CADORE, COLTIVAVA MARIJUANA IN CASA. DENUNCIATO
LENTIAI Un’ Opel astra condotta da una 26 enne del luogo per cause in corso di accertamento si è scontrata con un autoarticolato Renault condotto da un 52enne alpagoto. La ragazza è stata trasportata in ospedale San Martino a Belluno, è in prognosi riservata per politrauma ma non in pericolo di vita.
VALANGA IN VAL VISDENDE, INCOLUME PERSONA COINVOLTA
SAN PIETRO DI CADORE. Attorno alle 11, il 118 è stato allertato da uno scialpinista che era rimasto coinvolto da una valanga in Val Visdende. G.D.Z., 66 anni, di San Pietro di Cadore (BL), stava seguendo assieme al suo cane il giro delle malghe e si trovava nel tratto tra Malga Campobon e Malga Ceci, quando, uscito un poco dalla strada non battuta, dal pendio si è staccata una piccola valanga a lastroni che lo ha trascinato per una trentina di metri verso il basso. Lui è rimasto in superficie senza riportare conseguenze, ma, impaurito, ha chiesto aiuto. L’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, dopo averlo individuato, ha sbarcato con un verricello di una quindicina di metri il tecnico di elisoccorso che ha provveduto al suo recupero. Successivamente è stato calato il conduttore dell’unità cinofila da valanga (in questo periodo di turno con l’equipaggio), che ha imbragato il cane dello sciatore per issarlo a bordo. L’uomo è stato quindi trasportato a valle.
NUOVO MESSAGGIO DEL PRESIDENTE STEFANO MURER AI SOCI VOLONTARI ATTIVI
Salve,
in data odierna ho ricevuto richiesta dalla ULSS di proseguire con la convenzione di reperibilità h24 del nostro sodalizio. Per il bene della nostra popolazione e la garanzia economica del territorio accetto “malgrado” la comunicazione dell’ULLS e vi chiedo di prendere servizio come già comunicato con i turni spettanti per il mese di gennaio. Una volta predisposti i turni di febbraio valuteremo le problematiche che ne emergono. Rimangono comunque le giornate buche presenti nei turni di servizio del mese corrente in cui non siamo in grado di disporre dell’equipaggio.
Saluti e grazie vivissime.
Stefano Murer
ORE 10.00 ULTIM’ORA
BELLUNO I Carabinieri del Norm di Belluno hanno denunciato in stato di libertà un minorenne residente nell’Ampezzano per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le proprie generalità . Il ragazzo, in compagnia di altro giovane rimasto sconosciuto, era stato sorpreso sul treno in arrivo a Belluno verso le 20.30 senza biglietto. Il capotreno richiedeva assistenza al Comando Carabinieri per l’identificazione dei giovani non appena il convoglio fosse giunto in stazione . All’arrivo i due si davano alla fuga e mentre uno riusciva a dileguarsi l’altro è stato fermato All’atto del controllo dava in escandescenza rifiutando di farsi identificare costringendo quindi i militari coadiuvati da una volante della polizia ad accompagnarlo in sede. Presso il Comando il ragazzo si calmava e le procedure di identificazione procedevano senza problemi
CADORE Rinvenimento di due serre all’interno di un’abitazione a Valle di Cadore predisposte per la coltivazione di marijuana. Denunciato il proprietario in stato di libertà
CESIOMAGGIORE Sono terminate intorno alle due di questa mattina le operazioni dei vigili del fuoco di spegnimento dell’incendio divampato nella serata di ieri di un’abitazione di via Cesiominore a Cesiomaggiore. I pompieri intervenuti intorno alle 20.30 da Feltre e Belluno con 7 automezzi tra cui l’autoscala e l’apporto anche dei vigili fuoco volontari, sono riusciti a circoscrivere il rogo, che ha interessato uno dei tetti dell’abitazione e il sottotetto, evitando l’estensione delle fiamme all’intera abitazione. Le cause dell’incendio sono al vaglio delle squadre intervenute. Inagibile l’uso dell’abitazione. La famiglia di stranieri residente all’interno della casa ha trovato ospitalità da alcuni parenti.
FURTO A QUERO
VAS-QUERO Alle 4 dell’altra mattina a Quero Vas in Via Miuzzi, ignoti si sono introdotti nel Bar Bollicine dopo aver forzato gli infissi. Forzate 5 casse delle slot machine e rubate le monete contenute oltre a 1500 euro in contanti ed un imprecisato numero di stecche di sigarette prelavate da un locale interno raggiunto dopo aver praticato un foro nella parete. Bottino totale in fase di quantificazione
PROTEGGIAMO IN NOSTRI ANZIANI, OCCHIO ALLE TRUFFE
ALPAGO I Carabinieri della stazione d’Alpago hanno denunciato in stato di libertà per tentata truffa un 49enne residente in provincia di Fermo. L’uomo, agente promotore di una azienda editoriale di Milano, si presentava presso l’abitazione di una 70enne dell’Alpago promettendo la consegna di un premio fedeltà quale ex cliente dell’azienda. Nella circostanza faceva firmare alla donna un foglio come ricevuta del premio chiedendo 196 euro come spese di spedizione. La donna rifiutava invitando l’uomo ad andarsene accorgendosi però di aver sottoscritto un abbonamento annuale on line con la predetta ditta per un valore di 3204 euro.
ACQUA INQUINATA NELLE FRAZIONI
AGORDO Riecco ad Agordo l’inquinamento da colibatteri, ma interessa una sola zona della città nella frazione Toccol dove la rete idrica è a servizio di 200 utenze. Da ieri infatti è fatto divieto di uso ell’acqua per scopi alimentari, se non previa bollitura, nelle abitazioni ed esercizi pubblici in località Parech, Prompicai e Toccol. Le analisi dell’Ulss hanno infatti stabilito che l’acqua è inquinata e Gsp ha informato immediatamente i cittadini di attenersi all’ordinanza di non potabilità. Per informazioni è disponibile il Servizio Clienti ai numeri 800 306 999 (da rete fissa) oppure 0437 938002 (da mobile o via internet).
PAURA DI AMMALARSI IN VALLE DEL BIOIS
FALCADE Il temuto momento è arrivato, da oggi la Croce Verde Val Biois non garantice più il serivizio per i noti problemi legati alla mancanza di volontari per coprire le 24 ore 365 giorni l’anno. Da oggi i volontari della Valle del Biois non sono più vincolati da alcuna convenzione con l’Ulss1 Dolomiti. Un colpo al cuore per chi come Rodolfo Pellegrinon nei giorni della fondazione del sodalizio c’era.
“Era il 1982 – ricorda Pellegrinon – per anni, oltre ai turni regolari ho svolto anche le mansioni di segretario”.
I rapporti con i vertici erano diversi?
“Assolutamente no, i rapporti con dirigenti e responsabili del settore sono sempre stati difficili”.
Come è nata la Croce Verde?
“Prima di istituire la nostra associazione avevamo preso contatti con le varie Croci Bianche dell’Alto Adige per studiare ed eventualmente “copiare” la loro efficienza”.
Siete stati consigliati?
“Si, di dotarci da subito di almeno un dipendente in quanto i volontari che alle prime esperienze operavano sicuramente con orgoglio, entusiasmo e senso di responsabilità, pian piano sarebbero venuti meno per vari motivi”.
Col senno del poi le paure si sono concretizzate nell’attuale situazione, era stato fatto un tentativo?
“Ricordo di aver predisposto della documentazione inerente il costo per il servizio garantito 24 ore su 24 che sarebbe stato a carico della sanità Agordina. Una cifra enorme che con un sesto della stessa la Croce Verde sarebbe stata in grado di assumere due dipendenti”.
Ma non se n’è mai fatto nulla.
“Tralascio i rapporti difficili con i responsabili a seguito delle richieste a loro sottoposte. Sembrava quasi che il nostro servizio fosse un obbligo e non una collaborazione che a certi livelli non è stata capita”.
All’inzio probabilmente c’erano meno difficoltà per i volontari.
“Infatti, i volontari tutti operavano volentieri con spirito di sacrificio e serietà. Tutti i turni venivano coperti da pensionati ma soprattutto da lavoratori”.
Come ha vissuto quegli anni?
“Positivamente conscio di effettuare un servizio in favore della nostra comunità. La gente della nostra valle ha sempre risposto positivamente con il tesseramento, soddisfatta di avere un presidio di emergenza sul territorio operante 24 ore su 24”.
Ed ora ha una ricetta per la risoluzione dei problemi?
“Affinché le varie Croci Verdi dell’Agordino continuino ad operare é necessario, come ho già spiegato al presidente Stefano Murer, più attenzione e rispetto da parte dell’ULLS 1 e, la possibilità di avere almeno due dipendenti come le varie Croci Bianche dei nostri vicini”.
Concetti che sembrerebbero semplici e chiari.
“Con i burocrati è difficile parlare loro hanno teorie e linguaggi diversi. Sulla poltrona c’è un modo diverso di vedere i problemi rispetto a chi opera sul territorio toccandoli con mano”.
Ma c’è sempre la politica con i politici.
“Meglio lasciare perdere”.
L’augurio?
“Che il servizio continui con rapporti sereni e responsabili con l’Unità Sanitaria”.
IL NUOVO CONSIGLIO DI PRESIDENZA ASCA
AGORDO Fabio Luchetta che presiede il consiglio di presidenza in seno all’Azienda Speciale Consortile Agordina può finalmente contare su 4 validi collaboratori nominati al termine di un consiglio che ha prima previsto alcune modifiche al regolamento che si prestava a diverse interpretazioni. Ora è chiaro, il presidente sarà coadiuvato dal consiglio di presidenza formato da 2 amministratori della Conca Agordina, uno della Valle del Biois e un altro della Val Cordevole. Sono stati eletti: Silvia Tormen sindaco di Taibon ed Ezio Zuanel di La Valle per la Conca Agordina, Giovanni Ferrini vice sindaco di Falcade per la Valle del Biois e Leandro Grones per la Val Cordevole.
“Il consiglio di presidenza – spiega Fabio Luchetta – ha funzioni di raccordo tra gli organi aziendali. E’ chiamato ad analizzare il bilancio con l’amministratore unico e seguire l’andamento dei servizi, delle nuove progettazioni, delle innovazioni negli interventi strutturali. Si rapporta con gli organi istituzionali come Regione e Ulss1 Dolomiti”.
Il consiglio di presidenza non ha compiti decisionali ma espressamente di supporto all’amministratore unico Mariachiara Santin e al direttore Arrigo Boito.
“Due figure importanti in seno all’Asca – dice Luchetta – ed i risultati sono evidenti anche dal punto di vista economico. I nostri obiettivi erano infatti di tenere in casa il servizio quindi sotto l’egida degli amministratori locali evitando esternalizzazioni e al contempo contenere le tariffe e migliorare sempre più in qualità. Obiettivi che Asca continua a rispettare”.
L’azienda si occupa dell’organizzazione e della gestione dei servizi di assistenza domiciliare, la conduzione della struttura residenziale per anziani non autosufficienti di Agordo, nonché l’espletamento di altri compiti ed ulteriori servizi aventi rilevanza sociale. L’adesione all’azienda è stata approvata dai consigli comunali dei Comuni consorziati. L’Azienda è ente strumentale dei Comuni aderenti ed è dotata di personalità giuridica, di autonomia gestionale e patrimoniale e di un proprio statuto, approvato dai consigli comunali degli enti aderenti.
“Il merito per questo risultato va riconosciuto al gruppo di lavoro sanità in seno all’Unione Montana che molto si è impegnato – dice Luchetta – per parecchi anni ho frequentato il polifunzionale 1-2 e il reparto anziani inabili poiché amministratore di sostegno nell’aiutare gli anziani all’interno delle strutture. E’ sempre stato un ottimo servizio, migliorato ancora di più con la gestione diretta Comuni-Asca. Oggi presentiamo un servizio più efficace e non solo in termini di costi”.
LIBERI E UGUALI PRESENTA I CANDIDATI… A SINISTRA
di Damiano Tormen. AUDIO
ELEZIONI, BUZZO CON “LIBERI E UGUALI” «MI AUTO-SOSPENDO DALLA PRESIDENZA»
BELLUNO «Ho deciso di accettare la candidatura alle prossime elezioni politiche con Liberi e uguali, per questo da oggi mi auto-sospendo dalla presidenza del Bard»: Alessandra Buzzo annuncia così la scelta di affrontare l’avventura della campagna elettorale e prende una “pausa” dalla guida del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti. «Le mie idee politiche sono note a tutti, così come i miei ideali legati alla montagna: la difesa dei più deboli, il rispetto della democrazia e dell’individuo, l’attenzione per un territorio che ascolti le necessità dei suoi cittadini. – spiega Buzzo – Anche in questo periodo di sospensione, l’impegno per il Bellunese e le nostre terre non verrà certo meno». La candidatura di Buzzo è stata presa dopo un periodo di confronto con i vertici del movimento: «Apprezziamo la scelta dell’autosospensione da parte di Alessandra: – commenta Andrea Bona, vicepresidente Bard – la sua è stata una scelta personale, che ha voluto condividere con noi prima di accettare ufficialmente la candidatura. L’autosospensione è un gesto da sottolineare: in questo modo, l’elettorato del nostro movimento non è “condizionato” al momento del voto, ma sarà come sempre libero di esprimere le proprie preferenze. Siamo e restiamo un movimento politico del territorio e non partitico».«A lei – conclude Bona – e a tutti quelli che vorranno occuparsi veramente dell’autonomia della nostra provincia e della dignità dei suoi abitanti, non con vuote parole, ma con impegni concreti e precisi, vanno i nostri migliori auguri di una campagna elettorale corretta e ricca di soddisfazioni».
120-80 ALLA RADIO LA RUBRICA DI MEDICINA
OGGI Alle 10.30 e alle 19 siamo in onda con 120-80 appuntamento mensile con la salute, reso possibile grazie alla collaborazione del Poliambulatorio Agordino. In questa puntata il dottor Stefano Guazzieri, specialista urologo,sull’ l’importanza della prevenzione urologica. A chi e’ rivolta, perche’ e’ consigliata, quali patologie si possono curare, l’importanza degli stili di vita. Attualmente solo il 20 per cento degli italiani si sottopone regolarmente alla visita di prevenzione, che invece puo’ ridurre la frequenza di patologie della prostata, ma anche del rene, della vescica, del pene e del testicolo, e puo’ individuare precocemente cause di infertilita’ maschile e disfunzioni sessuali. Il poliambulatorio agordino propone fino al 2 febbraio una campagna di prevenzione sul tema.
AUTONOMIA, FRACASSO: LA TRATTATIVA VA CHIUSA CON QUESTO GOVERNO
VENEZIA Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso interviene a seguito dell’invito della CGIA di Mestre, nei confronti del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, di non firmare l’accordo sull’autonomia. “L’invito della CGIA di Mestre di non firmare l’accordo sull’autonomia è quantomeno paradossale. Dopo il Referendum del 22 ottobre e due mesi di trattativa serrata, è naturale che l’intesa vada chiusa con questo Governo. Certo, le risorse non saranno quelle promesse sulla base dei dati del residuo fiscale – fatti circolare proprio dall’associazione degli artigiani durante la campagna elettorale – e che prontamente abbiamo smentito. Lo stesso Zaia in queste settimane ne sta rendendo conto. Ma le risorse seguono le competenze e non viceversa, come si è raccontato durante la campagna referendaria”.
AUTONOMIA: LA CGIA CHIEDE A ZAIA DI NON FIRMARE LA PREINTESA CON IL GOVERNO
VENEZIA “Invitiamo il Presidente Zaia a riflettere bene prima di firmare nelle prossime settimane la preintesa con il Governo Gentiloni sulle prime materie trattate in queste settimane e sulle altre che si sono aggiunte in queste ultime ore. A nostro avviso non ci sono ancora le condizioni necessarie, in particolar modo sui criteri di trasferimento delle risorse da Roma verso il Veneto”.
A lanciare l’Sos è il segretario della CGIA di Mestre Renato Mason.
“Sebbene dai tavoli tecnici sia emerso un clima di grande serenità e disponibilità al confronto – prosegue Mason – il Governo non ha ancora definito la metodologia con cui erogherà le risorse sulle materie attualmente in discussione. Non vorremmo, nel caso fra qualche giorno si firmasse la preintesa, tra l’altro con un Governo in scadenza, che la Regione Veneto si prendesse un impegno politico al buio. Si tratterebbe, tra l’altro, di un potenziale vincolo che condizionerebbe anche le trattative di tutte le altre materie che dovranno essere avviate nei prossimi mesi”. Dalla CGIA, infatti, ricordano che sulla questione finanziaria le regioni che hanno iniziato un confronto con il Governo hanno posizioni ben distinte. Se l’Emilia Romagna chiede la definizione puntuale delle risorse che le verranno trasferite, la Lombardia vuole il superamento della spesa storica con l’applicazione della spesa media pro capite, mentre il Veneto ha deciso, con una legge regionale, di chiedere i nove decimi delle tasse. Principi molto diversi fra loro sui quali i tecnici del Governo non hanno deciso ancora nulla, anche se non è detto che si debba individuare un unico standard. Anzi, potrebbe essere auspicabile disegnare modelli di autonomia regionale con caratteristiche diverse per esaltare le specificità dei territori e, quindi, consentire, a questi ultimi, di attivare modelli di sviluppo innovativi in grado di superare l’eccessivo appiattimento della politica di bilancio statale sui territori. Ipotesi, queste appena enunciate, che, comunque, in questi primi incontri romani sono state solo abbozzate e per la loro definizione richiedono tempi di approfondimento medio-lunghi.
Dalla CGIA, infine, ricordano che nell’audizione del Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, tenutasi il 22 novembre u.s. presso la Commissione V della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione), è stato presentato uno studio sulla distribuzione territoriale delle risorse pubbliche per aree regionali. Tra le altre cose, in questo dossier è stato esposto il “residuo fiscale” per regioni (differenza tra tutte le entrate che l’Amministrazione pubblica preleva da una regione e tutte le risorse che spende in quest’ultima) elaborato dall’Agenzia della Coesione Territoriale (Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Per quanto concerne il Veneto, il “residuo fiscale” medio 2013-15 è risultato pari a poco più di 13 miliardi di euro (a prezzi costanti 2010).
Il Coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo, afferma: “Un risultato, al netto della diversa metodologia di calcolo eseguita, pressoché in linea con quanto emerso nella nostra elaborazione effettuata nel settembre scorso che imputava al Veneto un residuo fiscale di 15,6 miliardi di euro in termini nominali, sebbene nella nostra analisi non si considerino gli interessi sul debito pubblico e siano state eliminate alcune partite di carattere finanziario. Aspetti, questi ultimi, che comunque non hanno un impatto economico diretto sui cittadini”.
TRASPORTO FERROVIARIO, FIRMATO IL CONTRATTO DI SERVIZIO FINO AL 2032
VENEZIA “Quella di oggi è una giornata storica: il Veneto è la prima Regione d’Italia a firmare il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, un accordo del valore di 4,4 miliardi complessivi, dei quali uno di soli investimenti che consentiranno il totale rinnovo della flotta dei treni circolanti nel nostro territorio”.
Lo ha detto il governatore del Veneto Zaia a Palazzo Balbi a Venezia, dove ha sottoscritto con l’amministratore delegato di Trenitalia, presenti il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Delrio e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, il nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario nella regione per il periodo 2018-2032.
“Nel rispetto dei regolamenti comunitari – ha spiegato il governatore – abbiamo proceduto a un affidamento diretto per 10 anni più 5 a Trenitalia, ottenendo, grazie a una seria e ponderata negoziazione con la stessa società, l’acquisizione dei servizi previsti alle migliori condizioni di mercato. Dico che stiamo vivendo una fase storica perché, dopo essere riusciti a migliorare gradualmente negli anni scorsi il servizio su ferro nella nostra regione, chiedendo a Trenitalia di fare un salto di qualità, ora abbiamo davanti a noi una programmazione concreta che porterà il Veneto a disporre di un sistema ferroviario tra i più efficienti e moderni d’Europa. Essendo Regione che ha firmato per prima, saremo anche i primi a ricevere i nuovi convogli, 78 in totale previsti dal contratto di servizio, 47 Rock e 31 Pop, treni confortevoli, più veloci, capaci di trasportare numerosi passeggeri, attrezzati per accogliere anche le biciclette, dotati di sistema di videosorveglianza e Wi-Fi”.
CONTRATTO TRENITALIA, PARLA DE MENECH
BELLUNO Il nuovo contratto di servizio tra la Regione Veneto e Trenitalia libera risorse importanti per il servizio regionale, anche e soprattutto grazie all’impegno del governo e del Ministero delle Infrastrutture. «È indispensabile ora che la Regione utilizzi i maggiori fondi a sua disposizione per risolvere i punti neri del servizio ferroviario veneto e bellunese in particolare», propone il deputato bellunese Roger De Menech. «Ci sono situazioni non più sostenibili al giorno d’oggi: le ferrovie bellunesi, scontano una mancanza di investimenti cronica. Le priorità sono velocizzare le percorrenze almeno del 30-40 per entrambe le linee, perché non è più tollerabile impiegare due ore e venti per raggiungere il capoluogo di regione o 2 ore e 10 per arrivare a Padova; inoltre, chiediamo di ripristinare i collegamenti diretti da Belluno per Venezia e per Padova e sostituire i treni vetusti e soggetti a frequenti guasti ancora in circolazione». Tutte azioni possibili già da tempo, sottolinea De Menech, «ma purtroppo è mancata la volontà politica di implementarle, anzi l’orario cadenzato ha portato allo spezzatino delle linee costringendo i residenti e i turisti che scelgono il treno – sempre meno purtroppo – a viaggi lunghi e scomodi. Nei prossimi quattro anni Rfi farà all’elettrificazione delle tratte fino a Belluno facilitando un processo di riorganizzazione del servizio che preveda la riduzione dei tempi e solo collegamenti diretti. Inoltre, chiedo alla Regione Veneto e al Ministero di valutare il ripristino dei servizi diretti su Milano e su Roma. Proprio l’elettrificazione dovrebbe facilitare questo tipo di collegamenti che furono soppressi negli anni scorsi per contenere i costi di Trenitalia relativi al cambio di trazione. In vista dei Mondiali di sci di Cortina, ma non solo limitandoci alla manifestazione, questi collegamenti diretti potranno contribuire allo spostamento veloce e sicuro dei turisti, degli sportivi e di tutti i bellunesi».
FIRMA TRASPORTI TRENITALIA-REGIONE, FRACASSO: BENE MA VOGLIAMO VEDERE LE CARTE
VENEZIA Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso interviene in merito alla firma tra Regione Veneto e Trenitalia sul contratto di servizio dei trasporti. “Accogliamo con favore l’obiettivo del potenziamento del servizio di trasporti su rotaia e del rinnovo del parco-treni. Nonostante i dettagli non siano conosciuti, speriamo che il contratto preveda anche il miglioramento del servizio sulla tratta Verona-Rovigo, maglia nera in Italia sulle linee pendolari. Ultimamente l’autority dei trasporti è intervenuta a garantire le procedure di competitività nell’affidamento dei servizi di trasporto locale, come in Piemonte. Zaia tre anni fa aveva promesso la gara dei servizi per avere dei treni “alla giapponese”, ma come spesso accade ha fatto esattamente il contrario rispetto a quanto promesso in campagna elettorale con la proroga di Trenitalia. Chiediamo pertanto che l’Assessore regionale De Berti riferisca quanto prima in commissione trasporti sulle nuove condizioni del contratto”.
CANI GUIDA SULLE SCALE MOBILI: LEGGE MODIFICATA ORA E’ POSSIBILE
BELLUNO Da ora è possibile anche per i cani guida delle persone non vedenti salire sulle scale mobili che dal parcheggio di Lambioi portano a Piazza Duomo: la novità è stata resa possibile da una modifica alla legge nazionale approvata il 22 dicembre, pubblicata lo scorso 5 gennaio in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore lunedì 8 gennaio.
INTERVISTE A: SINDACO, JACOPO MASSARO, DAVIDE LUCI CESARE amm.unico Bellunum, LUCIANA DALLE MOLLE vice presidente Uici Belluno
AUDIO GIORNALE RADIO PRINCIPALE
LA VIA DEGLI STUDENTI ALLA CIVETTA
CENCENIGHE Questa sera al Nof Filò di Cencenighe quattroragazzi, tre della Val Gardena e un genovese, presenteranno una serie di loro imprese. La prima (per cronologia) risale a tre anni fa, il 3 e 4 agosto 2015 sul Civetta hanno portato a termine e messo la firma su un nuovo tracciato denominato “La via degli Studenti”. Un itinerario iniziato l’anno prima anche con la partecipazione di Marta Mozzati ma solo nei primi 7 tiri di corda. Il successo della sfida ha invogliato i quattro ad intraprenderne una seconda di impresa, così, nell’estate 2016, sulla Cima della Busazza sempre sul Civetta, è stata tracciata la via “Ricordi Nebbiosi”, e una terza nell’agosto 2017, sulla Cima di Terranova che ancora non ha un nome.I quattro saranno ospiti del Gruppo Amici della Montagna di Cencenighe, con una serata dal titolo “Studenti da IX Grado” in cui presenteranno al pubblico le tre vie nuove e qualche ripetizione realizzata nel gruppo del Civetta.Gli studenti sono: il genovese Giorgio Travaglia (classe 1991) laureato in Filosofia, Alex Walpoth e Martin Dejorie (del 1994) studenti rispettivamente di medicina e di ingegneria a Innsbruck e il più giovane, Titus Prinoth (nato nel 1998) che sta frequentando in Svezia un corso da pilota di elicotteri. La serata, presentata da Gianpaolo Soratroi, avrà inizio alle 20.45 con ingresso libero a tutti con offerta libera.
DOMENICA A FORCELLA AURINE CON LA DESMA, INTERVISTA A MORGAN GNECH
AUDIO
DOMANI AL DOLOMITI CONCEPT LAB DI TAIBON IL CODERDOJO, OGGI ALLA RADIO ALLE 15.10 PILLOLE DI TECNOLOGIA
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DOMENICA A PIETRALBA CON IL CAI
AGORDO Dopo il successo della serata dei Pavaroi sul Broi di Agordo (tutti i volontari saliti sulle cime sono rientrati senza incorrere in alcun problema), la sezione agrodina del Cai “Armando Tama Da Roit”, riprende anche per il 2018 l’attività escursionistica come da tradizione. Domenica con partenza alle 7 dalla sede, prima uscita, giusto per smaltire i pranzi natalizi, la commissione escursionismo propone una facile escursione con le ciaspe attorno al famoso Santuario di Pietralba. L’itinerario ad anello porterà gli escursionisti ad attraversare una splendida foresta di abete rosso, transitando anche nei pressi di tre malghe, per poi tornare verso il luogo di partenza. Per chi lo desidera sarà poi possibile visitare il famoso Santuario di Pietralba che ogni anno accoglie migliaia di pellegrini. Escursione facile.
DOMENICA IN ESCURSIONE CON IL CAI DI CAPRILE
CAPRILE DI ALLEGHE La sezione del Cai di Caprile “Eliana De Zordo” per domenica propone un’escursione con le ciaspe a Col da Daut salendo da Digonera, accompagnatore sezionale Gabriella Bellenzier. Dislivello di 500 metri su percorso facile lungo una strada militare. E’ una gita ambientale e storica. Ritrovo a Caprile sede Cai domenica alle 8.30, partecipazione gratuita per i soci Cai, 10 euro per non i soci. Iscrizioni al 328 5384339
IL TERZO LIBRO DI VINCENZO AGOSTINI
di Luisa Alchini
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UN FINE SETTIMANA DI SOLE PER LA PUSTERTALER SKI MARATON
VAL PUSTERIA È tutto pronto per la 41.ma edizione della Pustertaler ski marathon, la granfondo di maggior tradizione in Alto Adige, in programma per sabato 13 gennaio. Il maltempo dei giorni scorsi sta gradualmente lasciando spazio al sole e per il giorno della gara è previsto un meteo splendido. Si annuncia splendido anche il tracciato di gara, 60 chilometri (che i concorrenti dovranno percorrere in tecnica classica) che si snodano da Braies (il via verrà dato nella frazione di Ferrara), Villabassa, Dobbiaco (Nordic Arena), Landro (qui il giro di boa, con splendida vista sulle Tre Cime di Lavaredo) e San Candido, prima del traguardo finale a Sesto, con la suggestiva Meridiana a fare da sfondo.
TORNEO AGORDINO LE PARTITE RECUPERI COMPRESI
AUDIO
LA METEO, PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A LUNEDI
Venerdi 12 Tempo atteso: Tempo soleggiato con cielo perlopiù sereno, eccetto qualche passeggere velature provenienti da Est in grado di lambire i settori orientali dei monti veneti. Aria secca in quota con ottima visibilità. Clima freddo di notte e fresco di giorno
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni rispetto a giovedì con minimi compresi tra -3 e -10°C nelle valli (più freddo nei settori innevati) e massime attorno ai 5/7°C nel catino bellunese e 0/4°C a 1000/1200 m. Sulle Prealpi a 1500 m min -2°C, max 0°C, a 2000 m min -5°C, max -2°C. Sulle Dolomiti a 2000 m min -6°C, max -3°C, a 3000 m min -11°C, max -10°C.
Venti: Nelle valli deboli con locali rinforzi per brezze di monte in alcune valli prealpine; in quota perlopiù deboli da Nord-Est, solo a tratti moderati sulle vette dolomitiche più alte, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-15 km/h a 3000 m.
Sabato 13 Tempo atteso: Tempo in prevalenza soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità in montagna. Qualche foschia o locale banco di nebbia nelle valli prealpine durante le ore più fredde. Clima freddo di notte e fresco di giorno.Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale lieve diminuzione a tutte le quote, con minime raggiunte alla sera in alta quota. Sulle Prealpi a 1500 m min -4°C, max -1°C, a 2000 m min -7°C, max -4°C. Sulle Dolomiti a 2000 m min -8°C, max -5°C, a 3000 m min -13°C, max -11°C.
Venti: Nelle valli deboli con locali rinforzi per brezze di monte in alcune valli prealpine; in quota deboli dai quadranti orientali, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.
Domenica 14
Nella notte nuvolosità stratiforme e non si potrà escludere qualche fiocco di neve. In giornata ben soleggiato con clima di stampo invernale. Temperature in calo con forti gelate notturne nei settori innevati e con gelo persistente fino a quote collinari. Venti deboli da Est Nord-Est in quota.
Lunedi 15
Tempo ancora piuttosto soleggiato con clima invernale. Aria tersa ed ottima visibilità in montagna. Qualche foschia o locale banco di nebbia nelle valli prealpine durante le ore più fredde. Temperature in ulteriore calo con gelo persistente, anche a bassa quota. Venti deboli da Nord-Est in quota. Previsore: R.L.Th.