12.30 E MEZZANOTTE GIORNALE RADIO PRINCIPALE, 1430 viabilita, 1630pomeriggio, 1830 sera DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 8 05 LA RASSEGNA STAMPA, DA 33 ANNI ALLA RADIO PIU’.
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INCIDENTE SUL LAVORO A SANTA GIUSTINA
DROGA IN CADORE
LUXOTTICA, DEL VECCHIO ANNUNCIA ASSUNZIONI A GO GO
AGORDO Il gruppo di lavoro sulla sanità a difesa dell’ospedale di Agordo e dei diritti dei cittadini il primo risultato concreto l’ha ottenuto, perché il dirigente Adriano Rasi Caldogno ha contattato il sindaco di Agordo Sisto Da Roit, per stabilire un incontro urgente come richiesto dagli amministratori agordini: è in programma per mercoledì 20 aprile a Belluno. Un confronto che si rende necessario perché la Ulss1 non sta onorando il patto di Venezia siglato a Palazzo Balbi lo scorso 18 novembre, alla presenza degli assessori Luca Coletto, Gianpaolo Bottacin, del consigliere Franco Gidoni, del responsabile sanità e sociale in Regione Domenico Mantoan e dell’allora dirigente della Ulss1 Pietro Paolo Faronato. Amministratori e dirigenti si erano lasciati con l’impegno da parte dell’Ulss Belluno-Feltre di avviare le procedure di selezione pubblica per un posto di dirigente medico nella specialità di anestesia e la Regione, in quella circostanza, si è impegnata a rilasciare la necessaria autorizzazione. Di qui il sollecito di Mantoan all’Azienda a pubblicare il relativo bando senza ulteriori indugi. Sollecito disatteso. “Quanto all’operatività del reparto di ortopedia – spiega il gruppo sanità – Mantoan ha precisato che il regime di week surgery previsto nelle schede ospedaliere attiene all’attività operatoria programmata quindi in nessun modo, dovrà esserci interferenza con le attività protesica e traumatologica normalmente esercitate nell’ospedale di Agordo. Per questo il dirigente regionale ha invitato l’Ulss a predisporre un protocollo d’Intesa da condividere con il territorio, nel quale si definisca il tipo di servizio reso attraverso il regime di week surgery e, nel contempo, si garantisca la piena operatività ortopedica in ambito traumatologico”. Il protocollo non è mai stato presentato agli amministratori agordini.
A Venezia gli amministratori di vallata hanno anche concordato di ritenere il protocollo come sperimentale. Allo scadere del termine, se il modello contenuto nell’Intesa non sarà soddisfacente ed efficace, si procederà alla revisione della scheda regionale. “Attendiamo al più presto – conclude il gruppo di lavoro – una proposta di documento che rispecchi quanto concertato a Venezia”.
FUSIONI DI COMUNI PRO E CONTRO Venti di fusione tra Comuni sempre più forti, pro e contro sempre più chiari dopo gli incontri delle ultime settimane: a Falcade e Canale d’Agordo i sindaci sono al lavoro per motivare la popolazione a schierarsi dalla parte di un unico Comune per l’alta Valle del Biois, nella Conca Agordina gli amministratori di Taibon e Gosaldo di fusione non ne vogliono sentir parlare, a Rivamonte il sindaco rinvia il problema alla prossima amministrazione che sarà eletta il prossimo anno, mentre Agordo con Voltago e La Valle ne stanno parlando. In Valle del Cordevole Andrea De Bernardin non fa segreto della sua contrarità a fusioni, Colle Santa Lucia e Selva di Cadore pur a distanza ravvicinata non parlano nemmeno, forse anche perché tra poche settimane a Selva si vota il dopo Ivano Dall’Acqua. La storia ricorda che l’assetto giuridico secolare delle Regole fu interrotto nel 1806 da Napoleone (decreto vicereale 225 del 1806) ed al loro posto furono costituiti i Comuni. Nel 1807 i francesi costituirono il Dipartimento della Piave, l’attuale Provincia di Belluno (con l’esclusione di Livinallongo, Cortina e Colle S.Lucia che erano in Tirolo) che fino ad allora non esisteva come corpo amministrativo unico. Vennero creati dei Comuni derivanti dalla fusione di precedenti Regole. In Agordino venne creato il Cantone di Agordo che comprendeva i Comuni di Agordo (1180 abitanti) con La Valle (1001); Riva (1054); Gosaldo (1031) con Tiser (817); Frassenè (317) con Voltago (414); Taibon composto da Toccol e Parech (571.), Taibon, Peden, Forno Val con Listolade (916); Cencenighe (948) con SanTomaso (787); Alleghe (700), Calloneghe (455); Rocca (267) con Sottoguda (221) e Laste (382); Canal-Forno di Canal (707) con Fregona-Carfon (355); Vallada (783); Sapade con Caviola (632) e con Falcade (967). Molti assesti comunali sono esistenti tutt’ora (con tensioni attuali ancora derivanti dalla forzata unione), altri Comuni sono riusciti a staccarsi come La Valle da Agordo.
AGORDOdopo 23 anni Angelo Marchet passa il testimone ad Angelo Paganin. Domenica 10 aprile l’Assemblea dei Soci dell’Ondablu, la società cooperativa sportiva dilettantistica
che gestisce gli impianti natatori di Santa Giustina, Pedavena ed Agordo ha rinnovato le proprie cariche
sociali. Ritenendo opportuno un cambiamento all’interno dei vertici, Angelo Marchet, dopo 23 anni ha deciso di lasciare la presidenza, la quale è passata ad Angelo Paganin che sin dalla costituzione della società è sempre stato impegnato al suo interno e che ultimamente svolgeva il ruolo di coordinatore del settore agonistico. Oltre al presidente Angelo Paganin, il consiglio di amministrazione della società Ondablu vede la riconferma della vicepresidente Francesca Dal Pan (responsabile del settore amministrativo) e della consigliera Vania Pollet (responsabile del settore didattico), mentre subentra quale terzo consigliere Ermes Paganin, anche lui tra i soci fondatori e nel ruolo di responsabile degli impianti tecnologici. Angelo Marchet rimane attivo nella società per le attività progettuali e per i rapporti con gli altri enti gestori di impianti natatori del Veneto. Plauso è stato fatto da tutti i soci per l’impegno, la professionalità, ma soprattutto per l’umanità con cui Angelo Marchet in questi anni ha saputo presiedere la società che risulta coesa, capitalizzata e ben integrata nel territorio e che tiene ottimi rapporti di collaborazione e di condivisione gestionale con gli enti proprietari degli impianti: i Comuni di Santa Giustina e Pedavena e l’Unione Montana Agordina. Santa Giustina,
I NOSTRI CUOCHI SI FANNO VALERE. MATTEO E FABRIZIO AGRICHEF
LIVINALLONGO Il Gruppo Alpini Col di Lana e il Comune di Livinallongo ricordano il centenario dello scoppio della mina del Col di Lana (17 aprile 1916-17 aprile 2016). Domenica alle 15 sarà celebrata la messa nella parrocchiale di Pieve di Livinallongo, sull’altare Padre Giampietro Pellegrini, seguirà la deposizione di una corona al Monumento dei Caduti. Dalle 16 in sala Taulac in località Pieve di Livinallongo saluto delle autorità e inaugurazione della mostra fotografica dell’associazione storico-culturale “Col di Lana”. Prevista anche la cartolina commemorativa con annullo speciale. All’organizzazione collaborano l’Associazione Culturale del Col di Lana-Pieve di Livinallongo Buchenstein, la sezione agordina del Cai “Armando Tama Da Roit” il il circolo filatelico e numismatico Agordino. La storia: nel gennaio del 1916 venne presa una decisione: piazzare sotto la cima del Col di Lana una mina in modo da eliminare per sempre la presenza asburgica e liberare il passaggio verso ovest. Venne quindi scavato per oltre tre mesi un lungo tunnel sotterraneo ed armato con circa 5 tonnellate di gelignite fatte esplodere alle 23.30 del 17 aprile. Metà del contingente austriaco rimase ucciso dal crollo di circa 10 mila tonnellate di roccia mentre i restanti 140 soldati furono fatti prigionieri quando gli italiani giunsero sulla sommità. La strada però non era ancora libera: per poter controllare i passaggi verso nord ed ovest bisognava liberare definitivamente anche la cima dello Sief. Gli attacchi proseguirono fino all’ottobre del 1917 (anche con l’installazione di un’altra mina) ma le difese austro-ungariche furono invalicabili . Il corridoio verso il Trentino rimase così bloccato.
AGORDO Kamel Layachi, l’imam della comunità islamica del Veneto oggi alle 17.45 salirà ad Agordo, l’Arcidiacono di Agordo Monsignor Giorgio Lise spalanca le porte dell’Auditorium “Vincenzo Savio” per una conferenza dal titolo “La sfida del dialogo intercluturale e interreligioso” alla quale porterà il suo contributo anche il professor Giuseppe Milan, docente ordinario di pedagogia interculturale della Facoltà di Scienze e Formazione all’Università di Padova. Ora Agordo sa chi è Kamel Layachi, diversamente da un mese fa quando la scuola media “Antonio Pertile” ha imposto l’incontro con l’imam della Comunità Islamica senza una preventiva a completa informazione alle famiglie, non a tutte visto che molti genitori hanno dichiarato di non essere informati. Tra l’altro 44 di loro avevano manifestato l’intenzione di non mandare i loro figli a “lezione”. Una migliore comunicazione avrebbe probabilmente cambiato il corso degli eventi ed evitato polemiche poi strumentalizzate anche dalla politica. Alle perplessità delle famiglie la scuola a suo tempo ha preferito annullare l’ncontro, ma oggi tutti i genitori che vorranno portare i loro figli (sono oltre 200 coloro che si sono dichiarati interessati) lo portanno fare riempendo in ogni ordine di posto l’auditorium di via Garibaldi, ex casa della gioventù.
Don Renzo Sirena è morto all’hospice «Le vette» È morto all’hospice «Le vette» presso l’ospedale «Santa Maria del prato» di Feltre don Renzo Sirena. Aveva 74 anni e la malattia lo ha vinto dopo alcuni mesi di degenza in ospedale e alla casa di riposo «Padre Kolbe» di Pedavena. Originario di Agordo, don Sirena era stato ordinato prete dal vescovo Gioacchino Muccin il 31 maggio 1969. La sua lunga esistenza sacerdotale, 47 anni, lo ha visto sempre impegnato nella vita pastorale, da vicario parrocchiale per i primi anni di ministero, a Rocca Pietore, a Lozzo di Cadore e a Polpet, quindi da parroco a Codissago (con l’impegno anche in parrocchia di Podenzoi), a Lamosano e a Padola. Negli ultimi dieci anni ha vissuto la collaborazione pastorale con i parroci di Valle, Venas e Cibiana, di Auronzo, di Belluno-Salce, e, ultimamente, Castion; tutte comunità, queste, dove è ricordato in benedizione per la sua attenzione agli anziani e ai malati, oltre che per il desiderio, fino a che le forze glielo hanno consentito, di confrontarsi con le giovani generazioni e condividerne l’esperienza di fede. Infatti, in età più che matura, don Sirena aveva partecipato con il Cammino neocatecumenale della diocesi di Belluno-Feltre alla Giornata mondiale della gioventù di Sydney, in Australia, nel 2008. Don Renzo Sirena apparteneva, da sacerdote, all’Opera di Maria, meglio nota come il Movimento dei Focolari: un’adesione convinta, mai sbandierata, al celebre progetto di Chiara Lubich per costituire l’unità del mondo in Cristo, nel quale trovava alimento spirituale per il proprio ministero. I funerali di don Renzo Sirena saranno giovedì 14 alle ore 14.30 nella chiesa di Agordo. Saranno presieduti da monsignor Giuseppe Andrich, amministratore apostolico.
RENZO MINELLA, BILANCIO DI STAGIONE
BELLUNO – Come negli anni passati, con i numerosi interventi a sostegno delle attività di soccorso a favore degli abitanti della montagna e di quanti la frequentano a vario titolo, anche nel 2016 Dolomiti Emergency ha voluto dare il proprio contributo a un’associazione, che opera in sinergia con il Suem 118, di fondamentale importanza per il territorio. Nei giorni scorsi, infatti, nella sede del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi il presidente di Dolomiti Emergency Gianluca Dal Borgo ha consegnato al delegato Alex Barattin e al vicedelegato Mariano De Mattia gli ultimi apparati radio acquistati grazie al finanziamento di Dolomiti Emergency, stanziato con la finalità di sopperire alle carenze di comunicazioni radio riscontrate in molte vallate dolomitiche. Rientrano nel progetto complessivo di 15 mila euro: un ponte radio portatile, strumenti di taratura e gestione degli apparati radio, una parabola per ricezione internet da allestire sul Centro Mobile di coordinamento per le ricerche. Dolomiti Emergency sta inoltre realizzando un video a favore delle varie associazioni volontari ambulanze della provincia, mirato a promuovere tra i giovani lo spirito del volontariato.
BELLUNO Anche nel 2016 si rinnova l’appuntamento con “Adesso tocca a noi”, la festa annuale dei gruppi Colibrì di Insieme si può. L’ospite di questa edizione sarà l’attore e regista Lorenzo Bocchese della Compagnia del Piffero che presenterà lo spettacolo Il Pifferaio dei Diritti, riscrittura della nota fiaba con l’attenzione puntata sui diritti dell’infanzia nella quotidianità vissuta da ognuno di noi. Durante la giornata verrà presentato il progetto Colibrì 2016 “Veluma (ciao) nonno!” a sostegno dei nonni ospitati nella casa di riposo di Marovoay (Madagascar) sostenuta da Insieme si può. L’incontro è organizzato col patrocinio di Amnesty International e Arciragazzi; l’ingresso è libero. Appuntamento per domenica 17 aprile, ore 15.00, sale parrocchiali di Cavarzano, Belluno.
CANALE-ALLEGHE La Proloco di Canale d’Agordo con il Circolo Fotografico Agordino organizza anche quest’anno un corso di fotografia per principianti e non. Il corso di quattro serate sará tenuto dal dottor Roberto Favero, la prima oggi dalle 20.30 alle 22.30 nella sede della Proloco. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi al numero 0437 590250. Lo stesso corso sarà proposta anche ad Alleghe in sala Stoppani da giovedi sempre dalle 20.30. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi al numero 3454289575.
AGORDO Alla luce dell’imminente inizio della 43° Edizione Campionato Agordino di Calcio – Amatori 2016, Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino Cup, il Comitato Campionato Agordino di Calcio ha ritenuto opportuno cercare di utilmente contribuire alla promozione e pubblicità della manifestazione sportiva dedicando una apposita giornata tesa alla presentazione e distribuzione gratuita di manifesti, poster e pieghevoli tascabili del Campionato Agordino di Calcio – Amatori 2016. Dirigenti e giocatori sono invitati sabato alle 17.30 da Break Time di Flavio e Andrea, via XXVII Aprile, 29 ad Agordo
ALLEGHE Michele Pramaor camminatore sulla via di Santiago, sabato alle 20 racconterà la sua esperienza alla sezione Cai di Caprile “Eliana De Zordo”. “Una famiglia sul cammino di Santiago” è il titolo della serata aperta a tutti con ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni Gabrielle Bellenzier, responsabile di sezione, risponde al 328 5384339
CENCENIGHE Dopo il notevole interesse degli anni passati, la Cassa Rurale val di Fassa e Agordino anche quest’anno ha inteso riconoscere l’impegno di chi ha completato il proprio percorso di studi, con un premio destinato agli studenti di scuola media superiore, università e specializzazioni post-laurea. “Il Consiglio di Amministrazione – hanno commentato il Presidente Carlo Vadagnini ed il Direttore Generale Luciano Braito – ritiene fondamentale sostenere la crescita culturale e formativa dei giovani quale fondamentale elemento di sviluppo del territorio”. L’iniziativa è partita nel gennaio 2003, e da allora sono ormai quasi 1.000 gli Studenti premiati, con oltre 430.000 euro complessivi. Appuntamento venerdì a Cencenighe, per la consegna dei premi.
TAIBON La quarta lezione del 3° corso di formazione per volontari della Cucchini Agordino “il pettirosso” si terrà giovedì alle 20.30 nella sala dell’ex Muncipio di Taibon in Piazza San Rocco. In cattedra la dottoressa Lucia De Cosimo che interverrà su “Il malato e la famiglia: relazione di aiuto”.
LIVINALLONGO Il gruppo “Insieme si può…Fodom” organizza per sabato aprile alle 20.30 in sala congressi di Arabba il teatro della “Nuova Compagnia di Teatro di Brunico” dal titolo “Il medico dei pazzi”. Commedia comico-brillante divisa in tre atti di Eduardo Scarpetta. Rielaborazione a cura di Antonio Loguercio. Il ricavato sarà interamente devoluto ai missionari fodomi.
ONDATA DI SODDISFAZIONI…IN ONDA BLU