ARSIE' Probabilmente facendo manovra lungo una stradina che costeggia il lago, un'auto ha messo una ruota nella scarpata senza protezioni, ed è finita una quarantina di metri più sotto nel lago, a Rocca di Arsiè. In questi giorni in secca in quel punto. All'interno marito e moglie. La donna, 58 anni, originaria del Brasile e residente a Feltre sbalzata all'esterno, ha perso la vita, il suo compagno, 66 anni di Feltre, ha riportato alcuni traumi. Estratto dall'auto dai vigili del fuoco, è stato medicato, imbarellato e portato sulla strada con l'aiuto del Soccorso alpino di Feltre, per essere poi portato dall'ambulanza all'elicottero di Treviso emergenza, diretto all'ospedale di Treviso. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata recuperata da soccorritori e vigili, trasportata sulla strada e affidata al carro funebre.
SEREN DEL GRAPPA Scivola nel bosco e rotola per una cinquantina di metri. È successo nel pomeriggio a G.D.O., 71 anni, di Sospirolo (BL), mentre si trovava in Valle dell'Albero, località Casoni Silvestri. Scattato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato due soccorrirori della Stazione di Feltre in supporto alle operazioni e ha sbarcato loro, il medico e il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio calandoli nelle vicinanze. Imbarellato, l'infortunato, che aveva riportato contusioni varie, è stato recuperato con un verricello di una trentina di metri, dopo che i soccorritori avevano aperto un varco tra la vegetazione per facilitare la manovra, ed è stato trasportato all'ospedale di Feltre.
CANALE D'AGORDO Ancora senza esito le ricerche di L.B., 55 anni, di Rosà (VI), scomparso giovedì durante un'escursione in Val di Gares. Una sessantina di persone, a partire da questa mattina alle 6.30, ha proseguito, come ieri e giovedì, nel rastrellamento a pettine dell'itinerario che l'uomo aveva intenzione di seguire e aveva lasciato indicato nel dettaglio alla moglie. Le squadre sono state trasportate in quota e sbarcate in diversi punti dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, per percorrere il tracciato da Capanna Cima Comelle, Orrido delle Comelle, Banca delle Fede, Malga Stia. Sono state inoltre verificate tutte le alternative all'itinerario, i bivi, le tracce confondibili con sentieri, per non tralasciare alcuna possibilità. L'elicottero dei vigili del fuoco ha trasportato all'interno dell'Orrido delle Comelle una squadra di vigili e tecnici del gruppo forre del Soccorso alpino e speleo, per sondare i vasconi d'acqua sopra la cascata, nonché le marmitte sottostanti e la porzione di vasca sotto il flusso. Vigili e forristi si sono inoltre calati sulla verticale di un punto marcato dal bloodhound dell'unità cinofila della Forestale, percorrendo una lunga cengia coperta di mughi. Nel pomeriggio un forte temporale ha impedito un ulteriore sorvolo della zona da parte dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Anche oggi il cellulare dell'uomo è risultato sempre irraggiungibile. Alla ricerca hanno preso parte, del Soccorso alpino, le Stazioni di Val Biois, Agordo Alleghe con un'unità cinofila e il Gruppo forre del Veneto, il Sagf di Cortina e Passo Rolle, il Corpo forestale dello Stato con due unità cinofile, delle quali una molecolare, i vigili del fuoco. Domattina a partire dalle 6.30 riprenderanno le ricerche.
LIVINALLONGO Due nubifragi di forte intensità nella notte tra venerdi e ieri hanno flagellato la parte orientale del Comune di Livinallongo del Col di Lana. Al mattino non si sono contati danni, le opere di difesa realizzate dalla Regione in questi anni sul Rio Chiesa dalle maestranze dei Servizi Forestali Regionali e Genio Civile. "Hanno retto e funzionato alla perfezione come da previsioni - dice il sindaco Leandro Grones - e quello dell'altra notte è un evento per apporto di materiale, intensità e durata che non ha eguali e memoria d'uomo". Le colate detritiche torrentizie sono durate quasi un’ora e mezza con un apporto continuo a valle di materiale detritico. La briglia selettiva posta a monte dell’abitato di Pieve di Livinallongo ha fermato i massi di grandi dimensioni e molti tronchi per un volume di materiale stimata sui 6000 metri cubi. Anche la briglia selettiva sul Bus del Bruo in località Prade si è riempita di materiale. Ha retto al nubifragio pure il lavoro di consolidamento del ripido versante posto sulla sinistra orografica del Rio Chiesa realizzato tre anni fa. Anche verso le frazioni non si sono registrati danni a cose o persone. Sotto controllo soprattutto il ponte sulla strada comunale che porta verso Palla, il tombotto artificiale sottostante la piazza del paese e il ponte a fondovalle. "Non solo - continua Grones - dove il Genio Civile ha concluso poche settimane fa i lavori per la realizzazione del nuovo ponte e la demolizione del vecchio con il conseguente adeguamento dell’alveo, pare quasi non sia successo nulla; senza quei lavori sarebbe stata un catastrofe". L'emergenza è momentaneamente terminata, domani inizieranno le operazioni di svuotamento delle briglie. "Lavoro da fare immediatamente - dice il sindaco Leandro Grones - così come i sopralluoghi dei tecnici regionali anche se è comprensibile che non siamo certo la priorità in questo momento, ci sono problemi ben più gravi nelle emergenze della Val Boite e del Cadore, comunità alle quali il popolo Fodom esprime solidarietà". CENCENIGHE Le campane di Cencenighe ieri hanno suonato a distesa a mezzogiorno e nel pomeriggio alle 16 perché l'anniversario era di quelli importanti: cinquant'anni fa, l'8 agosto 1965, venivano benedette le nuove campane della chiesa che per 50 anni hanno chiamato a raccolta i fedeli nei vari momenti della vità, anche in occasione della grande alluvione del 1966 quando suonarono ininterrottamente a martello. "Quel caldo pomeriggio di mezzo secolo fa - ricorda l'insegnante e giornalista Luisa Manfroi - furono molti i parrocchiani che si radunano nella parte marginale di Avoscan, verso le Vallesine, ancora coperta da conifere, per partecipare alla cerimonia presieduta dal vescovo Gioacchino Muccin. L'allora parroco don Renzo Olivotto scrisse sul bollettino parrocchiale: le campane sono di bronzo, una lega di rame con l'aggiunta di altri metalli preziosi per farle sonore e squillanti; pesano dai tre ai sette quintali. Non sono tutte uguali ma sono come cinque sorelle in scala, dalla più grossa, la “Conciliare” con la sua scritta piena di teologia, alla più piccola, la vecchia “Lourdiana” del 1958. Hanno il loro nome, così le battezzo l'allora parroco: conciliare, patronale”, civica”, dolorosa e lourdiana".
8 agosto 1965 – 8 agosto 2015 I cinquant’anni delle campane della chiesa di Cencenighe
https://www.youtube.com/watch?v=fN3WrHOkTtk&feature=youtu.be
OGGI NELL'AGORDINO DOMENICA
Eescursione Cai alla cima della Croda Negra con la sezione agordina del Cai, partenza alle 7.30 dal piazzale del Municipio. Prende avvioi da Canale d'Agordo la rassegna di musica sacra "Musica nell'Agordino", dalle 21 concerto all'organo Callido del 1801 di Nicolò Sari. Al castello di Andraz alle 11 "Canti in fra le mura de la torre antica" con il coro Voci in ValleAlle 9 in chiesa a Canale d'Agordo messa in ricordo dei Caduti e "Una porta sul passato", rievocazione storica con sentinelle e crocerossine della Grande Guerra ed esposizione delle porte dipinte da Franco Murer, nel pomeriggio inaugurazione della mostra di Augusto Murer nella sala consiliare del Municipio.