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8 05 la rassegna della stampa quotidiana, Gazzettino, Corriere delle Alpi e Corriere del Veneto.
1030-1900 007 IN CONDOTTA PROGRAMMA DEDICATO ALLE TEMATICHE SCOLASTICHE CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO
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1310-1800 LE CLASSICHE Maurizio Melita
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DAL 16 GIUGNO CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE
il bollettino dal centro meteo di Arabba
Buone notizie per gli abitanti di Colle Santa Lucia e Selva di Cadore che da ieri possono di nuovo bere l’acqua di rubinetto come non accadeva dallo scorso 7 settembre. L’acqua è dunque di nuovo potabile e può essere usata per scopi alimentari nelle località Codalonga, Fossal, Pian, Aiva, Rova, Solator Gestione Servizi Pubblici informa che a Colle Santa Lucia nelle località Codalonga, Fossal, Pian l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile. Per gli utenti della rete Enel di Gosaldo e Alleghe sono invece previste interruzioni nell’erogazione di energia elettrica, Enel infatti informa che per inderogabili lavori di manutenzione sui propri impianti, OGGI dalle 8.30 alle 17 non sarà erogata energia elettrica in Comune di Gosaldo in centro ed a Tiser. Mercoledi dalle 13.15 alle 15 black out ad Alleghe in via Stoppani, San Marco e Corso Veneto.
RECUPERATI ALPINISTI POLACCHI SUL PILASTRO DELLA TOFANA Sabato poco prima delle 22 due alpinisti bloccati sul Pilastro della Tofana di Rozes hanno chiamato il 118. Messi subito in contatto con il Soccorso alpino di Cortina, parlando in inglese i due rocciatori avevano spiegato che erano stati investiti dal temporale e si trovavano a due tiri dall’uscita dello Spigolo. Una decina di soccorritori è quindi risalita a piedi, caricando l’attrezzatura sulla teleferica del Rifugio Giussani, per proseguire lungo il percorso di rientro delle vie. Arrivati sulla verticale al punto in cui in teoria dovevano trovarsi, due soccorritori si sono calati per un centinaio di metri. In realtà gli scalatori erano molto più sotto, a quasi tre tiri di distanza. Poiché la situazione presentava grossi rischi, con visibilità ridotta dalla nebbia e la nevicata in corso, alle 3 le squadre sono rientrate – dopo aver contattato gli alpinisti per sincerarsi che fossero in un punto riparato e avvertirli – per riprendere la salita alle 6, mentre il maltempo persistente impediva l’intervento dell’elicottero. Tornati sulla verticale, i soccorritori si sono nuovamente calati e li hanno raggiunti, a circa 250 metri dall’uscita. Stavano bene, pur infreddoliti, e avevano trovato riparo sotto un tetto di roccia. Spostati in un punto maggiormente accessibile, non appena si è aperto un varco tra le nuvole, l’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è riuscita ad avvicinarsi alla parete e a sbarcare con un verricello il tecnico di elisoccorso a 2.800 metri di quota. Recuperati, i due rocciatori (26 e 38 anni di nazionalità polacca) sono stati trasportati illesi al Rifugio Dibona. L’elicottero è poi tornato a riprendere i soccorrirori in pareye, mentre il resto della squadra rientrava a piedi. Dal loro racconto, i due alpinisti stavano scalando la via Spigolo Sam, quando avevano sbagliato tracciato e si erano dovuti calare per raggiungere il tetto, dove sono stati poi raggiunti dai soccorrirori. Le operazioni si sono chiuse alle 13.
CADE NEI BOSCHI CON LA MOUNTAIN BIKE Scendendo con la mountain bike da un sentiero nei boschi in località Nedui, sopra l’abitato di Valle di Cadore, S.A., 42 anni, di Pieve di Cadore (BL), ha perso il controllo della bici ed è caduto a terra. Attorno alle 18 ha contattato il 118 e, grazie all’applicazione di geolocalizzazione, la Centrale operativa del Suem è riuscita a fornire le coordinate Gps del punto in cui si trovava l’infortunato all’equipaggio dell’elicottero e al Soccorso alpino di Pieve di Cadore che ha inviato una squadra. Raggiunto dal personale medico e dal tecnico di elisoccorso sbarcati con un verricello lungo, il ciclista con un probabile trauma toracico e diverse ferite è stato imbarellato e recuperato, per essere trasportato all’ospedale di Belluno.
CACCIATORE SI INFORTUNA IN VAL VISDENDE Verso le 9 il 118 è stato allertato per un infortunio in Val Visdende. Un cacciatore del luogo, R.D.C., 49 anni, era scivolato lungo una scarpata, ruzzolando per una decina di metri in un ripido canale. L’uomo, in contatto radio con la moglie e il fratello, non sapeva il punto esatto in cui si trovava. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore arrivato sul posto, nella zona di Costa d’Antola, ha iniziato la perlustrazione, poi indirizzato dal fratello del cacciatore che lo aveva nel frattempo individuato. Sbarcati medico, infermiere e tecnico di elisoccorso con un verricello di 10 metri, all’infortunato sono state prestate le prime cure. Imbarellato, l’uomo, con un probabile grave politrauma, è stato recuperato e trasportato all’ospedale di Belluno. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico e del Sagf.
CONDANNATO IL PRIMARIO CETERA
VERGOGNOSI CORI ULTRAS A SEDICO
STATI GENERALI “SIA UN CONFRONTO REALE E CONCRETO” “Chiediamo che il confronto degli Stati generali della nostra provincia sia reale e concreto, senza scaricabarile e sterili attacchi tra le parti”. Questo l’auspicio del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, che annuncia così la sua presenza alla riunione convocata per lunedì pomeriggio a Villa Patt di Sedico. “Saremo presenti dentro e fuori il palazzo – anticipano dal movimento – per ribadire a tutti quanto stiamo dicendo da anni: questo territorio ha bisogno di autonomia, risorse e responsabilità. Se tutti insieme – politici, amministratori, categorie economiche – non lavoriamo uniti su questi tre fronti, non ci potrà essere nessun futuro”. “Non sono più sostenibili tagli del Governo ai Comuni, alla Provincia e alla Regione; è inaccettabile che in questo territorio si faccia fatica a far quadrare i bilanci dell’ente provincia e a garantire i servizi quando facciamo registrare un residuo fiscale che va dagli 800 milioni al miliardo di euro all’anno. – continuano dal Bard – Allo stesso tempo, la Regione deve prendersi le sue responsabilità e provvedere alla delega di risorse e competenze alla Provincia, ma i sindaci che la reggono devono avere il coraggio di gestirle, se serve anche battendo i pugni a Roma o a Venezia; se un ingranaggio di questo sistema si inceppa, allora avremo ben poco da fare. Questo dimostra che, come diciamo da anni, la tanto lodata provincia dei sindaci non funziona e non potrà mai funzionare senza risorse, competenze e rappresentatività. A Belluno serve autonomia legislativa e finanziaria, come Trento e Bolzano, ma anche un ente a elezione diretta, i cui rappresentanti rispondano solamente ai cittadini-elettori”. “Quello che chiediamo a tutti i rappresentanti che parteciperanno agli Stati generali – concludono dal movimento – è di guardare tutti verso lo stesso obbiettivo, superando gli scontri politici e di partito. O ci si salva tutti assieme, o si muore tutti assieme: siamo di fronte a un bivio e non può essere l’ennesimo scaricabarile di responsabilità a condannare un territorio e un popolo”.
AGORDO E’ tempo di aprire i cantieri all’ex Istituto Minerario Umberto Follador di via 5 maggio ad Agordo e mettere fine allo stato di abbandono in cui versa una struttura piena di storia e dal passato glorioso, uno dei fiori all’occhiello dell’antica città mineraria. Con parte degli 8 milioni dei fondi di confine (ex fondi Brancher) la struttura più antica diventerà museo, l’altra parte ostello. Il futuro dell’operazione capitanata dal Comune di Voltago passa per il consiglio comunale di Agordo convocato per giovedi alle 18.30 a Palazzo Marconi. Infatti i consiglieri saranno chiamati ad approvare il progetto definitivo di “Restauro e valorizzazione ex Istituto Minerario-Ostello, 1° intervento appovazione progetto definitivo”. L’elaborato fa quindi riferimento alla ristrutturazione della “ala nuova”, da ricostruire perché negli anni ha presentato insidiose crepe nelle strutture portanti. Il ritardo nei lavori è da imputare al progetto per il museo per il quale in corso di definizione sono serviti altri finanziamenti per circa 600 mila euro che l’amministrazione ha trovato tra le pieghe del bilancio auspicando peraltro un intervenTo dalla Fondazione Cariverona.
AGORDO L’Associazione Ad Agordo Pro Loco in collaborazione con la Biblioteca civica di Agordo organizza un corso di modellazione dell’argilla, tenuto dal maestro Giò Dal Piva, scultore di Mel (Bl). Il programma prevede cinque lezioni di due ore ciascuna, ogni martedì sera a partire dal 27 settembre fino al 25 ottobre, dalle 20.00 alle 22.00 presso la sala della Biblioteca civica: i contenuti spazieranno da alcune nozioni teoriche di base con esercitazioni finalizzate alla sperimentazione del materiale, alla realizzazione di piccoli manufatti attraverso varie tecniche di lavorazione dell’argilla.
Questo corso ha una finalità artistica, permettendo di costruire delle piccole opere d’arte, ma darà anche modo ai partecipanti di diventare consapevoli della propria manualità, una qualità innata che a volte però viene sottovalutata o tralasciata completamente. L’argilla ben si presta a questo tipo di percorso conoscitivo, essendo un materiale completamente naturale che l’uomo lavora fin dalla notte dei tempi. Le lezioni porteranno ai partecipanti esperienze tattili e visive molto stimolanti attraverso la creazione di oggetti in terracotta patinata, che sarà possibile modellare ed intagliare in varie forme anche di uso quotidiano come tazze, lampade e recipienti vari. Il valore della terracotta artistica prenderà forma tra le mani di chi vorrà cimentarsi in questa disciplina.
Per informazioni ed iscrizioni: Ufficio Turistico di Agordo (tel: 0437/62105 email: ufficioturistico@agordo.net).
HOCKEY La nuova stagione dell’Alleghe Hockey è ufficialmente entrata nel vivo nell’ultimo fine settimana con l’inizio dei campionati giovanili (under 14, 16 e 19) e con la presentazione di tutte le squadre all’Arena 1082 di San Tomaso Agordino. “Avevamo previsto una festa con tanto entusiasmo e abbiamo centrato l’obiettivo, siamo soddisfatti per la partecipazione e le pacche sulle spalle ricevute che ci invitano ad andare avanti e dare sempre il meglio”. Adriano Levis, dirigente dell’Alleghe hockey e Patrick De Silvestro amministratore delegato da San Tomaso se ne sono andati a tarda sera, dopo aver festeggiato i loro atleti e scambiato tante opinioni con il pubblico che ai colori biancorossi dimostra il solito attaccamento. Nella serata di gala con gli allenatori Pyri Escola, Alessandro Fontana e i tanti responsabili di società, sono saliti sul palco tanti ragazzini e i ragazzi della prima squadra. “Sono ritornato a casa e sono felice di riprendere a giocare per il nostro Alleghe”, commento comune per Milos Ganz, Carlo Lorenzi e Daniele Veggiato di rientro dal Fassa. Sabato Manuel De Toni ha ceduto la fascia di capitano a Daniele Veggiato il nuovo leader delle Civette. Sul palco i ragazzi della under 16 della scorsa stagione vicecampioni nazionali che hanno creato tanto entusiasmo pochi mesi fa e la squadra del Caprile Calcio rappresentata dal dirigente Gianni Michiel che dalle mani di Patrick De Silvestro ha ritirato una targa di complimenti per la vittoria nel campionato agordino di calcio 2016. Paolo Bellenzier, dirigente delle giovanili ha rivolto messaggi importanti ai piccoli talenti di casa ed anche un ringraziamento ai genitori per l’impegno, il sacrificio, auspicando sempre più maggiore attaccamento alla società. Se i campionati giovanili hanno preso il via la serie B inizierà ufficialmente con il prossimo fine settimana, per l’Alleghe impegno casalingo con l’Appiano. “A questo proposito – ricorda Matteo Reolon – è iniziata la campagna abbonamenti (85 o 130 euro per i sostenitori vip) per le 15 partite comprese le 3 di Coppa Italia.
GLI INTERVENTI
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CAPRILE DI ALLEGHE Centocinquanta anni fa nel 1866 l’Agordino veniva annesso all’Italia ed a Caprile ultimo lembo di italianità, iniziava la storia dell’Hotel Posta della famiglia Pra con il cambio cavalli sul tragitto tra Impero Asburgico e Regno d’Italia. Oggi a Caprile di Alleghe si ritrova la stessa casa, s’incontra la medesima famiglia constatandone la stessa semplicità. “Io sono nato su una sedia dell’albergo, la nostra vita è sempre stata all’interno della nostra attività, anche nei 50 anni da amministratore non ho mai dimenticato casa mia e il mio ruolo di albergatore”. Lo racconta Floriano, quinta dinastia della famiglia Pra, ed è una storia fatta di passione per il proprio lavoro che si tramanda 7 generazioni. “Il capitale più grande che ho è la famiglia tutta espressa a favore di questa attività non priva di insidie nei grandi cambiamenti del turismo”. Per i 150 anni del Posta (che saranno festeggiati venerdi dalle 18 nella palestra di Caprile) Floriano Pra a quattro mani con il figlio Sergio ha scritto un libro, una storia di successo e grandi soddisfazioni che ha inizio con Michele Pra, colui che nel 1866 comprese l’importanza strategica di creare a Caprile un punto di richiamo per i forestieri. “Una storia di albergatori – dice Sergio Pra – perché tali siamo nati ed è il nostro lavoro”. Il percorso del Posta inizia dai cavalli. “Lo ricordo – dice Floriano – ero bambino ed avevamo la stalla. Il nonno Florio era morto ma la nonna “nana” era ancora la leader in cucina”. Floriano e Sergio si raccontano ma davanti a tutto mettono le donne, fondamenta di un successo. “Dobbiamo tenere conto dell’importanza della nonna Lucilla Callegari caposaldo della famiglia – dice Sergio Pra – mia mamma Marisa Callegari, mia moglie Daniela Mares e i miei figli, tutti hanno dato un apporto per la crescità dell’attività: un successo di famiglia”. Dopo Sergio Pra la tradizione è garantita dai figli Alessandro e Francesca che già lavorano negli alberghi Posta ed Europa “Abbiamo un potenziale che fa invidia come capacità alberghiera – dice Floriano Pra – il massimo dei massimi”. Nella tre volte cinquantennale storia dei Pra un capitolo a parte è per la tragica alluvione del 1966. “E’ stato un dramma – ricorda Sergio Pra – allora si festeggiavano i 100 anni sfoggiando un albergo nuovo, rinnovato. Ci siamo ritrovati di punto in bianco a dover rifare il piano terra dell’albergo”. La storia annovera anche tanti personaggi illustri come Giosuè Carducci. “Questo è sempre stato ed è un punto di incontro per la gente importante e non che frequenta le Dolomiti – conclude Floriano Pra – Dal Re del Belgio a due Cardinali diventati Papi, il comando supremo della forze armate con Cadorna, grandi industriali e politici e molti altri che purtroppo non ricordiamo, perché con l’alluvione sono stati distrutti tutti i vecchi registri dei forestieri. Il segreto del nostro successo è stato quello di accontentare i grandi al pari di tutti gli altri clienti sotto alla nostra stessa bandiera”.
TROFEO 16 COMUNI Il trofeo dei 16 Comuni dell’Agordino è del Livinallongo, vincitore per 5 punti sul Voltago. Mai il premio fu tanto meritato, perché la squadra fodom pochi anni fa a Frassené si era presentata al via con 4 squadre, ma su ad Arabba i giovani, le associazioni, lo Sci Club che ha organizzato la 12esima edizione, ci hanno creduto con forza arrivando a presentare ben 31 formazioni al via. Livinallongo si è imposto nella under 10 maschile e femminile, Voltago nella senior femminile e nella under 15 femminile. Cencenighe ha vinto nella senior maschile e Daniele De Colò ha fatto segnare il tempo migliore. Il sindaco Leandro Grones e Fernando Soccol in rappresentanza dell’Unione Montana hanno già consegnato il “testimone” a Gosaldo che nell’ottobre del 2017 organizzerà il trofeo a Forcella Aurine.
Senior maschile: 1. Cencenighe (Renzo Deola, Franco Cagnati, Simone Manfroi), 2. Agordo 1, 3. Taibon 1. Senior femminile: 1. Voltago 1 (Karin De Marco, Sharon De Marco, Irene Valcozzena), 2. La Valle 1, 3. Rocca Pietore 1.
Under 10 femminile: 1 Livinallongo (Miriam Foppa, Wendy Daberto, Nicole De Cassan), 2. Falcade 1, 3. Rocca Pietore 1. Under 10 maschile: 1. Livinallongo 1 (Andrea De Cassan, Andrea Franzini, Manuel Foppa), 2. Canale 1, 3. Voltago 1. Under 15 femminile: 1. Voltago 1 (Arianna Comina, Letizia Fontanive, Camilla Comina), 2. Falcade 1, 3. Rocca Pietore 1. Under 15 maschile: 1 CANALE D’AGORDO (Davide Cagnati, Emanuele Busin, Leonardo Cagnati), 2. Taibon 1, 3. Agordo 1.
Migliori tempi individuali Senior maschile: 1. Daniele De Colò 12.30, 2. Valentino De Nardin 13, 3. Simone Manfroi 13.05. Senior femminile: 1. Caterina Dall’Acqua 9.07, 2. Alessandra De Zaiacomo 9.26, 3. Irene Valcozzena 9.28.
Under 10 femminile: 1. Nicole De Cassan 4.39, 2. Maddalena Ballan 4.40, 3. Wendy Daberto 4.48. Under 10 maschile: 1. Andrea De Cassan 3.50, 2. Samuel Murer 3.50, 3. Samuele Fontanive 4.03. Under 15 femminile: 1. Camilla Comina 9.12, 2. Arianna Comina 9.25, 3. Letizia Fontanive 9.46. Under 15 maschile: 1. Luca Kerer 7.59, 2. Emanuele Busin 8.26, 3. Francesco Laganà 8.41.
GLI INTERVENTI
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MARATONETI IN AFRICA Hannno corso a New York, ma anche alla maratona di Bostn dell’anno dell’attentato, hanno completato il ciclo delle Major ovvero delle più famose maratone del mondo ma non ancora paghi si sono spingi fino nell’estremo punto dell’Africa per disputare la maratona di Città del Capo. Questi i risultati del gruppo agordino-bellunese alla gara del fine settimana in Sud Africa: Gabriele Toffoli 2h57, Gabriele Riva 3h05, Marco Savio 3h16, Michele De Paris 3h30, Attilio Bertagno 3h56, Valeria De Toni 3h55, Marina Savio 4h25.
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