FURTO A QUERO
Alle 4 di questa mattina a Quero Vas in Via Miuzzi, ignoti si sono introdotti nel Bar Bollicine dopo aver forzato gli infissi. Forzate 5 casse delle slot machine e rubate le monete contenute oltre a 1500 euro in contanti ed un imprecisato numero di stecche di sigarette prelavate da un locale interno raggiunto dopo aver praticato un foro nella parete. Bottino totale in fase di quantificazione
PROTEGGIAMO IN NOSTRI ANZIANI, OCCHIO ALLE TRUFFE
I Carabinieri della stazione d’Alpago hanno denunciato in stato di libertà per tentata truffa un 49 residente in provincia di Fermo. L’uomo, agente promotore di una azienda editoriale di Milano, si presentava presso L abitazione di una 70enne dell’Alpago promettendo la consegna di un premio fedeltà quale ex cliente dell’azienda. Nella circostanza faceva firmare alla donna un foglio come ricevuta del premio chiedendo 196 euro come spese di spedizione. La donna rifiutava invitando l’uomo ad andarsene accorgendosi però di aver sottoscritto un abbonmento annuale in line con la predetta ditta X un valore di 3204 euro.
AGORDO ACQUA INQUINATA
Gestione Servizi Pubblici informa che ad AGORDO nelle LOCALITA’ PARECH, PROMPICAI e TOCCOL l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIO adeguata bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro. Ulteriori informazioni saranno fornite nei prossimi giorni. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Servizio Clienti ai numeri 800 306 999 (da rete fissa) o 0437/381299 (da mobile).
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“Bau…bau” traduzione: ANCH’IO POSSO SALIRE CON LE SCALE MOBILI
INCIDENTE ALLA ROTONDA
AGORDO Traffico in tilt ieri mattina poco prima delle 8 ad Agordo sulla direttrice principale per Luxottica. Sulla rotonda di Brugnach nel mezzo della tangenziale 203 agordina un’ Ape si è scontrato con un’autovettura, la ragazza a bordo del mezzo a tre ruote ha subito un trauma alla testa ed è stata portata in osservazione al pronto soccorso dell’ospedale di Agordo in condizioni non gravi. Nessun ferito nell’auto, la dinamica è al vaglio dei Carabinieri della stazione di Agordo, sono intervenuti anche i vigili del fuoco la cui caserma è a pochi metri dalla rotonda che collega la Conca all’Alto Agordino e quindi alla località industriale Valcozzena.
METEO: PROTEZIONE CIVILE MANTIENE ALLERTA SU FRANA DI PERAROLO
PERAROLO Permane lo stato di preallarme a Perarolo di Cadore per possibili movimenti della frana della ‘Busa del Cristo’: l’ultimo bollettino del Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto, emesso alle ore 14 di ieri valido sino alla medesima ora di oggi, conferma il persistere dello stato di criticità geologica per il movimento franoso nel comune cadorino, oggetto del monitoraggio costante dei tecnici della Protezione civile e dalla Polizia urbana locale.
Il report del Centro funzionale regionale ridimensiona invece lo stato di allarme per il torrente Astico, nell’Alto Vicentino: il livello idrometrico dell’Astico nella sezione di Lugo Vicentino sta gradualmente calando e attualmente supera solo la prima soglia di attenzione.
LUXOTTICA E SABATI LAVORATIVI
AGORDO Il contratto integrativo Luxottica prevede che entro il 25 gennaio l’azienda illustri in via generale il piano dei sabati lavorativi previsti fino a luglio, piano non vincolante ma che da un’idea precisa delle necessità del Gruppo.
“Fino ad oggi non abbiamo nessuna notizia, sul tavolo non c’è nulla quindi aspettiamo”, dice Paolo Chissalè della Femca-Cisl della rappresentanza sindacale unitaria.
“Immaginiamo – continua Chissalè – che si profili un problema perché quest’anno la flessibilità negativa è stata limitata a 8 ore per l’area metallo e 32 per quell della plastica. In quest’ultimo caso il monte ore è gestibile, con alcuni sabati di flessibilità positiva si recupera e l’eccedenza trasformata in sabati di straordinari incentivati che significa più soldi per il lavoratore”.
Quindi quale l’obiettivo?
“Arrivare ad agosto con un saldo più vicino possibile allo zero tra flessibilità negativa e positiva e un buon bilanciamento tra la stessa flessibilità e lo straordinario incentivato”.
Quindi il problema è per l’area metallo.
“In un sabato sarà recuperata tutta la flessibilità negativa. E’ inevitabile che vengano richiesti un certo numero di fine settima lavorativi nel primo semestre dell’anno, quindi l’alternativa sono straordinari incentivati che all’azienda costerà abbastanza, con un’adesione superiore al 70% la maggiorazione è del 100%”.
LUXOTTICA, IL MOMENTO DELLA SCELTA
AGORDO E con gennaio per la maestranze Luxottica arriva il momento della scelta sulla trasformazione in banca ore di quote di retribuzione aggiuntiva come previsto dal Contratto Nazionale.
“Il consueto modulo allegato alla busta paga Luxottica – ricorda Emilio Bez coordinatore Uiltec – è leggermente diverso quest’anno poiché non è stata inserita l’opzione sulla trasformazione in ore del prossimo Premio di risultato: essa sarà disponibile più avanti, assieme alla scelta sulla conversione o meno dello stesso premio in servizi Welfare”.
Sono invece regolarmente presenti sul modulo le altre opzioni, tra le quali la conversione delle festività cadenti di sabato e domenica, concomitanza che in questo 2018 ricorre più volte e si traduce per il dipendente in un buon numero di ore complessive da poter mettere in banca per uso individuale.
“Per molti colleghi – continua Emilio Bez – la scelta sulla trasformazione è fondamentale per la conciliazione tra lavoro e vita privata poichè una più elevata disponibilità di tempo aiuta a meglio gestire i vari impegni familiari e personali. Non a caso nello scorso Contratto Integrativo Aziendale era stata innalzata a ben 180 ore la capienza della banca ed era stato introdotto il Fondo Individuale Transitorio (F.I.T.) il quale, pur avendo la scadenza periodica a fine agosto, lascia al lavoratore ulteriori margini di manovra”. Questo sistema è nel complesso molto apprezzato dai dipendenti Luxottica, all’opposto, per gli interinali non è stato finora introdotto alcun genere di banca ore pur importante anche per loro.
A COLLOQUIO CON IL SINDACO DI AGORDO SISTO DA ROIT, TEMPO DI BILANCI
AGORDO “Il 2018 per Agordo sarà l’anno dell’inizio della riqualificazione del centro con l’avvio dei lavori alla ex Caserma degli Alpini”, lo dice con convinzione il sindaco Sisto Da Roit e con la stessa convinzione mette in archivio senza luci e ombre l’anno vecchio.
“Abbiamo sempre fatto i passi secondo la gamba consci delle difficoltà nell’investire. Abbiamo attuato la linea della cautela e non abbiamo avuto alcuna sorpresa, come da previsione”.
Chi amministra fa delle scelte con che risultati?
“Alcune azzeccate, altre meno nel senso che le risposte non erano come nelle aspettative, ma non ho notato grandi malumori”.
Del vecchio anno la cosa che lo lascia maggiormente perplesso?
“La difficoltà nel dare i servizi al cittadino nel rispetto del pareggio del bilancio e zig zagando tra lacci amministrativi e burocratici”.
Quindi la politica locale può ben poco.
“Per nulla, non dipende dai Comuni ma da chi ci governa nella stanze del potere”.
La più grande delusioni del 2017?
“Il non essere stati in grado di continuare nel progetto di fusione dei Comuni di Agordo, Rivamonte, Voltago e La Valle”.
Perché la discussione si è arenata?
“Per il cambio amministrativo di Rivamonte, diversamente da Valter Todesco il nuovo primo cittadino Giovanni Nino Deon non è favorevole ad un progetto di fusione”.
Altre colpe?
“Il poco entusiasmo nell’affrontare la partita e abbiamo perso un’occasione”.
Di cosa è orgoglioso?
“Dell’esperienza con i 6 profughi che abbiamo ospitato ad Agordo”.
L’unico Comune dell’Agordino.
“Per questo sono orgoglioso, anche di aver condiviso l’esperienza con la cooperativa Blyster, molto positiva e come auspicato. Oggi quei ragazzi s’impegnano per la collettività, d’inverno aiutando nello spalare la neve, d’estate in lavori manuali per il paese”.
Comune-Blyster modello da esportare?
“Un esempio che non ha sconvolto la comunità anche perché ben preparato ed orchestrato con l’assessore Nadia Dell’Agnola”.
Sono ancora tutti 6 ad Agordo?
“Uno di loro se ne andrà avendo ricevuto lo status di rifugiato”.
Sarà anche l’anno della caserma, ma non quello dell’ex Minerario.
“Abbiamo dei problemi con la bonifica per lo sversamento di combustibile dalla cisterna, non era previsto”.
E del ribasso del 46% che è quasi la metà?
“Mi fa riflettere, ma non sono in grado di valutare che cosa significhi per l’impresa aggiudicataria come da bando previsto dal Comune di Voltago capofila del progetto”.
Il problema dello sversamento di idrocaburi che necessita della bonifica è tutto a carico del Comune anche se era la Provincia che gestiva la scuola?
“Sarebbe giusto chiamarla in causa in effetti, sarebbe opportuno capire quando sono state sostituite le cisterne in cemento (lasciate a marcire nel terreno) con quelle in vetroresina”.
Ora è più vicino alla Provincia rappresentando l’Agordino quindi potrà sincerarsi personalmente del problema, se poi arriva la vicepresidenza.
“Porterò la discussione al tavolo della Provincia, in quanto alla vicepresidenza i tempi non sono maturi per parlarne, dobbiamo discutere prima con il presidente. Comunque non sono uno di quelli che fa questioni per le cariche”.
OGGI ALLA RADIO I PROBLEMI DEI VOLONTARI AMBULANZE
FALCADE Da domani la Croce Verde Val Biois per mancanza di volontari non garantirà il servizio di emergenza come stabilito nella precedente convenzione in scadenza. Radio Più ne parlerà nel pomeriggio alle 15.10 (replica alle 21), ospiti in studio il presidente Stefano Murer con Felice Gaiardo presidente del Coordinamento Volontari Ambulanze Agordino-Zoldano. Nella trasmissione le ipotesi di un futuro preoccupante anche per i volontari delle altre realtà della Val Cordevole, Arabba esclusa.
DA FALCADE, STEFANO MURER: “Oggi in giornata dovrebbe arrivare comunicazione da parte di ULSS che si “accetta”la proposta della Croce Verde Val Biois del parziale servizio che è in grado di garantire dal 12 fino ad un ripristino di volontari attivi a garantire il servizio h24 per tutti i giorni dell’anno.
Questa banale risposta è frutto di una forte attività mediatica del Presidente del Coordinamento Volontari Ambulanze Agordino e Zoldano. In attesa di comunicazione ufficiale vi esorto a mantenere la consueta disponibilità per garantire una risposta alle necessità del territorio in merito al trasporto sanitario. Rimangono comunque scoperti i giorni preannunciati in cui non siamo in grado di porre in essere un equipaggio in ambulanza ovvero i turni diurni del 16, 17, 22, 25, 2 e 31 gennaio e le notti del 19 e 28″.
LE SOCIETA’ SPORTIVE FATICANO, I REGOLAMENTI LE PUNISCONO
Le già diastrate casse delle società sportive subiscono un ulteriore prelievo da parte di chi dovrebbe collaborare per lo sviluppo di uno sport che fatica a sopravvivere per la mancanza di sponsor e sostegni adeguati. L’Alleghe è stato diffidato e costretto a pagare 200 euro di istruttoria, perché improvvisamente la classe arbitrale ha deciso (a metà campionato) di applicare l’articolo 40 che disciplina l’equipaggiamento dei giocatori. Ad Appiano la terna ha scovato caschi non conformi, o meglio uno dei 16 giocatori (l’unico proveniente dal farm team del Fassa) partecipava all’incontro con casco personale di colore differente (azzurro) rispetto al resto della divisa. La violazione tra l’altro avrebbe dovuto comportare l’esclusione dalla gara del giocatore in difetto “Trattandosi di quasi tutti gli atleti in campo della squadra ospite – ha scritto l’arbitro a referto – quest’ultima non avrebbe potuto partecipare all’incontro”. Questo ha fatto arrabbiare la dirigenza alleghese perché i colori sociali dell’alleghe “biancorosso” erano rispettati da 15 giocatori eccetto Cesare Sotsass che ha giocato in effetti con il caschetto della sua squadra d’origine, quindi anche il rapporto arbitrale non è stato scritto in modo corretto e la regola non rispettata perché Sotsass con quel caschetto non avrebbe dovuto rimettere i pattini sul ghiaccio.
Se All’Alleghe viene contestato un caschetto di colore diverso, nel campionato under 19 è andata anche peggio, nella partita Appiano-Gardena la squadra di casa è stata diffidata (52 euro di spese) “Per aver schierato giocatori di movimento muniti di caschi dello stesso colore ma di tonalità diversa, blu chiaro e blu scuro, mentre i portieri indossavano un casco bianco”. Da sempre il portiere di hockey ha un casco diverso, i più variopinti in Nhl e, anche le quaterne arbitrali non sempre hanno il casco dello stesso colore. “Ma nessuno controlla i controllori – dice Walter Andriolo vice presidente della Lihg – sarebbe preferibile agire con buon senso e con spirito collaborativo. Non siamo in grado di comprendere per quale motivo, tutto d’un tratto, si è deciso di applicare la norma in modo rigido ma sarebbe stato certamente utile che la FISG o la commissione arbitri avessero inviato una comunicazione alle società dicendo che anche la norma sui caschi sarebbe stata applicata con rigore a partire da una certa data, invitando le squadre ad adeguarsi e dando alle stesse il tempo necessario per farlo”.
E da ora in poi quale sarà l’atteggiamento della classe arbitrale con riferimento al colore dei caschi? Nelle categorie giovanili è noto che in molte società i giocatori abbiano caschi di colore diverso. Per questo Andriolo ha chiesto che si giochi comunque e senza diffide e spese, con caschi di colore diverso onde evitare problemi ed anche economici alle società e poi di riparlarne per la prossima stagione.
DE MENECH: GOVERNO E REGIONI RISOLVANO I PROBLEMI PRIMA POSSIBILE
«Le Regioni Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia di concerto con il Ministero dei Trasporti risolvano prima possibile i problemi che hanno impedito la riclassificazione delle strade». Il deputato del Partito Democratico, Roger De Menech è intervenuto questa mattina in commissione Ambiente e Lavori pubblici dove si è discusso il parere della Camera sul provvedimento con cui il governo prevede di riorganizzare e uniformare la gestione della rete stradale in Italia per la quale ha stanziato 300 milioni l’anno dal 2019 al 2023. Il provvedimento riguarda in questa fase 11 regioni. A bloccare l’intesa tra lo Stato e quattro regioni è stata una serie di problemi tecnici. In Lombardia e Veneto in particolare le criticità sono legate alle società in house che hanno in carico la viabilità. «Con il Dpcm», segnala De Menech nel suo intervento in commissione, «si razionalizza la rete delle strade puntando ad avere unitarietà nella gestione e certezza delle risorse necessarie alla manutenzione ordinaria e straordinari. Tuttavia, le quattro regioni del nord e lo Stato non hanno ancora trovato un accordo tecnico e politico. Chiediamo alle parti interessate di lavorare in sinergia per sciogliere tutti i nodi rimasti».
Il sottosegretario alle infrastrutture Del Basso De Caro, ha raccolto l’appello di De Menech e ha riferito che il Ministero è pronto a lavorare di concerto con le regioni per risolvere quanto prima i nodi ed estendere la riforma della viabilità, in particolare al Veneto e alla Lombardia.
«Ho voluto inserire nel parere della commissione questo intervento», conclude De Menech, «come stimolo al governo e alle regioni interessate perché nelle prossime settimane e mesi sia completato l’iter di trasferimento della rete. È fondamentale dare un nuovo assetto all’organizzazione della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale del Veneto e in particolare del Bellunese».
AUTONOMIA VENETO. PRESIDENTE REGIONE INCONTRA SOTTOSEGRETARIO BRESSA. “PRESTO PRE-INTESA, CONFIDO CI SARANNO ULTERIORI MATERIE OLTRE A QUELLE GIA’ SUL TAVOLO”
VENEZIA Nel corso di un incontro tenutosi oggi al Ministero degli Affari Regionali, il Presidente della Regione ha fatto il punto con il Sottosegretario di Stato Gianclaudio Bressa sull’andamento del negoziato sull’autonomia del Veneto. Un faccia a faccia che, al termine, il Governatore ha definito “produttivo e positivo”, annunciando che ci si avvia alla firma di una pre-intesa “che è già una pietra miliare” e che dovrebbe arrivare “prima dell’avvio della campagna elettorale vera e propria”. Il ragionamento di oggi si è incentrato sulle cinque materie (Sanità, Lavoro, Ambiente, Istruzione e Unione Europea) già poste sul tavolo ma, ha annunciato il Presidente della Regione, “conto di inserire e concordare un ulteriore pacchetto di competenze prima della firma della pre-intesa, all’interno della quale andranno inseriti anche tempi certi per il lavoro futuro che si andrà a fare con il Governo che scaturirà dalle elezioni. Da parte nostra – ha specificato – non contempliamo interruzione del lavoro, che continuerà con il nuovo Governo partendo dalla pre-intesa che regolerà modalità e tempi”. Per quanto riguarda i finanziamenti, il Governatore li ha definiti “un aspetto fondamentale”, precisando che “andrà discusso con il Ministero dell’Economia e delle Finanze”. “I finanziamenti – ha concluso – dovranno essere rispettosi di quello che una Regione manda a Roma e che deve tornare sul territorio”.
TURISMO. ASSESSORE REGIONALE RIBADISCE LA NECESSITÀ DI RIORDINARE L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO E DI OTTIMIZZARNE L’UTILIZZO DEGLI INTROITI
VENEZIA “L’imposta di soggiorno deve essere gestita in modo equilibrato, organizzato, trasparente e il più possibile omogeneo, affinché non sia percepita da chi la paga come un balzello iniquo e immotivato, ma soprattutto per utilizzarla come risorsa per migliorare la qualità dell’offerta e dei servizi connessi all’ospitalità. La prima cosa che dovrebbe fare il tavolo di coordinamento di una Destinazione (OGD) è proprio condividere le modalità di utilizzo dell’imposta di soggiorno”.
Parola dell’assessore al turismo della Regione del Veneto, che, nel corso di un recente incontro con le associazioni di categoria degli operatori del turismo, ha ribadito ancora una volta l’urgenza di riordinare e ottimizzare, innanzi tutto attraverso una revisione della normativa nazionale in materia, l’applicazione dell’imposta di soggiorno.
“Non intendo mettere in discussione l’utilità e la legittimità di questo provento che altri Paesi ancor prima del nostro hanno introdotto – precisa subito l’assessore –, ma sostengo la necessità di rivedere le modalità sia di attuazione dell’imposta, sia di chiarezza nel reimpiego della stessa per finalità pubbliche”.
“L’introduzione a ‘macchia di leopardo’, anche in ambiti omogenei, di questa imposta – sottolinea l’assessore – non ha certo favorito la sua accettazione e ha creato non pochi malumori. Appare incomprensibile, infatti, una situazione di disparità tra Comuni che hanno le medesime caratteristiche territoriali e ambientali, la stessa vocazione turistica e spesso sono addirittura confinanti: alcuni applicano l’imposta e altri no, oppure, tra questi, a parità di tipologia e classificazione della struttura ricettiva, si pagano cifre nettamente diverse. Per rispetto del cliente, ma anche per una questione di correttezza ed equità nei confronti degli operatori turistici, credo sia ormai improrogabile un intervento di omogeneizzazione che ponga fine alle attuali sperequazioni, come ho proposto in sede di adozione del Piano Strategico del Turismo nazionale lo scorso febbraio”.
“Per quanto riguarda l’utilizzo degli introiti – prosegue l’assessore –, oltre a confermare che buona prassi vorrebbe che la destinazione degli stessi fosse il più possibile concertata tra quanti, amministratori pubblici e imprenditori privati, operano per la valorizzazione dell’offerta turistica, sostengo l’opportunità che si definiscano in modo chiaro le finalità di tali risorse. È evidente che una parte di esse debbano servire ai Comuni per assicurare quegli interventi, altrimenti non realizzabili a causa dei continui tagli di trasferimenti statali che hanno dovuto subire negli ultimi anni, finalizzati al miglioramento dei servizi pubblici e delle infrastrutture di cui beneficiano, oltre alle comunità locali, gli stessi turisti e che contribuiscono ad accrescere la competitività dell’offerta, come la vigilanza, la sicurezza, la cura del verde, la viabilità, ecc. Ma è altrettanto utile che una quota dell’imposta sia destinata alla promozione, al marketing, all’accoglienza, alla valorizzazione e diffusione dell’immagine e dell’offerta turistica dei diversi settori, come il mare, la montagna, il lago, le terme le città d’arte, ecc.”.
“Un compito quest’ultimo – conclude l’assessore – che, nel rispetto della strategia che ci siamo dati nel Veneto, ma anche della legislazione vigente, è svolta in modo coordinato dalla Regione, i cui bilanci hanno anch’essi subito un forte ridimensionamento, soprattutto per quanto riguarda i capitoli della promozione. Credo che la semplificazione applicativa dell’imposta di soggiorno e la definizione di un regolamento unico nazionale che consenta anche l’integrazione delle politiche promozionali, concordate tra tutti gli attori del settore turistico e investendo del compito innanzi tutto le OGD, potrà evitare polemiche improduttive e farà sicuramente bene alla nostra economia”.
ULSS FELTRE. INFLUENZA…. A PIENO RITMO
FELTRE L’ospedale di Feltre lavora a pieno ritmo per rispondere all’emergenza dovuta alle complicanze di virus influenzali, la cui incidenza nelle ultime settimane ha subito un netto incremento nella popolazione del feltrino.
Il pronto soccorso. In questi giorni il Pronto Soccorso non conosce pause per un aumento significativo di accessi totali e di codici rossi e gialli principalmente per insufficienze respiratorie o cardiache. Oltre agli accessi in sede, si registra l’incremento delle richieste di soccorso con ambulanza con infermieri e talora medico a bordo. «Soprattutto negli anziani e nei soggetti a rischio, l’influenza può facilmente complicarsi ed evolvere in broncopolmoniti batteriche o determinare scompensi cardiaci», spiega il direttore del pronto soccorso di Feltre, Edoardo Rossi, «naturalmente i soggetti giovani avranno invece semplicemente, nella maggior parte dei casi, il classico decorso caratterizzato da febbre intorno ai 39°, tosse, dolori articolari diffusi con guarigione spontanea entro una settimana. In tale gruppo il semplice riposo e paracetamolo per alleviare i sintomi sono sufficienti. È purtroppo ormai tardi per vaccinarsi, e quindi per utilizzare la più preziosa e innocua arma che la medicina ha a disposizione per tale malattia». Gli accessi in Pronto Soccorso sono aumentati più dal 10% al 20% ma è soprattutto l’incremento dei codici maggiori, che spesso, dopo la stabilizzazione in pronto soccorso, necessitano di un ricovero, ad impegnare l’ospedale. «Anche in questa occasione è l’ospedale intero che si dimostra compatto nel profondere il massimo impegno per garantire una risposta efficace ai bisogni delle persone assistite», continua Edoardo Rossi, «prova ne sia che nonostante il numero elevato di ricoveri il tempo di permanenza in Pronto Soccorso, una volta deciso il reparto di destinazione, è sempre stato decisamente breve».
Le aree mediche. Per rispondere in modo adeguato alle richieste di ricovero era stato predisposto dalla direzione medica di Feltre un piano di emergenza con l’apertura di posti letto straordinari. «Attualmente quasi tutti i posti letto disponibili sono occupati per l’ondata straordinaria di patologia influenzale di tipo B che crea complicanze negli anziani e in chi ha patologie pregresse», spiega il direttore del Dipartimento di area medica per Intensità di cura, Livio Simioni, «nella rete di assistenza tutti stanno facendo al meglio il loro compito non solo all’interno dell’ospedale ma anche nel territorio. Mi riferisco ai medici di medicina generale e agli operatori delle case di riposo che inviano all’ospedale solo i casi che necessitano effettivamente di un ricovero. Il monitoraggio continuo degli ingressi e dei posti disponibili nei vari reparti dell’ospedale ci ha concesso di lavorare a ritmo sostenuto ma con la sicurezza per i pazienti garantendo risposte a tutte le necessità».
VALANGHE. AL PASSO SAN PELLEGRINO (BL) APERTO IL CENTRO DI ADDESTRAMENTO PER GLI APPASSIONATI DEGLI SPORT INVERNALI
SAN PELLEGRINO Scialpinismo, freeride ma anche escursioni a piedi o con le racchette da neve, sono tante le attività che si possono fare sulla neve d’inverno e sempre più numerosi sono gli appassionati. Per affrontare in sicurezza gli sport invernali è importante conoscere la situazione delle neve, per questo il Centro Valanghe di Arabba di ARPA Veneto, con il supporto della società impianti San Pellegrino, ogni anno apre gratuitamente a tutti il Centro di addestramento per i travolti in valanga al Passo San Pellegrino (BL). Come funziona. Nel campo ci si può esercitare all’uso degli ARTVA, cioè gli Apparecchi di ricerca dei travolti in valanga, in una situazione quasi reale a 2500 metri di quota. All’interno di un’area recintata e a varie profondità, sono stati sepolti sei trasmettitori azionati automaticamente da una centralina in modo casuale. La centralina permette di effettuare tre tipi diversi di ricerca: easy con attivazione di un trasmettitore, medium con due trasmettitori, expert fino a sei trasmettitori. L’attivazione è casuale quindi ogni scenario risulterà diverso dal precedente. Al contrario di una valanga reale, i trasmettitori non vanno disseppelliti ma la ricerca termina quando il trasmettitore sepolto viene colpito con la sonda da valanga. Il campo di addestramento è di proprietà dello SVI-CAI e la gestione è affidata ad ARPA Veneto e alla società impianti San Pellegrino. L’accesso è gratuito ed è attivo h24. In caso di utilizzo da parte di gruppi numerosi è consigliabile effettuare una prenotazione collegandosi al sito www.cai-svi.it/campo-artva-passo-san-pellegrino/ <http://www.cai-svi.it/campo-artva-passo-san-pellegrino/> oppure scrivendo una e-mail a renato.zasso@arpa.veneto.it <mailto:renato.zasso@arpa.veneto.it> oppure info@passosanpellegrino.it <mailto:info@passosanpellegrino.it> Infine prima di programmare un’escursione sulla neve si ricorda di consultare il bollettino neve e valanghe su www.arpa.veneto.it <http://www.arpa.veneto.it/> o scaricare l’app dedicata per informazioni: <www.arpa.veneto.it/arpav/pagine-generiche/progetto-apparpav>
FELTRE, PALAGHIACCIO E RECORD DI PRESENZE
FELTRE Grande partecipazione di turisti pattinatori durante il periodo delle festività natalizie: 1.200 presenze a Santo Stefano e oltre 2.000 weekend dell’Epifania, con principale attrazione della pianura veneta a beneficio dell’indotto commerciale del territorio feltrino con un centinaio di bambini ai corsi giornalieri delle società del pattinaggio artistico e hockey su ghiaccio. Ora il PalaGhiaccio di Feltre si prepara per i mesi di gennaio e specialmente febbraio in occasione dei Giochi Olimpici Invernali in Corea, dove il ghiaccio avrà come sempre particolare interesse e un beneficio di frequenze anche per la nostra importante struttura. Il pattinaggio torna al consueto orario standard per il pubblico e vengono confermate manifestazioni a livello nazionale di pattinaggio artistico, partite di campionato Italian Hockey League, il torneo internazionale di hockey Under 11, le scuole alla mattina, corsi di pattinaggio, avviamento all’hockey e gran finale stagionale a Pasqua dopo la preparazione del ghiaccio nell’agosto 2017. Un grazie particolare a tutto il nostro personale, agli assistenti di pista, alla Cooperativa La Via, alla Croce Rossa Italiana, al Comune di Feltre, alle Forze dell’Ordine per la vigilanza e sicurezza, al Consorzio Dolomiti Prealpi e al Comitato Feltre Dop, nonché ai media e alla stampa per il costante aggiornamento degli orari e programmi.
DOMANI SERA AL NOF FILO’ DI CENCENIGHE i 4 STUDENTI DA IX GRADO
di Luisa Manfroi
CENCENIGHE Il Civetta, per la sua architettura, l’imponenza e i colori, da sempre attira l’attenzione di tutti. Per chi ama l’arrampicata, è una meta ambita. Dal 1925, quando Solleder e Lettenbauer aprirono ufficialmente la prima via alpinistica di sesto grado lungo il Civetta, ne sono seguite molte altre. Tra le più recenti quelle di un quartetto di studenti, tre della Val Gardena e un genovese, che il 3 e 4 agosto 2015 hanno portato a termine un nuovo tracciato dal nome inusuale ed emblematico: “La via degli Studenti”. Un itinerario iniziato nel 2014 al quale ha partecipato per i primi sette tiri anche Marta Mozzati e completato l’anno seguente. Il successo della sfida ha invogliato i quattro ad intraprenderne una seconda, così, nell’estate 2016, sulla Cima della Busazza, è stata tracciata la via “Ricordi Nebbiosi”, e una terza nell’agosto 2017, sulla Cima di Terranova ancora alla ricerca di un nome.
Saranno proprio loro ad essere ospiti del Gruppo Amici della Montagna, venerdì 12 gennaio, al Nof Filò, con una serata dal titolo “Studenti da IX Grado” in cui presenteranno al pubblico le vie nuove e qualche ripetizione realizzata nel gruppo del Civetta.
Ma scopriamo più da vicino chi sono gli “Studenti del Civetta”. Sono il genovese Giorgio Travaglia (classe 1991) laureato in Filosofia, Alex Walpoth e Martin Dejorie (del 1994) studenti rispettivamente di medicina e di ingegneria a Innsbruck e il più giovane, Titus Prinoth (nato nel 1998) che sta frequentando in Svezia un corso da pilota di elicotteri.
Viene spontaneo porre a Giorgio Travaglia, portavoce dei quattro, una serie di domande, prima fra tutte, come è nata l’amicizia con gli altri tre. «L’inizio della nostra amicizia risale al 2012: quell’anno ero stato sulle Dolomiti a scalare per pochi giorni con l’obiettivo di finire una via nuova. Tornato a casa ho visto che due ragazzi giovani della Val Gardena, dove vado sempre in vacanza, avevano anch’essi aperto un nuovo itinerario. Pertanto ci siamo messi in contatto con la promessa di incontrarci di persona l’estate successiva e così è stato.» Quali sono state le esperienze fatte prima di affrontare “il Regno del sesto grado”, il noto eufemismo che sta ad indicare da decenni il Civetta ? Come sottolinea saggiamente Travaglia, non si va in Civetta “alle prime armi” e tutti avevano già fatto varie ripetizioni importanti e qualche via nuova. «Prima di conoscere gli altri ragazzi, c’ero già stato nel 2009 a ripetere il Diedro Livanos alla Cima Su Alto. Dopo il nostro incontro, abbiamo fatto alcune ripetizioni assieme, soprattutto con Alex. L’ultima via dell’anno è stata la Aste alla Punta Civetta: io, come tutti quelli che vogliono tracciare vie nuove in Dolomiti, sapevo che c’era una via ancora da fare sulla Nord Ovest e sapevo che Alex era il compagno perfetto per realizzarla, anche se non era mai stato in Civetta. Quella ripetizione è stata un buon modo per prendere dimestichezza con la parete.» Cosa vi ha spinto ad arrampicare in Agordino ? «Questo territorio ospita alcune delle pareti più belle delle Dolomiti, diciamo che è un po’ ovvio andarci. Il Civetta poi è una parete mitica con una storia incredibile e un fascino unico. Quando sei lì, si respira un’atmosfera tutta particolare data dalla ricchezza di storia e dalla grandezza e difficoltà della parete.»
Quali sono le ripetizioni e le vie nuove aperte nel gruppo del Civetta ?
«Oltre alle già citate vie nuove, ci sono le ripetizioni. A parte la Livanos e l’Aste, che sono due classiche, io ero tornato nel gruppo nel 2010 e avevo ripetuto la via Casarotto sulla Busazza. Alex e Martin hanno ripetuto alcune delle vie moderne più dure: “Colonne d’Ercole” (prima ripetizione), “Nuvole Barocche” (seconda ripetizione) e “Chimera Verticale”.
Titus, insieme ad Aron, un ragazzo gardenese molto talentuoso, hanno ripetuto “Kein Rest Von Sensucht”.»
E i progetti di arrampicata per il futuro ? «È difficile fare progetti» – afferma Giorgio Travaglia – «Certamente l’Agordino offre molte possibilità tra vie nuove belle ripetizioni e prime invernali. Questo perché si tratta di pareti selvagge e con notevoli sviluppi che le rende poco frequentate rispetto a quelle di altri gruppi. Comunque la realizzazione di vie nuove resta per noi la cosa più importante. Riguardo la via tracciata la scorsa estate sulla Cima di Terranova, ci piacerebbe tornare per conferirle una linea più elegante. Speriamo nella prossima estate.» La serata, presentata da Gianpaolo Soratroi, avrà inizio alle 20.45 con offerta libera.
CESIOMAGGIORE CHIUSURA D’ANNO CON GLI AUGURI DI RENZO ARBORE.
CESIOMAGGIORE E’ stata arricchita da una coinvolgente sorpresa, la riunione di fine anno per la Confraternita del Formaggio Piave dop. Via social, infatti, ai confratelli sono arrivati i saluti e gli auguri di Renzo Arbore.
Una storia che nasce qualche mese fa, in occasione dell’annuale raduno nazionale della Fice, la Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, che si è svolto nel Salento per l’organizzazione della Confraternita del Pampascione.
Ebbene, il vulcanico Onofrio Pepe (giornalista, scrittore, animatore del mondo enogastronomico salentino) aveva cercato di avere Arbore al raduno, incontro poi sfumato per sopraggiunti impegni dell’artista.
Nel corso dei frequenti contatti, però, Pepe aveva parlato diffusamente ad Arbore di questa Confraternita e dei prodotti – il Piave dop, in primis – che ne connotano e rappresentano l’attività. Arrivando, anzi, a rimarcarne l’azione nel corso di una visita alla casa romana dell’artista.
“Si, credo sia andata proprio così – annota Fabio Bona, presidente della Confraternita bellunese; certo, quando mi è arrivato il filmato con i saluti e gli auguri di Arbore, dopo lo stupore iniziale, abbiamo provato una (credo legittima) soddisfazione”.
La riunione ha anche permesso di fare il punto sullo stato della Confraternita. “Il 2017 – ha ricordato Bona – è stato sicuramente un anno ricco di soddisfazioni. Intanto registriamo la nostra costante crescita numerica. Evidentemente, la nostra attività incontra un sempre maggior favore. Un’attività che, tra l’altro, continua ad arricchirsi di momenti culturali, come la scoperta delle meridiane o l’approccio alla memoria, al suo funzionamento e ai suoi problemi, due appuntamenti del 2017”.
Novità e apprezzamenti anche per ciò che attiene più propriamente alla missione della Confraternita. “E’ vero; abbiamo voluto avviare una più stretta collaborazione tra le nostre realtà, organizzando l’annuale incontro assieme alla Confraternita della Pasta Fresca, quella della Sopressa di Bassano e al Circolo Leoniceno dei Colli Berici; le quattro realtà che avevano proposto il ‘Tabarin dell’Amicizia’, poco più di un anno fa. Una scelta che non sarà un fatto episodico. A rotazione, infatti, le quattro realtà cureranno l’appuntamento annuale”.
CALENDARIO AD AGORDO
E’ in distribuzione il calendario agordino 2018 della parrocchia di Agordo. Nel bel lavoro di Loris Santomaso l’importante ricorrenza dei 150 anni della sezione agordina del Cai con i suoi 14 presidenti tutti rappresentati in altrettante immagini. Il calendario propone gli straordinari scatti del fotografo amatoriale Giacomo Mottes, agordino doc di professione ottico optometrista con la passione per la fotografia. La parte artistica presenta Vico Calabrò, nato ad Agordo, persona di grande umanità oltre che artista di fama internazionale, pittore eclettico che racconta i quasi 60 anni del suo impegno nell’arte. “Ci piace – dice Loris Santomaso – considerarlo una nostra “gloria” riconoscenti per le tante e generose attenzioni rivolte alla nostra terra, un gesto di doveroso omaggio e stima anche in vista del suo 80esimo compleanno del prossimo 27 aprile”.
DOMENICA A PIETRALBA CON IL CAI
AGORDO Dopo il successo della serata dei Pavaroi sul Broi di Agordo (tutti i volontari saliti sulle cime sono rientrati senza incorrere in alcun problema), la sezione agrodina del Cai “Armando Tama Da Roit”, riprende anche per il 2018 l’attività escursionistica come da tradizione. Domenica con partenza alle 7 dalla sede, prima uscita, giusto per smaltire i pranzi natalizi, la commissione escursionismo propone una facile escursione con le ciaspe attorno al famoso Santuario di Pietralba. L’itinerario ad anello porterà gli escursionisti ad attraversare una splendida foresta di abete rosso, transitando anche nei pressi di tre malghe, per poi tornare verso il luogo di partenza. Per chi lo desidera sarà poi possibile visitare il famoso Santuario di Pietralba che ogni anno accoglie migliaia di pellegrini. Escursione facile.
HOCKEY TORNEO AGORDINO, IL PUNTO
LA METEO PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A DOMENICA
Giovedi 11 Tempo atteso: Fatta eccezione di qualche sottile velatura al primo mattino, il tempo sarà in prevalenza soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. Probabili nebbie in Valbelluna durante le ore più fredde, in dissolvimento dopo il sorgere del sole. Clima diurno un po’ più freddo rispetto a mercoledì.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale diminuzione a tutte le quote, più sensibile per le minime nelle valli (generalmente tra-5 e -10°C nelle valli innevate). Sulle Prealpi a 1500 m min -2°C, max 1°C, a 2000 m min -5°C, max -3°C. Sulle Dolomiti a 2000 m min -7°C, max -4°C, a 3000 m min -11°C, max -10°C.
Venti: Nelle valli deboli con locali rinforzi per brezze di monte in alcune valli prealpine; in quota deboli o moderati da Est Sud-Est, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
Venerdi 12 Tempo atteso: Tempo soleggiato con cielo perlopiù sereno, eccetto qualche passaggio nuvoloso provenienti da Est in grado di lambire i settori orientali dei monti veneti.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni rispetto a giovedì. Sulle Prealpi a 1500 m min -2°C, max 0°C, a 2000 m min -5°C, max -2°C. Sulle Dolomiti a 2000 m min -6°C, max -3°C, a 3000 m min -11°C, max -10°C.
Venti: Nelle valli deboli con locali rinforzi per brezze di monte in alcune valli prealpine; in quota perlopiù deboli da Nord-Est, solo a tratti moderati sulle vette dolomitiche più alte, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-15 km/h a 3000 m.
Sabato 13Tempo in prevalenza soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità in montagna. Qualche foschia o locale banco di nebbia nelle valli prealpine durante le ore più fredde. Temperature in diminuzione. Venti deboli da Nord-Est in quota.
Domenica 14Tempo ben soleggiato, di stampo invernale, con aria tersa ed ottima visibilità in montagna. Qualche foschia o locale banco di nebbia nelle valli prealpine durante le ore più fredde. Temperature in diminuzione. Venti deboli da Nord-Est in quota. Previsore: R.L.Th.