GIORNALE RADIO PIU, EDIZIONE DEL
22 DICEMBRE 2017, DIRETTORE Mirko Mezzacasa
LA PAGINE VISTE DAI LETTORI-ASCOLTATORI DI RADIO PIU IERI : 3 917
STASERA LA FESTA IN LUXOTTICA…… BUONA FESTA E BUONE FESTE DA RADIO PIU
INTERNO DEL NUOVO PALALUXOTTICA
UN ANNO FA, IL CAVALIER LEONARDO DEL VECCHIO
Pubblicato da Billy Idolo su Giovedì 22 dicembre 2016
IO ENTRO OVUNQUE PER LEGGE…. DI LUISA ALCHINI
Pubblicato da Massimiliano Bellini su Giovedì 21 dicembre 2017
AD ARABBA, IL LUPO….. VIDEO CLICCA QUI
I VIGILI DEL FUOCO SONO INTERVENUTI PER UN INCENDIO DI ABITAZIONE A DANTA DI CADORE. FOTO
INTERVENTO VIGILI DEL FUOCO PER UN INCIDENTE A MEANO. FERITO L’EX VICARIO DEL VESCOVO FOTO
DENUNCIATO PREGIUDICATO PER FURTO AGGRAVATO ED EMESSO A SUO CARICO UN FOGLIO DI VIA OBBLIGATORIO DAL COMUNE DI BELLUNO
La Squadra Volante della Questura di Belluno, nell’ambito di mirati controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei furti in abitazione e negli esercizi commerciali, ha denunciato per furto aggravato un pregiudicato (classe 1972) residente nella provincia di Padova.
L’autore del reato ha sottratto merce per una cinquantina di euro ai danni di un supermercato di Belluno. Il direttore del supermercato si era accorto dell’uomo che si aggirava con fare sospetto per il supermercato con addosso uno zaino. Questo, una volta arrivato alla cassa con il carrellino, aveva appoggiato sopra il rullo della cassa solo una confezione di fazzolettini pagando regolarmente e cercando di allontanarsi. A quel punto il direttore, che lo aveva tenuto costantemente d’occhio, l’ha fermato chiedendo di visionare la merce appena acquistata contenuta nello zaino. Al suo interno, oltre alla confezione di fazzolettini, vi erano anche quattro confezioni di caffè e tre confezioni di integratori alimentari. L’uomo ha consegnato la merce e si è allontanato frettolosamente dal supermercato, inseguito dal direttore, che nel frattempo chiamava il 113. Immediatamente è sopraggiunta una volante che, su indicazioni del direttore, lo ha poi rintracciato non lontano, nei pressi di una chiesa. T.D., che ha numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, denunciato di recente anche a Belluno e sempre per furto, è stato accompagnato in Questura per formalizzare la denuncia. A suo carico il Questore ha emesso anche il foglio di via obbligatorio che gli vieta di far ritorno a Belluno per tre anni. (Foto, il Questore a Belluno, Lucio Aprile)
RIEPILOGO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA DALLA SQUADRA VOLANTE E DAL REPARTO PREVENZIONE CRIMINE NELLE ULTIME SETTIMANE NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA DI BELLUNO.
Numerosi sono stati i controlli effettuati nelle ultime 3 settimane da personale della Squadra Volante della Questura, con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, mirati in particolar modo alla prevenzione dei reati c.d. “predatori” nella provincia di Belluno.
Numerose le persone e i veicoli controllati, anche con l’ausilio del sistema Mercurio in dotazione alle pattuglie della Polizia di Stato, strumento che serve alla lettura delle targhe dei veicoli in transito. Da quest’attività sono emerse anche 16 violazioni al codice della strada, anche per mancanza di copertura assicurativa dei veicoli.
Questi i dati:
789 persone controllate;
2012 veicoli controllati;
7 sequestri di veicolo;
26 posti di controllo
Nei giorni 11 e 12 dicembre u.s. è stata effettuata un operazione straordinaria ad alto impatto denominata “Natale sicuro” con controlli di persone e mezzi nei pressi di negozi, centri commerciali e mercatini natalizi.
Nei giorni 19 e 20 dicembre u.s. è stata effettuata un operazione straordinaria ad alto impatto denominata “Check and ride” con controlli di persone, mezzi e merci lungo le vie di accesso e le aree adiacenti agli scali ferroviari/aerei, nonché quelle antistanti alle stazioni delle linee di trasporto pubblico locale, con la collaborazione della Polizia ferroviaria.
Naturalmente i servizi straordinari, anche con l’ausilio del reparto prevenzione crimine di Padova continueranno anche durante le festività natalizie per una efficacia attività di prevenzione furti.
ILLUSIONE: “DA AGORDO A LISBONA CONSEGNEREMO IL TUO PACCO IN TRE GIORNI” …. IN EFFETTI SI PUO’ PARLARE DI PACCO, DOPO 3 GIORNI SPEDIZIONE FERMA A PADOVA E LISBONA ATTENDE. COSTO QUASI 50 EURO
Rita che vive a Lisbona, ieri auspicava di ricevere un pacco dall’Italia, un regalo alla vigilia del Natale per lei e famigliari. Vana la sua attesa, il cadeau ieri mattina era ancora in giacenza a Padova, molto più vicino ad Agordo luogo di spedizione, che alla città del Portogallo.
“Con Quick Pach Europe spedisci pacchi in Europa fino a 30 chilogrammi, consegna indicativa in 3 giorni (sabato e festivi esclusi)”. Nessun dubbio che la pubblicità sul sito di poste italiane non sia accattivante, e infatti c’ha creduto anche un papà di Agordo, deciso ad inviare al figlio e famiglia a Lisbona in Portogallo il pacco natalizio, sicuro che in tre giorni, massimo cinque nell’incertezza, sarebbe comunque arrivato nei tempi desiderati.
“Infatti – racconta l’uomo – come richiesto dal servizio di poste italiane ho preparato il pacco e al passo con il motto “Europa a portata di pacco” sono andato con fiducia all’ufficio postale di Agordo, dove con cortesia hanno preso in custodia il mio pacco. Era lunedi 18 dicembre alle 11.40″.
L’attento papà, pure un po’ tecnologico ha poi continuato a scorrere le notizie dal sito internet di Poste Italiane scoprendo della possibilità di monitorare la spedizione con il servizio Cerca Spedizioni, inserendo il codice presente nella ricevuta.
“Con gradita sorpresa – racconta – ho visto che lo stesso giorno alle 13.26 il pacco nell’ufficio postale di Agordo è entrato nella cosidetta fase di avviamento e nel pomeriggio alle 17.06 ha invece preso la strada per Belluno”.
Tutto normale nei primi 30 chilometri lunga la regionale 203 agordina sulla via per Lisbona, ma solo fino a Belluno perché da qui inizia l’odissea del pacco che a alla mini Hub di Padova arriva solo due giorni dopo, il 20 dicembre alle 23.39″.
Anche in questo caso il servizio Quick Pach mette in evidenza un ulteriore rallentamento perché ieri mattina alle 7.36 il pacco era ancora parcheggiato nei magazzini della SDA di Padova.
“Non me lo so spiegare – dice l’agordino – come sia stato possibile accumulare questo ritardo e non me lo hanno spiegato nemmeno all’ufficio postale di Agordo dove mi sono recato per avere informazioni. Due giorni per arrivare a Padova e un altro giorno fermo in magazzino. Mi chiedo quando arriverà a Lisbona quel pacco natalizio, alla faccia dei 46 euro spesi che garantivano l’arrivo in ben altri tempi”.
Ieri mattina l’uomo ha dunque bussato alla porta del direttore dell’ufficio postale di Agordo da dove sono state effettuate alcune telefonate per arrivare poi alla conclusione: “Il pacco è fermo a Padova, se lo ritiene opportuno faccia reclamo”.
A NATALE E CAPODANNO GLI ITALIANI PUNTANO SUL CIBO DI QUALITA’
L’Italia è leader in Europa con 294 prodotti DOP, IGP e STG riconosciuti dall’Ue; in vent’anni questo patrimonio agro/alimentare è cresciuto di quasi 5 volte (+382%). Tra i prodotti food di qualità presenti in Italia l’ortofrutta, i cereali, i formaggi e gli oli costituiscono oltre il 70 per cento del totale nazionale. La regione leader in Italia è l’Emilia Romagna che può contare su 43 prodotti DOP e IGP: seguono il Veneto con 36, la Lombardia con 34, la Toscana con 31, la Sicilia con 30 e il Lazio con 27. E’ questo, in estrema sintesi, il risultato emerso da un’analisi condotta dagli Uffici Studi Confagricoltura Veneto e CGIA di Mestre dove sono state monitorate le tendenze dei consumatori e l’escalation dei prodotti italiani di qualità riconosciuti dall’Unione Europea. Un primato che sicuramente gli italiani “esibiranno” con orgoglio durante queste feste: in particolare durante il pranzo di Natale e nel cenone di Capodanno.
Come segnalavamo, dagli ultimi dati aggiornati qualche giorno fa (11 dicembre 2017), l’Italia si pone al top in Ue per i prodotti di qualità registrati (DOP, IGP, STG). Essi sono 294 che incidono per oltre il 21 per cento del totale dei “prodotti di qualità registrati” in tutta Europa. In termini assoluti seguono con 245 prodotti registrati la Francia, con 195 la Spagna, con 138 il Portogallo e con 105 la Grecia. A livello territoriale, sul gradino più alto del podio del food di qualità presente in Italia si pone l’Emilia Romagna con 43 prodotti (18 DOP e 25 IGP) , segue il Veneto con 36 prodotti ( 18 DOP e 18 IGP), la Lombardia con 34 (20 DOP e 14 IGP), la Toscana con 31 (16 DOP e 15 IGP) e la Sicilia con 30 (17 DOP e 13 IGP). Tra il food di qualità prodotto dalle nostre imprese agricole l’ ortofrutta, i cereali, i formaggi e gli oli/grassi rappresentano oltre il 70% del totale. Gli tofrutticoli con 110 prodotti costituiscono il 37,4% del totale, i 53 formaggi incidono il 18% , gli oli e grassi il 15,6% e le carni il 13%. Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Ismea e Fondazione Qualivita, gli Uffici Studi Confagricoltura Veneto e CGIA hanno potuto constatare che il valore economico dei prodotti agroalimentari italiani ammonta a circa 6,3 miliardi di euro; mentre il valore al consumo di questi prodotti è di circa 13,3 miliardi di euro, pari al 10% della spesa complessiva destinata dalle famiglie italiane ai generi alimentari. Nei mercati internazionali, invece, il volume d’affari conseguito con l’export del food italiano DOP e IGP ha superato i 3 miliardi di euro.
Se i prodotti di qualità italiani sono molto apprezzati e riconosciuti all’estero, in Italia nei momenti di festa, di convivialità e di gioia hanno il posto d’onore sulle nostre tavole. Infatti, per le prossime festività natalizie e di fine anno, le delizie per il palato saranno presenti nei pacchi dono e nelle tavole imbandite. Se dell’hi-tech si può fare a meno, non potrà esserci festa senza i prodotti della nostra tradizione e dell’alta qualità che oggi le aziende agricole e le filiere agroalimentari sono in grado di fornire per la disponibilità di tutte le tasche degli italiani.
RICHIESTA PROVINCIA DI BELLUNO DI RALLENTARE TRASFERIMENTO FUNZIONI. BOTTACIN: “PRESA D’ATTO DELL’IMPOSSIBILITÀ DI GESTIRE LE FUNZIONI A CAUSA DEI VINCOLI DELLA LEGGE DELRIO”
Ancora uno stopda parte della Provincia di Belluno al trasferimento delle deleghe regionali. A chiederlo con una nota del 18 dicembre, stesso giorno in cui si è svolto il tavolo con la Regione, è il presidente della Provincia di Belluno che ha formalizzato l’esplicita richiesta di “stralciare dal disegno di legge 20”, già approvato dalla Giunta regionale nel luglio scorso e ora in fase di calendarizzazione consiliare, “il titolo IV riguardante il conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno” e altresì che l’attuazione della L.R. 25/2014 si possa solamente “realizzare di pari passo” con quelle che vengono definite da Palazzo Piloni “le auspicate modifiche della legge 56/2014”, più conosciuta come legge Delrio. “Nella medesima nota – spiega l’assessore regionale con delega alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin – ci viene chiesto di attuare gradualmente i vari passaggi di funzioni, rinunciando in questa fase a tutta una serie di deleghe già presenti nel disegno di legge, a iniziare dalla difesa del suolo, ribadendo quanto peraltro già scritto a fine settembre circa i problemi causati dalla legge Delrio che, con l’intento di smantellare le province, ha ridotto le competenze delle medesime e contemporaneamente imposto la riduzione delle dotazioni organiche e introdotto un prelievo finanziario forzoso a carico delle stesse che, per la Provinciadi Belluno, equivale a circa 23 milioni di euro”.“Ovviamente – aggiunge – non intendiamo metterci in contrapposizione a quanto espressamente proposto dalla Provincia, anche perché l’obiettivo è quello di completare un percorso univoco portando in Consiglio regionale una proposta realmente condivisa. Tuttavia non possiamo non registrare che la richiesta del presidente di rallentare i trasferimenti va in assoluta controtendenza con quanto finora strumentalmente dichiarato dal Pd, ovvero che sarebbe la Regione a non volere dare attuazione a Statuto e Legge 25/2014”. “All’esatto contrario, anziché chiedere la piena applicazione di tali leggi, che prevedono l’assegnazione alla provincia di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria con il contestuale trasferimento quindi delle competenze insieme alle risorse economiche e umane per svolgere le funzioni, ci viene chiesto uno stop parziale – fa rilevare l’assessore – evidenziando implicitamente l’incapacità di gestire la partita delle nuove competenze stante l’attuale situazione dell’ente e a causa dei limiti imposti dal governo nazionale”. “Capiamo le difficoltà della Provincia, che stiamo aiutando in molti modi, ma non possiamo non sottolineare nuovamente – continua Bottacin – che la soluzione alle problematiche di Belluno non può che passare tramite un ripristino dei finanziamenti statali di cui godeva fino a qualche anno fa oltre alla possibilità di assumere nuovo personale, cosa che invece la Delrio le vieta imponendole al contrario l’obbligo di ridurlo. Solo così anche la gestione autonoma di alcuni settori, che la Regione ha inteso delegare alla Provincia, potrà avere una reale forza; diversamente si verificherà quanto già visto negli ultimi anni, ovvero che parte dei finanziamenti che la Regione ha girato alla Provincia per la gestione di funzioni specifiche, come le frane, vengono in realtà stornati per ripianare i buchi causati dai tagli romani: una cosa ben diversa dalla realizzazione dell’autonomia amministrativa e non più accettabile, soprattutto in un territorio che versa allo Stato un miliardo di euro più di quanto riceve indietro dal medesimo”.“D’altro canto, durante il dibattito sul bilancio – conclude l’assessore – anche il Pd oggi in aula ha dovuto mestamente ritirare il proprio emendamento sul tema non potendo far altro che prendere atto della situazione reale dettata dalla Legge Delrio ma anche di quanto dichiarato, con onestà, dal presidente della provincia sull’impossibilità oggettiva di gestire le deleghe”.
LEGGE DI BILANCIO Rifinanziate le Province
«Dopo anni di tagli, lo Stato torna a investire nelle Province e nei servizi al territorio che questi enti offrono». Il deputato bellunese Roger De Menech, saluta con soddisfazione le previsioni della manovra di bilancio 2018 con cui il governo ha deciso di rimettere in moto le Province. «In legge di Stabilità ci sono oltre 300 milioni di euro per la spesa corrente dei servizi essenziali», nota De Menech. A queste risorse si aggiungono 1,6 miliardi di euro del fondo pluriennale per le infrastrutture, cioè per la manutenzione di strade, ponti e gallerie gestiti dalle Province. Il fondo è stato ottenuto coinvolgendo direttamente il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. «Per Belluno questo significa mettere in sicurezza i servizi essenziali e poter tornare ad assumere personale dopo molti anni», conclude De Menech.
APPROVATO IN CONSIGLIO REGIONALE L’EMENDAMENTO SUI CENTRI COMMERCIALI. MARCATO: ‘’OGGI HA VINTO L’AMBIENTE’’
Le disposizioni regionali relative al contenimento del consumo di suolo verranno applicate anche agli interventi commerciali. E’ quanto dispone un emendamento al collegato alla legge di stabilità 2018 approvato ieri sera dal Consiglio regionale a maggioranza (favorevoli 24, contrari 4, astenuti 11). Inoltre, sarà obbligatoria una pianificazione coordinata tra più comuni nel caso di aree da destinare all’insediamento di grandi strutture di vendita, al di fuori dei centri storici, con superficie di vendita superiore 8000 metri quadrati nei comuni capoluogo di provincia e con superficie di vendita superiore a 4000 metri quadrati negli altri comuni. In tali casi la pianificazione coordinata deve comprendere i comuni confinanti con il comune interessato dall’insediamento della grande struttura di vendita. “Nel sottolineare l’importanza di questo provvedimento – commenta l’assessore al commercio e allo sviluppo economico Roberto Marcato – resta però il rammarico che non abbia avuto l’adesione di tutto il consiglio regionale, perché il Veneto e il nostro ambiente hanno sempre più bisogno della condivisione di tutti. Ed è stata quindi sprecata un’occasione di dimostrare condivisione su un tema così importante solo per motivi di parte”.
“A livello internazionale – aggiunge – si stanno ridimensionando o addirittura azzerando gli investimenti nei grandi centri commerciali. Anche qui da noi è giunto il momento di dare il segnale di un’inversione di tendenza ed è dovere dei politici tradurre in leggi le necessità del territorio. In questo senso, ringrazio Confcommercio Veneto per la collaborazione e per essersi fatta portatrice nei confronti della Regione di queste istanze”. L’emendamento prevede che le nuove disposizioni regionali si applichino anche alle aree con idonea destinazione urbanistica per l’insediamento delle grandi strutture di vendita, purché non oggetto di strumenti urbanistici attuativi o di accordi pubblico privato o di accordi di programma, approvati alla data di entrata in vigore di queste nuove norme, per la cui attuazione è stata prevista un’attività di monitoraggio degli impatti delle grandi strutture di vendita.
CACCIA: ASSESSORE PAN, “REGIONE VENETO PROMUOVE NUOVO MODELLO DI GESTIONE RESPONSABILE DEI PROVENTI DELLE CONCESSIONI VENATORIE”
Con un emendamento alla legge di stabilità 2018 il Consiglio regionale del Veneto ha integrato la legge regionale sulla caccia (lr 50/1993) impegnando i cacciatori a finanziare – con i proventi delle tasse di concessione regionale – attività di formazione del mondo venatorio e di sensibilizzazione contro il bracconaggio. “L’emendamento proposto dalla Giunta e approvato dall’aula consiliare – commenta l’assessore all’Agricoltura e alla caccia, Giuseppe Pan – destina una quota delle tasse di concessione regionale, pagate annualmente dai cacciatori, ad attività di tutela ambientale e di corretta gestione dell’ecosistema e della fauna selvatica. Si tratta di un intervento significativo, che vale 350 mila euro l’anno, pari a circa il 10 per cento dei proventi della tassa di concessione regionale pagata dalle 42 mila ‘doppiette’ attualmente in attività, rivolto a sensibilizzare e responsabilizzare i cacciatori e le associazioni venatorie del Veneto ad una corretta gestione del patrimonio faunistico e dell’ecosistema ambientale”. “Con questa nuova norma – aggiunge Pan – introduciamo un meccanismo virtuoso di ulteriore responsabilizzazione del mondo venatorio. Il nuovo fondo regionale istituito consentirà di finanziare progetti di istruzione, formazione a sostegno di iniziative coordinate di controllo della fauna problematica o invasiva, come nutrie e cinghiali. In questo modo i cacciatori saranno coinvolti attivamente e responsabilizzati nella corretta gestione della fauna e dell’ecosistema, così come prevedono le più recenti direttive europee e gli ultimi interventi legislativi nazionali in materia”. Il testo approvato prevede che la Giunta conceda “contributi a favore delle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale o regionale per finanziare progetti di informazione e di sensibilizzazione dei cacciatori del Veneto, progetti predisposti e realizzati per favorire adeguate conoscenze sulla corretta gestione del patrimonio faunistico e degli habitat naturali, per contrastare il deprecabile fenomeno del bracconaggio, per favorire la conoscenza delle normative in continuo aggiornamento che regolamentano l’esercizio dell’attività venatoria, la gestione delle specie invasive e dannose e la gestione dei grandi carnivori e per interventi di miglioramento ambientale”.
APPROVATO FONDO DI ROTAZIONE PER LE BONIFICHE AMBIENTALI. BOTTACIN: “OBIETTIVO AGEVOLARE TUTTI I COMUNI”
Tra le importanti novità della manovra di bilancio regionale c’è anche l’approvazione di un specifico fondo di rotazione per le bonifiche ambientali, proposto dalla Giunta tramite l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, con cui si intende intervenire a sostegno dei comuni e delle aree venete potenzialmente interessate. “Con l’obiettivo di dare la possibilità di partecipare indistintamente a tutti – spiega Bottacin – ed evitare aiutini a specifiche realtà che potessero godere di qualche sponsor partitico, abbiamo pensato non ad interventi ad personam ma previsto un apposito fondo di rotazione. Appena operativo il bilancio daremo quindi avvio a un bando a cui potrà accedere ogni situazione veramente meritevole”. Togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, l’assessore poi conclude evidenziando che, per le stesse motivazioni, durante la seduta odierna sono invece stati bocciati diversi emendamenti in tema di bonifiche ambientali proposti dal consigliere del Pd Zanoni, i quali “anziché puntare su criteri oggettivi, casualmente miravano ad agevolare situazioni specifiche, tutte ricomprese nel suo territorio elettorale”.
BELLUNO, PER NATALE BUS GRATUITI
Bus gratuiti nei week-end del 23-24 e 30-31 dicembre: questa la novità approvata oggi dalla Giunta comunale per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale. «Dopo l’estensione del servizio domenicale alla mattina, – spiega l’assessore alla mobilità sostenibile, Stefania Ganz – ora abbiamo pensato di agevolare l’uso dei mezzi pubblici per questi ultimi due fine settimana del 2017. Tradizionalmente il periodo delle feste natalizie porta con sé grande traffico legato anche ai piccoli spostamenti: con la gratuità di tutte le corse degli autobus, confidiamo di “alleggerire” le nostre strade da molte macchine, per il bene dell’ambiente e della nostra viabilità. Un ringraziamento particolare per la realizzazione di questi progetti va quindi naturalmente anche a Dolomitibus e ai suoi lavoratori, che con la loro disponibilità ci hanno permesso di ottenere questi risultati». Il provvedimento interessa tutte le corse di sabato 23, domenica 24, sabato 30 e domenica 31 dicembre.
AGORDO Mercoledì 27 dicembre 2017 si svolgerà ad Agordo l’evento organizzato da Ad Agordo Pro Loco con la collaborazione dei commercianti “FIABE ITINERANTI”, letture animate di storie per bambini per le vie di Agordo. Il luogo di partenza sarà presso il negozio “Stile Libero” in via Insurrezione alle ore 15.30, dove sarà presentato il nuovo libro di Rossella Dal Bo e l’autrice lo leggerà ai presenti. Ci saranno altre cinque tappe rispettivamente presso Break Time, Sport Agordo, Ferramenta Benvegnù e Tipografia Castaldi per poi concludere l’evento al Bar Portico e al Caffè Centrale che offriranno anche un rinfresco a tutti i partecipanti.
LA VALLE I volontari della Proloco di La Valle Agordina sono di nuovo in movimento, dopo i successi delle manifestazioni estive sono impegnati negli eventi per le Festività Natalizie, mai numerosi come quest’anno. Da ieri e fino al 6 gennaio “Inte per Anter 2017″ propone i presepi di La Valle Agordina lungo le caratteristiche frazioni del paese. Sono state contate 42 composizione tutte da ammirare nel corso di una bella passeggiata tra le “burele” lavallesi. Saranno disponibili nei negozi e bar del paese la mappa dei Presepi. Domenica Notte di Natale “Buon Natale sotto l’albero 2017” al termine della Messa di Mezzanotte, chioschetto sulla piazza della chiesa per lo scambio degli auguri tra i canti del Coro Parrocchiale e sorseggiando una calda cioccolata. Il 30 dicembre alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo 40esimo della Proloco con “Note di Natale 2017” con i canti del Coro Agordo, I Kropya di Livinallongo e la Schola Cantorum La Valle. Ultimo evento la sera del 5 gennaio “Arriva la Befana 2018”.
NUOVI TRAGUARDI Anche per il prossimo anno Nuovi Traguardi, associazione provinciale per la lotta contro le malattie del sangue, propone a tutti il nuovo calendario. In tredici magnifici scatti di Bruno Bressan e relative postille dell’insegnante/scrittrice Liana Cavallet sono raccolte altrettante immagini di flora, fauna e paesaggi delle nostre Dolomiti. Un’ottima occasione per fare a sé stessi o ad amici e conoscenti un bel regalo e, nello stesso tempo, offrire un piccolo contributo per le attività di Nuovi Traguardi. Potrete trovare i calendari in tutte le edicole dell’Agordino, alla pasticceria Rossetti alle Campe, alla pasticceria il Portico di Agordo, alla Cooperativa di Falcade, al ristorante le Codole di Canale d’Agordo, al bar-ristorante sciovia da Mario e Cinzia a Forcella Aurine, alla pizzeria Miravalle di Sagron-Mis, alla Cooperativa di Cortina, alla libreria Tarantola di Belluno, all’”Altra Cartomanzia” di Sedico e al bar Extra al Mas di Sedico.
LO SPORT
“Siamo daccordo con l’Agordina di non giocare sotto le feste di Natale, ma nessuno ci ha ancora dato una risposta rincuorante”. Lo dice Doriano Sponga, vicepresidente del Fiori Barp a proposito della decisione di giocare i recuperi a poche ore dallo stappo dello spumante di Capodanno . C’è chi si batte per tutelare i lavoratori chiamati a indossare il camice anche alla domenica e nei giorni festivi, soprattutto nei centri commerciali e c’è chi s’impegna per tutelare i propri ragazzi nel corso delle festività di Natale, periodo di pausa se non per tutti per molti, con i campi chiusi, gli allenamenti interrotti e le condizioni dei campi di gioco in tema con la stagione fredda. No al gioco nel calcio nella pausa per Natale dicono le società di calcio di seconda categoria Agordina e Fiori Barp, alla delegazione provinciale della Federcalcio hanno chiesto il favore di non imporre un turno di recupero l’antivigilia di capodanno (sabato 30 dicembre), piuttosto di recuperare le partite Comelico-Agordo e Fiori Barp- Fulgor Farra in altra occasione. Le società hanno anche aiutato il delegato Orazio Zanin a togliere le castagne dal fuoco, hanno infatti suggerito di effettuare dei recuperi alla prima data utile facendo scivolare di una giornata le successive, in alternativa usando la giornata di interruzione prevista a febbraio, niente di più semplice.
Doriano Sponga vice presidente del Fiori Barp conferma che la sua società ha sottoscritto la lettera inviata dall’Agordina alla Figc. “Non è opportuno giocare a cavallo del Natale e Capodanno. E’ un periodo di ferie per tutti, ma anche di super lavoro per chi è impegnato in attività di ristorazione ad esempio. In queste giornate inoltre le temperature sono rigide. Meglio aspettare la fine del 2017 e più avanti recuperare. Vedremo se questa prostesta sortirà qualche effetto, oppure faremo in modo di giocare comunque. Il nostro presidente Victor Fant si è sentito con il presidente dell’Agordina Cosmo Forcella, con l’allenatore del Cadore Enrico Bene e anche con i dirigenti della Fulgur Farra ed ha tastato il malumore per la scelta di giocare il 30”.
Il dirigente della squadra che gioca al Mas non nasconde che la situazione potrebbe comunque avantaggiare qualcuno. “Può darsi che a qualcuno vada bene, ma non certo a noi o all’Agordina. Non è un problema di giocatori, alla fine 11 se ne trovano da mandare in campo anche se con una certa fatica. Tutti hanno diritto ad un po’ di riposo, di stare un po’ tranquilli. C’è tempo di recuperare le partite con l’anno nuovo. Tra pochi giorni finisce il girone d’andata poi ci penseremo”.
Fino a ieri sera nessuna lettera ha fatto capolino sulla scrivania dei presidenti delle società. “Capisco le difficoltà della delegazione – continua Sponga – credo che in futuro sarebbe opportuno condividere le scelte, il presidente Zanin che stimo ha comunque la mia fiducia”.
Con questa velata polemica si fanno anche altre ipotesi, come ad esempio iniziare prima il campionato magari gestendo in maniera diversa il torneo di Coppa. “Magari inserendo un paio di turni infrasettimanali – conclude Sponga – anche perché dobbiamo mettere in conto che in una provincia montana nevichi presto per poi lasciare posto al ghiaccio. Situazioni che potrebbero complicare il cammino in campionato”.
INTERVISTA COMPLETA A DORIANO SPONGA
INTERVISTA COMPLETA A COSMO FORCELLA
TORNEO AGORDINO DI HOCKEY SU GHIACCIO
LA METEO
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A LUNEDI
Venerdi 22
Tempo atteso: Tempo in prevalenza soleggiato e relativamente mite, ma ventoso in quota. Cielo generalmente sereno, a tratti poco nuvoloso per temporanee velature. Clima un po’ ventoso in alta quota; inversione termica nelle valli durante le ore più fredde.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Senza variazione di rilievo con valori 3-5°C superiori alla norma, possibile leggera flessione in alta quota (sopra i 2500 m), assieme alle minime nei fondovalle prealpini. Su Prealpi a 1500 m min 1°C max 3°C, a 2000 m min -1°C max 1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 1°C, a 3000 m min -7°C max -5°C.
Venti: Nelle valli prealpine generalmente deboli o moderati, in quelle dolomitiche deboli, salvo eventuali episodi di Föhn nel pomeriggio/sera; in quota moderati/tesi da Nord, anche forti nel pomeriggio-sera sulle vette dolomitiche, a 20-45 km/h a 2000 m, 50-75 km/h a 3000 m.
Sabato 23
Tempo atteso: Tempo ben soleggiato con transito di temporanee velature al mattino. Clima abbastanza mite di giorno, anche se ancora ventoso in quota a inizio giornata. Crescente inversione termica nelle valli durante le ore più fredde.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale aumento, anche marcato nei valori diurni in quota, eccetto stazionarietà delle minime a fondovalle. Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 5°C, a 2000 m min 1C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min 0°C max 2°C, a 3000 m min -4°C max -2°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli, salvo moderate brezze mattutine in qualche valle prealpina; in quota tesi/forti da Nord tra la notte e il primo mattino, poi in netta attenuazione, 10-40 km/h a 2000 m, 35-80 km/h a 3000 m.
Domenica 24
Tempo splendido ed insolitamente mite. Temperature in ulteriore aumento, su valori 6-8°C superiori alla norma in quota, un po’ meno nelle valli, con marcata inversione termica notturna. Venti in quota deboli o moderati da Nord-Ovest.
Lunedi 25
Tempo ben soleggiato con cielo sereno, aria tersa ed ottima visibilità. Clima eccezionalmente mite per la stagione (si potrà toccare o superare leggermente i 10°C nelle valli assolate fino alle quote di 1000/1400 m), inversione termica notturna nelle valli. Venti perlopiù deboli dai quadranti occidentali. Previsore: R.L.Th.