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il poeta della settimana Lara Soppelsa
805 LA RASSEGNA STAMPA, DAL 1983 OGNI MATTINA DOPO IL GR NAZIONALE DELLE OTTO
9.40 17 40 Due Minuti Un Libro LIBRO DEL GIORNO
1030 19 SPECIALE FALCADE EVENTI DALL’ Hotel Stella Alpina FalcadeCristian Massarenti
1300 LA MONTAGNA DEL CUORE, NOVO PROGRAMMA DI RADIO PIU’. 12 PUNTATE PER SCOPRIRE L’ALTA VIA NUMERO 1 CON Pra Claudio E EVA GABRIELI SECONDA PUNTATA
1330 @Rock in Quota Luca Carli
1510 2100 El Darlìn – Radio Più IL MEGLIO DI Luisa Alchini
1645 HIT PARADE Mirco Bencivenni
1830 GR sera
PROMO PROGRAMMI ODIERNO
PER ASCOLTARE I FILE AUDIO PRIMA SPEGNERE LA RADIO ON LINE DALLA COLONNA DI DESTRA EVITANDO SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI
- CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE.
- DOMANI INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA A SAN TOMASO AGORDINO servizio al gr principale 12.30
- VENETO STRADE, LAVORI SULLE PROVINCIALI PER SAN TOMASO E PASSO VALLES
ALLE 8.05 LA RASSEGNA STAMPA, DAL 25 GIUGNO 1983
DAL GAZZETTINO Moglie morta e lui finisce sotto inchiesta, le indagini sullo schianto di Longarone costato la vita a Giannina Basso l’86enne al volante potrebbe dover rispondere di omicidio stradale. Stroncata dal caldo sulla spiaggia, malore fatale per Clelia Borgia 79 anni di Belluno era in vacanza a Bibione. Romeno tradito da un incidente, il “pirata” preso con la refurtiva stangato in aula: 4 anni e mezzo di carcere. Percheggi in centro storico altra raccolta di firme. Livinallongo, turista volta dal Piz Boe’ è gravissimo. Lamon lasciano il posto di lavoro per riaprire l’albergo dove passava le vacanze Enzo Tortora.
DAL CORRIERE DELLE ALPI De Menech siluri da Pd e 5 Stelle sindaci e imprenditori preoccupati sul futuro dei fondi di confine. Anziana bellunese stroncata dal caldo a Bibione. Frane, al lavoro per i canali di Chiappuzza. Soccorso alpino senza soldi per le divise. Conca Agordina nel mirino dei pentastellati
DAL CORRIERE DEL VENETO Profughi la guerra delle caserme. Rogo a Jesolo un altro camping in fiamme. Corruzione c’e’ un altro imprenditore coneglianese indagato. Inulti ai gay facebook cancella il sindaco a Rovigo.
LIVINALLONGO: TURISTA INGLESE SI INFORTUNA SUL PIZ BOÈ. CHIES: SOCCORSO ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ, CORTINA. COPPIA SBAGLIA RIENTRO DALLA FERRATA, LEI SI FERISCE. AURONZO, INTERVENTO DELL’AIUT ALPIN DOLOMITES audio dal giornale radio principale delle 12.30 e 18.30
ALLARME METEO, ATTENZIONE Vista la situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema di Protezione Civile, dichiara lo stato di attenzione per possibili situazioni di criticità idrogeologica dovuta a forti temporali nelle zone montane e pedemontane del Veneto, dalle ore 14 di oggi alle 14 di domani. I Comuni caratterizzati dalla presenza di fenomeni franosi dovranno attivare idonee azioni di controllo del territorio in quanto tali fenomeni di dissesto sono particolarmente sensibili alle precipitazioni temporalesche intense.
FONDO PER LE AREE DI CONFINE, LE CATEGORIE ECONOMICHE BELLUNESI: NO A UNA NUOVA FASE DI STALLO, IL TERRITORIO HA BISOGNO DI INVESTIMENTI
«Le diatribe partitiche non ci interessano, quel che non vogliamo è che il fondo per le aree di confine subisca un altro stop. Sarebbe una sciagura per le amministrazioni locali, per le imprese e per il territorio bellunese nel suo insieme». E’ questo il commento di Confindustria Belluno, Confartigianato Imprese Belluno e Appia – CNA, alla notizia di una richiesta di chiarimento sulla posizione del deputato Roger De Menech, sul quale peserebbe il sospetto di incompatibilità con il ruolo di presidente del Comitato di Gestione, assegnatogli dal Ministero.
«Non spetta a noi prendere le parti di questo o quel rappresentante politico – fanno sapere le categorie economiche in una nota congiunta – ma non possiamo non esprimere pubblicamente la forte apprensione per i recenti sviluppi che riguardano il fondo per le aree di confine, proprio adesso che, dopo anni di attesa, interruzioni e ripartenze, si sta giungendo alla definizione dei progetti e, quindi, degli interventi da realizzare. Alcuni di questi, in particolare a regia provinciale, rappresentano una grande opportunità per migliorare la competitività del territorio: pensiamo alla diffusione della banda larga e alla conseguente digitalizzazione del sistema economico e produttivo, nonché al piano di marketing territoriale e ad altre iniziative che vedono direttamente coinvolto anche il mondo delle imprese. Non potremmo perciò accettare passivamente una nuova fase di stallo, che provocherebbe ulteriori ritardi, a scapito delle aree di confine e dell’intera provincia. Ciò che chiediamo, anzi che pretendiamo, è che una pur comprensibile dialettica politica, perché di questo si tratta sino a prova contraria, non provochi ulteriori danni a un territorio che nel prossimo futuro è chiamato ad affrontare sfide importanti, come i Mondiali di sci alpino di Cortina del 2021, e che da anni attende la ricaduta di quei fondi stanziati per ridurre il gap, sempre più evidente, con le vicine realtà a statuto speciale. Questo davvero la popolazione e l’imprenditoria bellunese non riuscirebbe a comprendere e accettare».
FONDO PER LE AREE DI CONFINE, RENZO MINELLA: «C’È IN GIOCO IL FUTURO DELLA MONTAGNA VENETA
«Per il settore degli impianti di risalita sono molte le aspettative sui fondi per le aree di confine. – afferma Renzo Minella presidente di Anef Veneto in merito alla notizia di una richiesta di chiarimento sulla posizione del deputato Roger De Menech, sul quale peserebbe il sospetto di incompatibilità con il ruolo di presidente del Comitato di Gestione, assegnatogli dal Ministero – La realizzazione del nuovo impianto di risalita a Falcade, recentemente inaugurato, è solo un esempio degli interventi che si possono realizzare per migliorare l’offerta turistica delle località bellunesi, riducendo così il gap con quelle delle vicine province a statuto speciale. Un’ulteriore fase di stallo rappresenterebbe perciò un danno enorme per tutta la montagna veneta, perché ritarderebbe ancora investimenti che il nostro sistema turistico attende da anni e che le società degli impianti di risalita, già messe in seria difficoltà da spese importanti come quelle per l’innevamento, da sole non possono permettersi. In gioco c’è anche il futuro del nostro turismo. Spero che a Roma ne siano consapevoli».
FINE SETTIMANA DI FESTA A FEDER
SABATO AD AGORDO CON I 50 ANNI DEL CORO AGORDO E LA CORALE ZUMELLESE
MOSTRA ALL’ISTITUTO CULTURA CESA DE JAN A COLLE SANTA LUCIA
GIOVEDI A SOTTOGUDA NA SERA DA ZACAN DIRETTA RADIO PIU
HOCKEY PARLA JARI MONFERONE Jari Monferone abbandona per forza maggiore il campionato agordino di calcio, l’hockeysta prestato al mondo del pallone da domenica si trasferirà allo stadio del ghiaccio di Alleghe e pattini ai piedi inizierà un importante periodo di allenamento con Stefan Mair, l’allenatore che a fine ritiro (dopo la partita del 29 luglio all’Olimpico con il Magnitogorsk di Khl), deciderà chi saranno i 22-23 giocatori da portare al torneo pre-Olimpico e successivamente al mondiale. “Mi dispiace abbandonare il Frassené calcio – dice il fuoriclasse di Agordo – ma questo raduno è davvero importante e mi sto concentrando molto fin dai test di poche settimane fa”. Jari appende gli scarpini da capocannoniere, ma dietro la porta di camera, è ancora presto per portarle iN cantina per l’inverno, le sorprese nel calcio sono sempre dietro l’angolo. “E’ vero – conferma Jari – ad esempio il Frassené se si qualifica alla finale del 7 agosto al Cesare Scatena di Taibon ci sarò anch’io”. Non una boutade, Jari nel Frassené ci crede e non solo perché è la sua squadra. “Non è mica facile giocare contro il Frassené, sono certo che anche senza di me quei ragazzi sapranno dare il massimo”. Senza dubbio mister Michele Bristot sta facendo crescere una buona squadra, Jari è quel valore aggiunto, lo “sniper” dell’hockey con il fiuto del gol. “Mi piace segnare – dice Jari – a casa ho dei trofei importanti per me, capocannoniere un paio di volte nelle giovanili dell’Agordina, ma anche nei tornei estivi”.
Messo via il calcio, almeno fino alle finali del Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, Jari Monferoner si concentra sul puck e il ghiaccio di casa. “Sono pronto a dare il massimo con obiettivo la permanenza in nazionale, in ogni modo anche se non sarò nella rosa dei prossimi convocati, scremata rispetto all’attuale, mi ritengo sempre e comunque parte di questa squadra azzurra”.
Al ritiro ci sarà anche il giovane Luca Barnabò in carriera nell’hockey svizzero lo conosci? “Ho avuto modo di vederlo giocare in Cadore e l’ho apprezzato quando era nelle giovanili, lo ho visto all’opera in una partita dove giocava mio fratello Alan, si vedeva che era un giocatore da tenere d’occhio. Poi ovviamente ci siamo persi di vista giocando in nazioni diverse”.
Sempre più giovani lasciano il vivavio di casa per andare a giocare all’estero, sono molti i giocatori della nazionale e tu? “Io avevo avuto qualche offerta – dice Jari Monferone – ai tempi dell’allenatore Pokel. L’ipotesi era giocare in Canada, sono stato sconsigliato dallo stesso Pokel poiché leghe inferiori alla serie A di quel periodo dove peraltro giocavo in linea con 2 giocatori stranieri”.