GIORNALE RADIOPIU 11.02.2017 direttore Mirko Mezzacasa
ALLE 8 05 LA RASSEGNA STAMPAALLE 15.10 THE DELLE TRE LA CLASSIFICA UFFICIALE DI RADIO PIU DI MARCO GAZ
1600 LA MONTAGNA NEL CUORE 360 GRADI DI PASSIONE AD ALTA QUOTA
20.30 hockey ALLEGHE FELTRE il derby DIRETTA
2245, EVOLUTION CLUB CHART, LA MUSICA DA DISCOTECA, LA CLASSIFICA PIU’ BELLA DEL MONDO.
LA METEO.
Sabato 11 Tempo atteso: Nella notte e al primo mattino residuo modesto maltempo, con fenomeni in esaurimento. In giornata tendenza ad attenuazione della nuvolosità, nonostante su molti settori possano permanere nubi basse insistenti. Clima un po’ più mite, specie ove si faranno strada schiarite più ampie. Precipitazioni: Nella notte e al primo mattino possibili deboli precipitazioni, in esaurimento (50/70%). Limite della neve a 700/1000 m. Da venerdì saranno possibili mediamente 3/10 mm, con massimi di 15 mm su alcuni settori prealpini, con altrettanti cm di neve oltre i 1000/1200 m. In giornata precipitazioni assenti (0%). Temperature: In lieve aumento. Su Prealpi a 1500 m min -2°C max 0°C, a 2000 m min -4°C max -2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -4°C max -2°C, a 3000 m min -10°C max -6°C. Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota perlopiù deboli da Sud-Ovest, a 5-15 km/h a 2000 m, 10-30 km/h a 3000 m. Domenica 12Sulle Dolomiti tempo variabile con qualche locale nube bassa mattutina e transito di nubi alte. Sulle Prealpi probabile maggiore persistenza di nubi basse con clima più fresco e uggioso. Lunedi 13Sulle Dolomiti tempo prevalentemente soleggiato. Sulle Prealpi iniziali probabili nubi basse, in attenuazione col passare delle ore. Rialzo termico diurno. Previsore: G.M.
A distanza di pochi giorni dal precedente black out idrico la frazione Campedel a Taibon Agordino è rimasta di nuovo senz’acqua. Solo questa mattina alle 10, 26 ore dopo, sono intervenuti i tecnici Gsp. “Sono stati sollecitati anche dall’amministrazione comunale – dice il sindaco Silvia Tormen – hanno provveduto a creare dei by pass, ma questa volta si segnalano anche problemi di carenza idrica”. Anche a Soccol, frazione confinante, sono stati segnalati problemi tra venerdi notte e sabato mattina. Per ora la situazione è tornata nella normalità.
DAL LUNEDI AL SABATO SU RADIO PIU “LA RASSEGNA STAMPA”, dal 25 giugno 1983, di Mirko Mezzacasa
OGGI SUL GAZZETTINO:
PROFUGHI BELLUNO CITATA AD ESEMPIO DA TUTTO IL MONDO, AL JAZERA SI COMPIMENTA, MODELLO ANTI TRUMP
MESI DI BOTTE, MAESTRA A PROCESSO A BELLUNO, 43ENNE RISPONDERA’ DI MALTRATTAMENTI AGLI ALUNNI DELL’ASILO
FA IMPAZZIRE I VICINI DI CASA E IL GIUDICE LA CACCIA DAL PALAZZO
IERI A MEL UNA TARGA PER IL VICE BRIGADIERE INFOIBATO
L’AGENZIA DELLE ENTRATE AD AGORDO: GIU’ LE MANI DAL POLIGONO
PARCHEGGI IN LUXOTTICA TUTTO TACE DOPO 10 MESI, COMUNE RECIDIVO
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI:
AUTOVELOX A FELTRE, AVANTI CON LE MULTE, PER PERENZIN E’ TUTTO OMOLOGATO E ASSOLVE LO SCOUT SPEED
MAESTRA FINISCE A PROCESSO, SCHIAFFI E TIRATE DI CAPELLI
ADDIO ZANFRON, TESTIMONE DELLA COMUNITA’
VENETO STRADE, LA PROVINCIA, DISOBBEDIENZA E PROTESTA
LENTIAI IL CIPA RIVENDICA, C’ERA L’ACCORDO SUL DEPURATORE
DAI GIORNALI RADIO 9.30,12.30,14.30,16.30,18.30, E DALLA REPLICA DELLA MEZZANOTTE.
AGORDO_IL POLIGONO RIMANE IN STATO DI ABBANDONO L’Agenzia delle Entrate ha detto no al Comune di Agordo, l’area ex poligono di tiro non si tocca. ll Ministero della Difesa interessato dalla stessa agenzia, ha confermato: “La permanenza sul sito per proprie esigenze istituzionali, dunque con la necessità di utilizzare il bene in località Crostolin di Agordo a lato della regionale per La Valle Agordina”. Eppure quella struttura è abbandonata da più di 20 anni, lasciata in totale degrado nelle mani di vandali e writers che l’hanno resa irriconoscibile. “Il Comune nel luglio scorso – spiega il sindaco Sisto Da Roit – aveva chiesto la cessione dell’area a titolo gratuito ai sensi delle norme in materia di federalismo fiscale”. Letto il diniego Il primo cittadino promette che non finisce qui perché Il Comune ha deciso di presentare richiesta di riesame. “Evidenzieremo anche in questa occasione – dice Da Roit – che i luoghi sono in disuso e in stato di abbandono da tempo e chiedendo, se ribadito il parere negativo, che l’Amministrazione della Difesa provveda alla manutenzione, conservazione e messa in sicurezza dei luoghi”. I funzionari del Ministero a Crostolin di Agordo non si sono mai visti e non hanno mai incaricato nessuno di tenere in ordine l’area o perlomeno vietare i frequenti bivacchi di intere compagnie. Un minimo di pulizia per poter camminare tra le strutture è stata opera di volontari. “Siamo preoccupati – dice Da Roit – pur non avendo titolo sulla struttura, pur non potendola recuperare dandogli un senso, siamo responsabili di quello che succede, in ipotesi di incidenti potrebbe doverne ripondere l’amministrazione comunale”. Già la precedente amministrazione con il sindaco Renzo Gavaz si era interessata al problema, aveva anche valutato la possibilità di acquistare la struttura del poligono, ma si era imbattuta in una situazione particolare per cui lo Stato non aveva messo il poligono in vendita in quanto su di esso allora insisteva anche un diritto del tiro a segno nazionale. Da metà anni Settanta alla fine del ’90 il poligono era luogo frequentato da agordini e non, unica struttura a livello regionale dove si potesse sparare fino a 300 metri. Un luogo incantevole, le murature sono quelle di quasi 50 anni fa, davanti un’immensa spianata verde che porta diritta sul Col di Foglia .Se con il poligono di tiro l’Agenzia delle Entrate ha risposto picche, alle richieste sui terreni demaniali tra il greto del torrente Rova e la strada comunale ha dato invece parere favorevole alla cessione gratuita, almeno qualcuno taglierà l’erba a lato strada.
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AGORDO_DA ROIT RIBATTE ALLA MINORANZA “Altro che due pesi e due misure, è ancora la minoranza di ImmaginiAmo Agordo che stupisce per la superficialità delle argomentazioni”, è la risposta del sindaco di Agordo al trio Chissalè-Bien-Favretti, critico per le lungaggini nel dare risposte a chi voleva investire nell’ex area Mpa. La minoranza ha messo in evidenza come in altre situazioni tempi e modi siano stati altri. “Quelle della minoranza – dice Da Roit – sono domande inutili, eppure dovrebbero conoscere le risposte senza volutamente dimenticare che le situazioni sono diverse”. La minoranza ha preso in esame per il raffronto, la ex Mpa dove era richiesto un cambio di destinazione d’uso da area artigianale a commerciale e, le ex caserme alpini dove sarà realizzato un supermercato. “Nell’area ex caserme – spiega Da Roit – è possibile fare un’area commerciale che prevede l’insediamento di due medie strutture, una con superficie massima di 1.500 mq, l’altra di 300 mq perché lo stabilisce lo strumento urbanistico del Comune. La minoranza, essendo stata informata e coinvolta fin dalle prime proposte presentate dalla proprietà, lo sa benissimo”. L’opposizione mette in evidenza anche come sia stato semplice approvare i progetti per il museo e l’ostello dove prima c’era una scuola. “L’area ex istituto Follador ha destinazione d’uso servizi pubblici o d’interesse pubblico. L’amministrazione ha inteso cambiare l’uso da scuola, servizio pubblico, a museo, interesse pubblico ai sensi della vigente normativa regionale che dispone la possibilità di trasformare la destinazione approvando un progetto di opera pubblica e d’interesse pubblico in Consiglio Comunale. L’approvazione costituisce variante urbanistica senza necessità di ulteriori approvazione di altri Enti”. Pe finire il sindaco chiarisce anche la situazione dell’ex Albergo Buzzatti a ponte Rova alle porte di Agordo. “L’immobile è di proprietà privata. Per la stessa, nel passato, sono stati presentati due progetti di ristrutturazione che avevano avuto il parere favorevole da parte della commissione edilizia, ma successivamente la proprietà non ha mai prodotto la documentazione necessaria per il ritiro della concessione/permesso a costruire. A tutt’oggi nessuna nuova manifestazione d’interesse è stata presentata dai proprietari”.
AGORDO_OPINIONE CESARE DAL BO Anche Cesare Dal Bo del gruppo politico Conca Agordina attende di conoscere le motivazioni che hanno prolungato i tempi per le risposte ad un cittadino che voleva investire ad Agordo. “La burocrazia con la sua lentezza e la sua complessità rappresenta una delle cause che maggiormente scoraggiano gli investimenti da parte degli imprenditori nazionali ed esteri” è la prima conclusione del medico di Agordo. Dal Bò ricordando che i costi della burocrazia pesano in modo notevole non solo sul bilancio statale e quindi su tutti i cittadini ma anche e soprattutto sulle piccole e medie imprese che costituiscono l’ossatura dell’industria italiana aggiunge: “La burocrazia rappresenta una tassa aggiuntiva misconosciuta ma molto pesante che frena l’imprenditoria. In un momento di crisi come quello attuale il minimo che un imprenditore volenteroso si aspetta è un pò di attenzione e di considerazione da parte della Pubblica Amministrazione che dovrebbe dare delle risposte nei tempi più brevi possibili sapendo benissimo che per un imprenditore il tempo è un fattore spesso decisivo. Diversamente gli imprenditori sono invogliati ad investire altrove dove politici e amministratori accorti creano le condizioni più opportune. Del resto il metro di misura di una buona amministrazione, quella che tutti vorremmo avere, sta proprio nella capacità di rispondere nel merito in modo esaustivo e in tempi ragionevoli”.
BELLUNO_L’ARMA NON DIMENTICA In occasione del “Giorno della memoria” presso il Comando Stazione Carabinieri di Mel è stata scoperta una targa in memoria del Vice Brigadiere CC Giuseppe Gelisio che perì la sera del 9 settembre 1943 nelle foibe di Trestenico frazione del Comune di Lanischie nell’Istria Settentrionale. Alla cerimonia che ha visto la presenza anche il Comandante della Legione Veneto Generale di Brigata Giuseppe La Gala. Hanno partecipato le massime autorità civili e militari della Provincia tra cui Il Prefetto di Belluno Dott. Francesco Esposito, il Questore Dott. MicheleMorelli, il Colonnello Giogio Sulpizi Comandante Provinciale Carabinieri di Belluno, i Sindaci del Comune di Mel e di Lentiai, il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali Dott. Paolo Zanetti, il Comandante del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Patrizio Milan, il Cap. Angelo La Chimia Comandante della Compagnia Carabinieri di Feltre, il Vescovo Emerito Mons. Giuseppe Andrich in qualità di socio Onorario dell’A.N.C, il Sig. Giovanni GHIGLIANOVICH Presidente Provinciale dell’A.N.V.G.D., una folta rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo e circa una cinquantina di persone simpatizzanti del luogo. GIUSEPPE GELISIO Il vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Gelisio, nacque a Tallandino di Mel il 20 settembre 1907, ove trascorse la sua infanzia e frequento’ la scuola dell’obbligo. Il 18 gennaio 1926 all’età di 19 anni, entro’ volontario nell’Arma, quale Carabiniere a piedi, per la ferma di tre anni. Il 17 gennaio 1929 venne collocato in congedo illimitato e gli fu concessa la dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà e onore. il 25 ottobre 1935 venne richiamato a Bolzano e ricollocato in congedo nel 1939. Nel 1940 promosso vicebrigadiere fu richiamato ad Avio (Trento). Nel 1942 trasferimento a Trieste stazione Pinguente, ove, nonostante impervessassero bande partigiane titine, seppe tenere fede al giuramento non abbandonò la popolazione. La sera del 9 settembre 1943 venne prelevato da una banda partigiana che lo invitò a seguirlo per andare a parlamentare con gli stessi. Pur consapevole del pericolo andò da solo e disarmata. Non fece più ritorno, fu infoibato a Trestenico in Comune di Lanischie in Istria settentrionale, da allora non ci sono altre notizie…dichiarato irreperibile dall’8 settembre 1943.
ZAIA RICORDA LE VITTIME DELLE FOIBE: “NON CI SONO ECCIDI DI SERIE A E DI SERIE B. GUERRA E VIOLENZE NON RISOLVONO NIENTE. MAI”. “Non ci sono eccidi di serie A e di serie B, perché sulle stragi non è opportuno speculare. Oggi ricordiamo i martiri delle foibe con lo stesso spirito con il quale il 27 gennaio abbiamo ricordato la persecuzione degli ebrei. Con la guerra, la violenza, le discriminazioni, non si risolve niente, mai”. Lo dice il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, rivolgendo il pensiero all’esodo di istriani, fiumani e dalmati e alle vittime delle foibe nella Giornata del Ricordo, istituita con legge nazionale del 2004 e fissata nel 10 febbraio di ogni anno. “Dobbiamo ricordare, e combattere, sia il negazionismo, sia la volontà di mettere in un angolo, per motivi solo ideologici, certe tragedie della storia – aggiunge Zaia – perché il mondo non debba più assistere a brutalità come queste nel nome della politica, dell’intolleranza, del razzismo becero e violento, e perché ogni confronto in ogni parte del mondo si possa sviluppare sul piano della democrazia e del diritto internazionale”.
PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: LA QUESTURA DI BELLUNO IN PIAZZA DEI MARTIRI CON CAMPAGNA “QUESTO NON E’ AMORE”
LUNEDI 13 FEBBRAIO 2017 Nel solco delle iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne che la Polizia di Stato realizza da diversi anni e nell’ottica di fornire ulteriore impulso ed efficacia all’azione di prevenzione e contrasto già in essere su tutto il territorio nazionale, lunedì pomeriggio, proprio nella giornata che precede la festa di san Valentino”, a partire dalle 14:00, personale della Questura di Belluno sarà presente in Piazza dei Martiri con un gazebo dedicato al tema. L’iniziativa, oltre ad avere la valenza di una campagna informativa (“Questo non è amore”), è volta precipuamente a favorire l’emersione del fenomeno, agevolando e favorendo un contatto diretto con le potenziali vittime, offrendo loro il supporto di un’equipe multidisciplinare composta da operatori specializzati (Polizia di Stato e rappresentati dei locali Centri Antiviolenza) presenti in piazza. La stessa si inserisce in un più ampio progetto “Progetto CAMPER” – Il Camper della Polizia contro la violenza di genere”, sviluppato nei mesi scorsi, a partire dal 2 luglio 2016, il che ha sinora interessato, in più fasi, 22 Questure.
PROBLEMA MIGRANTI, SE N’E’ PARLATO AD AGORDO CON IL GRUPPO POLITICO CONCA AGORDINA
CONCESSIONI IDROELETTRICHE, FEDERBIM CHIEDERE LE GARE PER LE CONCESSIONI DI GRANDE DERIVAZIONE SCADUTE, S’ATTENDONO MAGGIORI VANTAGGI PER I TERRITORI OGGETTO DI SPECULAZIONE
LIVINALLONGO_IL RACCONTO DEI GIORNI DELL’EMERGENZA IN CENTRO ITALIA DI ANDREA E MARCO Ieri mattina la scuola media di Livinallongo del Col di Lana ha accolto Marco Tola e Andrea Palla, i due operai comunali che, a partire dal 20 gennaio, si sono recati in terra marchigiana per aiutare le popolazioni duramente colpite dal terremoto e dal maltempo. I due volontari hanno raccontato la loro esperienza agli alunni delle tre classi mostrando loro filmati e fotografie. Dai loro racconti sono emerse le difficili condizioni in cui versano i paesi ascolani del tutto impreparati a fenomeni nevosi di tale portata e completamente privi di mezzi spazzaneve. Le immagini proiettate hanno illustrato i due giovani fodomi impegnati nell’apertura di strade che portano ad alcune frazioni rimaste isolate nell’entroterra ascolano, a ridosso del Parco Nazionale del Gran Sasso. Gli alunni hanno ascoltato le loro testimonianze con grande interesse e al termine della lezione hanno formulato alcune domande. Docenti ed alunni ringraziano Andrea e Marco per la loro disponibilità e soprattutto per il loro valoroso impegno e soccorso prestato.
VENETO STRADE_DEMENECH «Sono dispiaciuto e addolorato per la situazione in cui stiamo mettendo i lavoratori di Veneto Strade e per come rischiamo di abbandonare oltre 600 chilometri di strade bellunesi». Il deputato De Menech, sabato incontrerà i sindacati e i lavoratori che rischiano la cassa integrazione. Nel frattempo ha speso gli ultimi mesi per tentare di trovare una soluzione di lungo periodo ai problemi. Anche negli ultimi giorni ha sollecitato i ministri Delrio e Costa e i sottosegretari Bressa, Baretta, Boschi e Nannicini, ha scritto un’interrogazione parlamentare e continua ad avere un filo diretto con il presidente dell’Anas, Armani. «Ieri sono riuscito anche a interessare direttamente il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e a riportargli il problema». Per quanto riguarda Belluno e Veneto Strade, De Menech non farà sconti al governo nazionale. Tuttavia sottolinea due aspetti: «Il primo è che tutta l’esposizione bancaria di Veneto Strade – pari a circa 90 milioni di euro – è dovuta per opere di iniziativa regionale. Le Province hanno finora sempre saldato tutti i loro debiti con la società, tanto è vero che Veneto Strade non avanza un euro dalle Province. Possibile che la Regione non riesca a superare le differenze di appartenenza politica e non contribuisca ad affrontare una situazione di emergenza, anche solo con la garanzia sui 9 milioni dovuti dalla Provincia di Belluno?». Il secondo riguarda «l’assurdità per cui potremmo mandare in cassa integrazione 90 dipendenti pubblici. Cioè lo Stato dovrebbe pagare queste persone perché stiano a casa, anziché per farli lavorare. La partita a livello di governo è quella più importante perché, come ha rilevato il presidente delle Province, Achille Variati, l’unica spending review fatta in Italia dal 2009 a oggi è andata in carico alle Province, i cui bilanci sono stati ridotti del 40 per cento. «Ora», afferma il deputato bellunese, «bisogna rifinanziare le funzioni fondamentali di questi enti, cioè strade e scuole, perché credo sia nell’interesse di tutti garantire la sicurezza di chi viaggia su 130 mila chilometri di strade e degli studenti italiani che ogni mattina entrano nelle 5160 scuole gestite dalle Province. Servono un miliardo e 150 milioni e, per quanto sia difficile, non mi arrenderò».
COMPLETATO INTERVENTO SUL TORRENTE TESSINA A VALLE DI LAMOSANO. BOTTACIN: “IN PRIMAVERA IL COLLAUDO DEI LAVORI PER I QUALI ABBIAMO INVESTITO 1.500.000 EURO”. “Da parecchi anni sull’abitato di Lamosano, nel bellunese, era in atto una frana scivolante verso il torrente Tessina e per questo da tempo la Regione Veneto ha avviato campagne di controlli, studi geologici e interventi di consolidamento e di drenaggio”. A dirlo è l’assessore regionale alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin in riferimento al recente completamento da parte del Genio Civile di Belluno dei lavori di rifacimento della briglia sul torrente Tessina, realizzata a metà dello scorso secolo, parzialmente crollata producendo un abbassamento del fondo del corso d’acqua, e, di conseguenza, determinando maggior instabilità del fenomeno franoso in atto su Lamosano. “A tale scopo è stata realizzata una nuova briglia – evidenzia Bottacin – che ha consentito di contribuire alla stabilità del dissesto a monte e dei versanti che insistono sul corso d’acqua”.
La briglia è stata costruita con gabbioni riempiti di pietre prelevate sui torrenti a valle, opera elastica che può assorbire più facilmente e per lungo tempo le spinte prodotte della frana di Lamosano. Il bacino formatosi a monte della briglia ha trattenuto una grande quantità di materiale riducendo il trasporto solido verso il lago di Santa Croce. Oltre alla ricostruzione della briglia è stata sistemata la parte terminale dello scivolo di Lamosano inciso dalla continua attività erosiva dell’acqua. “Siamo consapevoli che la complessità del fenomeno in atto sull’abitato di Lamosano – sottolinea l’assessore – è tale da non poter consentire l’individuazione di ricette risolutive del dissesto, oggetto di studi da anni. Non a caso per gli approfondimenti del fenomeno sono stati interessati geologi della fama di Broili, Onofri e del prof. Genevois. Ma proprio grazie alla realizzazione di quest’opera, per la quale abbiamo investito 1.500.000 di euro, saremo in grado di garantire maggior funzionalità ed efficienza della precedente e contribuire in maniera importante al contenimento degli effetti erosivi del versante”. Nel corso della prossima primavera ci sarà il collaudo finale.
INFLUENZA: RAGGIUNTO IL PICCO IN VENETO. INIZIA LA DISCESA. COLETTO, “SISTEMA CURE HA RETTO BENE. GRAZIE A TUTTI I SANITARI. SONO COMUNQUE SITUAZIONI COMPLICATE MA NOI UN LETTO LO DIAMO SEMPRE”. E’ iniziata in Veneto la curva di discesa dell’incidenza dell’influenza stagionale che, nella settimana dal 30 gennaio al 5 febbraio, è scesa, seppur di poco, da 90,7 persone colpite ogni diecimila a 86,7. Il virus ha comunque colpito altri 42.634 veneti nell’ultima settimana, portando il totale da inizio stagione a 282 mila persone messe a letto. Lo rivela l’ultimo Rapporto epidemiologico del sistema di sorveglianza dell’influenza, redatto dalla Direzione regionale Prevenzione e reso noto dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto.“Il picco appare superato – sottolinea Coletto – e sembra essere stato raggiunto a fine gennaio. Ringrazio tutti i nostri sanitari, che in questo periodo sono stati in prima linea, spesso rinunciando a ferie e riposi per rispondere alla richiesta di cure. Il sistema complessivo è stato sottoposto a pressioni in alcuni casi anche forti, ma ha reagito con efficienza, trovando comunque una soluzione anche alle situazioni più complicate. Noi ai malati– dice Coletto – un letto lo troviamo sempre”.Per quanto riguarda le fasce d’età, i più colpiti sono ancora i bambini tra zero e 5 anni, tra i quali l’incidenza è calata da 279 casi per diecimila a 181,2, ma rimane ancora alta. In calo anche la fascia pediatrica 5-14 anni, mentre una lieve ripresa si è registrata tra gli adulti.I casi con complicanze sono stati sinora 89, dei quali 49 forme gravi con 23 ricoveri in terapia intensiva. Attualmente sono stati segnalati sei decessi correlabili all’influenza e altri sei legati a polmoniti. In tutti i casi si trattava di pazienti con gravi patologie pregresse.
Nella terza settimana di febbraio si rinnova la “Settimana per il Tuo Cuore” promossa dalla Fondazione Onlus “Per il tuo cuore” e sostenuta dalla Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) fin dal 2009. L’anno scorso questo progetto ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Medaglia D’Oro della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Alto valore Scientifico, Assistenziale e Sociale. Anche quest’anno la Cardiologia nelle sedi di Belluno e di Pieve di Cadore parteciperà al progetto promuovendo la giornata “CARDIOLOGIA PORTE APERTE” che si svolgerà sabato 18 febbraio a Belluno in Cardiologia Ambulatori, piano primo dell’Ospedale San Martino dalle ore 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30 e a Pieve di Cadore , ambulatori della cardiologia, Ospedale del Cadore dalle ore 9 alle 13 .
BANCO FARMACEUTICO: DOMANI IN 401 FARMACIE DEL VENETO SI DONANO MEDICINE PER I BISOGNOSI. COLETTO ALLE 9 ALLA FARMACIA BACCHINI DI VERONA, “FACCIO CON PIACERE IL MIO DOVERE DI CITTADINO” Si tiene OGGI, per la diciassettesima volta in tutta Italia, la Giornata del Banco Farmaceutico. Per tutto sabato in 401 farmacie del Veneto i cittadini potranno acquistare farmaci da banco (quelli non coperti dal servizio Sanitario Nazionale) che, attraverso 138 Enti caritativi di tutto il territorio, verranno consegnati a persone e famiglie bisognose.
RICERCA PERSONE SCOMPARSE: COME PREPARARSI ALLA FASE EMOTIVA DEI FAMILIARI, MA ANCHE DEI SOCCORRITORI STESSI Come comportarsi di fronte all’ansia di un genitore che non sa ancora dove sia suo figlio, quali parole usare per riuscire nella difficile comunicazione di un decesso ai familiari, come poter affrontare un eventuale proprio trauma o stress dovuti a un particolare coinvolgimento durante l’intervento. Già programmato da tempo, più che mai contingente dopo i giorni dell’attesa e del tristissimo epilogo di Passo San Boldo, mercoledì sera il Soccorso alpino di Longarone ha ospitato nella propria sede tre psicologhe volontarie dell’Associazione Psicologi per i popoli Veneto, per un confronto e scambio di esperienze sul lato che, durante le concitate operazioni di ricerca delle persone scomparse, si pensa meno immediato: quello emotivo. Coordinati dalla dottoressa Cristina Zaetta, dopo le prime iniziative a sostegno di familiari richieste dal Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi già nel 2005 e il successivo intensificato rapporto con il Suem 118 di Pieve di Cadore, dal 2013 gli psicologi dell’Associazione garantiscono 24 ore su 24 il servizio di reperibilità psicologica da metà giugno a metà settembre, grazie a un’apposita convenzione stipulata con la Onlus Dolomiti Emergency. Nel periodo estivo dodici psicologi turnano quotidianamente nella base operativa di Pieve di Cadore, recandosi, su richiesta degli operatori del Suem, del Soccorso alpino o dei volontari delle ambulanze, delle forze dell’ordine, nei luoghi dove sia opportuna la loro presenza a seguito di morti traumatiche, causate da incidenti in montagna o stradali, per garantire il supporto più opportuno ai parenti, a chi è sopravvissuto oppure a chi ha portato aiuto. Nei restanti mesi sono comunque sempre a disposizione. Uno degli interventi più impegnativi dal punto di vista emotivo è proprio la ricerca delle persone scomparse, quando alla segnalazione di un mancato rientro possono anche più seguire giorni e all’esito sperato, il ritrovamento in vita, si contrappone il dover affrontare un lutto o addirittura l’incertezza prolungata per mesi o anni. Un impegno psicologico che coinvolge in primis i congiunti, ma anche i soccorritori impegnati a lungo senza tregua. L’attesa incerta – così l’ha definita Cristina Zaetta – è lo stato di chi aspetta notizie di un proprio caro che è scomparso, una condizione che necessita fin dai primi momenti di un supporto: non si sa cosa è accaduto e si vive in sospensione. Mano a mano che passano le ore poi, il carico emotivo aumenta, sia per i familiari che per i soccorritori. Subentra il bisogno di prepararli anche a un esito negativo, arriva purtroppo il momento di comunicare un decesso, si deve star loro vicini e attendere il ricongiungimento con la restante rete famigliare. Talvolta questi passaggi sono in carico ai soccorritori stessi che, oltre all’aspetto traumatico del rinvenimento e recupero di una salma, devono far fronte anche al dolore e alle diverse reazioni all’attesa dei parenti o amici. E per loro è fondamentale riconoscere subito che c’è stato un coinvolgimento straordinario, per poterlo superare, e la prime rete di supporto è subito la squadra. A questo primo incontro, cui hanno preso parte le Stazioni del Soccorso alpino di Longarone, Belluno, Alpago e Valle di Zoldo, i soccorritori hanno potuto avere risposte a dubbi e domande nati durante le tante missioni.
APPUNTAMENTI DEL FINE SETTIMANA
Fine settimana di importanti appuntamenti sportivi e non solo. Protagonista lo sci di fondo nel fine settimana in Valle di Gares con i campionati italiani assoluti, lo sci alpino è invece si scena domani al Passo San pellegrino con le prove del Latteusche trasferite dal Monte Avena per mancanza neve. La sezione del Cai di Agordo “Armando Tama Da Roit” e il Gruppo Sportivo di Taibon organizzano per questa sera con partenza alle 19 dalla località Peschiere la passeggiata al chiaro di luna “In valle di San Lucano sotto le Stelle”,arrivo in fondo alla Valle a Col di Pra, previsto servizio navetta per il trasporto dei mezzi all’arrivo, necessaria la torcia, meglio la pila frontale. La sezione del Cai di Caprile “Eliana De Zordo” ha invece organizzato una serata in sede con ingresso libero, Cristian Cadorin presenterà “Girovagando tra le Dolomiti”. A Taibon questa sera alle 20.30 nella palestra serata con il teatro per i bambini organizzato dall’associazione Cucchini, sul palco i Gedeoni con Volatili Confusi. La musica dei Massadores, noto gruppo di Riese Pio X terrà un concerto particolare al Belvedere in cime al Fertazza nel comprensorio del Civetta, domani con inizio ore 12.
LO SPORT, ALLEGHE-FELTRE E’ DERBY AL DE TONI. AGORDINA GLI IMPEGNI DI DOMANI. VOLLEY IMPEGNI DELLE RAGAZZE AGORDINE NEL FINE SETTIMANA. LE GIOVANILI DELL’ALLEGHE