GIORNALE RADIO PIU, EDIZIONE DEL
11 DICEMBRE 2017, DIRETTORE Mirko Mezzacasa
LA PAGINE VISTE DAI LETTORI-ASCOLTATORI DI RADIO PIU IERI : 5 911
CODE DA CORTINA A BELLUNO… DA FALCADE E ALLEGHE AD OLTRE AGORDO. QUALCHE VIGILE IN PIU’ AL BIVIO DI CENCENIGHE O AD AGORDO? ERA DIFFICILE PREVEDERE IL PRIMO FINE SETTIMANA DI CRISI?
BELLUNO
È iniziato presto il controesodo del Ponte dell’Immacolata ieri mattina, ma questo non ha “salvato” gli automobilisti che si sono ritrovati inevitabilmente in colonna, già da mezzogiorno. È allora che sono iniziate le code a scendere da Cortina e sull’Alemagna si è formato il lungo serpentone che è durato fino a ieri a tarda sera. La viabilità è andata in tilt anche sulla 203 Agordina: nel pomeriggio verso le 15.30 sono iniziati i problemi e per ore c’è stata una maxi-colonna di auto. «Rallentamenti con piccole code sulla statale 203 Agordina, in direzione sud verso Belluno», allertava la Questura dalla sua pagina Facebook. E subito dopo: «Incolonnamenti in direzione sud da Cortina su statale 51, soprattutto nei pressi di Longarone, con lunghe code in entrata in A 27». Proprio a Longarone i rallentamenti erano stati segnalati addirittura ieri alle 10.30. Insomma il Ponte è terminato come era iniziato: lunghe code. Ancora ieri sera alle 20 per andare da Tai all’autostrada ci volevano almeno 3 ore e tanta pazienza. Alle 16.20, come accertato dalla polizia stradale, per percorrere un chilometro di strada sulla ss 51, scendendo ca Cortina ci volevano almeno 20 minuti. Alle 16.30 il serpentone di auto procedeva con rallentamenti a 40-50 all’ora. Un po’ a causa del maltempo, un po’ per il “solito” nodo della viabilità dopo l’autostrada, ma soprattutto per le numerosissime presenze il traffico è andato in tilt. Fortunatamente non si sono registrati incidenti, che avrebbero ostacolato ulteriormente la viabilità.
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BELLUNO_QUESTURA, MAROCCHINO AGGRESSIVO E VIOLENTO, MAI PIU’ IN ITALIA. E’ STATO IMBARCATO A FORZA SU UN AEREO PER CASABLANDA, PREGIUDICATO E RADICALIZZATO
ATTENTI AL LUPO, ANCHE A BELLUNO di Damiano Tormen
IL VANDALO DEGLI SPECCHI SEGNALATORI A TAIBON.
Ha un nome e una famiglia il minorenne che la scorsa estate ha distrutto tutti gli specchi segnaletici tra la Valle di San Lucano e ponte Brugnach ad Agordo. Una spesa contenuta, di 1000 euro coperti da assicurazione, ma è il gesto che è grave, contro la comunità e che ha messo a rischio pedoni e mezzi stradali lungo le strade spesso con curve a gomito o strettoie, quindi dove lo specchio non è un optional. Per la sostituzione degli specchi ci sono voluti tra l’altro alcuni giorni non disponendo ovviamente i magazzini comunali di 16 specchi d’emergenza.
Il merito delle indagini va addebitato all’agente di Polizia Locale Gilberto Fossen che cura con attenzione la rete di video sorveglianza del Comune, ma all’occhio del grande fratello il vigile ha aggiunto la sua esperienza nel raffrontarsi con le persone, con chi avrebbe notato qualche cosa in quella famosa notte. Alla fine ha chiuso il cerchio e consegnato il materiale ai Carabinieri incaricati delle indagini. Per i cittadini di Taibon era una risposta attesa da tempo, per capire se le telecamere siano davvero quello strumento importante per contribuire nelle indagini in caso di necessità.
L’ignobile atto vandalico risale alla notte dello scorso 27 maggio. Distrutti 16 specchi stradali, Il vandalo ha percorso la strada provinciale da Agordo e fino alla soglia della valle di San Lucano prendendo a mazzate o forse sassate gli specchi segnalatori. Lo scriteriato gesto si configurò tra l’altro come un attentato alla sicurezza, in quella occasione il sindaco Silvia Tormen, dichiarò tutta la sua amarezza “Lo trovo un gesto molto grave – disse il primo cittadino – viene colpita l’intera comunità perché il danno ricade sulle casse comunali. Non capisco come si possa arrivare a tanto sapendo dell’importanza degli specchi sulle nostre strade e se ce ne sono tanti significa che sono necessari. Mi dispiace infinitamente per i miei concittadini – aveva aggiunto – gente di cui andarne orgogliosa per tantissimi motivi, anche per la grande sensibilità nel consegnare al Comune il 5 per mille della loro denuncia dei redditi. Taibon è balzato alle cronache negli ultimi giorni perché Comune dove in percentuale registriamo il maggior numero di donazioni, per questo dover spendere soldi pubblici per questo gesto senza spiegazione fa arrabbiare”.
A Taibon le prime telecamere sono state posizionate alcuni anni fa ancora con l’ex sindaco Loretta Ben per una spesa iniziale di 40 mila euro. Negli anni l’amministrazione comunale attuale con il sindaco Silvia Tormen ha continuato ad implementare la rete ma anche sostituire alcune telecamere con altre di migliore tecnologia.
Anche Agordo, da tempo alle prese con atti di vandalismo ha deciso di mettere mano al portafogli per dotare il capoluogo di video sorveglianza, l’investimento iniziale dall’ultima variazione di bilancio è pari a 20 mila euro. “Che non sono sufficienti per coprire l’intero territorio – ha anticipato il sindaco Sisto Da Roit – ma intanto iniziamo nelle zone più a rischio, siamo inoltre intenzionati a collocare una serie di foto trappole”.
AGORDO, OSPEDALE. INTERVENTO DI ANDREA FIOCCO, FP CGIL
“Chiedere una sanità di qualità, esigendo l’organico idoneo a fornirla e incentivando i lavoratori a rimanere negli ospedali periferici” è l’appello che la Fp Cgil di Belluno rivolge ad amminsitratori, comitati e gente comune, invitando a guardare non solo agli incentivi economici, ma anche a quelli motivazionali. Il segretario Andrea Fiocco si rivolge anche ai dipendenti dell’Ospedale di Agordo, a coloro che ” piuttosto che continuare a lavorare così, preferirebbe andarsene” ma anche agli altri che che pensano che ad Agordo si lavora bene e si potrebbe lavorare anche meglio. “Tutti però – continua Fiocco – contestano la Direzione quando dice che “va tutto bene madama la marchesa”, ma sono anche stufi che quando si parla di una fabbrica in crisi o di un esercizio commerciale in difficoltà, i sindaci si preoccupino dei lavoratori (cosa peraltro giusta), e invece quando si parla dell’Ospedale, si pensi sempre e solo al servizio che esso rende, e non a chi ci lavora dentro. L’Ospedale è la seconda azienda dell’Agordino dopo la Luxottica, e ci lavorano 300 persone: sono 300 volti, 300 famiglie, 300 storie. Non si può parlare sempre del POCT e mai dello sforzo fatto dal personale per far fronte ai tagli della politica.
Ad esempio, quando fra qualche settimana si parlerà del servizio cucina-mensa esternalizzato, si parlerà solo della qualità del cibo che verrà fornito ai degenti, o al fatto che qualcuno potrebbe perdere il posto di lavoro?”
Quello invece che Fiocco contesta a chiare lettere è la questione di metodo “La Regione ha ormai esautorato la conferenza dei sindaci, ma anche l’Ulss. Ormai è un’unica ulss il Veneto”. così come la questione di merito, “Gli aspetti legati alla carenza di organico, che spiegano perché oggi il laboratorio analisi è chiuso. L’ ospedale non è un distributore che “o sei servito o c’è il self-service”. Un ospedale è un corpo articolato dove ogni funzione si regge su un’altra, 24 ore su 24. Per aver un pronto soccorso efficiente serve personale di pronto soccorso formato, ma anche un laboratorio, una radiologia e il supporto di specialisti chirurghi, anestesisti, internisti. Altrimenti il pronto soccorso è solo un punto di passaggio. “.
Spronando i sindaci ad interessarsi ancora di più alla tematica, la CGIL è pronta a far fronte comune con loro e con tutti coloro che perseguono l’obbiettivo di salvaguardare la sanità, “Anche se non sempre – dice Fiocco – è stato facile comprendere quale fosse la posizione degli amministratori, coinvolti in scaramucce a volte stucchevoli”. Il segretario mette anche in evidenza le difficoltà di relazioni con la Direzione dell’Ulss, “Abbiamo l’impressione – dice – che non sia una grossa novità, ma forse sarebbe ora di cominciare a chiedersi se la Conferenza e i Comitati dei Sindaci abbiano ancora un ruolo, in questa Regione, visto che sull’Atto Aziendale sono stati consultati solo a lavori terminati. La Regione ha esautorato i sindaci, ma probabilmente anche le Direzioni delle Ulss, visto che neanche più l’assunzione di un solo infermiere viene fatta senza l’avvallo di Venezia. E con l’Azienda Zero sarà tutto accentrato, come se in Veneto ci fosse un’unica grande Ulss”.
SANITA’: GIUNTA, CONSIGLIO E SINDACI PROMUOVONO OPERATO 2016 DG DEL VENETO. COLETTO: “OK EROGAZIONE LEA IN LUNGA FASE DI TAGLI NAZIONALI”. La Giunta regionale, il Consiglio regionale e i Sindaci del Veneto hanno promosso l’operato dei direttori generali della sanità nell’anno 2016 quando, prima della riforma, le Ulss erano ancora 21, più le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona e l’Istituto Oncologico Veneto-IOV. Il buon risultato ottenuto nella gestione della sanità dai managers territoriali è stato fissato in una delibera, approvata su proposta dell’Assessore alla Sanità Luca Coletto, che recepisce la sintesi delle valutazioni espresse, dalla Giunta stessa, dal Consiglio regionale e dalle rappresentanze dei Sindaci all’interno delle Ullss. Le valutazioni sono riferite alla garanzia di erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza – LEA nel rispetto dei vincoli di bilancio e in relazione agli obbiettivi assegnati ai DG per l’anno 2016 e costituiscono l’80% del totale. “Mi piacerebbe – commenta l’Assessore alla Sanità – che almeno per una volta questo atto non venisse trattato come una classifica sportiva, con vincenti e perdenti, perché non è questo il senso di una valutazione così complessa, dalla quale, comunque, tutti, ripeto tutti, escono di fatto a testa alta, perché gestire e erogare servizi sanitari di qualità, rispettando LEA sempre più impegnativi e con sempre meno risorse causate dai tagli nazionali indebitamente subiti dal Veneto, è impresa titanica anche per i migliori”.“Da tutti i soggetti titolati alla valutazione – aggiunge Coletto – emerge una situazione complessiva estremamente positiva. La sanità veneta è di fatto una squadra compatta, dove ogni giocatore mira allo stesso obbiettivo, che è quello di dare il meglio possibile a chi ha bisogno di cure. Il miglior riconoscimento ci è peraltro arrivato dalle valutazioni sulla capacità di erogazione dei LEA da parte del Ministero della Salute, che ha promosso a pieni voti il Veneto anche per il 2016, con poche altre Regioni”.
ALLEGHE: DALLA STRADA 100 MILA EURO.
Anche ad Alleghe gli autovelox disseminati sul territorio sono figli della politica della prevenzione e non del “fare cassa”, ma aiutano. Infatti, per il 2018 l’amministrazione comunale alleghese ha messo a bilancio 100 mila euro, quali proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni alle norme del codice della strada. Il denaro sarà incassato, secondo le previsioni, dalle multe per sosta vietata o per le auto in sosta prive di biglietto del parchimetro in centro, zona stadio e periferia con l’apporto professionale dei due vigili urbani che saranno anche incaricati del controllo velocità in paese. Gli autovelox, con obbligo di presidio, sono tutti collocati lungo la strada regionale 203 agordina in territorio alleghese, il primo in località Rusech tra la sede della Croce Verde e il Bar la Caminada, un secondo prima della curva che immette al centro abitato di Caprile. Tra Alleghe e Caprile il terzo autovelox h24, di nuova generazione, che regolamenta il traffico sul pericoloso rettilineo all’altezza del distributore Beyfin dove il controllo delle velocità non prevede la presenza della polizia locale. A quale scopi sono destinati i 100 mila euro che il Comune intende incassare? La risposta è nella delibera di Giunta da poco approvata: “La metà dei proventi è destinata a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade e per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei corpi di polizia locale. Gli altri potenziali 50 mila euro sono invece destinati al miglioramento della sicurezza stradale, manutenzione delle barriere e manto stradale, alla redazione dei piani del traffico, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, ai corsi di educazione stradale, a misure di assistenza e previdenza per il personale di polizia stradale. La Giunta del sindaco Siro De Biasio ha inoltre stabilito che parte dell’introitato potrà essere destinato a assunzioni stagionali o a tempo determinato, progetti di servizi di controllo per la sicurezza urbana e stradale, progetti di servizi notturni e di prevenzione.
AGORDO IL RADUNO PROVINCIALE DEI BERSAGLIERI
” Vanno rapidi e leggeri quando sfilano il drappello, quando il vento sul cappello fa le piume svolazzar”. Risveglio tra squilli di trombe ieri mattina in piazza Libertà ad Agordo. Un buongiorno con gli omaggi della Fanfara dei Bersaglieri di Ponte nelle Alpi-Alpago che con bronzi e ottoni ha accompagnato l’alzabandiera e la deposizione della corona al Monumento ai Caduti in occasione del raduno provinciale dei bersaglieri. “Quest’anno ad Agordo – ha detto il presidente provinciale Alvise Peloso- evento dedicato ai bersaglieri che esattamente cento anni fa nell’Agordino avevano l’incarico di rallentare le truppe Austro Ungariche per permettere la ritirata delle Armate delle Dolomiti versi i monti del Grappa. Oggi inoltre ricordiamo i patimenti delle popolazione della vallata che hanno vissuto il terribile “an de la fam”. A fare gli onori all’alzabandiera il presidente regionale Antonio Bozzo che ha portato il saluto dei bersaglieri d’Italia alle Dolomiti ringraziando per la partecipazione il vice comandante della stazione dei Carabinieri di Agordo, Maurizio Petroli, Sisto Da Roit sindaco di Agordo e la senatrice Raffaella Bellot, “Non manco mai al raduno dei Bersaglieri”, ha sottolineato la Parlamentare ricordando con piacere come la sezione del feltrino porti il nome del nonno Giacomo Rossi. Al termine della messa nell’Arcidiaconale di Agordo presieduta dal monsignor Giorgio Lise, la Fanfara dei Bersaglieri di Ponte nelle Alpi e Alpago diretta da Paolo Molaschi ha intrattenuto gli agordini con un concerto difronte al Municipio. Per tutti è poi scattata la festa con il pranzo al Zumbrillebar in località Valcozzena.
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AGORDO Nuovo evento per i 150 anni della scuola mineraria di Agordo organizzato dall’ Istituto Folldador-De Rossi. “Scuola mineraria: è così che famigliarmente viene chiamato in Agordino l’Istituto Minerario “U. Follador” di Agordo. Anche se non c’è famiglia dell’Agordino che non annoveri al proprio interno un diplomato di questa scuola”, dice il docente Dino Preloran. La storia di questa prestigiosa Istituzione Scolastica è però poco conosciuta dalla popolazione e forse anche da molti degli stessi periti minerari che hanno avuto modo di frequentarla. Quest’anno si festeggiano ufficialmente i 150 anni della sua nascita, ma le origini della scuola sono molto più antiche e proprio per portare a conoscenza di tutti i fatti trascorsi fino ai nostri giorni, il Follador-De Rossi organizza una serata dove gli studenti di oggi racconteranno le vicissitudini storiche che ne hanno scandito il tempo. “Correva il 15 dicembre del 1867 quando suonava la prima campanella della storia della scuola – ricorda Preloran – per celebrare questo prestigioso anniversario venerdì 15 dicembre 2017 alle ore 20.30 presso l’Auditorium “Antonio Favretti” della nuova sede dell’ I.I.S. “U. Follador” gli studenti racconteranno la storia del loro Istituto”.
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AGORDINA CALCIO FOTO DI IERI SERA SUL CAMPO INNEVATO
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NUOTO Gare di nuoto propaganda ad Agordo. Soddisfazione per l’Ondablu.
Ottimi i risultati degli atleti agordini. In una splendida cornice con le Dolomiti illuminate da un bellissimo sole si è svolta domenica 3 dicembre scorsa nella piscina comprensoriale di Agordo la prima giornata del circuito di nuoto propaganda province di Belluno e Treviso destra Piave. Circa un centinaio gli atleti suddivisi nelle categorie P1, P2 e P3 in rappresentanza delle società Stella Marina di Arcade-Pieve di Soligo, Dolomiti Nuoto di Pelos di Cadore, Sportivamente Belluno e Ondablu di Agordo, Pedavena e Santa Giustina. Il circuito propaganda è il primo passo verso l’agonistica dove i piccoli atleti cominciano a confrontarsi con le regole delle varie discipline natatorie, in particolare per le virate e le partenze, oltre che gli stili. Tra le gare, anche l’avvicinamento al salvamento. Per il grande numero di iscritti la manifestazione è stata divisa in due parti: nella prima hanno gareggiato i più piccoli della categoria P1 (nati tra il 2010 e il 2011); nella seconda quelli delle categorie P2 (nati nel 2009) e P3 (nati nel 2008). All’inizio di ogni parte della manifestazione, atleti, tecnici e genitori hanno ascoltato l’Inno d’Italia mentre due atleti di ciascuna squadra tenevano in mano le bandiere d’Europa, d’Italia, de Coni e dell’Ondablu. A seguire il saluto delle bandiere prima di dare il via alle gare. Soddisfatti i tecnici dell’Ondablu per il risultato dei propri atleti: Giorgio De Nardin per Agordo, Laura Pria per Pedavena e Myrene Funke per Santa Giustina.Nella categoria P1 non si usano i cronometri ma si sono distinti bene tutti gli atleti nelle diverse gare (25 stile libero, 25 dorso e 25 nuoto ad ostacoli). Kristian Benvegnù, Daniel e Andrea Tosatto, Mattia Colla, Samuele Cucchini Zasso, Thomas Pin, Jari Crepaz tra i maschi e Maja Tancon, Nicole Dalla Rosa e Federica Cecchet tra le femmine. Categoria P2: nei 25 ostacoli maschi 3° Tommaso Serafini. Nei 50 dorso sempre 1° Tommaso Serafini e 3° Davide Boccuzzi. Tra le femmine 50 dorso 3° Eleonora Marcon. Tra i maschi hanno quasi raggiunto il podio anche Leonardo Colla, Alessandro Soriente, Mathias De Boni, Gabriel Bomben e Mattia De Zanche, mentre hanno migliorato Pietro Cecchet, Iyared Dawit Castellucci, Samuel De Marco, Marco Cadorin, Leonardo Barp, Alessandro Fossa, Nicola e Filippo Fadigà, Devis Murer, Thomas Dal Mas, Giuseppe Sampieri, Ruben Scquizzato e Kevin Lotto. Tra le femmine poco giù dal podio Elena Bernard, Sara Vettorel e Lisa Somacal. Hanno ben esordito Maria Cecchet, Lara Gasperin, Mabel Argenta, Veronica Monestier e Tessa Masiol. Categoria P3: nei 50 stile maschi 1° Valentino Tormen, 2° Davide Dal Pan e 3° Denis Schena. 50 stile femmine 2° Ilaria Collet. Nei 50 dorso maschi sul podio Denis Schena 1°, Valentino Tormen 2° e Gabriel Pellegrinon 3°. Tra le femmine 50 dorso 2° Giulia Zatta. Tra i maschi vicini al podio Matteo De Paoli, Simone Faé, Andrea Bonafé, Gioele Rossi e Matteo Sorarù. Tra le femmine buon esordio di Maria Eena Gretti.
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LA METEO PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A GIOVEDI
Lunedi 11
Tempo atteso: Tempo perturbato, con fenomeni estesi, persistenti e localmente forti, specie nel pomeriggio/sera, con neve che si trasformerà in pioggia già nella notte fra domenica e lunedì nelle valli prealpine e durante il giorno anche in molte valli dolomitiche.
Precipitazioni: Precipitazioni estese e persistenti, con intensità moderata, a tratti forte nel pomeriggio e in serata/nottata e apporti localmente molto abbondanti. Il limite della neve sulle Prealpi salirà rapidamente già nel corso della notte, passando da 200-300 m a 1500-1600 m, per alzarsi ulteriormente in giornata fino ai 1700-1900 m verso sera. Sulle Dolomiti il limite si alzerà più gradualmente durante la giornata, dai 500-700 m del mattino ai 1400-1700 m verso sera, anche se in qualche valle potrebbe continuare a nevicare fino a 1200-1300 m per buona parte del pomeriggio. Nelle 24 ore sono previsti in media da 40 a 70 mm di pioggia, localmente anche più di 100 mm sulle Prealpi, con altrettanti cm di neve a 2000 m.
Temperature: In sensibile aumento. Sulle Prealpi a 1500 m min -1 °C max 5 °C, a 2000 m min -1 °C max 3 °C; sulle Dolomiti a 2000 m min -4 °C max 1°C, a 3000 m min -5 °C max -3 °C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli, in quota forti da Sud-Ovest, anche molto forti sulle cime, 30-50 km/h a 2000 m, 70-90 km/h a 3000 m, con raffiche anche superiori a 100 km/h
Martedi 12
Tempo atteso: Parziale miglioramento in mattinata, dopo il tempo perturbato della notte e del primo mattino. Il cielo però resterà nuvoloso o molto nuvoloso, con possibilità di qualche breve schiarita. In serata possibile episodio di instabilità, con temporanea ripresa dei fenomeni.
Precipitazioni: Fino al primo mattino ancora precipitazioni estese e continue (100%), deboli/moderate, con altri 10-30 mm ed altrettanti cm di neve a 2000 m. Limite neve fra i 1400 e i 1800 m. In giornata precipitazioni assenti o non significative (20-40%), salvo riprendere temporaneamente in serata/notte (60-80%), nevose oltre i 1000-1100 m.
Temperature: In lieve diminuzione. Sulle Prealpi a 1500 m min 1 °C max 4 °C, a 2000 m min -3 °C max 2 °C; sulle Dolomiti a 2000 m min -3 °C max 1°C, a 3000 m min -9 °C max -4 °C.
Venti: Nelle valli deboli, in quota ancora da Sud-Ovest, forti, anche molto forti sulle cime, fino al primo mattino, poi in relativa attenuazione, fino a tesi in serata, 20-50 km/h a 2000 m, 50-90 km/h a 3000 m, con raffiche anche superiori a 100 km/h nella notte.
Mercoledi 13
Tempo in prevalenza soleggiato, salvo molte nubi basse nelle valli, specie in quelle prealpine. Temperature in ulteriore diminuzione, soprattutto sulle Dolomiti, con minime inferiori alla norma, raggiunte in serata. Venti in quota moderati o tesi, in rotazione da Sud-Ovest a Ovest.
Giovedi 14
Inizialmente soleggiato, poi a metà giornata aumento della nuvolosità con precipitazioni nel pomeriggio, nevose oltre i 600-800 m. Temperature un po’ inferiori alla norma. Venti in quota in rapida intensificazione, da Ovest Sud-Ovest, fino a tesi o forti. Previsore: B.R.