GIORNALE RADIOPIU 17.01.2017 direttore Mirko Mezzacasa
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1MATRIMONIO LUXOTTICA-ESSILOR /wordpress/luxottica-vola-in-borsa-sulla-scia-della-fusione-con-i-francesi/
2GIORNALE RADIO PRINCIPALE 12.30 /wordpress/giornale-radiopiu-16-01-2017-direttore-mirko-mezzacasa/
3 I DIARI DEL PESCE ROSSO DI ALICE BETTOLO, DECIMA PUNTATA /wordpress/i-diari-del-pesce-rosso-puntata-10-di-alice-bettolo/
4 IL MERCATINO DELLE PULCI /wordpress/mercatino-e-mercatino-delle-pulci-per-i-vostri-annunci-radiopiuradiopiu-it/
4 IN VIVO VERSO DI BRUNELLA MORO, LA POETESSA DELLA SETTIMANA CAILLA EMILI /wordpress/ascolta-la-poesia-da-in-vivo-verso-16-01-17-programma-di-brunella-moro/
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Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, DOMANI dalle 08.30 alle 12.00 verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a SELVA DI CADORE nelle LOCALITA’ L’AIVA, SALATOR, VILLA, PIANI di SAN LORENZO e ZONA CAPOLUOGO Il personale addetto opererà per limitare il più possibile i disagi alla popolazione.
VENERDI DALLE 13.30 ALLE 16 interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica a Cencenighe in VIA TISSI per lavori alla rete di distribuzione.
OGGI ALLA RADIO
OGGI ALLA RADIO 7.10, 10.10. 18.50 IN VIVO VERSO DI Brunella Moro. questa settimana CAMILLA EMILI
805 Rassegna della stampa quotidiana, Gazzettino, Corriere delle Alpi e Corriere del Veneto. DIRETTA FACEBOOK RADIO PIU’ EMITTENTE AGORDINA (Taibon_32027)
930 GR MATTINA e Due Minuti Un Libro (1730) QUANDO LA RADIO INCONTRA IL LIBRO. A SEGUIRE SPAZIO AUGURI
1030 Dell’Atti Luigi, SPECIALE LUXOTTICA RSU-CGIL LE ULTIME NOVITA’ DALLA FLESSIBILITà AL PATTO GENERAZIONALE DI Marco Gaz
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1230 GR PRINCIPALE E ALLA MEZZANOTTE REPLICA PER CHI CI ASCOLTA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO O NEI TURNI LAVORATIVI DI NOTTE
1305-1900 ALTRI MONDI, Luca Nobili
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1645 E ALLE 2.05 PER CHI CI ASCOLTA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO O NEI TURNI LAVORATIVI DI NOTTE: HIT PARADE, LA STORIA DELLA MUSICA CON Mirco Bencivenni
2010 GIGI SHOW Luigi Grandinetti Uno
GR LOCALI ALLE 9.30, 12,30,1430, 16.30, 18. 30 e alla mezzanotte.
meteo: 6.30, 9.30, 12,30, 15,00 DIRETTA METEO CON IL CENTRO DI ARABBA, 20. e alla mezzanotte
MERCATINI, ricerca lavoro e mercatino pulci: al 40′ minuto: 6.40* 740, 10.40*, 11.40, 14.40*, 15.40, 17.40 * 19.40, 22.00, 22.05* (*mercatino pulcI)
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IL BOLLETTINO METEOROLOGICO DA ARABBA
Martedi 17 Tempo atteso: Sulle Dolomiti tempo in parte soleggiato con qualche nube medio-alta al mattino e modesti addensamenti diurni. Sulle Prealpi nuvolosità di tipo medio-alto a tratti estesa, in grado di limitare il soleggiamento, in attenuazione dal pomeriggio/sera. Ventilazione orientale più sostenuta sulle Prealpi, con marcato effetto wind-chill oltre i 2300/2500 m, anche se con temperature percepite di qualche grado superiori a quelle di lunedì.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in aumento; massime stazionarie o in lieve calo nelle valli, in lieve aumento in quota. Su Prealpi a 1500 m min -9°C max -6°C, a 2000 m min -13°C max -9°C. Su Dolomiti a 2000 m min -13°C max -10°C, a 3000 m min -20°C max -16°C.
Venti: Nella valli generalmente deboli, con qualche episodio di Föhn nelle valli sottovento alle correnti orientali; in quota perlopiù moderati/tesi da Est, con significativi rinforzi sulle dorsali prealpine, a 15-40 km/h a 2000 m, 30-40 km/h a 3000 m.
Mercoledi 18 Tempo atteso: Tempo abbastanza soleggiato, con qualche possibile modesto addensamento, ancora freddo con intense gelate mattutine, con tendenza a lieve rialzo delle temperature diurne. Ventilazione orientale ancora sostenuta sulle Prealpi.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Nelle valli minime in calo e massime in lieve aumento. In quota in aumento. Su Prealpi a 1500 m min -6°C max -3°C, a 2000 m min -9°C max -6°C. Su Dolomiti a 2000 m min -10°C max -7°C, a 3000 m min -16°C max -12°C.
Venti: Nella valli generalmente deboli, con qualche episodio di Föhn nelle valli sottovento alle correnti orientali; in quota perlopiù moderati da Est, ancora con significativi rinforzi sulle dorsali prealpine, a 15-35 km/h a 2000 m, 20-40 km/h a 3000 m.
Giovedi 19Tempo soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. Clima più mite in quota, con accentuazione dell’inversione termica nelle valli, ove persisteranno intense gelate mattutine. Attenuazione della ventilazione orientale.
Venerdi 20Ancora tempo soleggiato, con qualche possibile temporanea velatura, sempre freddo, soprattutto nelle valli al mattino. Previsore: G.M.
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DAI NOSTRI GIORNALI LOCALI
GAZZETTINO
DA ZAIA A GALAN L’ULTIMO SALUTO ALL’AMICO FLORIANO
FUSIONE NEL SEGNO DI DEL VECCHIO, IL SINDACATO PLAUDE ALL’INTESA
INNAMORATO GLI APRE UN MUTUO, COLOMBIANO A PROCESSO PER ESTORSIONE: “TI BRUCIO LA CASA”
ESERCITAZIONI A MARZO ED APRILE, SUL SERVA 2 MESI DI GUERRA, CACCIA PRONTI AL DECOLLO
QUEL PARTO IN CASA TRA URLA E PAURA, PARLA IL MARITO DELLA VITTIMA DI PRESUNTI DISSERVIZI SANITARI IN CADORE (ULSS DOLOMITI, BELLUNO)
AGORDO SETTIMANA CORTA ALLA MEDIE, DIAMOCI UNA MOSSA
CORRIERE DELLE ALPI
LUXOTTICA ESSILOR LA MEGA FUSIONE
CE LA SIAMO VISTA BRUTTA, PARTO IN CASA PARLA IL PAPA’ DELLA BIMBA, ARRIVANO GLI ISPETTORE REGIONALI
ZAIA E GALAN A CAPRILE PER I FUNERALI DI PRA
IDEAL STANDARD CINQUE MILIONI 16 ASSUNZIONI
CORRIERE DEL VENETO
LUXOTTICA NOZZE FRANCESI, SVOLTA EPOCALE
PROFUGHI OBBLIGATI A LAVORARE, DI DEI SINDACI, LA REGIONE ATTACCA
DON ANDREA L’INCHIESTA SI ALLARGA ALTRI PRETI ALLE ORGE IN CANONICA
SI E’ SPENTO IL 17ENNE TRAVOLTO DAL TRENO
IMPRENDITRICE MORTA SUL LAVORO, IL CONSULENTE SI UCCIDE PER SENSI DI COLPA
SAPPADA_ PARCHEGGIA IL FURGONE E NON TIRA IL FRENO A MANO E IL MEZZO SCIVOLA NEL PIAVE
CIAO FLORIANO, I FUNERALI DI CAPRILE 1
I sindaci avvolti nei tricolore assieme a politici e amministratori che hanno segnato delle epoche, imbacuccati nel dolore sul sagrato della chiesa di Caprile perché dentro, sui banchi, lungo i corridoi, attorno all’altare, tutti i posti erano già gremiti fin dal primo pomeriggio, come la sera prima in occasione del rosario. A salutare Floriano Pra con Padre Pietro del Santuario di Santa Maria delle Grazie e il vescovo emerito Giuseppe Andrich tanta gente e i canti del coro di Pieve di Livinallongo di Denni Dorigo. “I turisti in transito non capiscono – ha detto Padre Pietro all’omelia – si domandano cosa sta succedendo. Ognuno è qui per esprimere la propria presenza, per salutare e ringraziare una persona, un amico. Quindici giorni fa Floriano era qui, sul secondo banco, attorniato da parenti e amici con il cuore straziato nel dare il saluto all’amata Marisa. Siete rimasti separati per pochi giorni, ora siete di nuovo assieme per sempre, senza ulteriori interruzioni o momenti di pausa”. Tanta la commozione tra i giovani dello Sci Club che hanno imparato a sciare nell’area del Civetta, Floriano Pra vanta importanti meriti nella fondazione sviluppo dell’Alleghe Funivie. Commovente il pianto di un’anziana signora in preghiera per il suo “coscritto”, palpabile la sofferenza dei tanti amministratori che gli hanno tributato rispetto e stima. “Floriano ha avuto un ruolo importante nella vita sociale – ha detto Padre Pietro – la presenza così numerosa è significativa. Per dire grazie non è mai troppo tardi, l’importante è dirlo”.
Barbara Pra nipote di Floriano e figlia del fratello Franco, ha riassunto i sentimenti della famiglia. “Caro zio non abbiamo neanche avuto il tempo di lasciare andare zia che sei mancato anche tu. Ricordo quando dicesti, siamo tutti due molto malati e dobbiamo combattere il doppio e ti ha reso ancora più forte. Sei stato una grande persona sotto tanti punti di vista, zio, padre, fratello, nonno, che ha sempre cercato di tenere la famiglia unita. Perché te ne sei andato così in fretta? Forse dobbiamo mettere da parte il nostro egoismo e lasciarti andare da zia Marisa per continuare un cammino lungo 60 anni, ci mancate già tanto, sarete sempre nei nostri cuori, il collante della nostra grande famiglia”. Roberto Ciambetti presidente del consiglio regionale ha ricordato Floriano il gentiluomo d’altri tempi “Sapeva rapportarsi con gli altri – ha detto – in maniera garbata decisa gentile, i dipendenti e consiglieri hanno ancora un grande ricordo di come operava, incisivo e caparbio nel raggiungere gli obiettivi che si prefissava, siate orgogliosi di lui”.
CIAO FLORIANO, I FUNERALI DI CAPRILE 2
Cita l’opera i Sepolcri di Ugo Foscolo il governatore del Veneto Luca Zaia esprimendo con grande sensibilità il ricordo dell’amico Floriano Pra. “Foscolo diceva che per garantirsi l’immortalità l’uomo in vita deve fare grandi cose, Floriano Pra ce l’ha garantita l’immortalità: per quello che ha fatto verrà sempre ricordato, è una realtà per il Veneto e per questi territori”. E’ commosso Luca Zaia, anche sul ricordo di quando esordiva sugli scranni veneziani nel 2005. “Sono stato il suo successore – dice il governatore – sono arrivato in Regione ereditando il referato al turismo. Floriano, un signore d’altri tempi e con lui se ne va un grande pezzo di storia del Veneto e colui che ha amato molto le nostre montagne”. Il complimento più significativo al suo predecessore è quando il presidente della Regione indica in Floriano Pra colui che ha sdoganato la montagna. “Gli va riconosciuto questo merito, perché prima queste montagne subivano sempre diversamente da quelle contermini. Il suo è stato un lavoro fatto con grande umiltà, dedizione e soprattutto con una dose di pragmatismo unica. Floriano davanti al grande problema ci metteva l’atteggiamento positivo ed era sempre disponibile”.
Con Luca Zaia sono saliti a Caprile il presidente del consiglio Roberto Ciambetti, gli assessori Giampaolo Bottacin e Federico Caner. Con loro il senatore Giovanni Piccoli, l’onorevole Rafaella Bellot, l’ex presidente del consiglio Carlo Alberto Tesserin, Maurizio Paniz, Dario Bond, Bruno Zanolla, Rizieri Ongaro, Emilio Cagnati e tanti ex amministratori. “Ringrazio tutti – ha sussurrato Sergio Pra – la partecipazione così importante della Regione e di tante autorità che hanno conosciuto e apprezzato papà ci hanno commosso”.
CIAO FLORIANO, I FUNERALI DI CAPRILE 3
Floriano Pra non ha mai messo il cappello alpino, ma agli appuntamenti con le penne nere in congedo era sempre in prima fila, da sindaco con la fascia tricolore, da Agordino con quell’immancabile cappello ideale per la caccia di cui ne andava orgoglioso. “Anche se Floriano non ha mai fatto l’alpino – ha ricordato Sergio Valente del gruppo alpini Monte Civetta – l’iscrizione era immancabile, da sempre. A lui esprimo il nostro grazie per tutto quello che ha fatto, per il sostegno, per l’aiuto che ci ha dato da amministratore e da privato cittadino alleghese. Con lui abbiamo costruito la chiesetta ai Piani di Pezzè e continueremo a custodire con gelosia il busto di Papa Luciani che ci ha donato. Nella realizzazione della sede a Masarè il suo aiuto è stato fondamentale. E’ un grazie di cuore perché lo abbiamo sempre sentito vicino alle nostre iniziative e manifestazione. Ci ha spronato a progredire per il bene del gruppo. Arrivederci Floriano perché come dice l’alpino sei solo andato avanti, intanto potrai andare con Marisa per le montagne che hai sempre difeso”.
La Sezione Agordina del Cai ha espresso il proprio dolore per la scomparsa del socio cinquantennale del Club Alpino Italiano Floriano Pra: “Importante figura dell’Agordino – si legge nell’epigrafe – amministratore attento ai problemi del territorio, il Cai ne ricorda le tante iniziative per la promozione della montagna dell’intero comprensorio Dolomitico” . Ai funerali hanno partecipato le associazioni di volontariato della valle del Cordevole, impiantisti, impiegati, operatori dell’area Ski Civetta, i rappresentanti dei Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco.
IL SERVIZIO DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE DELLE 12.30 E MEZZANOTTE
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SCUOLA_MEDIA AGORDO_SETTIMANA CORTA Il Consiglio d’Istituto della scuola secondaria di Agordo “Antonio Pertile”, presieduto da Solange De Col si riunirà domani alle 18 per valutare l’esito del sondaggio, o meglio per prendere atto che per la seconda volta in due anni i genitori hanno detto che vogliono la settimana corta, la maggioranza desidera che gli studenti come già succede per altri figli alle scuole primarie, al sabato possano riposare. I 18 rappresentanti del consiglio d’Istituto hanno già ricevuto un documento con il quale i genitori chiedono venga presa una decisione per non rischiare un ulteriore rinvio, da uno all’altro passa sempre un anno scolastico. “Noi che siamo per la settimana corta con il sabato libero – dice una mamma – vorremmo che almeno si provasse, diamo inizio ad un nuovo percorso e se ci sarà la necessità di intervenire con modifiche lo si potrà sempre fare. Sono due anni che si gira e si rigira la frittata queste lungaggini non ci piacciono e prima che i nostri figli finiscano il corso di studi, vorremo uno straccio di risposta alle nostre democratiche richieste”. C’è malumore tra i genitori, perché questo secondo sondaggio ha creato confusione. Un anno fa il dirigente Bernardino Chiocchetti aveva convocato i genitori in sala Don Tamis e in tanti erano accorsi ad ascoltare gli esperti della settimana corta, quella con il rientro pomeridiano, quella che piace a genitori e docenti del comprensivo di Cencenighe che l’hanno messa in pratica da tempo. Un modello che anche ad Agordo nel primo sondaggio era stato apprezzato: su 345 interpellati, 293 favorevoli, 49 contrari e 3 astenuti, ma nemmeno questo è stato sufficente ai membri del consiglio d’istituto per decidere. Dopo il dibattito il colpo di scena, la proposta dei docenti con un aumento di orario mattutino a 6 ore senza alcun rientro pomeridiano, inizio delle lezioni anticipato di almeno 4 giorni rispetto al calendario scolastico regionale. Di qui un nuovo sondaggio con non tutti i genitori informati, ecco il perché gli “astenuti” diventano 34 peraltro con precise richieste di chiarimenti che confermano quanto non fossero a conoscenza delle novità introdotte. Il secondo sondaggio ha dato di nuovo esito favorevole alla settimana corta anche se con numeri molto più risicati:157 si,143 no e 34 astenuti.
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AGORDO_LUXOTTICA E IL MATRIMONIO ALLA FRANCESE Chi si aspettava una successione in Luxottica con il riassetto di Delfin (azionista di riferimento di Luxottica) è rimasto sorpreso perché il Cavalier Leonardo Del Vecchio la sorpresa l’ha confezionata con una “zampata”, ovvero con la fusione tra Luxottica e la francese Essilor tenendo comunque il totale controllo del gruppo essendo il maggiore azionista della società con una quota tra il 31 e il 38 per cento, Del Vecchio rimane quindi il presidente esecutivo e amministratore delegato. Un passo storico, importante per il gruppo nato nel 1958 ad Agordo come bottega di montature per occhiali. La notizia resa nota ieri di prima mattina ha creato euforia anche nei mercati con un’apertura in borsa dell’azione Luxottica a più15%, in giornata il titolo a due stelle si è poi assestato sul più 8%. Le nozze tra Luxottica e Essilor conducono ad una fusione da 50 miliardi di euro, annunciato dalle due società, una delle più grandi fusioni “cross border” in Europa, che porta alla nascita di un colosso dell’occhialeria con più di 140.000 dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi. “Con questa operazione – dice Del Vecchio – si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile”.
Anche il segretario generale della Femca Cisl Belluno guarda con fiducia ad un evento definito positivo per un settore strategico per il territorio. “L’operazione va a consolidare ulteriormente la leadership mondiale di Luxottica – dice Nicola Brancher – è chiaro che andranno verificate le conseguenze in prospettiva per la struttura industriale nel nostro Paese. Considerato che un’azienda produce sostanzialmente montature e l’altra lenti, non vi dovrebbero essere grandi sovrapposizioni nelle strutture produttive, in più sapendo dell’attenzione del presidente Del Vecchio per gli stabilimenti italiani, penso si possa ragionare in maniera positiva anche da questo di vista. Di una fusione del genere s’era discusso già un paio d’anni fa, ma in quel momento evidentemente non c’erano ancora le condizioni necessarie. Ora le cose sono cambiate: Del Vecchio avrà un ruolo di prim’ordine nella nuova compagine”.
IL SERVIZIO DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE DELLE 12.30 E MEZZANOTTE
Fusione Luxottica-Essilor, Nicola Brancher: “Operazione positiva per un settore strategico per il territorio” “L’operazione va a consolidare ulteriormente la leadership mondiale di Luxottica in un settore in crescita e assolutamente strategico per la provincia di Belluno. È chiaro che andrà verificato quali siano le conseguenze in prospettiva per la struttura industriale nel nostro Paese. Considerato che un’azienda produce sostanzialmente montature e l’altra lenti, non vi dovrebbero essere grandi sovrapposizioni nelle strutture produttive, in più – sapendo dell’attenzione del presidente Del Vecchio per gli stabilimenti italiani – penso si possa ragionare in maniera positiva anche da questo di vista” .Sono le parole pronunciate a caldo questa mattina da Nicola Brancher, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso, a poche ore dalla conferma della fusione fra l’azienda di Agordo e la francese Essilor. Un’intesa dalla quale nasce un leader globale nel settore degli occhiali, una società il cui maggiore azionista sarà il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio, che ricoprirà il ruolo di presidente esecutivo della nuova società. “Di una fusione del genere – sottolinea Brancher – s’era discusso già un paio d’anni fa, ma in quel momento evidentemente non c’erano ancora le condizioni necessarie. Ora le cose sono cambiate: Del Vecchio avrà un ruolo di prim’ordine nella nuova compagine, che si muoverà a livello mondiale in un settore dinamico nel quale sono in corso grandi manovre di riposizionamento.
IMMIGRATI: LAVORO AI RICHIEDENTI ASILO, ASSESSORE LANZARIN, “PROPOSTA MINNITI POCO PRATICABILE – COSÌ LO STATO DIMENTICA I PROFUGHI RICONOSCIUTI, ORA PRIVI DI OGNI SOSTEGNO E ASSISTENZA” “Va bene preoccuparsi dei nuovi arrivati e vincolare il riconoscimento dello status di ‘profugo’ alla frequenza dei corsi di lingua e alla prestazione di lavori socialmente utili. Ma che ne è dei ‘veri’ profughi, ovvero di quanti hanno già ottenuto lo status di profugo ed escono quindi dal sistema dell’accoglienza, perdendo ospitalità, diaria giornaliera e assistenza? Come possiamo garantire un lavoro a chi è appena arrivato, di cui non sappiamo se possegga i requisiti per essere definito profugo, e non preoccuparci di dare un lavoro a chi invece è scappato davvero da fame e guerra e ha tutte le carte in regola per avere diritto alla protezione internazionale?”.
Queste le considerazioni dell’assessore al sociale e ai flussi migratori Manuela Lanzarin di fronte al piano Minniti, che prevede lavoro e studio della lingua come requisiti obbligatori e privilegiati per ottenere lo status di rifugiato. “Far lavorare i richiedenti asilo è una questione di dignità e di rispetto per le comunità che li accolgono – commenta l’assessore regionale della giunta Zaia – ma la soluzione proposta non mi sembra praticabile. Ci dovremmo preoccupare di offrire un’occupazione socialmente utile a chi è appena arrivato, senza nemmeno sapere se ha diritto ad essere accolto, mentre non prevediamo un sistema di integrazione per i veri rifugiati che, una volta ottenuto il riconoscimento dal tribunale – secondo la legislazione attualmente vigente – perdono il diritto all’ospitalità e alla diaria ed escono dal sistema di accoglienza?”. “Se questo è il pacchetto proposto dal ministero dell’Interno, mi sembra che aggiunga ingiustizia a ingiustizia. – conclude Lanzarin – La proposta della giunta Zaia e della Lega è diversa: stipulare accordi con i paesi di emigrazione, selezionare nei paesi d’origine chi ha diritto o meno all’accoglienza, farli arrivare con corridoi umanitari e inserirli nel sistema di accoglienza, premiando chi ha davvero voglia di integrarsi e rispedendo indietro chi non rispetta le regole e infrange la legge”.
IDEAL STANDARD: ASSESSORE DONAZZAN, “SEGNALI POSITIVI DAL TAVOLO MINISTERIALE – TRICHIANA RESTA STRATEGICA NEL MERCATO EUROPEO – 5 MLN ANCORA DA INVESTIRE E 16 ASSUNZIONI” Si è tenuto a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo di monitoraggio semestrale su Ideal Standard per verificare l’andamento della situazione nell’azienda, oggetto di accordo complesso per la sua valenza strategica. L’accordo siglato per Ideal Standard ha previsto la chiusura di uno stabilimento importante, ad Orcenico (PN), e il contenimento del costo del lavoro. I lavoratori dello stabilimento di Trichiana hanno rinunciato a 170 euro a testa a fronte di importanti impegni sul fronte degli investimenti. “Oggi si sono verificati gli impegni che hanno portato ad un miglioramento della capacità competitiva degli stabilimenti di Roccasecca, in Lazio, e di Trichiana, in Veneto – riferisce l’assessore al lavoro della regione Veneto, Elena Donazzan – Nello stabilimento bellunese si sono già investiti 3 milioni, più altri 4,9 milioni da investire comprensivi della costruzione di un nuovo Forno”. “Ho espresso al Ministero la nostra valutazione positiva sull’andamento dell’accordo – prosegue la rappresentante della Regione Veneto – a partire dal segno di attenzione dimostrata dai vertici della multinazionale che qualche mese fa vennero a Trichiana per incontrare la sottoscritta e le istituzioni locali prima di incontrare i lavoratori. Il clima sul territorio è molto buono e si comprende che l’azienda sta investendo anche in risorse umane”. L’assessore Donazzan ha inoltre posto l’accento sulla “felice esperienza” fatta da Ideal Standard, che ha aderito al Progetto Garanzia Giovani: la multinazionale ha assunto 8 giovani inseriti già nello stabilimento di Trichiana e ne ha in prova altri 8. “Il buon uso fatto dall’azienda di Trichiana del programma nazionale ed europeo – ha concluso l’assessore – conferma la validità del piano, sostenuto dalla Regione, e i buoni risultati di Garanzia Giovani in veneto, a differenza di altre aree del Paese”.
SCUOLA: ASSESSORE DONAZZAN, “STATO E REGIONI METTANO UN FRENO AL VALZER DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO – I DIRITTI DEGLI ALLIEVI DISABILI DEVONO AVERE LA PRECEDENZA – IN VENETO MANCANO 1500 DOCENTI DI SOSTEGNO E L’OFFERTA FORMATIVA DELLE UNIVERSITÀ NE COPRE APPENA UN TERZO” “Chiedo ai miei colleghi delle altre Regioni e al ministero della Pubblica istruzione un atto di onestà intellettuale e di responsabilità collettiva: dobbiamo rivedere le regole per la determinazione della pianta organica e la mobilità dei docenti dei sostegno. Credo sia compito di un paese civile saper anteporre i diritti dei più deboli, in questo caso gli allievi disabili, a quelli precostituiti di categoria”. L’assessore alla scuola della Regione Veneto Elena Donazzan, all’indomani della pubblicazione del dossier di Tuttoscuola dedicato alla ‘mobilità selvaggia’ nei posti di sostegno, annuncia di voler sollevare la questione nell’ambito della prossima seduta della IX commissione della Conferenza Stato- Regioni, che si occupa appunto di “Istruzione e lavoro”, ed è convocata per mercoledì 18 gennaio. “La figura dell’insegnante di sostegno è stata introdotta quarant’anni fa come elemento-chiave per consentire e garantire l’effettivo diritto all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità certificate – fa notare l’assessore veneto – Sotto questo profilo la scuola italiana è stata paladina di civiltà, perché ha consentito di superare isolamenti, ghettizzazioni e scuole speciali. Ma, negli anni, quell’innovazione che ci ha reso orgogliosi, ha dimostrato anche i suoi limiti, primi tra tutti la mobilità e l’accesso alla professione. Bambini e ragazzi con gravi deficit, e quindi più sensibili e più fragili nell’apprendimento e nella socializzazione, non possono tollerare il valzer dei docenti e supplenti. Né le rispettive classi di inserimento possono lavorare se manca l’insegnante a sostegno del coetaneo disabile o se l’insegnante in questione cambia in continuazione. In Veneto, purtroppo, conosciamo bene il problema: quest’anno i posti di sostegno vacanti sono oltre 1500. Tanto che l’Ufficio scolastico reginale ha dovuto assegnare incarichi provvisori a 2632 supplenti non specializzati su 7052 cattedre di sostegno attivate. C’è una carenza strutturale che le università del Veneto, anche nella loro ultima programmazione dei corsi autorizzata dal ministero per l’Istruzione e l’Università, non riescono a soddisfare: l’offerta formativa quest’anno per docenti specializzati nel sostegno negli atenei veneti è di appena 500 posti”. “Ho presentato istanza al presidente della IX commissione, la collega toscana Cristina Grieco – anticipa l’assessore – perché l’organo deputato della Conferenza Stato-Regioni, affronti su scala regionale e nazionale gli aspetti ‘chiave del problema: 1) la programmazione del fabbisogno formativo e quindi della pianta organica dei docenti, che dovrebbe avvenire su scala regionale e non nazionale, 2) la specializzazione dei docenti di sostegno, che dovrebbe essere sostenuta da una adeguata offerta formativa da parte delle università: 3) regolare in modo diverso la mobilità dei docenti di sostegno, in modo da privilegiare continuità didattica, esperienza e specializzazione professionale, vicinanza territoriale”. “La mia proposta – spiega Elena Donazzan – è definire una pianta organica specifica per il sostegno, calcolata su base regionale, in rapporto alla popolazione studentesca ‘certificata’ con handicap, con possibilità di deroghe per garantire il sostegno anche ai casi non previsti dalle legge 104, cioè per gli alunni con gravi problematiche educative e difficoltà di apprendimento . Qualora vi fossero eccedenze negli organici regionali, queste andrebbero valutate caso per caso dagli Uffici scolastici territoriali, privilegiando comunque il criterio-guida della continuità didattica agli studenti più fragili”.
I PIU’ AMATI!…E LE MENO.
Chiara Appendino, sindaco di Torino (Movimento 5 Stelle) è la più gradita dei sindaci. Mentre Luca Zaia, governatore del Veneto (Lega Nord) si aggiudica il primato nella classifica dei presidenti di Regione. Lo ha stabilito uno studiodell’Ipr Marketing un istituto indipendente specializzato in ricerche e analisi di mercato, studi sull’opinione pubblica, ricerche sociali e istituzionali, pubblicato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Secondo nella classifica dei sindaci è Dario Nardella (Pd) a Firenze, e terzo Federico Pizzarotti (M5S) Parma. Tra i sindaci veneti troviamo al quarto posto Luigi Brugnaro a Venezia, 14mo Massimo Bergamin (Lega Nord) a Rovigo, 47mi Jacopo Massaro (lista civica) a Belluno e Achille Variati (Pd) a Vicenza, 80mo Flavio Tosi (Fare!) a Verona, 92mo Giovanni Manildo (Pd) a Treviso. Non c’è Padova perché commissariata. Tra i governatori troviamo dopo Zaia al secondo posto Enrico Rossi (Pd) governatore della Toscana e in terza posizione Roberto Maroni (Lega Nord) governatore della Lombardia.
STASERA A SOSPIROLO
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