GIORNALE RADIOPIU 06.02.2017 direttore Mirko Mezzacasa
HA NEVICATO IN TUTTO L’AGORDINO, DALLA GALLERIA DEI CASTEI ALLE ALTE QUOTE, NELLA CONCA STRADE PERCORRIBILI, NEVE CADUTA POCHI CENTIMETRI.
OGGI ALLA RADIO
ALLE 1030 007 IN CONDOTTA, SCUOLA CON LA PROF. SALMAZO1300 SALUTE E SOCIETA’ MEDICINA, DOTT. MARCO CARACCIOLO
ALLE 16 MONTAGNA NEL CUORE, 360 GRADI DI PASSIONE, TERZA PUNTATA
OGGI INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA AD AGORDO. PER LAVORI ALLE LINEE MANCHERA’ L’ENERGIA ELETTRICA DALLE 9 ALLE 10.30 NELLE VIE MOZZACH, FAION, COL DI FOGLIA, PAGANINI
MUORE NEL BOSCO, PROBABILMENTE PER INFARTO
TRASPORTO ABUSIVO: PIZZICATO!
DAL GAZZETTINO DI BELLUNO, DI RAFFAELA GABRIELI LA MAMMA CORAGGIO CHE FERMA LO SPACCIATORE ED E’ POI AGGRDITA VERBALMENTE DAL COLORED
NEVE E PRIMI PROBLEMI SULLE STRADE. DAL GR SERA DELLE 9 30
foto vigili del fuoco a passo san pellegrino per uscita di strada del mezzo sgombraneve
INCIDENTE NEL LONGARONESE_FOTO SINISTRO I vigili del fuoco di Belluno, Pieve di Cadore e del Distaccamento Volontario di Longarone, sono intervenuti in località Roggia, Comune di Longarone per un incidente stradale che ha viste coinvolte due autovetture. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco permanenti di Pieve di Cadore con 5 unità ed un’APS (Auto Pompa Serbatoio) ed i Volontari di Longarone con 6 unità ed un’altra APS oltre al personale del Suem, dei Carabinieri e al personale dell’ANAS per la pulizia della strada. L’incidente ha causato un ferito e l’interruzione temporanea della viabilità stradale.
NESSUNA NOTIZIA DI ERMES A 10 GIORNI DALLA SCOMPARSA
AGORDO_SCUOLA v/s COMUNE Nonostante i cartelli di divieto a norma del codice della strada, le riunioni, le lettere spedite in Municipio e l’avvicendarsi degli amministratori, da sette anni nel piazzale delle scuole medie di Viale Sommariva il parcheggio è tipicamente selvaggio, cioè parcheggiano tutti interni ed esterni alla scuola. La denuncia è del dirigente scolastico Bernardino Chiocchetti che spezza una lancia a favore della sicurezza, informando i genitori e chiedendo un loro interessamento a vantaggio degli studenti. “Le famiglie ci affidano i loro figli perché possa essere garantita loro una buona istruzione e ogni giorno attendono che tornino a casa se non istruiti come da aspettative, quanto meno in buona salute – dice il preside – il piazzale è sempre invaso in particolare il mercoledi giorno di mercato, da automobilisti che non rispettano il divieto d’ingresso accampando le scuse più prevedibili e mettendo a repentaglio l’incolumità dei nostri iscritti i quali, almeno fino a quando si trovano nel piazzale della loro scuola, dovrebbero avere il diritto, in quanto ragazzi, di correre, divertirsi senza doversi guardare da altri pericoli”. Il preside ha chiesto ai genitori di coalizzarsi senza alcuna contrapposizione, aiutando la scuola, facendo pressioni presso l’amministrazione comunale. L’appello del preside è successivo al grande interesse dimostrato dai genitori per l’orario settimanale e non è caduto nel vuoto perché il consiglio d’istituto ha appuntato il suggerimento. Dal palazzo Municipale non tarda ad arrivare la risposta del sindaco sorpreso per questo tentativo di aizzare i genitori contro il Comune per un problema che il primo cittadino avrebbe già risolto semplicemente suggerendo al preside di chiudere i cancelli. “Sono a conoscenza del problema ma in altri termini – dice il sindaco – da tempo la scuola chiede all’amministrazione comunale si installare un sistema automatico con la sbarra per un controllo su chi entra e esce dalla scuola. In realtà la scuola ha dei cancelli in ferro, quindi la scuola dovrebbe organizzarsi con il proprio personale aprendoli e chiudendoli all’occorrenza con un controllo totale. Il Comune non ha risorse per automatizzare gli ingressi quindi questa è la soluzione più praticabile, il cancello esiste e il personale scolastico anche. Se i mezzi entrano ed escono a tutte le ore non è certo un problema del Comune”.
VENEZIA 13,8 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE DEL TURISMO “Un moltiplicatore di opportunità da non lasciarsi sfuggire”, è questo lo slogan che accompagna il Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) del Veneto, da cui derivano i due bandi promossi dall’assessore al turismo e ai Fondi UE, Federico Caner, per sostenere la competitività delle imprese e delle destinazioni turistiche, attraverso la qualificazione dell’offerta e l’innovazione dei servizi e prodotti, favorendo gli investimenti nel sistema ricettivo. I bandi (che saranno illustrati dallo stesso Caner lunedì prossimo, 6 febbraio 2017, alle ore 17.30, all’Hotel DoubleTree by Hilton Hotel Venice – North di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso), dispongono di una dotazione economica complessiva di ben 13,8 milioni di euro e sono precisamente finalizzati all’erogazione di contributi alle imprese per: o sviluppo e il consolidamento di reti di imprese e/o club di prodotto, con una dotazione di 1,8 milioni di euro; investimenti nel sistema ricettivo turistico, con una dotazione di 12 milioni di euro (da questo provvedimento sono esclusi i Comuni montani che fruiscono del Fondo speciale per le Dolomiti e la Montagna Veneta). Per entrambi la data di scadenza dei termini per la presentazione delle domande è il 12 aprile 2017. “Si tratta realmente di un’utilità da non perdere – sottolinea Caner – per riqualificare le aziende del settore dell’ospitalità, elevando la qualità della loro offerta e quella più complessiva delle destinazioni turistiche venete”. “Numerose imprese venete che operano nel turismo – aggiunge l’assessore – hanno dimensioni medio piccole e molte sono quelle a gestione familiare: è l’occasione, quindi, per chi ha necessità di innovare, differenziare e implementare i propri servizi e strutture, di utilizzare il sostegno pubblico. Si tratta dell’intervento più rilevante in termini di risorse finanziarie del POR FESR 2014-2020, che prevede una disponibilità complessiva sino al 2020 di 30 milioni di euro, per cui a questi bandi ne seguiranno altri nei prossimi anni”.
VENEZIA PROVINCE IN DIFFICOLTA’ “Inaccettabile e assolutamente ingiustificata l’accusa mossa alla Regione relativa al servizio di protezione civile”. Con queste parole l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin replica alla polemica del consigliere provinciale veronese Ceschi, spiegando che l’attuale organizzazione del servizio di Protezione Civile provinciale è stato chiesto direttamente dalle province e ribadito anche in sede di Conferenza Autonomie Locali come risulta facilmente dal verbale delle riunioni. “Nessun addebito può pertanto essere mosso alla Regione – fa notare l’assessore. Se la provincia di Verona, per sua scelta organizzativa, usava anche dipendenti di altre funzioni per dar pieno svolgimento ai compiti di protezione civile , noi non siamo certamente tenuti a saperlo. Anzi, proprio per riorganizzare meglio il quadro complessivo era stato chiesto alle Province di fornire il numero di addetti impiegati alla funzione, e successivamente abbiamo discusso e condiviso con loro su chi doveva tenere la delega”. “Spero vivamente perciò, e non lo voglio neanche pensare – dice Bottacin – che qualcuno non abbia fatto furbate sul numero di addetti” “Se le province ora non hanno più dipendenti e non possono assumerne di nuovi non dipende certo dalla Regione, ma da una scellerata legge nazionale. Questa è l’unica realtà, ma vedendo da chi proviene la ‘sinistra’ accusa – conclude ironicamente Bottacin – temo che anche l’odierna sparata sia il solito tentativo di nascondere le responsabilità governative per trasferirle, almeno agli occhi dell’opinione pubblica, sulla Regione”.
VENEZIA SMOG “LA REGIONE VENETO HA ADOTTATO LE LINEE GUIDA CHE GARANTISCONO IL COORDINAMENTO DEI SINDACI” “Gli sforamenti ripetuti che si sono verificati in gennaio sono la conseguenza di un andamento climatico estremamente particolare vissuto negli ultimi mesi a causa di una totale assenza di precipitazioni. Le piogge che hanno ripreso in questi giorni stanno infatti già normalizzando la situazione”. A dirlo è l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, che ritorna sull’argomento dopo la polemica lanciata dal sindaco di Treviso Manildo relativamente al coordinamento sullo smog. “Da anni – aggiunge Bottacin – lavoriamo per migliorare l’aria: con la Lombardia siamo le uniche due Regioni ad aver attivato un coordinamento con gli enti locali, emanando delle precise linee guida che spetterebbe poi ai Comuni applicare, senza peraltro spingerci oltre in quanto è proprio il tavolo nazionale smog dell’Anci ad aver sempre ribadito che il potere di ordinanza dopo un certo numero di sforamenti spetta ai sindaci come autorità sanitaria e non alle Regioni”.
LA LETTERA, DA FALCADE RODOLFO PELLEGRINON
Personalmente sono un convinto sostenitore della fusione tra i Comuni di Falcade e Canale d’Agordo. Come ampiamente prevedibile le notizie sulla fusione dei due Comuni della Valle del Biois hanno innescato un ampio dibattito all’interno delle due piccole comunità. Come spesso accade in queste situazioni le informazioni vengono fornite non sempre corrette e, rispetto al dato oggettivo, tendono a prevalere impressioni personali e giudizi condizionati da interessi particolari. Sono peraltro decisamente contrario al disegno di legge che prevede l’abolizione dei Comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. Questa è pura follia. Non è questo, però, il caso di Falcade e Canale d’Agordo.Ritengo che la fusione, che dovrebbe per logica estendersi a tutti i Comuni della Valle del Biois, sia un bene per tutti. Soltanto in questo modo si potrebbero sviluppare delle efficaci politiche territoriali e ambientali, in grado di evitare emergenze come le alluvioni ed altre calamità naturali. Non si possono gestire separatamente territori la cui unità deriva proprio da un evidente carattere geografico. Insomma, l’omogeneità territoriale di queste aree, nelle dinamiche ambientali di oggi, è tale rendere indispensabile la fusione. In definitiva, possiamo davvero pensare che oggi sia ancora possibile permettere la sopravvivenza di unità amministrative di duemila – mille o anche trecento o quattrocento abitanti? Non è forse il caso di superare stupide ed incomprensibili gelosie che non producono assolutamente nulla e che danneggiano soltanto i cittadini? L’identità e il nome – è vero che scompariranno i toponimi “ Falcade” e “ Canale d’Agordo”? Assolutamente no, anzi, è vero il contrario, come è vero che l’identità territoriale di quest’area ne uscirà rafforzata. Il nome “Val Biois “ avrà esclusivamente una valenza burocratica ed amministrativa. Tutti noi potremmo continuare a dire, sono originario, sono nato a Falcade o Canale d’Agordo. Tutte le ditte e le attività economiche potranno continuare ad indicare la loro eventuale sede in queste due località come hanno sempre fatto. Credo che sia necessario guardare al futuro con dinamismo e ottimismo. Credo che ogni cambiamento non possa che essere foriero di novità positive. Pertanto, per il bene di tutti, mi auguro che al referendum del prossimo novembre, la maggioranza dei cittadini decida sulla unione, con senso di responsabilità.
Pellegrinon Rodolfo
CONSIGLIO COMUNALE DI CENCENIGHE
CAI CAPRILE
UNIVERSITA’ ANZIANI ADULTI
COMITATO GEMELLAGGIO AGORDO
LO SPORT
SCI, SKI COLLEGE DAVANTI A TUTTI ANCHE AL PONTE NEL GRAN PRIX EUROVITA AD ARABBA. IN PISTA GLI ATLETI DELLA BELLUNO BASSA. NELLA RAGAZZI VINCE FRANCESCO LAGANA’ DI AGORDO (FOTO). NELLE ALLIEVE VALENTINA SAVORGNANI SKI COLLEGE. ALLIEVI GIOVANNI FRANCONI SKI COLLEGE, SOCIETA: 1 SKI COLLEGE.
ALLEGHE – VARESE 5-2
PARZIALI: 4-1, 1-0, 0-1
GOL: 1t. 6’14” Fontanive, 7’10” Meneghetti, 16’15” F. Borghi, 18’59” Meneghetti, 19’44” M. De Toni. 2t. 16’00” Fontanive. 3t. 7’40” Sorrenti
ALLEGHE: De Silvestro (Manfroi), Veggiato, Meneghetti, Scopelliti, De Val, Soppelsa, Lorenzi, Moretti, Moling, Testori, Ganz, Lu. De Toni, M. De Toni, Fontanive, Lorenzini, Cadorin, Vittuari, Soppera, Luciani, Martini, E. De Toni. Allenatore: Alessandro Fontana
VARESE: Bertin (Crippa), Principi, Papalillo, Andreoni, Ziliani, Mazzacane, Sorrenti, P. Borghi, F. Borghi, Termanini, Rivoira, Mandelli, Di Vincenzo, Privitera. Allenatore: Massimo Fedrizzi
ARBITRO: De Col (Giacomozzi, Soia)
La Kanguro con il minimo sforzo supera un Varese arrivato ad Alleghe con la neve ed a ranghi ridotti, un risicato numero di uomini che non ha saputo mettere a segno le numerose superiorità, 46 i minuti di penalità fischiati ai danni delle Civette. Per il vantaggio alleghese sono sufficiente 6′, Alberto Fontanive non stecca sul tiro di Soppesa, davanti alla porta di Bertin. Che la serata sia iniziata bene non ci sono dubbi, per capire che è quella buona è sufficiente attendere ancora 64 secondi ed ecco il raddoppio dello zoldano Meneghetti supportato da Daniele Veggiato. Finalmente il Varese, ma ben dopo il quarto d’ora con la staffilata di Borghi che riaccende l’entusiasmo dentro e fuori dal ghiaccio. Veggiato, a un minuto dalla fine, serve un disco d’oro a Meneghetti che sigla la doppietta e subito dopo va a segno anche Manuel De Toni. Nella seconda frazione l’Alleghe non riesce a sfruttare un rigore con Veggiato. Fontanive, in solitaria, sigla la quinta rete agordina. Terzo tempo con i padroni di casa spreconi e Varese che va a segno con Sorrenti. Intanto il giudice sportivo ha inflitto 500 euro di multa al Milano per la mancata partita della scorsa settimana contro l’Alleghe a causa della rottura della rolba, tutto qui.
ASCOLTA I SERVIZI DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE, COMMENTI E INTERVISTE CON MARCO GAZ E STEFANO ORSINGHER.
SPORT_TENNIS E’ Matteo Reolon il nuovo presidente del Tennis Club Agordo, dopo 4 anni è giunto a naturale scadenza il mandato dell’ex presidente Gabriele Caldart. Le nuove elezioni portano una ventata d’aria nuova, con Reolon si impegneranno per i prossimi 4 anni Stefano De Col vice presidente,
Mauro Ipsa segretario, Valentino Uberti, Felice Bristot, Gianluca De Pra, Andrea Giovannini consiglieri. “Il lavoro continua – dice Matteo Reolon – il nostro impegno sarà totale per la crescita del movimento, necessitano nuovi e tanti giocatori”. Reolon vanta già una certa esperienza nell’Alleghe Hockey come addetto stampa e conosce i problemi legati al vivaio. “Per questo ci daremo molto da fare, crediamo nell’importanza dello sviluppo del tennis tra le nuove generazioni, ma anche l’importanza del centro sportivo in via lungo Rova come luogo di aggregazione”.Con riferimento alle recenti polemiche tra gli amministratori per l’ipotizzata realizzazione di un nuovo campo di tennis coperto al momento nessuna dichiarazione dal direttivo che coscientemente lascia la politica e relative beghe tra maggioranza e opposizione al suo corso, mettendo davanti eventi ed allenamenti in terra rossa.