LA RIVINCITA DI GLORIA, DOMANI ALLE 10.30 E 19.00 INTERVISTA ESCLUSIVA DI RADIO PIU
RADIO PIU Gloria, agordina di 25 anni si è presa la rivincita, una sfida importante e difficile e in una piovosa giornata settembrina ha preso coraggio, soprattutto la decisione di mettere per iscritto i suoi pensieri e le sue difficoltà su un libro. “LA MIA RIVINCITA Storia di un ex obesa” è il libro di Gloria Vallata. Gloria racconta la sua rivincita a Radio Più nell’intervista di Mirko Mezzacasa. L’infanzia, l’adolescenza e il bullismo. I giorni neri della solitudine e della voglia di lasciarsi andare. Fino a prendere coscienza, fino a perdere 49 chilogrammi dai 114 ai 65 attuali. L’importanza della famiglia, di chi gli ha voluto bene e della musica. Il libro di Gloria non poteva che concludersi con una sfida… da rivincita.
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DOMENICA: STRADE CHIUSE PER RALLY DOMANI ALLE 15.10 E 21.00 SPECIALE CON MAURO RIVA E ROBERTO BONA
NELLO SPORT IL SERVIZIO DI ROBERTO BONA
FURTO AGGRAVATO, DENUNCE PER 5
BELLUNO Stroncato dalla Polizia di Belluno un sodalizio di truffatori insolventi che utilizzava fraudolentemente numerose carte di credito per soggiorni in alberghi e residence di lusso a Cortina. Denunciati dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Cortina d’Ampezzo 5 cittadini italiani. La Polizia di Stato a seguito ad un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Belluno (Sost. Proc. Dr. Marco Faion) ha denunciato cinque persone per truffa aggravata continuata e indebito utilizzo di carte di pagamento in concorso, oltre al delitto di falsità ideologica commessa da privati. Molteplici sono state le denunce di titolari e rappresentanti di alberghi e residence di lusso a Cortina d’Ampezzo a partire dal mese di dicembre, che hanno portato a complesse indagini condotte in sinergia dal Commissariato di Cortina e dalla Squadra Mobile, a mezzo di accertamenti bancari ed incroci di numeri di telefono, traffici telefonici e prenotazioni. Rilevante è il danno patrimoniale perpetrato. Gli indagati, mobili sul territorio nazionale ma dimoranti in alcuni mesi dell’anno a Cortina, risultano provenienti da Sassari, Roma, Milano e sono coinvolti a vario titolo nelle attività fraudolente (che riguardano il periodo tra ottobre 2017 e gennaio 2018). La tecnica era collaudata: gli indagati utilizzavano in maniera massiccia i codici di carte di credito straniere (carpiti in modo fraudolento) per i soggiorni nelle strutture più esclusive di Cortina, con prenotazioni sul sito degli alberghi o su booking.com “http://www.booking.com/” e per compiere acquisti di beni di consumo su vari siti internet (le vittime solo dopo mesi scoprivano la truffa, poiché le transazioni non giungevano in porto).
SPARA IN VICINANZA DELLE ABITAZIONI E IL QUESTORE GLI SOSPENDE LA LICENZA
MEL Ad un cacciatore di Mel il Questore ha imposto il decreto di sospensione per tre mesi del porto d’armi uso caccia. E’ il risultato dell’attività svolta dal personale della Divisione Pasi Ufficio armi-licenze. Al cittadino di Mel è stata contestata dal Gruppo Carabinieri Forestale, la violazione della normativa sulla caccia, la quale garantisce il regolare svolgimento e la sicurezza dell’attività venatoria. In particolare è stata constestata, durante l’esercizio dell’attività venatoria, l’eccessiva vicinanza al ciglio della strada comunale con al seguito il fucile carico.
ASSEMBLEA PRO LOCO BELLUNESI
Anche quest’anno partecipata l’Assemblea Provinciale delle Pro Loco Bellunesi, svoltasi domenica 15 aprile a Pieve di Cadore, presso la Magnifica Comunità del Cadore, su organizzano della Pro loco locale e del Consorzio.
PIEVE DI CADORE Oltre una trentina le Pro Loco presenti e più della metà dei Consorzi. Il presidente Unpli Belluno Espedito Pagnussat ha toccato diversi punti nella relazione morale: “Noi qui rappresentiamo il volontariato ed il volontariato è vita e la vita è una cosa meravigliosa quando in particolare è spesa per il prossimo, per i propri paesi, per le loro tradizioni per le loro necessità. Ancora una volta, anche nel 2017, abbiamo chiuso l’anno con soddisfazione ed orgoglio per essere stati protagonisti della vita sociale dei nostri paesi, creando incontri proponendo momenti di aggregazione di svago, di valorizzazione dei nostri bei territori, promuovendo cultura, valorizzando i nostri prodotti locali e le nostre tipicità, manifestazioni ed iniziative che hanno visto le Pro Loco impegnate in tutto l’arco di un anno . Il mondo delle Pro loco, nonostante le difficoltà di vario genere che incontra ogni giorno, in particolare quelle burocratiche, è in continuo movimento e molte sono le attività e le proposte. Nel 2017 abbiamo assistito al gradito ritorno della Pro Loco di Cibiana di Cadore, ma purtroppo abbiamo perso l’attiva Pro Loco di Sappada in quanto il proprio territorio è passato sotto la giurisdizione del Friuli Venezia Giulia. Attualmente operano 55 Pro Loco e 7 Consorzi di Pro Loco. 2 Pro Loco quella di Arsiè e quella di Domegge di Cadore stanno attraversando qualche difficoltà ma speriamo che il tutto si sistemi nel più breve tempo possibile”. Le Pro Loco hanno tuttavia manifestato il loro disappunto per alcune questioni: “Il nostro orizzonte è offuscato da sempre nuove normative, specialmente in materia di sicurezza, da nuovi costi e responsabilità che ricadono in particolare nella figura del Presidente, ma mettono a dura prova tutti i nostri volontari che si sentono ingiustamente sopraffatti e sempre più spesso manifestano la loro volontà di lasciare. Sentiamo la necessità di organizzare manifestazioni ed eventi in sicurezza. Ma necessitano norme semplici specifiche, chiare ed applicabili”. Con quasi tutte le Amministrazioni Comunali i rapporti sono di stretta collaborazione organizzando in sinergia eventi e manifestazioni, Chiediamo nel limite del possibile di facilitare, specialmente in questi periodi le varie pratiche burocratiche. In qualche caso però i rapporti non sono del tutto idilliaci perché le Amministrazioni Comunali vorrebbero interferire nella gestione della Pro Loco. Vorrei ribadire ancora una volta che le nostre Associazioni sono apartitiche, indipendenti dalle Amministrazioni Comunali e la presenza dei rappresentanti dei Comuni all’interno dei Consigli direttivi delle Pro Loco è solo consultiva”.
I SUCCESSI
“Anche nel 2017 si è svolto Spettacoli di mistero promosso dalla Regione Veneto assieme al Comitato UNPLI regionale. Un festival dedicato ai luoghi leggendari e misteriosi che ha visto una buona partecipazione anche nel Bellunese. Una novità in campo regionale è stato il Festival delle Pro Loco del Veneto tenutosi a Piazzola sul Brenta in provincia di Padova sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, due giornate dedicate alla gastronomia e al folclore di cui le Pro Loco sono da anni orgogliose portabandiera. Anche le pro loco bellunesi erano presenti con un centinaio di persone e con un proprio stand . Ancora, il successo del concorso scolastico a livello regionale “Tutela, valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale del Veneto” dove si sono distinte la scuola media di Livinallongo, la media di Canale d’Agordo e dell’infanzia di Taibon.
I FONDI
Per l’anno 2017 la Regione ha stanziato 350.000 destinati ai Comitati Provinciali ed ai Consorzi. Sono stati presentati tre progetti: 1 di € 21.344,50 dal titolo itinerari Bellunesi per il Comitato Pro Loco UNPLI Belluno, 1 di € 9.476,25 per il Consorzio Pro Loco Pedemontane Val Belluna “Consorzio Pro Loco promuove i suoi frutti” e 1 analogo di € 9.476,25 per il Consorzio Pro Loco Val Cismon. Tutto questo è stato possibile grazie al grande impegno del nostro Vice Presidente Davide Praloran che ha lavorato in sinergia con il dott. Nicola Comazzetto dell’UNPLI regionale e della nostra segretaria Cinzia Bardin e la Pro Loco di Sedico In sintesi i progetti prevedevano la realizzazione del sito web www.Prolocobellunes “http://www.Prolocobellunes/” ì.it, la stampa di 1 numero del Notiziario Pro Loco Bellunesi di ottobre, la partecipazioni ad alcune iniziative sul territorio bellunese, la stampa di n. 5.000 opuscoli “Riscoprire patrimoni nascosti attraverso le manifestazioni delle Pro Loco Bellunesi” in inglese, francese e tedesco, con traduzioni effettuate gratuitamente dagli studenti del Calvi di belluno, n. 50 espositori da banco e n. 15.000 borse in carta stampati per i sette consorzi e per l’Alpago, Longarone e Ponte nelle Alpi. Anche per il 2018 la Regione ha stanziato un contributo di 350.00 € destinato ai Comitati Provinciali e ai Consorzi.
FARMACIA A TAIBON DATI DI BILANCIO E RIFLESSIONI
TAIBON L’utile d’esercizio per l’anno 2017 e’ stato di 33.871 euro(utile esercizio 2016 € 25.059). Come da statuto, il 30 % dell’utile sara’ destinato al fondo di riversa statutaria pari ad 10.161, una quota andra’ al fondo d’incentivazione del personale per 2.300 (circa il 7% dell’utile) e il resto nelle casse del comune di Taibon per 21.410 euro.
I Ricavi dell’esercizio, sono stati di€ 574.090 contro i 555.178 del 2016. I Costi piu’ rilevanti dell’esercizio sono stati 379.665 per Materie prime, 29.303 per servizi, 10.096 per godimento di beni a terzi. 102.224 per il personale.1.145 di ammortamenti. 5.884 € per oneri diversi di gestione Il totale dei Costi ammonta ad 529.359 euro. L’utile lordo e’ stato di 44.670 e dopo le imposte sul reddito, l’utile netto del 2017 e’ appunto di 33.871 euro.
Nel 2017 l’azienda ha effettuato investimenti pari ad 7.517 per l’acquisto di una nuova vetrina frigo e di un nuovo macchinario per l’esame del sangue. I ricavi delle vendite, pari ad 568.146 derivano per 262.861 (46,27%) da rimborsi da parte del servizio sanitario nazionale e per 305.285 euro (53,73%) da vendite a banco e prestazioni di servizi. Complessivamente il numero di ricette evase nel 2017 e’ stato pari ad 11.389, mentre nel 2016 era stato di € 11.347, con un incremento dello 0.4%.
RIFLESSIONI
“Risultato molto confortante per la nostra azienda – dice il presidente Claudio Paganin – sebbene la crisi generalizzata del settore farmaceutico, che negli ultimi anni, per vari motivi, ha fatto registrare una contrazione della spesa media farmaceutica con calo del prezzo della ricetta e con margini sempre minori, la nostra Azienda ha saputo sopperire a tali sofferenze, aumentando il fatturato e l’utile netto. Per il prossimo futuro, si dara’ un nuovo look alla Farmacia di Taibon aumentando gli spazi con un ampliamento. Si darà piu’ visibilita’ alla stessa, migliorando il servizio alla cittadinanza”.
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER GUIDE ALPINE: I CORSI DELL’ANNO 2018
VENEZIA La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore allo sport, Cristiano Corazzari, l’istituzione di corsi di aggiornamento professionale per guide alpine, anno 2018. “Ai fini del rinnovo dell’efficacia dell’iscrizione nei rispettivi albi regionali – spiega Corazzari –, le guide alpine – maestri di alpinismo, gli aspiranti guida alpina e gli accompagnatori di media montagna hanno l’obbligo di frequentare, almeno ogni tre anni, un corso di aggiornamento professionale. I corsi sono istituiti dalla Giunta regionale che si avvale per l’organizzazione del Collegio Regionale Veneto Guide Alpine – Maestri di Alpinismo”. Il percorso formativo per l’anno 2018 prevede i seguenti corsi di aggiornamento:
– 5 maggio 2018: corso di aggiornamento GPS e palmari – per Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna; – 6 maggio 2018: corso di aggiornamento Alta Montagna – per Guide Alpine; – 29 giugno 2018: corso di aggiornamento Trail Running – per Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna; – 25 settembre 2018: corso di aggiornamento Mountain Bike – per Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna; – 10 dicembre 2018: corso di aggiornamento Free Ride – per Guide Alpine; – 11 dicembre 2018: corso di aggiornamento Sci alpinismo e autosoccorso – per Guide Alpine. L’onere di partecipazione è a carico degli allievi che, per completare il proprio aggiornamento, dovranno partecipare a tutte le giornate previste per ciascuna disciplina alpinistica.
GIOVANI – DARIO BOND (FORZA ITALIA): “SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO, PRONTO A FIRMARE LA PROPOSTA”
“Sono lieto che si torni a parlare di servizio di leva e servizio civile obbligatorio, una battaglia che sto portando avanti personalmente da anni. Sono pronto a sottoscrivere questa proposta, quando verrà presentata”: così il deputato di Forza Italia, Dario Bond, sull’ipotesi di servizio civile obbligatorio rilanciata dal collega parlamentare Roger De Menech.
“Si tratta di un periodo di 6-8 mesi nel quale i nostri ragazzi sarebbero al servizio del Paese e delle cittadinanza, dei deboli, delle persone in difficoltà. È un’esperienza che arricchisce non solo la collettività”, spiega Bond “ma anche gli stessi giovani, ragazze e ragazzi che potranno così vivere “esperienze di vita” formative e raccogliere contatti utili anche per il loro futuro lavorativo. Sarà un’esperienza che trasmetterà loro valori importanti, fondamentali per la loro crescita personale e per una società migliore”.
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AMBIENTE – DARIO BOND (FORZA ITALIA): “BANDI MIRATI ALLA LOTTA ALL’INQUINAMENTO DA RISCALDAMENTO DOMESTICO”
BELLUNO fa registrare il miglior primato in Veneto per gli sforamenti da polveri sottili, ma ci sono situazioni ed aree a rischio, per questo servono interventi mirati: a chiederli è il deputato di Forza Italia, Dario Bond. “In questi anni, la Regione Veneto ha fatto molto in materia di inquinamento ambientale, grazie all’impegno dell’assessore Gianpaolo Bottacin. I dati diffusi da Arpav non devono però tranquillizzarci: ci sono vallate come quella di Feltre o di Agordo dove nei periodi freddi, a causa della combustione della legna, si registrano elevati picchi di concentrazione di polveri sottili, che arrivano a causare gravi problemi di salute, anche oncologici”. L’appello di Bond è per Governo e Regione: “Il prossimo Governo dovrà aumentare i fondi per sostenere le iniziative contro l’inquinamento da PM10” spiega Bond. “Alla Regione e all’assessore Bottacin chiedo, nella stesura dei prossimi bandi, un impegno mirato contro l’inquinamento legato al riscaldamento domestico: vanno incentivati l’acquisto e l’uso di filtri e di stufe di nuova generazione, per migliorare la qualità dell’aria, e di conseguenza della vita, anche nelle vallate bellunesi”.
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ASILI NIDO, TARIFFE INVARIATE. GIA’ AL LAVORO PER AVERE PIU’ RISORSE
BELLUNO Approvate dalla Giunta comunale le tariffe degli asili nido per l’anno 2018-2019: nessuna modifica rispetto agli anni precedenti, nonostante le novità sul piano dei contributi nazionali e regionali. «Abbiamo mantenuto invariate le tariffe per venire incontro ai nostri concittadini. – spiega l’assessore alle politiche sociali, educative e dell’istruzione, Valentina Tomasi – Un obbiettivo centrato anche quest’anno, grazie ai contributi arrivati dal piano nazionale che ci hanno permesso di pareggiare i minori trasferimenti arrivati quest’anno dalla Regione».I contributi assegnati dal Piano nazionale d’istruzione 0-6 anni, per il 2017, primo anno di introduzione, ammontano a 12.369,58 euro per l’asilo nido e 4.879,66 per il nido integrato; dalla Regione sono invece arrivati 32.869,11 euro per l’asilo nido (contro i 39.972,13 del 2016, -18%) e 12.966,48 per il nido integrato (16.813,39 nel 2016, -23%).Le tariffe del servizio vengono così confermate a 14,85 € al giorno, 5,00 € per la presenza al mattino e 4,00 € per quella al pomeriggio; confermate anche le diverse agevolazioni per i residenti sul territorio comunale, con una soglia di accesso basata sull’I.S.E.E. di 16.470,00 €.«Con questa compensazioni, abbiamo potuto mantenere le stesse tariffe ed agevolazioni. – spiega Tomasi – Con gli altri comuni e con ANCI siamo già al lavoro per incrementare le risorse per il 2018, così da poter inserire nuovi servizi o ridurre le rette. Abbiamo già avviato i contatti con gli istituti comprensivi per valutare quali sono i bisogni e quali le attività che potremmo inserire per andare incontro ai bisogni delle famiglie».Sul futuro dei contributi, già iniziati i confronti a livello nazionale: «La commissione istruzione di ANCI prosegue nel dialogo con il Ministero ed il governo per il piano e per i riparti 2018 e 2019, – anticipa Tomasi – riparti che vengono effettuati su base capitaria». Nel Comune di Belluno, sono 56 i posti nelle due strutture presenti, che ogni anno fanno registrare il tutto esaurito: 44 nell’asilo nido “Piccolo girasole” di Mur di Cadola e 12 nel nido integrato di Levego.
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NUOVO MUSEO DIOCESANO
FELTRE A Feltre, a partire dal 12 maggio, il nuovo Museo Diocesano di Belluno-Feltre svela tutti i suoi tesori. Il completo recupero dell’antichissimo Palazzo dei Vescovi, posto sulla sommità di Via del Paradiso, al vertice del quadrante occidentale della storica “Città Verticale”, ha consentito alla Diocesi di Feltre e Belluno di dispiegare nelle 27 sale i suoi tesori d’arte e di fede.
Amalgamandoli sapientemente ad un contenitore che testimonia con i suoi affreschi (notevole il grande intervento mantegnesco nell’androne di ingresso) e le sue architetture, lo stratificarsi di una storia millenaria. Il suggestivo allestimento è riuscito a creare una perfetta simbiosi tra le antiche pietre, i preziosi affreschi murali sopravvissuti alle ingiurie dei secoli e degli uomini, ed i tesori che qui sono stati concentrati, provenienti dai moltissimi conventi, monasteri, certose e chiese delle vallate feltrine e bellunesi.
Tesori che spesso sono esempi della raffinatissima arte della lavorazione delle pietre, dei metalli e soprattutto del legno che nei secoli passati ha contraddistinto questi territori.
Notevolissima, ad esempio, la collezione di sculture lignee del nuovo Diocesano, che annovera, tra le tante, l’emozionante “parata” dei 12 Apostoli o un intenso compianto o ancora un fanciullesco San Giorgio e il drago. Il nuovo Diocesano esprime attenzione anche nei confronti delle grandi personalità artistiche di questo magnifico territorio. Espone, ad esempio, quella che è la maggiore collezione di sculture di Andrea Brustolon, “il Michelangelo del legno”, come ebbe a definirlo Honorè de Balzac. Oppure l’importantissimo gruppo di dipinti a tema sacro di Sebastiano Ricci, anch’egli bellunese di origine. O uno straordinario Tintoretto, firmato. Sculture e dipinti ma anche oreficerie. Che in questo Museo si mostrano con reperti di importanza mondiale. A partire dal mitico calice paleocristiano del Diacono Orso, il più antico calice eucaristico dell’Occidente. Un oggetto che per alcuni studiosi, soprattutto del mondo inglese, riporta al Santo Graal. Non meno notevole è il raffinato Reliquiario a busto di San Silvestro Papa, proveniente dalla Certosa di Firenze, capolavoro di Antonio di Salvi, allievo del Pollaiolo. Sorpresa dopo sorpresa, il percorso conduce sino al contemporaneo, con un giusto omaggio ai grandi mastri del territorio feltrino e bellunese e con l’accoglienza di due opere che Mimmo Paladino e Arnaldo Pomodoro hanno creato proprio per questo Museo. Tutto in un Palazzo-castello che nei millenni si è stratificato su un insediamento già preromano, poi trasformato in sistema fortificato in epoca medievale e ancora in un sontuoso palazzo veneziano e infine adattato, in epoca barocca e poi neoclassica, al mutare dei tempi e dei gusti. Nel “Paradiso” che domina Feltre, la bellissima “città verticale” dove coesistono Medioevo e Rinascimento. Tutto intorno le Prealpi Feltrine che introducono al Parco delle Dolomiti. E’ in questo ambiente bellissimo, Patrimonio dell’Umanità, che il visitatore del nuovo Diocesano è invitato a percorrere anche l’Itinerario Sacro che, trovando epicentro proprio nel Museo, conduce da un lato al Convento Santuario dei Santi Vittore e Corona (affreschi giotteschi, in una costruzione di suggestione unica) e dall’altro alla Certosa di Vedana, meraviglia rinascimentale immersa nei boschi in terra di Sospirolo. Per poi percorrere, se si vuole, La via degli Ospizi, l’antichissimo itinerario che parte dalla Certosa per giungere in valle Imperina, lungo la direttrice della Val Cordevole, da sempre uno dei collegamenti nord-sud più importanti di questa porzione dell’arco alpino. Il nuovo Museo Diocesano, diretto da mons. Giacomo Mazzorana, è il frutto della collaborazione tra la Diocesi di Belluno-Feltre, la Regione del Veneto, l’Unione Montana Feltrina, le Soprintendenze per i Beni Artistici e Storici, per i Beni Architettonici e Ambientali e per i Beni Archeologici del Veneto, con il fondamentale contributo di Fondazione Cariverona. Info: www www.museodiocesanobellunofeltre.it “http://www.museodiocesanobellunofeltre.it/” tel. 0439 844082
UN MINICORSO PER VOLONTARI AL MUSEO DIOCESANO DI FELTRE
FELTRE Venerdì 11 maggio 2018 avrà luogo l’inaugurazione del Museo Diocesano di Feltre, in via Paradiso 19, con 25 sale espositive rispetto alle 9 precedenti. Dalle ore 18 alle ore 21 l’ingresso sarà libero. Coloro che hanno potuto visitarlo in anteprima sono rimasti sorpresi prima di tutto dal palazzo, che è già di per sé un museo, con le varie stratificazioni duecentesche, gotiche, rinascimentali, barocche, neoclassiche e con pareti spesso affrescate. Affascinanti anche le collezioni. Alla scultura lignea, per fare un solo esempio, sono dedicate quattro sale, quella del Brustolon , dei santi, della Madonna e del crocifisso. Anche l’arte contemporanea è presente. Vico Calabrò ha affrescato per l’occasione il capitello esterno con i santi Vittore e Corona e san Martino ed espone all’interno tre opere. Di assoluta qualità è anche l’esposizione temporanea, realizzata in collaborazione con Colophonarte di Belluno, con un’opera di Mimmo Paladino, da lui realizzata appositamente per il museo di Feltre sul tema del valore dell’uomo e di Arnaldo Pomodoro con la scultura bronzea Sole radiante che si collega al logo del museo tratto dal sole di quattro millimetri di diametro, collocato nel nucleo della stella cometa della croce post-bizantina di Feltre . Come già era avvenuto in occasione della prima inaugurazione del 2007 si è pensato di realizzare un minicorso di presentazione del museo che verrà svolto nei giorni precedenti l’apertura ufficiale. Mercoledì 2 maggio, dalle 16 alle 18, Gloria Manera parlerà sul tema: «La storia del palazzo: alcuni concetti base sul restauro». Giovedì 3 maggio Tiziana Conte, dalle 16 alle 18, illustrerà l’allestimento con il nuovo percorso museale” mentre, venerdì 5 maggio l’arch. Gloria Manera, sempre dalle 16 alle 18, offrirà indicazioni tecniche di base per l’utilizzo degli impianti e la manutenzione. Per partecipare al corso non occorre prenotarsi. Esso è infatti aperto a tutti, ma soprattutto per coloro che intendono fare i volontari, in particolare come custodi di sala. Per essi viene richiesta la sola presenza, senza mansioni di accompagnamento di gruppi o di persone. Questa preziosa funzione di volontariato si sta diffondendo sempre più in quasi tutti i musei italiani ed è però molto importante. Chi intendesse offrire la sua collaborazione, anche temporanea, può prendere contatto col referente dei volontari Rino Dal Ben (329.81.04.112) oppure con don Giacomo Mazzorana (333.84.76.177 – g_mazzorana@libero.it <mailto:g_mazzorana@libero.it>)
Graduatoria del bando statale “Contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”
De Carlo: «I Comuni virtuosi risultano “bastonati”. I criteri vanno subito cambiati»
ROMA «Il nostro territorio provinciale, e i tanti Comuni virtuosi e ben amministrati del nostro paese, vengono penalizzati a vantaggio di altri Comuni che presentano un sostanzioso disavanzo di bilancio». A lasciare sconcertato Luca De Carlo, deputato di Fratelli d’Italia, è la graduatoria, pubblicata di recente, relativa al bando statale “Contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”, a cui i Comuni di tutta Italia – eccetto quello che hanno già beneficiato del “Bando periferie” – hanno potuto presentare domanda fino al 20 febbraio scorso. «Con l’ultima finanziaria, nello specifico con la legge 205/2017 (articolo 1, commi da 853 a 861), e con il successivo DM 20 gennaio 2018 è stato previsto di destinare agli enti locali un contributo, fino a un massimo di 5 milioni e 225 mila euro, per la messa in sicurezza degli edifici», ricorda De Carlo. «Uno dei requisiti previsti per poter accedere era costituito dalla minor incidenza dell’avanzo sulle spese correnti dell’amministrazione. Quel che però emerge dalla graduatoria è qualcosa che lascia l’amaro in bocca: a essere premiati non sono i Comuni che s’impegnano a far tornare i conti, garantire il pareggio e un minimo di avanzo, ma quelli che presentano un disavanzo molto elevato». Per rendersene conto basta scorrere la graduatoria. «Al primo posto c’è un Comune campano che ha un disavanzo di oltre 11 milioni di euro», continua De Carlo, «e lo stesso è per le prime centinaia di posizioni a seguire». Su un elenco di 5.904 Comuni, quelli bellunesi si collocano in una posizione non certo privilegiata: il primo è San Pietro di Cadore, al 724° posto. «Mi faccio portavoce di parte dei Comuni che, propositivi, hanno partecipato al bando e che oggi si chiedono quale sia la giustificazione dell’erogazione del contributo anche ai comuni “non virtuosi”», sottolinea ancora, «dato che dalle norme che disciplinano il finanziamento si fa riferimento alla locuzione “avanzo”. Ragion per cui non vedo come possano essere presi in considerazione situazioni di disavanzo». «Nei prossimi giorni presenterò un’interpellanza parlamentare. Quanto accaduto è incredibile», anticipa il deputato di FdI. «Ci troviamo davanti a un esempio profondamente sbagliato: i Comuni virtuosi sono ancora una volta “bastonati.” Questa graduatoria fa passare il concetto che più t’indebiti, più vieni premiato. Lo Stato non può pretendere efficienza e poi premiare, al contrario, l’inefficienza e l’incapacità. I criteri vanno subito cambiati».
Vaccinazione anti Tbe gratuita per tutta la popolazione bellunese
De Carlo: «I consiglieri regionali Sergio Berlato e Massimiliano Barison (FdI) hanno presentato una mozione accogliendo il mio appello»
ROMA La vaccinazione anti Tbe deve essere resa gratuita per tutta la popolazione della provincia di Belluno. A chiederlo è la mozione depositata ieri in consiglio regionale del Veneto dai consiglieri di Fratelli d’Italia Sergio Berlato e Massimiliano Barison. Un’iniziativa arrivata su spinta di Luca De Carlo, deputato di FdI. «Ringrazio i consiglieri Berlato e Barison per aver accolto il mio appello e la mia richiesta», commenta De Carlo. «La provincia di Belluno è un’area in cui il problema dell’encefalite da zecche (Tbe) non è trascurabile e i casi di malattia hanno registrato un incremento. Intervenire andando incontro ai cittadini che vogliano essere vaccinati è quindi fondamentale».
«Questo impegno chiesto da Fratelli d’Italia alla giunta regionale è la dimostrazione che il partito lavora in modo strutturato sul territorio», aggiunge De Carlo, «puntando al raggiungimento di risultati concreti». Nella mozione depositata da Berlato e Barison si legge che «la Tbe o encefalite da zecche è una malattia virale acuta identificata per la prima volta in Italia nel 1994 e in provincia di Belluno fino al 2016 ne sono stati identificati 200 episodi. Questa infezione nel 30% dei casi può essere invalidante e portare anche al decesso, con ricadute per la comunità, sia di natura economica, visti i costi legati alle lunghe degenze e al trattamento riabilitativo impegnativo e protratto nel tempo, sia non economica, alla luce della conseguente riduzione delle capacità lavorative e sociali dei singoli soggetti». «La provincia di Belluno, al pari di quella di Trento e Gorizia, è area endemica per la Tbe», scrivono ancora i due consiglieri, «con focolai sporadici diffusi in molte aree rurali. Le infezioni sono in progressivo incremento e il numero di ricoveri per tale patologia aumenta di anno in anno in modo importante. Da anni è in commercio una vaccinazione disponibile sia per adulti che bambini, somministrata gratuitamente, però, solo per le categorie a rischio di esposizione. Tra queste dovrebbero rientrare anche, secondo le linee guida nazionali, i soggetti residenti in aree endemiche, ovvero anche tutti i residenti nella provincia di Belluno, così come già avviene in Friuli Venezia Giulia».
CHIUSURE FESTIVE DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. MARCATO: “IL VENETO NON SI FERMA. PRONTA UNA PROPOSTA DI LEGGE STATALE DA TRASMETTERE AL PARLAMENTO”
VENEZIA La Regione del Veneto non intende restare in posizione di attesa per quanto riguarda la modifica della disciplina statale degli orari e delle giornate di apertura degli esercizi commerciali. Dopo aver chiesto nelle scorse settimane un atto di impegno in questo senso a tutti i parlamentari veneti eletti dopo la recente tornata elettorale, l’assessore regionale allo sviluppo economico e al commercio Roberto Marcato annuncia che la giunta veneta ha deciso di prendere un’ulteriore iniziativa e ha licenziato una proposta di legge statale da trasmettere al Parlamento Nazionale ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione. “Sulla necessità di limitare le aperture festive – spiega Marcato – si erano da tempo espressi favorevolmente tutti gli schieramenti politici, ma la precedente legislatura si è conclusa senza risultati. Molte promesse sono state fatte in campagna elettorale e il Veneto non vuole che le acque tornino a ristagnare, visto che anche per le prossime festività del 25 aprile e del 1° maggio molti centri commerciali resteranno aperti. Per questo vogliamo mettere nelle mani del nuovo Parlamento uno strumento legislativo già pronto che introduca alcune limitazioni alla liberalizzazione degli orari, attraverso la previsione di dodici giornate festive, laiche e religiose, in cui gli esercizi commerciali siano tenuti all’osservanza dell’obbligo di chiusura”.“La questione centrale – aggiunge – è quella delle aperture senza nessun criterio di ragionevolezza, competenza di cui le Regioni sono state espropriate. La proposta normativa del Veneto muove dall’oggettiva esigenza di contrastare i negativi effetti che si sono determinati nel tempo con la liberalizzazione degli orari di vendita, sia sotto il profilo dello sviluppo economico sia sul piano etico e sociale”. La liberalizzazione, sulla base delle risultanze statistiche, non ha comportato quel generale aumento della produttività, dei fatturati e della competitività delle imprese commerciali. Nel triennio successivo all’entrata in vigore della liberalizzazione (2012-2015) si sono registrate circa 74.000 chiusure di piccole e medie imprese commerciali, mentre c’è stato un spostamento del 3,3 per cento delle quote di mercato dagli esercizi commerciali minori agli esercizi della grande distribuzione; si è determinata una diversa modulazione della spesa delle famiglie, concentrata nei week-end in cui la grande distribuzione, a differenza delle altre tipologie di esercizi commerciali, è in grado di sostenere i maggiori costi derivanti dalle aperture domenicali continuative, ma con turni di lavoro assurdi per il personale dipendente. La proposta riprende in parte i contenuti della proposta di legge n. 1629, approvata dalla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura ma non definitivamente dal Senato, ed è l’ultima in ordine di tempo di una serie di iniziative regionali del Veneto sul tema delle aperture domenicali, tra le quali l’istituzione, nel gennaio del 2017, di un cosiddetto “Tavolo Etico” aperto ai parlamentari veneti e a tutti i soggetti pubblici e privati interessati dalla materia.
La chiusura obbligatoria viene proposta per le seguenti giornate: il 1º gennaio, il 6 gennaio, il 25 aprile, la domenica di Pasqua, il lunedì dopo Pasqua, il 1º maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il 1º novembre, l’8 dicembre, il 25 dicembre e il 26 dicembre. La proposta prevede sanzioni pecuniarie (da 2 mila a 12 mila euro) in caso di inosservanza dell’obbligo e la chiusura dell’esercizio commerciale fino a 20 giorni in caso di recidiva.
MONITORAGGIO & VALUTAZIONE DEL PSL –
BELLUNO E’ online la Prima relazione trimestrale del 2018 relativa allo stato di attuazione del PSL del GAL Prealpi e Dolomiti.Alcuni dati di sintesi: 20 bandi pubblicati; 106 domande ricevute, di cui 83 finanziate; importo complessivo stanziato pari ad euro 6.404.200 (85.25% della disponibilità finanziaria).
La relazione trimestrale si inserisce all’interno del Sistema di Monitoraggio e Valutazione (M&V) avviato in collaborazione con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, in cui vengono fornite diverse informazioni di dettaglio periodicamente raccolte ed aggiornate. Tutte le informazioni e i documenti sono disponibili pubblicamente all’interno della sezione dedicata del sito web del GAL.
GIOVEDI DELLA SALUTE AL SAN MARTINO
BELLUNO L’incontro del prossimo Giovedì della Salute all’ospedale di Belluno, in programma dopo domani 19 aprile alle ore 18.00, presso la sala riunioni, è dedicato al tema “Consenso informato e biotestamento.” La recente legge n. 219 del 22/12/2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT)”, nel ribadire il principio di autodeterminazione del paziente in merito all’accettazione o al rifiuto di accertamenti, scelte terapeutiche o singoli trattamenti, rende possibile esprimersi non solo all’interno della relazione di cura, ma anche in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, manifestando la propria volontà attraverso le Disposizioni Anticipate di Trattamento. Nell’incontro saranno esaminati i punti salienti della legge e saranno fornite informazioni sulle modalità di redazione delle DAT. Relatori, il dr. Ermenegildo Francavilla, Presidente Comitato Etico per la Pratica Clinica, il dr. Claudio Bianchin, Responsabile UOS Risk Management e la dott.ssa Francesca De Biasi, Psicologa, tutti appartenenti all’ Azienda ULSS 1 Dolomiti. L’incontro è aperto alla cittadinanza.
PREMIO ANDREA ALESINI ALL’OSPEDALE DI BELLUNO
BELLUNO L’Ospedale San Martino ha partecipato alla XIII edizione Premio Andrea Alesini ” Buone pratiche per l’umanizzazione delle cure in Sanità” promosso da Cittadinanza Attiva Tribunale per i Diritti del Malato. L’UOC di Nefrologia e Dialisi ha presentato il lavoro svolto nell’Ambulatorio Preuremico: dalla presa in carico del paziente, all’intero percorso educazionale informativo – terapeutico – dietologico-psicologico. Il Progetto si è classificato al 3° posto ed è stato scelto tra 257 progetti presentati da tutto il territorio nazionale e ben 30 partecipanti del Veneto, con particolare riferimento alla promozione dei corretti stili di vita e alla lotta al fumo perseguita per la prevenzione delle complicanze cardiovascolari che rappresentano la prima causa di morte dei pazienti con insufficienza renale cronica. Il progetto consiste nel percorso di cura del paziente con malattia renale cronica, che mira a stabilire un solido rapporto di fiducia in una alleanza terapeutica con la famiglia e l’intera Equipe Nefrologica, Medici, Infermieri, Dietista, Psicologa. Attraverso una serie di incontri il paziente viene preso in carico da parte dell’infermiere, del dietista e dello psicologo. Le tre figure professionali si presentano al paziente e comunicano quale sarà ciascun ruolo nel percorso, sottolineando la collaborazione sinergica con il medico nefrologo che seguirà la persona dal punto di vista diagnostico/terapeutico. Attraverso una serie di incontri, queste figure affiancano il paziente dal punto di vista della dieta, dello stile di vita, degli aspetti psicologici. Vengono inoltre fornite, in un percorso educazionale del paziente e dei familiari, tutte le informazioni relative alla malattia, al trattamento e alle metodiche sostitutive, quali la dialisi peritoneale e l’emodialisi ed individuate le condizioni per la possibilità di un trapianto renale, in particolare da donatore vivente.
Le motivazioni di assegnazione del Premio sono state: “Per aver individuato risposte concrete a bisogni inespressi delle persone con malattia renale cronica, aiutandole ad avere informazioni su come essere protagonisti della propria condizione di salute e scegliere consapevolmente tra le diverse opzioni di trattamento. Per aver previsto un programma di educazione terapeutica che promuova corretti stili di vita: attività fisica, astensione dal fumo, ridotta assunzione di sale, adesione al trattamento dietetico nutrizionale personalizzato, al fine di preservare il più a lungo possibile la funzionalità renale e ritardare la dialisi. Per aver integrato diverse professionalità (medici, infermieri, dietisti, psicologi), il confronto con la famiglia ed il contesto sociale in cui vive ed agisce la persona con malattia renale cronica, in un percorso strutturato e personalizzato.” “Il nostro lavoro è stato molto apprezzato, abbiamo ricevuto un importante riconoscimento che dà lustro all’intera azienda e che ho accolto con soddisfazione per tutta l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi perché ci conferma la validità del nostro operato e della corretta via che stiamo percorrendo, spronandoci a proseguire nel continuare a migliorare” – afferma la dott.ssa Linda De Silvestro, Direttore ff UOC Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Martino.
CORSO SUI DISTURBI ALIMENTARI CON MARGHERITA PER MEDICI E OPERATORI SANITARI
BELLUNO. Sabato 14 aprile nella sala riunioni dell’ospedale San Martino di Belluno si è tenuto il corso di formazione sui disturbi del comportamento alimentare organizzato dall’associazione Margherita Fenice in collaborazione col centro Disturbi Alimentari di Belluno. Tenuto dal dottor Salvo Pierandera (direttore del Centro Dca di Portogruaro), è stato una preziosa occasione di formazione e aggiornamento per medici, infermieri e altri operatori sanitari dei servizi dell’adulto e della pediatria dell’Ulss1 Dolomiti. Quaranta i posti messi a disposizione per il percorso accreditato ECM.
Dopo una breve introduzione della presidente Luisa Prade, i relatori hanno trattato varie tematiche: i Dca nel territorio di competenza dell’ Ulss1Dolomiti (dott. Forti), i Dca nelle varie fasi di vita (dott. Salvo), i Dca in età evolutiva tra specificità cliniche e modalità di intervento (dott. Salvo), la gestione a domicilio degli utenti con DCA sulla base delle attuali indicazioni nazionali (dott. Salvo). Focus dell’attenzione è stato messo sull’esordio dei disturbi alimentari, che è sempre più precoce: l’età di insorgenza si è abbassata a 14-15 anni, con conseguenze che possono protrarsi per tutto l’arco di vita. Fondamentale cl’adeguamento dei servizi: il Centro di Portogruaro è già riuscito a fornire un servizio di trattamento globale per minori con Dca. La Regione Veneto ha tutto quello che richiedono le linee guida, ovvero una rete di cura e un contesto di cura adeguati. Il dott. Salvo ha ricordato, che è molto importante fin dall’inizio il coinvolgimento della famiglia nelle cure, per rafforzare e mantenere i risultati ottenuti dal paziente in terapia. Anche costruire una rete tra i servizi sul territorio può risultare vincente, nel monitorare l’andamento dei casi e nell’identificarne di nuovi.
LADINO AGORDINO, DI DAVIDE CONEDERA
L’Iscrizione di San Clemente a Roma, con la sua famosa “parolaccia”, è considerato uno dei primi esempi scritti di volgare italiano e tra i primi “fumetti” della storia, ecco le impressioni dopo averlo visto dal vero.
AUDIO
LO SPORT
RALLY DOLOMITI DOMENICA NELL’AGORDINO DI ROBERTO BONA
SEDICO RUN, QUARTA EDIZIONE
SEDICO È ormai tempo di Sedico Run. La quarta edizione della corsa podistica proposta dall’Atletica Fiori Barp si svolgerà a Sedico (Belluno) domenica 29 aprile. Sono confermate le quattro possibilità di partecipazione. Per i più piccoli, o per chi semplicemente voglia trascorrere una mattina in movimento, magari alla scoperta di qualche angolo poco noto del territorio della Valbelluna, ci sarà la “Family Run” che si snoderà su un tracciato di 5 chilometri.
Gli agonisti avranno a disposizione tre percorsi, leggermente ridotti rispetto al passato. Quello più impegnativo “Di villa in villa”, misurerà 21 chilometri (erano 23 lo scorso anno) e toccherà zone di notevole suggestione come Villa Gaggia, Villa Zuppani, l’Oratorio di San Nicolò, le Segherie dei Meli e la zona dove un tempo, lungo la riva del torrente Cordevole, esisteva un fitto reticolo di rogge e relativi opifici. Ci sarà poi il percorso denominato “Le antiche rogge”, che misura 14 chilometri (erano 15 lo scorso anno) e ripercorre la parte iniziale e finale del percorso dei 21 chilometri. Ci sarà infine la staffetta: 14 chilometri sul tracciato delle “Antiche rogge”, divisi equamente tra il primo e il secondo staffettista. È previsto un riconoscimento a ogni partecipante: un paio di calzini per i concorrenti della Family Run, asciugamano per quelli delle prove agonistiche. Per chi si cimenterà nella 21 km, ci sarà anche una medaglia. Le iscrizioni alle prove agonistiche sono perfezionabili andando sul sito www.sedicorun.it fino al 27 aprile. Il 28 e 29 aprile ci si potrà iscrivere in zona partenza, con quota leggermente maggiorata. Per la Family run le adesioni si raccoglieranno in zona partenza il 28 e 29. Il costo dell’iscrizione comprende i ristori lungo il percorso e il pasta party finale. Per eventuali ulteriori informazioni si può consultare il sito www.sedicorun.it
LA METEO, PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A SABATO
Mercoledi 18
Tempo atteso: Tempo ben soleggiato e stabile, con cielo sereno al mattino e poco nuvoloso per transito di sottili velature nelle ore centrali e qualche modesto cumulo nelle ore più calde. Clima diurno mite per la stagione di stampo primaverile ovunque, compreso in quota.
Precipitazioni: Assenti(0%).
Temperature: Minime stazionarie nelle valli ed in aumento in quota; massime in contenuta ripresa con valori di 22/24°C nei fondovalle prealpini, e potranno essere raggiunti i 20°C fino sui 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 14°C, a 2000 m min 5°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 9°C, a 3000 m min -2°C max 1°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota perlopiù moderati da Nord-Est, a 5-15 km/h a 2000 m, 15-30 km/h a 3000 m.
Giovedi 19
Tempo atteso: Tempo ben soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. L’unica insidia sarà il formarsi di qualche modesto cumulo nelle ore più calde a ridosso delle vette, specie prealpine. Clima molto mite di stampo tardo-primaverile.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In ulteriore lieve rialzo a tutte le quote, salvo rimanere localmente stazionarie le minime in qualche valle. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 15°C, a 2000 m min 7°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C max 11°C, a 3000 m min 0°C max 4°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota moderati da Nord-Est, a 10-25 km/h a 2000 m, 20-35 km/h a 3000 m.
Venerdi 20
Tempo ben soleggiato con cielo perlopiù sereno. L’unica insidia sarà il formarsi di qualche modesto cumulo nelle ore più calde. Temperature senza variazioni di rilievo con clima tardo-primaverile.
Sabato 21
Tempo ben soleggiato e sempre molto mite, con qualche modesto cumulo pomeridiano a ridosso dei rilievi. Previsore: G.M.