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700, 10.10, 18.50 IN VIVO VERSO con Brunella Moro
il poeta della settimana Paolo De Toffol
805 LA RASSEGNA STAMPA, DAL 1983 OGNI MATTINA DOPO IL GR NAZIONALE DELLE OTTO
9.40 17 40 Due Minuti Un Libro LIBRO DEL GIORNO
1030 19 Aspettando Na Sera da Zacàn dal 14 luglio a Sottoguda Na sera da zacàn con Daniel Sirena
1100 Federica Elmi COCKTAIL MAGAZINE
1230 GR PRINCIPALE
1310 HIT PARADE Maurizio Melita
1330 Rock in Quota Luca Carli
1510 21 El Darlìn – Radio Più Luisa Alchini
1645 HIT PARADE Mirco Bencivenni
1830 GR sera
PROMO PROGRAMMI ODIERNO
PER ASCOLTARE I FILE AUDIO PRIMA SPEGNERE LA RADIO ON LINE DALLA COLONNA DI DESTRA EVITANDO SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI
- CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE.
- Gestione Servizi Pubblici informa che a San Tomaso nelle località Celat, Chiea, Col Zarese, Fontanelle, Tocol l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari. L’emergenza idrica è durata 11 giorni dopo la segnalazione di non potabilità dello scorso 24 giugno. Per informazioni è possibile contattare il Servizio Clienti ai numeri 800 306 999 (da rete fissa) o 0437 938002 (da mobile).
Passo Duran chiude per due giorni, giovedi e venerdi dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17 per permettere l’asfaltatura della sede stradale. Interessato il tratto La Valle Agordina-Passo Duran mentre il passo è raggiungibile normalmente dalla valzoldana.
ALLE 8.05 LA RASSEGNA STAMPA, DAL 25 GIUGNO 1983
DAL GAZZETTINO Tragedia, il parto si complica e muore la neonata all’ospedale di Oderzo. Rapina in casa, pistola puntata alla testa venerdi di terrore. Frana di Laste, cittadini pronti a protestare in Prefettura. Servizi sanitari ci pensa un legale.
DAL CORRIERE DELLE ALPI Restituite mezzo milione, il Comune di Belluno rivuole i soldi da due ex dirigenti Nis. In Tofana servono 25 milioni. Boati nei cieli la verità dopo un anno.
CORRIERE DEL VENETO Il pm terrorismo Veneto a rischio. Camping a fuoco per uno zampirone, mille evacuati. Perde alle slot ed a Preganziol tenta di rapinare il Bar. Giovani alpinisti vicentini dispersi sull’Ortles.
Boati del maggio 2015, dopo più di un anno arriva la risposta del ministero Difesa: un errore in fase di addestramento di un jet Usa della Base di Aviano. D’Incà: “ci aspettiamo che certi errori non succedano altre volte”
Uls 2. Piccoli: “Mobilitazione legittima, la sanità feltrina ha funzionato bene”
CENCENIGHE I percorsi alternativi alle gallerie di Listolade-Cencenighe e delle Anime che collega la Valle del Biois, saranno presto segnalati per agevolare i ciclisti in transito sempre più numerosi anche nell’Agordino. La conferma arriva dal sindaco William Faè, a commento della lettera che il ciclista per passione Angelo Ongaro, ha inviato ai Comuni e alla Provincia lamentando le scarse indicazioni per le ciclabili anche di recente quando si è fermato a dare indicazioni a degli stranieri che non sapevano da che parte andare. “Preso visione della lettera – dice il sindaco di Cencenighe William Faè – mi sono subito attivato ed in effetti questo è un problema che va risolto. Per la galleria di Listolade ho già avuto modo di parlarne con il sindaco di Taibon Silvia Tormen, che mi ha dato incarico di trovare una soluzione anche con la collaborazione di Veneto Strade gestore della rotabile. Momentaneamente potremo intervenire in maniera veloce indicando l’alternativa alla galleria attraverso la vecchia regionale 203 agordina che corre in riva al Cordevole. Purtroppo che rallenta i tempi è la burocrazia per una strada di proprietà di 2 Comuni (Taibon e Cencenighe) ma in gestione a Veneto Strade”. Per la galleria delle Anime il sindaco di Cencenighe promette altrettanto impegno per una migliore tabellazione dei percorsi ciclopedonali “In questo caso – dice il primo cittadino – dobbiamo studiare una segnaletica puntuale che faccia capire per bene qual’è la strada secondaria per evitare la galleria, va tenuto in considerazione anche il bivio per San Tomaso e la provinciale 8. Dovrà risultare chiaro qual’è la strada principale (per San Tomaso) e quale quella secondaria per i ciclisti”. Infine il sindaco ribadendo la linea già tracciata da Giovanni Ferrini di Falcade conclude. “Ai ciclisti va ricordato che c’è un codice della strada sul comportamento da tenere in galleria, soprattutto i ciclisti se decidono di percorrere i tunnel, devono essere sempre muniti di regolari dispositivi di illuminazione anteriori e posteriori nel rispetto degli automobilisti che rischiano di trovarli al buio dietro una curva”.
Finanziamenti europei per start-up e nuove imprese. A Longarone si presentano i bandi
BELLUNO A seguito di una recente riunione tenutasi negli uffici regionali della Protezione civile a Marghera, la Commissione ha chiesto al Soccorso alpino un approfondimento tecnico, in seno agli adempimenti della Legge regionale numero 19 del 08 giugno 2012, “Norme per la sicurezza del volo nelle attività regionali di elisoccorso, di antincendio boschivo e di protezione civile”. La scorsa settimana, quindi, si è tenuto un primo incontro nella sede del Sasv a Belluno, dove è stata illustrata la macchina organizzativa e operativa del Soccorso alpino. Successivamente la Commissione si è spostata all’ospedale di Pieve di Cadore, per potersi confrontare con la dirigenza del Suem 118 e per vedere da vicino la centrale operativa, un’eccellenza a livello Veneto, in cui, nel periodo estivo e delle festività natalizie, personale del Soccorso alpino collabora quotidianamente nella predisposizione degli interventi di emergenza in montagna e ambiente ostile assieme al personale del Suem. Erano presenti i rappresentanti regionali della protezione civile, del Servizio antincendio boschivo, del Servizio Cartografico e dei Servizi informativi, i referenti della ditta Inaer e della Casa editrice Tabacco, il dirigente del Suem 118 di Pieve di Cadore, nonché i vertici del Sasv.
VACANZE 1Sei itinerari per sette giorni di vacanza-turismo e sport tra le Dolomiti attorno alla Marmolada ed al Sella all’insegna delle due ruote per tutti anche per i meno allenati grazie alle nuove biciclette a pedalata assistita. E’ la nuova proposta “Transdolomiti 6 tours in 7 days”, lungo i sentieri, un viaggio a pedali alla scoperta di panorami dalla suggestione unica che coniuga sport, vacanza, gastronomia, cultura. Nato da un idea di Silvano Rudatis, pioniere della mountain bike sulle Dolomiti fin dagli anni ’90, “Transdolomiti 6 tours in 7 days” è divenuto un progetto strutturato grazie alla sinergia di dodici imprenditori turisitici albergatori e titolari di rifugi di Trentino, Alto Adige e Bellunese che hanno dato vita ad una nuova associazione, presidente Marco Fosco, titolare dell’hotel Bellavista di Canazei.
“E’ una vacanza a pedali di una settimana che si articola su una serie di tour guidati gli itinerari scelti sono di grande suggestione e, tutti, sono abbastanza impegnativi: complessivamente i chilometri sono 350 tra sentieri e strade silvo pastorali, per un dislivello di oltre 20 mila metri”.
Questi i gli itinerari: Crepe Rosse (54 km tra Alleghe, Arabba e Malga Ciapela); Strada della Vena – 5 Torri (59 km tra Alleghe, Cortina e il passo Falzarego); Grande Guerra (72 km tra Alleghe, Cortina, Lagazuoi, Sella e Marmolada); Sellaronda (56 km su e giù per i passi Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo); Altopiano Pale di San Martino (75 km tra Agordino e la zona di San Martino di Castrozza); Dynamite trail (36 km tra Arabba e Canazei). Sabato e domenica ci sarà l’apertura ufficiale: una due giorni speciale per la quale gli albergatori consorziati propongono un pacchetto al prezzo speciale di 350 euro a persona che comprende, oltre alla guida, trattamento mezza pensione, pranzo nei rifugi, gadget, shuttle, skipass per gli impianti di risalita. Ritrovo alle 8.30 nelle località di partenza dei tour: Alleghe, Arabba, Falcade, Canazei, San Martino di Castrozza. Sito internet www.transdolomiti.it.
VACANZE 2 Solo chi si ritrova ad un palmo dal naso la star del cuore può raccontare certi brividi ed emozioni. Se la star è il Boss chi ne è coinvolto i segni emozionali non li cancella più. Billy Idolo e Luigino Andolfatto per esempio, che Bruce Sprengsteen a San Siro lo hanno visto dal prato “gold” quell’area riservata a poco più di 1500 fans protetti da una transenna che divide dalle altre migliaia di spettatori sul prato “normale”. I due bellunesi la zona migliore per assistere ad un concerto, dove si vedono volti madidi di sudore, soprattutto i sorrisi dei musicisti ogni volta che centrano l’accordo, l’hanno conquistata con sacrificio perché al cospetto del Boss non vi si arriva per raccomandazione. “Siamo tornati da poco da Milano – racconta Billy Idolo il noto giocatore di pallacanestro di Agordo – è stata una faticaccia, ore sotto il sole, corse sotto la pioggia, mattinate trascorse in piedi in attesa del Boss”. Billy e Luigino sono finiti sotto il palco con il numero 1321 ben marchiato con inchiostro indelebile sul braccio. “Sotto al palco di norma di dovrebbero essere 1500 persone – racconta Billy – ma eravamo un migliaio in più alla fine”. Con quel numero i due bellunesi si sono visti Bruce Sprengsteen e la sua band ad un palmo dal naso fotografandolo in tutte le salse, la pagine facebook confermano. “Emozioni fortissime – continua Billy – come al solito il Boss ci ha sparato 4 ore di musica eccellente, dalle otto di sera a mezzanotte”. Billy e Luigino a Milano sono arrivati ancora sabato sera, poco prima delle 20. “Appena in tempo – racconta Luigino Andolfatto – per prendere quel numero tanto desiderato. Abbiamo anche parcheggiato l’auto alla meno peggio pur di arrivare puntuali, poi ci siamo spostati in zona Rho e siamo riusciti a dormire qualche ora reclinando i sedili”. Domenica mattina, già alle 6 i due “eroi” da rockstar si sono ritrovati allo stadio in attesa del primo appello delle 9 per entrare. “Abbiamo dovuto attendere le 12 ora dell’ultimo appello, mentre in coda il sole e un caldo assurdo ci hanno spossato. Ma ne è valsa la pena, poco dopo ci siamo ritrovati sul fronte del palco per godere la nostra musica”.
Ulss 1: l’affidamento familiare in versi e a colori
Si è svolta anche quest’anno l’uscita in mountain bike per i ragazzi del camp Dream Academy, impegnati per una settimana con corsi e allenamenti di calcio ad Agordo. Una sessantina di giovani e giovanissimi di tutte le età e nazioni, dopo pranzo hanno tolto gli scarpini, allacciato il casco e inforcato la bike per passare un pomeriggio fuori dalla routine. Per iniziativa del Comune di Agordo la Dolomites Heart, gruppo di guide e appassionati locali di Mtb ha fornito l’ attrezzatura ai partecipanti che, accompagnati da guide crertificate, sono partiti alla scoperta delle frazioni del capoluogo della Conca Agordina, fino al Col di Foglia, dove hanno imboccato uno dei numerosi sentieri per una breve escursione fuoristrada. I giovani bikers si sono cimentati con impegno nell’ affrontare radici,sassi e cambi di pendenza e, nonstante qualche ruzzolone, hanno completato il giro con il sorriso. Rientrati all’ hotel hanno riconsegnato un po’ a malincuore le biciclette, ma con tanto entusiasmo hanno raccontato l’ avventura ai loro allenatori e allo staff di Dream Academy. “Il comprtamento tenuto dai ragazzi sia su strada che nei boschi è stato ottimo – dicono le guide di Dolomites Heart – con l’auspicio che questa collaborazione tra associazioni e Comune possa avere un seguito anche negli anni a venire”.
Parapendio Monte Avena, rimandato per maltempo l’arrivo della nazionale italiana – Sci d’erba, Tambre e Quantin ottengono la qualifica di centro federale