GIORNALE RADIOPIU 03.02.2017 direttore Mirko Mezzacasa
+
ALLE 1030 E 19 APPUNTAMENTO MENSILE FONDO SOLIDARIETA’ VENETO
ALLE 15 10 E 23 ARMIN CALLIGARO IL CANTAUTORE DI DOMEGGE DI CADORE, A SEGUIRE SPECIALE ALFA MEDICA
ALLE 16 DIARI DEL PESCE ROSSO DI ALICE BETTOLO, 13 ESIMA PUNTATA
20.30 HOCKEY ALLEGHE-PERGINE COPPA ITALIA diretta
LUNEDI INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA AD AGORDO. PER LAVORI ALLE LINEE MANCHERA’ L’ENERGIA ELETTRICA DALLE 9 ALLE 10.30 NELLE VIE MOZZACH, FAION, COL DI FOGLIA, PAGANINI
BELLUNO_QUESTURA_POLIZIA STRADALE VALLE DI CADORE Lunedi un autobus di linea è rimasto coinvolto in un sinistro stradale che, solo per mero caso, non ha determinato più gravi conseguenze. Il conducente del mezzo pubblico, che trasportava circa una ventina di passeggeri, all’interno della galleria di “Termine”, lungo la SS 51 “D’ALEMAGNA”, si è trovato difronte una vettura a luci spente, inevitabile lo scontro. L’autista della corriera, pur facendo immediato uso dei dispositivi di frenatura e rallentando, fin quasi ad arrestarsi, non riusciva, tuttavia, ad evitare l’impatto con l’autovettura antagonista. Nella circostanza, nessuno degli occupanti dell’autobus riportava ferite. L’altro mezzo si è allontananato dal luogo del sinistro facendo perdere le proprie tracce. Una pattuglia dipendente dal Distaccamento Polizia Stradale di Valle di Cadore provvedeva a diramare notizie salienti alle altre pattuglie presenti sul territorio. L’accurata attività d’indagine coordinata dall’Ispettore Capo Elio Stefano DE MAS, Comandante del reparto procedente ha portato all’individuazione del veicolo coinvolto nel sinistro ed all’identificazione di G. L., 83enne, residente in zona, rischia ora una sanzione amministrativa da € 296,00 ad € 1.184,00 e la decurtazione di 4 punti dalla Patente di Guida perché, coinvolto in incidente stradale con soli danni, si allontanava omettendo di fornire i dati propri e del mezzo condotto, ai fini dell’azione risarcitoria. A differenti e ben più gravi conseguenze sarebbe potuto andare incontro se dalla vicenda infortunistica fossero scaturite lesioni personali ai coinvolti, evento, fortunatamente, che è stato evitato.
BELLUNO_QUESTURA_POLFER Da una attenta lettura dei dati statistici su base nazionale si è riscontrato, nell’anno 2016, un preoccupante incremento del tasso di mortalità in ambito ferroviario. Tali incidenti, in gran parte, sono derivati da impropri/anomali comportamenti quali attraversamento binari, salita o discesa da convogli in movimento, indebita presenza sulla linea ferroviaria, presenza oltre la linea gialla di sicurezza, attraversamento passaggi a livello chiusi o in movimento. Il Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, attuando un dispositivo disposto dal Servizio Polizia Ferroviaria su scala nazionale, teso a mantenere sempre elevati i livelli di attenzione, ha predisposto per la giornata del 31 gennaio pp.vv, mirati controlli tesi ad arginare tale fenomeno e allo stesso tempo a dare un forte segnale di presenza e attenzione da parte della Specialità, concentrandosi prevalentemente in zone che sono state in passato teatro di incidenti o che, oggettivamente per la loro collocazione, risultano essere più di altre interessate dalle criticità in questione. I dispositivi di servizio approntati, che hanno visto impiegati 80 operatori Polfer, hanno permesso di conseguire i seguenti risultati: Controlli eseguiti: 140 Numero sanzioni elevate: 12
AGORDO_SCUOLA Alla media Antonio Pertile di Agordo a scuola si va da sempre sei giorni su sette e non si cambia checchè ne dicano i 157 genitori della vittoria di Pirro, cioè del sondaggio che boccia l’orario attualmente in vigore ma che il consiglio d’Istituto premia con 10 voti a favore contro i 7 per la settimana corta. Non si cambia e i genitori del fronte del no esultano. “E’ stato tutelato il diritto allo studio dei nostri figli”, dicono in coro Marc De Col e Aldo Savio, padri di un ragazzo iscritto alla seconda media e di tre bambini che frequentano le elementari. Tra la decina di genitori presenti alla riunione una mamma sbuffa. “Stasera mi attiverò per iscrivere mio figlio alla media di Cencenighe, siamo in 3 che si potrebbero unire ai 5 già iscritti, ma per avviare la prima classe servono almeno 10 studenti”.
Il risultato della votazione (segreta) era stato quasi anticipato dagli interventi di due docenti, la professoressa Laura Friz ha criticato la settimana corta, dannosa per i bimbi più deboli, per chi fatica a stare fermo tante ore con il rischio di perdersi e destinato all’insuccesso. Come la Friz anche la professoressa Laura Zanin ha preannunciato voto contrario alla settimana corta. “Per esperienza diretta – ha detto – confermo che lavorare sulle 6 ore giornaliere è molto difficile, con il passare delle ore cade la curva dell’attenzione”. La docente ha inoltre ribadito il problema legato ai trasporti, anche da riorganizzare con i cambi d’orario. Il preside Bernardino Chiocchetti ha tirato le somme al termine di un lungo dibattito. “Siamo riusciti a prendere una decisione prima del 6 febbraio termine ultimo per le pre iscrizioni. E’ stato un percorso corretto, una procedura lineare in effetti c’abbiamo messo un po’ di tempo”. Il dirigente ha apprezzato il coinvolgimento dei genitori e il dibattito costruttivo che si è sviluppato nell’ultimo anno. “E’ stata una discussione lunga 10 mesi – ha detto il preside – sarebbe opportuno che i genitori oltre all’orario scolastico si interessassero anche di altre questioni facendo pressioni sugli enti interessati, mi riferisco alla continuità scolastica, alla necessità di dotare la scuola della banda larga piuttosto che un tema come la sicurezza visto che nel piazzale della scuola entrano mezzi non autorizzati a tutte le ore”. Al preside ha risposto Bruno Schena genitore nominato nel consiglio d’Istituto. “Benvengano – ha detto – nuove forme di collaborazione, nuovi spunti da coltivare, ma perlomeno si informi di certe tematiche, ad esempio di quanto portato a conoscenza dal preside questa sera il consiglio d’istituto non ne era a conoscenza”.
AGORDO_OSPEDALE_RADIOLOGIA Radiologia ad Agordo è in sofferenza non solo per la mancanza di un medico ma anche per la futura possibile carenza di tecnici radiologi. Oggi i tecnici sono quattro, tra pochi mesi un pensionamento ridurrà il numero a tre, ci sarà inoltre il pensionamento di un amministrativo e attualmente in forza all’ospedale di Agordo sono due. “Per questo le guerre non si fanno solo con i generali, ma anche con la truppa che oggi è in sofferenza, è giusto che ci si occupi di primari e medici, ma gli ospedali non sono fatti solo di medici. Ci sono infermieri, oss, tecnici di radiologia e laboratorio, amministrativi, operatori tecnici,”, dice Andrea Fiocco segretario della Fp Cgil, mettendo in evidenza che la gestione dei turni, tra guardia attiva e pronta disponibilità, prevede che i tecnici siano almeno 5 “Anche se 6 – continua Fiocco – sarebbe il numero ottimale, se l’Ulss 1 Dolomiti vuole continuare a investire sull’Ospedale di Agordo, gioco forza dovrà investire anche sulla radiologia e quindi mantenere organico e apparecchiature”. A proposito del parco macchine il sindacalista plaude agli investimenti del 2016, il servizio si è dotato di due nuove apparecchiature: la Tac e la Risonanza Magnetica ma poi mette in evidenza le attuali lacune del reparto: “Dei tre apparecchi che vengono utilizzati per le radiografie, due sono datati e l’altro, il più moderno, da qualche settimana ha un problema tecnico che non è stato risolto, quindi viene utilizzato al di sotto delle sue effettive possibilità. Come noto, l’attività della radiologia non attiene solo alle grosse macchine, ma nel quotidiano, soprattutto nella stagione degli sciatori impegna enormemente le macchine per le radiografie tradizionali”.
Interessanti le garanzie che l’Ulss dà ai sindaci dell’Agordino sul futuro dell’ospedale. I problemi della radiologia sono stati discussi di recente dal gruppo sanità Agordina con la direzione strategica della Ulss1, nell’occasione è stato confermato il mantenimento dei primariati di ortopedia e anestesia previsti dal piano socio sanitario regionale. “Anche se il primariato di anesteria – conclude Andrea Fiocco- risulterebbe in comune con l’ospedale di Pieve di Cadore. Importante invece il mantenimento dei posti letto, così come previsto dalla normativa regionale”.
LIVINALLONGO_NEVE_L’idea di un super collegamento tra Cortina, Civetta ed Arabba, forse auspicato dall’ampezzano per togliersi dall’isolamento, piuttosto che da Selva Di Cadore per dare continuità al carosello verso Passo Giau, anche a vantaggio del Giro della Grande Guerra è osteggiata da Arabba e Livinallongo, lo conferma il sindaco Leandro Grones. L’amministrazione comunale boccia un’idea che gira tra i tavoli da dieci anni almeno. “Non solo questa amminsitrazione è contraria ad un simile collegamento – dice Leandro Grones sindaco Fodom – ma anche le due precedenti legislature con gli ex sindaci Ugo Ruaz e Gianni Pezzei. Non solo a livello amministrativo, ma anche il territorio è contrario a questo collegamento, non mi risulta che in paese qualcuno abbia mai proposto ed appoggiato questa progettualità”. Progetti non hanno mai trovato il via libera nemmano nel piano neve, questa è una conferma del poco interesse per l’idea secondo il primo cittadino di Livinallongo. “E’ facile dire a parole uniamoci per avere più forza, ma un conto sono le parole solidali, un altro paio di maniche è il confronto con l’orografia, con i terreni che presentano criticitià geologiche note”. Grones dimostra di conoscere l’eventuale tracciato del collegamento e la critica è puntuale. “Inanzitutto parliamo di tempi – dice – come si può pretendere di partire da Cortina e arrivare ad Arabba per poi tornare indietro. E’ forse previsto un pernottamento in qualche rifugio? Dal Giau al Castello di Andraz e poi su fino a Forcella Sief e Malga Cherz, zone Unesco o P4 quindi intoccabili”. A proposito di Forcella Sief alla difficoltà organizzative e finanziaria il sindaco aggiunge anche il lato più umano. “Lassù sono morti 8000 soldati di diverso ordine, grado, nazionalità quindi creare un parco giochi in quella zona è fuoriluogo, questo lo diciamo da sempre”. Infine Leandro Grones traccia la strada per un’altra idea. “A Cortina si pensi ad un collegamento con Col Gallina, da Passo Falzarego si può raggiungere la Val Badia da San Cassiano e quindi Arabba se lo si desidera, una volta realizzati gli impianti per tornare a Passo Falzarego il problema è risolto in via definitiva”.
AGORDO_TENNIS_TRENTO RISPONDE “La minoranza parla per sentito dire, in maniera inesatta, eccetto quando riporta quanto riferito dall’ufficio tecnico”. L’assessore Gabriele Trento risponde così alla provocazione dell’opposizione farcita di un tentativo di far passare la sua presenza all’interno del direttivo del Tennis Club Agordo. “Non sono membro del consiglio direttivo del Tennis Club Agordo e non ho incarichi – dice l’assessore – quello della minoranza è sembrato un tentativo di voler indirizzare la mia attenzione verso la copertura di un campo da tennis”. Del progetto alla minoranza ne ha parlato solamento il tecnico del Comune, Sergio Benvegnù di Agordo che a differenza dell’assessore i campi da tennis li frequenta. “Nel consiglio comunale citato dalla minoranza – dice Trento – non mi sono mai sbilanciato nel dire con certezza quello che sarà l’importo e il progetto in generale visto che questo, a tutt’ora, non è stato fatto. Credo che questo basti per invitare la minoranza di Immaginiamo Agordo ad uscire con notizie ad argomenti certi e non solamente per parlare a vanvera, cosa che peraltro accade con una frequenza imbarazzate, quasi quanto i contenuti delle loro affermazioni”.
La volontà di fare un progetto secondo Trento prende le mosse dalla volontà di dare un’attività continuativa al tennis durante il periodo invernale e dal desiderio di completare un polo sportivo nonché per creare dei nuovi posti di lavoro. Per la minoranza un’inutile spesa, prima si recuperi il palazzetto di Narae. “L’idea è stata presa in considerazione più volte – dice Gabriele Trento – ma l’idea di creare una struttura polivalente che possa essere utilizzata anche dalla scuola necessita di un intervento economico di oltre 2 milioni di euro, importo del quale attualmente non c’è disponibilità nè da parte della proprietà (Unione Montana), nè da parte dell’amministrazione comunale di Agordo”. Infine l’ultima provocazione quando l’opposizione afferma che l’assessore è immobile da 3 anni. “Parole superficiali, false e denotano una costante necessità di parlare senza darsi il tempo di chiedere agli interessati lo stato dell’arte dell’attività amministrativa”.
ROCCA PIETORE, DANNO DA 600 MILA EURO DAL MANCATO FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALINA DI SORARU’. LA MINORANZA INTERROGA IL SINDACO ANDREA DE BERNARDIN, LA RISPOSTA DAL RECENTE CONSIGLIO COMUNALE
OBIETTIVO 20 MILA, RACCOLTA FONDI PRO-TERREMOTATI. L’INIZIATIVA DEL FOLLADOR DE ROSSI RISCUOTE SUCCESSO, CONTINUANO LE DONAZIONI E GLI EVENTI A SUPPORTO. NE PARLIAMO CON ANDREA COLAIACONO STUDENTE DELL’ISTITUTO DI AGORDO
FONDI ANAS «La delibera del Cipe con cui il governo ha destinato 55 milioni di euro per la realizzazione della galleria di Coltrondo in Comelico porta la firma di Luca Lotti, all’epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio». Lo ricorda il deputato bellunese Roger De Menech. «Anche l’emendamento approvato in legge di bilancio con cui vengono assegnati all’Anas 100 milioni di euro per l’adeguamento della Statale 51 di Alemagna è frutto del lavoro del Partito democratico e del ministero delle infrastrutture. Questi fondi vengono impegnati sulle infrastrutture provinciali anche grazie a un quotidiano lavoro di informazione e di persuasione nei confronti dei decisori, politici e tecnici. Poiché le possibilità di manovra sul bilancio generale dello Stato sono ridottissime, si tratta di decisioni con una forte valenza politica. Il governo, cioè, stabilisce quali sono le priorità di intervento». «Mi dispiace», sottolinea il deputato, «perché alcune difficoltà della società incaricata di redigere i progetti e bandire le gare di appalto sono divulgate come inefficienze del governo. Mi rendo conto che in un periodo di post-verità qualsiasi narrazione acquisti il valore della legittimità purché provenga da una fonte accreditata e ritenuta affidabile». «Auguro agli allarmisti seriali», conclude De Menech, «di provare in futuro, anche solo per qualche settimana, l’esperienza di governo. Potranno così capire il livello di complessità del nostro Paese, l’incrocio di interessi divergenti e la necessità di fare di conto con un bilancio strettissimo grazie soprattutto a chi ha governato nei tre decenni precedenti. Se ci riescono, avranno l’opportunità di impegnarsi per far stanziare maggiori risorse per la montagna e per il Bellunese rispetto ai 450 milioni di euro messi a disposizione dal governo del Pd dal 2014 al 2018».
VENEZIA_REGIONE_SCUOLA_“Il Veneto sarà penalizzato due volte. Già quest’anno nelle scuole venete mancano 7 mila docenti e 218 dirigenti scolastici; e ora, con la nuova intesa sulla mobilità dei docenti sottoscritta al ministero, il valzer delle cattedre e delle supplenze diventerà endemico”. A lanciare un preoccupato allarme è l’assessore regionale alla scuola Elena Donazzan, che ieri ha incontrato a Roma il ministro per l’istruzione Valeria Fedeli. “Al ministro – riferisce l’assessore regionale – ho ribadito le urgenze del Veneto in tema di organici, documentando la mancanza degli insegnanti di sostegno abilitati, i troppi dirigenti scolastici obbligati a reggenze multiple, molto complicate da gestire. E ho criticato il suo primo decreto ministeriale che ha autorizzato ulteriore mobilità per gli insegnanti che avevano avuto il ruolo al Nord, eliminando l’obbligo di rimanere per tre anni nella prima sede di assegnazione. Una decisione che smonta uno dei pochi vincoli introdotti dalla ‘Buona scuola’ e che comprimerà ulteriormente il diritto alla continuità didattica per gli alunni”. “Nel ministro Fedeli ho riscontrato attenzione e cortesia, ma le ho ricordato, con garbo – prosegue Elena Donazzan – che non avremo il tempo di affezionarci reciprocamente poiché ritengo che questo sia un governo a breve scadenza. L’augurio che ho formulato al ministro – conclude Donazzan – è quindi quello di contenere le criticità e di provare a far partire il prossimo anno scolastico sentendo le reali esigenze del territorio, attraverso un migliore rapporto con le strutture periferiche, ovvero gli uffici scolastici regionali”.
CONSORZIO BIM PIAVE_ASSEMBLEA Giovedì 9 febbraio 2017, alle 15:30 presso la Sala Riunioni nel Centro Operativo di Protezione Civile dell’Aeroporto di Belluno si terrà l’annuale assemblea, Ordine del giorno: 1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente; 2. Approvazione Bilancio di Previsione 2017/2019; 3. Approvazione nuovo Regolamento per l’assegnazione di contributi a valere sul fondo a supporto delle Scuole Materne Paritarie per il sostegno dei servizi alle famiglie; 4. Approvazione nuovo Regolamento per l’assegnazione di contributi a valere sul fondo a supporto delle Strutture per la Prima Infanzia per il sostegno dei servizi alle famiglie; 5. Ratifica approvazione modifiche allo Statuto della Società Informatica Territoriale Srl; 6. Ratifica approvazione modifiche allo Statuto di BIM Belluno Infrastrutture Spa; 7. Adesione alla Rete Innovativa Regionale “ForestaOroVeneto”.
HOCKEY_ COPPA ITALIA Incontro inutile per la Coppa Italia quello in programma questa sera alle 20.30 ad Alleghe, infatti il torneo ha già stabilito che l’Alleghe non proseguirà nel turno successivo, così come il Feltreghiaccio che ieri sera ha giocato con il Nuovo Fiemme a Cavalese. Gli agordini giocano questa sera con il Pergine, sarà comunque un buon allenamento pre playoff. “Abbiamo raggiunto il primo obiettivo -dice coach Alessandro Fontana – adesso ci impegneremo sempre di più, anche questa sera sarà una prova importante con il Pergine”. Nessuna notizia invece dal giudice sportivo dopo la partita annullata l’altra sera a Milano per la rottura della rolba. “Ci aspettiamo di dover tornare a Milano – dice Fontana- i precedenti parlano in questo senso. Sarà dura trovare una sera dove tutti potranno salire sul pullman liberi da impegni”. Domenica pomeriggio alle 18 l’Alleghe tornerà a giocare per il campionato dando inizio ad una serie di incontri casalinghi iniziando dal Varese, l’ avversario di domenica al De Toni.
CARNEVALE SEDICO
APPUNTAMENTO ASCOM
CONSIGLIO COMUNALE CENCENIGHE
OGGI ALLA RADIO
METEO 48 ORE
Venerdi 3 Tempo atteso: Il cielo sarà molto nuvoloso o coperto tutto il giorno, dopo una temporanea attenuazione dei fenomeni tra la notte e il primo mattino, il tempo tornerà a peggiorare, già in mattinata con fenomeni più diffusi. Clima piuttosto mite per la stagione e molto uggioso, anche se tenderà a rinfrescare al pomeriggio, specie in quota.
Precipitazioni: Probabilità alta o molto alta (90/100%) di precipitazioni che saranno a tratti di moderata intensità sulle Prealpi, mentre saranno perlopiù deboli sulle Dolomiti. La quota neve sarà sui 1500/1600 m sulle Prealpi e 1300/1500 m sulle Dolomiti, in abbassamento fino sui 1000/1200 m, specie nelle valli chiuse delle Dolomiti al pomeriggio/sera, quando i fenomeni tenderanno ad essere a carattere di rovescio. Tra giovedì e venerdì sono previsti 10/20 mm, localmente fino a 25 mm sulle Prealpi e 5/10 mm sulle Dolomiti e massimi di 15 mm su quelle meridionali, con altrettanti cm di neve oltre i 1600/1800 m, sotto tali quote gli apporti saranno minori e su alcuni settori, specie sulle Prealpi, inesistenti sotto i 1200/1300 m.
Temperature: Minime in diminuzione ed osservate alla sera, massime in leggera flessione. Su Prealpi a 1500 m min -1°C max 1°C, a 2000 m min -3°C max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -4°C max -2°C, a 3000 m min -10°C max -7°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota perlopiù moderati, a tratti tesi, da Sud Sud-Ovest, in attenuazione alla sera, a 10-25 km/h a 2000m, 25-45 km/h a 3000 m.
Sabato 4 Tempo atteso: Residuo maltempo notturno con sporadiche precipitazioni. In giornata il tempo tenderà ad essere inizialmente variabile; sulle Prealpi tuttavia il cielo rimarrà maggiormente nuvoloso per nubi basse. Al pomeriggio nuovo peggioramento con episodio pluvio-nevoso. Clima più fresco ed uggioso.