in ogni ordine di posto. Un lungo appaluso del pubblico, anche e soprattutto ai presenti, a coloro che come la protagonista Donatella Farenzena il film lo ha vissuto e rivisto in una nuova Agordo rispetto a quella del passato. Dopo 43 anni “L’uomo dei venti” è tornato ad Agordo, un film diretto da Carlo Tuzii, con attori del calibro di Orso Maria Guerrini, Macha Meril, José Quaglio, Donatella Farenzena. Musiche di Sergio Endrigo. Location bella e preziosa la città di Agordo. Ospite d’eccezione la bellissima Sarah Maestri, madrina dell’evento Kalat on tour (seconda edizione), che ha concluso con la visione del film il palinsesto della rassegna cinematografica che per quattro serate ha allietato Agordo. Laura Abbaleo presentatrice della serata ha invitato ad intervenire sul palco la protagonista Donatella Farenzena ed il segretario di edizione Manlio Sito, sono stati ricordati aneddoti, persone ormai scomparse, spezzoni di vita vissuta, momenti di riprese e sono state mostrate alcune foto che hanno mostrato la trasformazione di Agordo in 40 anni. Alla fine consegna degli attestati ai presenti o ai loro discendenti e foto di gruppo. Durante la proiezione del film entusiastica la partecipazione del pubblico che ha potuto vedere scorci agordini di 43 anni fa. Piacevole iI chiacchiericcio sommesso degli anziani che mostravano sottovoce ai giovani la loro bravura nel riconoscere luoghi di un tempo ormai trasformati nel loro profilo urbano o addirittura variati in tutt’altra destinazione d’uso, ma alcuni di essi ancora scolpiti nel cuore per la loro storica memoria come la “Birreria alla pace” della sig. ra Marisa Ganz, o il cinema sociale, opportunità di svago e divertimento per tante generazioni di giovani di tempi ormai trascorsi.
LA GRANDE GUERRA A TAIBON: “UNA SERA AL FORTE” CON OSPITE INATTESO DI GIORGIO FONTANIVE
Domenica 30 luglio, la serata dedicata alla Grande Guerra al Forte di Pèden (“Forte Savio o Batteria Listolade” ), contrariamente alle previsioni ha avuto un ospite davvero inatteso che, in chiusura (22.30: 5 minuti prima della conclusione del programma), ha obbligato ad una precipitosa ritirata generale quasi come a Caporetto, tra pioggia e il rombo delle cannonate di Giove Pluvio. Ma questo scenario non ha inficiato le prerogative della manifestazione in grado di coinvolgere ben oltre 200 persone: un quadro organizzativo di assoluto respiro in questo luogo appartato per la logistica, la sistemazione degli apparati tecnologici necessari e la varia attrezzatura di supporto. Un’esperienza di carattere storico-promozionale che resterà negli annali di Taibon come una serata atipica, forte di emozioni, di musica, di ricordi, di aneddoti relativi alla Grande Guerra in Agordino a margine dei fatti bellici ai quali – nelle rievocazioni – quasi sempre l’attenzione è diretta. Al di là dell’avventurosa conclusione ricca di pathos – ma anche di stemperanti risate sulla via del ritorno nel capoluogo – “Una sera al Forte” è stato un appuntamento dell’estate 2017 che ha coinvolto i partecipanti in un clima di silenziosa attenzione e di raccoglimento tra i giochi di luci, le cante del Coro “Monti del Sole”, le note musicali sul suadente accompagnamento di fisarmonica e le potenti voci narranti con la direzione di Michela Da Canal: un insieme di eccellente valenza artistica sicuramente da riproporre in altra occasione. Un ringraziamento per questa coraggiosa iniziativa al Comune di Taibon, al Volontariato del Piodech e a tutti i partecipanti dell’organizzazione come agli intervenuti fra i quali, nessuno si è perso d’animo.
AGORDO Il 5 agosto, ore 18.00 in Sala Don Tamis ad Agordo verrà inaugurata la mostra fotografica “Le stagioni di Castelluccio”. Lo scopo dell’evento che proseguirà poi tutte le mattine dalle ore 10.00-12.30 ed i pomeriggi dalle 16.30-19.00 fino al 20 agosto è di raccogliere fondi per offrire un ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituo Omnicomprensivo di Norcia. La rassegna che ha carattere solidale, nasce dalla sensibilità di quattro fotografi amatoriali veneti. Viktoria Sdorovenko di Santa Giustina, Attilio Pietrogiovanna di origini agordine e residente a Rosà, Paolo Toffoli di Concordia Sagittaria e Willi Di Giulian di Maniago in collaborazione con il Coordinamento Comitati Genitori di Treviso, hanno scelto di condividere un comune pensiero, di offrire delle opportunità ai ragazzi di scuola, duramente provati dal terremoto. IL MESSAGGIO DELL’ASSESSORE NADIA DELL’AGNOLA “Gli organizzatori hanno avuto il bellissimo intuito di pensare che le popolazioni colpite dal sisma non devono solo ricevere aiuti per ricostruire case, strutture e strade, ma va pensato anche alla ricostruzione dell’identità, di una serenità che attraverso attività ricreative, culturali ecc. può essere, seppur parzialmente, recuperata. La mostra ad Agordo giunge da inizio anno già alla settima edizione. Bassano del Grappa, Concordia Sagittaria, Carmignano, Santa Giustina, Treviso, Portogruaro. Grande è quindi la partecipazione da parte della popolazione che desidera essere solidale. L’Unione Montana, la Parrocchia e l’Amministrazione Comunale di Agordo patrocinano volentieri questo evento che vedrà coinvolti cittadini dell’Agordino, associazioni, gruppi…tutti insieme in segno di un forte abbraccio verso un territorio della nostra nazione duramente provata. Tanti segni di solidarietà straordinaria si sono già visti partire dall’Agordino verso le terre colpite dal terremoto e questa è quindi una nuova opportunità che certamente andrà a contraddistinguere di nuovo il grande cuore del nostro territorio. L’invito a visitare la mostra è rivolta ai valligiani e a tutti i turisti che soggiornano nell’Agordino e che con l’occasione volentieri salutiamo. Un grazie di cuore a chi partecipa, collabora e sostiene…”
AGORDO LA MOSTRA La Biblioteca comunale di Agordo dal 5 al 19 agosto per iniziativa della sezione agordina del Cai ospita la mostra “Il ritorno di orso, lupo, lince, situazione, prospettive e getione del fenomeno per una convivenza sostenibile”. Inaugurazione sabato 5 agosto alle 17, con una relazione di Giuseppe Tormen del “Gruppo Grandi Carnivori” del Cai. “Le dinamiche determinate da questo ritorno sulla società di montagna comportano una difficile e delicata gestione da parte degli enti preposti – dice il portavoce della sezione Cai Agordo – poiché, alla grande valenza ecologica, si affiancano i disagi e le diverse problematiche legate alle attività di allevamento ed agricoltura. Visti i tempi maturi e visto un eccessivo allarmismo diffuso tra chi vive o frequenta la montagna, spesso amplificato dalla scarsa competenza scientifica a livello mediatico, ci è parso doveroso allestire questa mostra che trattasse le diverse tematiche legate al fenomeno con lo scopo di arrivare ad una maggior consapevolezza delle parti coinvolte. Si è voluto quindi poter contribuire all’instaurarsi di una convivenza pacifica tra uomo e predatori, vivendo questo fenomeno con responsabilità ed equilibrio, permettendo a questi importanti animali di condurre anche in futuro la propria vita nel territorio alpino, accanto alle secolari attività agro-silvo-pastorali svolte dall’uomo. La natura ci sta offrendo una straordinaria occasione, che, dopo i periodi bui dei secoli scorsi, sembrava impossibile potesse arrivare e presentarsi così concreta come invece le dinamiche di questi ultimi anni stanno dimostrando”.
AGORDO ADUNANZA CAI La 34^adunanza della sezione agoridna del Cai “Armando Tama Da Roit” si terrà domenica 6 agosto alla Casera Maròl, in Comune di Rivamonte Agordino. Dopo i lavori di recupero ambientale e di disbosco negli anni scorsi, è tornato un luogo di rara bellezza e pace, dal quale si può ammirare un fantastico panorama sulla Conca Agordina. Giornata quindi dedicata a relax e cultura, con l’atteso libretto edito per l’occasione. Come di consueto, ci sarà la S. Messa e il ristoro conviviale.
FALCADE I GIOVEDI DELLA BIBLIOTECA, IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
FALCADE CENTENARIO GRANDE GUERRA, L’INCONTRO DI VENERDI
Gran Festa da d’Istà 2017 – 38^ edizione Canazei: 7-8-9-10 settembre 2017 Il Comitato Organizzatore della Gran Festa da d’Istà, annuncia per la 38^ edizione una importante novità per la serata del sabato.
Dal 7 al 10 settembre, nella grande tendo-struttura che verrà allestita nella consueta area di Pian de Parèda a Canazei, ritorneranno le serate con gruppi austriaci che proporranno il meglio della musica folk e i successi internazionali !!
Giovedì 7 settembre con il gruppo “Juchee” Venerdì 8 settembre con i “Powerkryner” Sabato 9 settembre con “Die Lauser” Domenica 10 settembre con “Die Lungauer”.
Programma completo su: www.granfesta.com “http://www.granfesta.com/”
Per il concerto della band “Die Lauser”, una delle più spettacolari e gettonate del momento in programma sabato 9 settembre, l’ingresso quest’anno sarà a pagamento.
Una super serata con 6 ore NO-STOP di musica Folk e grandi successi internazionali. Ingresso € 10,00 con posti limitati (a numero chiuso).
Prevendita biglietti: a Radio Studio Record a Canazei. Orario ufficio: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00. Info: 0462 602497.
E-mail: info@radiostudiorecord.com “mailto:info@radiostudiorecord.com”
CANALE D’AGORDO, LE REGOLE DELLA VALLE DEL BIOIS
ALPAGO
Sarà Antonia Arslan con il suo ultimo romanzo “Lettera a una ragazza in Turchia” (Rizzoli 2016) la protagonista del terzo appuntamento estivo del Mese del Libro in Alpago. Sabato 5 agosto (alle 20.30) la sala parrocchiale in centro a Farra ospiterà l’incontro con la scrittrice padovana di origini armene, autrice di “La masseria delle allodole” (Rizzoli 2004) e “La strada di Smirne” (Rizzoli 2009) che le sono valsi numerosi premi e riconoscimenti, sia per il loro importante contributo al diffondersi della questione armena nel mondo che per l’elegante stile letterario. Nel suo ultimo romanzo intitolato “Lettera a una ragazza in Turchia” (Rizzoli 2016), che sarà presentato sabato da Stefania Canei e Antonio G. Bortoluzzi nel corso di una serata a lei dedicata, Arslan si confronta con la modernità, questa volta rivolgendosi alle giovani generazioni, in particolar modo alle donne, in una società dove i loro diritti e la loro libertà spesso non sono rispettati. “Tu devi avere un coraggio nuovo, mia ragazza di Turchia. Ti vogliono rimandare indietro a tempi lontani, mentre a te piacciono capelli al vento e gonne leggere, ascoltare musiche forti, andare a zonzo con gli amici e sentirti uguale a loro. Vorresti lottare a viso scoperto. E invece dovrai scoprire di nuovo il coraggio sotterraneo dei deboli, l’audacia che si muove nell’ombra, e cercare nella tua storia antica le ragioni e la forza per sopravvivere”. Queste le parole di Antonia Arslan nella sua lettera immaginata a una ragazza turca. Con la maestria che è solo dei grandi narratori, l’autrice ripercorre le vicende delle sue antenate armene, tessendo un racconto che si dipana attraverso un filo teso dai tempi antichi per arrivare fino ai giorni nostri. Perché la paura subdola che ci colpisce ogni giorno, le oscure premonizioni che si propagano da Oriente a Occidente, da Istanbul a Bruxelles, sono le stesse delle donne armene che si sono sacrificate in nome della libertà. L’antidoto contro la paura è la memoria, è il tappeto di storie di chi ha subìto un ribaltamento del suo mondo all’improvviso. L’autrice della Masseria ci regala un libro intimo, attualissimo, un viaggio straordinario in cui ridà vita alle vicende di donne che combattono per il proprio futuro e per restare se stesse.
Profughi fra storie e memorie 1915 – 1919 Livinallongo del Col di Lana/Fodom Di Luciana Palla Presentazione mercoledì 2 agosto 2017 alle ore 20.45 nella Sala Boè ad Arabba, presso l’Ufficio Turistico
Il libro Profughi fra storie e memorie 1915 – 1919 – Livinallongo del Col di Lana/Fodom di Luciana Palla costituisce il 6° volume della collana di studi e ricerche edita dall’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan. L’autrice, con questo libro, ha voluto cercare di riordinare in un’unica pubblicazione le tante memorie lasciate nel tempo dai profughi di Livinallongo sul loro esodo, sui lunghi viaggi ammassati nei treni, sulla vita in terre straniere, sul ritorno a casa. L’autrice ha poi valorizzato questo libro attraverso un importante e necessario inquadramento storico degli eventi inerenti l’esodo della popolazione fodoma sia verso i territori italiani che verso quelli austriaci: normative, individuazione dei luoghi di destinazione, accoglienza e vita quotidiana presso terre e popolazioni straniere, la relazione con le amministrazioni locali…Il tutto è arricchito con preziose testimonianze orali e scritte: diari, lettere, fotografie, cronache parrocchiali, documenti d’archivio, stampa dell’epoca sono organizzati in modo da consentire una lettura semplice ma ben strutturata. Il volume infine è completato con un CD sonoro in cui sono riportate le importanti testimonianze orali, in lingua fodoma, registrate negli anni 1980. Attraverso la viva voce di chi visse, da bambino più o meno piccolo, quelle esperienze possiamo ancora sentire l’emozione di un tuffo nel passato che a noi pare ormai lontano, lontano.
ANALOGIE, SIMILITUDINI E DIVERSITA’: FORMAGGI E VINI FRANCESI IN PASSERELLA.
“E’ diventata una piacevole abitudine; un appuntamento fisso nel mio calendario”. E’ stato questo il commento di Ermes Dalla Gasperina – feltrino emigrato in Francia molti anni fa che, tuttavia, torna ogni anno – al termine di una nuova serata che ha visto protagonisti formaggi e vini d’oltralpe.
“Mi pare di poter dire – ha rilevato il presidente della Confraternita, Fabio Bona – che, una volta ancora, abbiamo dato concreta attuazione a uno dei nostri compiti statutari, il favorire, cioè, la conoscenza del cibo che rimane uno dei tratti distintivi della storia e della cultura di ciascun popolo. Conoscenza che porta a scoprire analogie, similitudini e differenze anche tra mondi geograficamente e storicamente vicini”.
Per il terzo appuntamento, ospitato come
da tradizione nei locali del ristorante ‘La Casona’ di Feltre, Dalla Gasperina ho portato cinque nuovi formaggi, abbinati ad altrettanti vini, che hanno rappresentato una sorta di piccolo baedeker del gusto.
Per iniziare, è stato scelto il ‘Sainte Maure de Turaine’, formaggio di capra, a pasta molle, prodotto nell’Indre e Loire. Confezionato in tronchetti, il formaggio è coperto di cenere di legna e finisce con l’assumere sentori di funghi e sottobosco. Ad accompagnarlo, il Domaine Trottiere Thouarce, vino rosato della Loira, frutto di un sapiente melange di vitigni Cabernet, Gamay, Grolleau e Pineau d’aunis.
Le due successive proposte hanno permesso di scoprire una produzione di nicchia, quella dei formaggi di malga dei Pirenei. Pirenei centrali (Bagneres de Luchon) dove più netta è la condivisione con la cultura catalana. Prima un formaggio di vacca e pecora (gusto dolce e delicato), poi sola pecora (gusto assai pronunciato, con evidenti echi dei pecorini sardi). Accompagnati, il primo da un superbo Jurançon secco, prodotto con uve Gros, Manseng e Petit Manseng, Courbu e Petit Coubu e Lauzet nel cuore dei Pireni atlantici; il secondo, da un bianco secco della Loira, realizzato dal vitigno Chenin blanc.
Poi un nuovo viaggio fino all’Alta Savoia. In particolare, nella Val d’Abondance dove si produce l’omonimo. Latte di vacca per un formaggio grasso, consumato abitualmente a mezza stagionatura, con crosta elastica di colore tra l’arancio e il rossiccio. Il suo gusto è stato evidenziato dall’abbinamento col più classico dei vini francesi: lo champagne. Prodotto nell’omonima regione del nord del Paese, lo champagne è ottenuto da uve Chardonnay, Pinot noir e Pinot meunier.
Per il finale, Dalla Gasperina ha scelto un Dop: il Bleu d’Auvergne. Prodotto fin dal XIX° secolo nel cuore del Massiccio centrale. Secondo tradizione, l’origine si deve all’intuizione di un contadino che pensò di inseminare la sua cagliata con una muffa blu che era cresciuta su del pane di segala. Il Bleu è formaggio dal sapore rustico, ricco e complesso, sottilmente piccante con sentore di noci. L’abbinamento proposto è stato con il Pineau de Charente. Ottenuto da vitigno Semillon Merlot Pineau, è prodotto nella regione del Cognac. Particolare la sua realizzazione: la fermentazione del mosto è bloccata con l’aggiunta di alcol (tipicamente cognac) che ne determina aromi, gusto e grado. Che, infatti, non di rado sfiora i venti.
“Come per gli anni scorsi – ha chiosato Fabio Bona – la serata ci ha permesso di approfondire le nostre conoscenze sul cibo in generale e su formaggi e vini in particolare. E questo rappresenta sicuramente un successo. Un grazie a Ermes per la sua disponibilità e l’arrivederci al prossimo anno. Anche perché – come per i nostri, d’altra parte – il numero di formaggi francesi è quasi illimitato e di occasioni ce ne saranno tantissime”.
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LO SPRINT DI ENRICO RICCOBON NELL’AMERICANA E I 200 DELLE GARE GIOVANILI: È STATA ATLETICA SPETTACOLO A SEDICO
Sedico (Belluno), 30 luglio 2017 – Atletica spettacolo doveva essere ed atletica spettacolo è stata: bel pomeriggio, quello di sabato 29 luglio, a Sedico (Belluno) dove per l’organizzazione dell’ Atletica Fiori Barp è andata in scena la terza edizione di Sedico Grand Prix Giovani di corsa su strada per le categorie Esordienti, Ragazzi, Cadetti e Allievi. La manifestazione, svoltasi con partenza e arrivo in Piazza della Vittoria, costituiva il settimo appuntamento del circuito triveneto Grand Prix Giovani 2017 e ha assegnato i titoli di campione provinciale Fidal Belluno per le categorie Ragazzi e Cadetti. Accanto alle corse, c’è stato spazio per il challenger di marcia riservato alla categorie Ragazzi e Cadetti mentre l’intenso programma è stato chiuso dall’americana ad eliminazione che ha visto confrontarsi alcuni tra i più bei nomi del mezzofondo italiano.
Per quanto riguarda le gare giovanili, sono stati 196 i ragazzi protagonisti, provenienti da Veneto e Trentino. Levittorie sono andate a: Laura Mazzoleni Ferracini (Atletica Dolomiti Belluno) e Simone Masetto (Nuova Atletica San Giacomo) tra gli Allievi; Chiara Facchin (La Piave 2000) e Nicolò Bedini (Nuova Atletica 3 Comuni) tra i Cadetti; 8.58; Linda Conchetto (Atletica Murano) e Jacopo De Carli (Us Primiero) nelle categorie Ragazzi; Zoe Dal Cin (Atletica Libertas Vittorio Veneto) e Daniel Tome (Gs Astra Quero) tra gli Esordienti A;
Questi i nuovi campioni provinciali di Fidal Belluno per Ragazzi e Cadetti: Sami Laaziri (Gs Astra Quero) e Arianna Marcer (La Piave 2000) nelle categorie Ragazzi; Enrique Zanin (Athletic club Belluno Firex) e Chiara Facchin (La Piave 2000) nelle categorie Cadetti.
Per quanto riguarda la marcia, i vincitori sono stati Vito Zardini (As Vodo, Cadetti), Marco Bertola (Atletica San Biagio, Ragazzi) e Agnese Zanatta (Atletica Ponzano, Ragazze).