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IL SERVIZIO DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE DELLE 12.30
LUIGI TOMASELLI NON C’E’ PIU’. LUTTO A VALLADA PER LA MORTE DELL’ANZIANO VITTIMA A NOVEMBRE DI UN INCIDENTE DOMESTICO
Dopo 53 giorni di agonia Luigi Tomaselli di Vallada ha chiuso definitivamente gli occhi e ha smesso di lottare. Il suo cuore, i suoi organi vitali, hanno resistito quasi due mesi dopo il drammatico incidente domestico dello scorso 29 novembre all’alba quando l’uomo di 83 anni è rimasto gravemente ferito in seguito alla fiammata della stufa che stava cercando di accendere con del liquido finito sulle braci ardenti e che ha generato una violenta fiammata. Enrico e Giovanni, i due figli non hanno mai abbandonato il loro papà, scendendo quasi quotidianamente al grandi ustionati di Padova hanno sempre sperato in un possibile ritorno a casa, ma le condizioni si sono aggravate sempre più. Una storia che ha commosso gli agordini, non solo il paese di Vallada dove tutti si conoscono abitando a contatto di gomito, in tanti hanno continuato in questa settimane ad informarsi sulle condizioni di Luigi.
L’uomo era nato il primo settembre del 1933 a Vallada dove ha sempre vissuto accanto alla moglie Lucia De Ventura mancata nel 2012 dopo un lunga malattia, ma assistita con amore dal marito Luigi. “Sono sempre stati assieme”, dice Enrico. Pochi anni dopo il destino concreto nella sua drammaticità, l’incidente domestico nella “stua” di casa. Enrico è il primo che ha soccorso il padre Luigi dopo l’incidente e fin dal primo giorno ha ribadito la sua preghiera-invito: “Papà tieni duro”. Luigi ha tenuto duro per giorni e settimane.
“Ieri mattina i suoi occhi erano stanchi – dice Enrico – ci ha fatto capire che era arrivato il momento di andare, di smettere di lottare. Già nei giorni di Natale avevamo temuto il peggio, poi è migliorato ma la comparsa delle febbre e i problemi di pressione hanno aggravato le sue condizioni. Nelle ultime due settimane papà ha sofferto davvero tanto”.
Gli esami al centro grandi ustionati di Padova fin da subito avevano certificato che il cuore e i polmoni di Luigi non avevano riportato conseguenze, piuttosto i bronchi perché l’uomo è stato investito dalla fiammata in pieno volto, e si era ustionato l’esofago e le vie respiratorie, complicazioni che hanno portato alla morte dell’uomo.
LA SCOMPARSA DI SERGIO REOLON RADIO PIU PARTECIPA AL GRAVE LUTTO LUNEDI ALLE 14 FUNZIONE CIVILE AL CIMITERO DI CASTION, LA SALMA POI PROSEGUIRA’ PER LA CREMAZIONE
Nato a Caracas in Venezuela il 22 maggio 1951 è deceduto a Belluno il 20 gennaio 2017 dopo una lunga e sofferta malattia. Nel 1972 aderisce al PCI e nel 1978 diventa Segretario provinciale del partito; Consigliere provinciale a Belluno dal 1980, confermato nel 1985: Dal 1990 al 2002 è nella Giunta provinciale presieduta da De Bona. Inoltre Consigliere dell’Azienda Regionale delle Foreste e Dirigente della Lega delle Cooperative. Eletto presidente della Provincia di Belluno nel 2004 fino al 2009. Eletto Consigliere Regionale dal 2010 al 2015. Pochi mesi fa è stato pubblicato un suo secondo libro dal titolo “Kill Heidi”, in cui tratta il tema della marginalità montana rispetto alla centralità delle grandi città di pianura
SERGIO REOLON_ERIKA DAL FARRA_ROGER DE MENECH LA SCOMPARSA DI REOLON «Ha speso la vita per la montagna e le sue genti e ci racconta una storia di passione, di lotte apparentemente invincibili e di innovazione». Roger De Menech vuole ricordare così Sergio Reolon, scomparso la scorsa notte. «Questo territorio, questa provincia, tutti noi dobbiamo tanto a Sergio. Al di là delle tante battaglie vinte, dal demanio idrico al minimo deflusso vitale, dal riconoscimento della specificità di chi lavora e vive in montagna alle leggi che provano a ridurre il differenziale tra montagna e pianura, Sergio ci ha fatto crescere politicamente e culturalmente. «La vera cifra dell’azione politica è stata l’innovazione», prosegue De Menech. «Il suo grande amore per la montagna non è mai diventato retorica. Ha lottato per l’autonomia del Bellunese e della montagna, con la consapevolezza però che l’autonomia fosse prima di tutto culturale, di pensiero, e poi anche amministrativa ed economica. Per lui l’autonomia doveva essere praticata, non poteva limitarsi alla rivendicazione, alla richiesta o alla protesta. E la montagna con le sue genti, nel pensiero di Sergio non sono mai stati elementi di folklore, quanto invece attori potagonisti della vita sociale, culturale ed economica del Paese, artefici del proprio destino e pienamente responsabili. E’ con questo atteggiamento proattivo che la sua amministrazione provinciale lavorò e ottenne il riconoscimento dell’Unesco per le Dolomiti, il suo più grande lascito come amministratore». «Di Sergio», afferma Erika Dal Farra, segretaria provinciale del Pd, «ho sempre ammirato la determinazione e la capacità di perseguire obiettivi da molti ritenuti irraggiungibili». Desideriamo rivolgere a Manuela, a Emanuele e a tutta la famiglia il mio personale cordoglio Grazie Sergio, buon viaggio, Roger e Erika. SERGIO REOLON_ABM OSCAR DE BONA Lo ricorda con particolare commozione il presidente dell’Associazione, Oscar De Bona, che con Reolon ha trascorso tredici anni di impegno politico in Provincia, definendolo un grandissimo e preparato collaboratore, impegnato ed orgoglioso della sua terra in ogni battaglia per la salvaguardia dei diritti della montagna, della sua autonomia, dello sfruttamento delle risorse idriche con tanto coraggio e determinazione. SERGIO REOLON_GIOVANNI PICCOLI “Sergio Reolon è stato un grande protagonista della politica bellunese, appassionato ed energico come pochi. Non posso che esprimere il mio più profondo cordoglio”. A dirlo, a poche ore dalla morte dell’ex presidente della Provincia di Belluno, è il senatore Giovanni Piccoli. “Quando Reolon guidava palazzo Piloni, io rappresentavo il Consorzio dei comuni: seppure distanti dal punto di vista politico, i rapporti sono sempre stati positivi e improntati alla massima operatività come ad esempio nel caso della Società informatica territoriale”. “Se ne va un uomo che ha amato la sua terra e l’ha difesa con spirito battagliero sulla base di una strategia politica ben chiara, di questo – da avversario politico – devo dargliene atto”, afferma Piccoli. “Un uomo come Reolon mancherà a questo territorio e alla sua dialettica. La mia vicinanza va ai suoi famigliari e al Pd, rimasto senza un suo punto di riferimento”.
SERGIO REOLON_LUCA ZAIA “Se n’è andato un collega battagliero, dalla forte personalità, che amava la sua terra bellunese alla quale ha dedicato tanta passione, competenza ed energie, fino alla fine della sua troppo breve vita”. E’ un ricordo commosso quello che il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dedica a Sergio Reolon, ex presidente della Provincia di Belluno e consigliere regionale sino alla passata legislatura. “Sapevo della sua malattia, ma non che le sue condizioni fossero a tal punto peggiorate – dice il presidente -. Le nostre esperienze amministrative e politiche si sono a lungo incrociate: l’ho conosciuto quand’era consigliere provinciale, siamo stati contemporaneamente presidenti lui della Provincia di Belluno io di quella di Treviso e ci siamo poi incontrati nuovamente in Regione”. “Sergio è stato un uomo politico e un amministratore pubblico che ha interpretato fino in fondo il suo ruolo – prosegue Zaia -, senza fare sconti a nessuno, ma leale nel comportamento e nel confronto. La sua è stata una delle voci più autorevoli, convinte e combattive che si sia alzata a difesa della montagna e conquiste importanti, quali la specificità di Belluno nello statuto regionale, portano anche la sua firma”. “Esprimo un sentimento di vicinanza alla sua famiglia e alle persone a lui care – conclude Zaia – e il cordoglio mio e della Giunta regionale al Partito Democratico bellunese e veneto”. SERGIO REOLON_BARD “MORTE DI SERGIO REOLON ONORE A UN VERO COMBATTENTE” “Onore a un combattente vero”: così Alessandra Buzzo, presidente del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, ricorda Sergio Reolon, scomparso questa mattina dopo una lunga malattia.“Reolon ha segnato la vita politica del Bellunese degli ultimi 30 anni, lottando fino all’ultimo; – ricordano dal movimento – una vita fatta di lotte per il territorio, dalle questioni del lavoro come l’ACC alla firma con l’allora presidente della regione Galan per l’autonomia bellunese, fino alla battaglia per il demanio idrico, senza tralasciare il suo impegno in consiglio regionale. Non dimentichiamo i contrasti avuti con lui, soprattutto durante le elezioni regionali del 2015, ma questo è il momento del dolore e della riflessione”. Tutto il movimento e i suoi associati si stringono intorno alla famiglia per questa perdita. SERGIO REOLON_LAURA PUPPATO “Sergio ci lascia e lascia le montagne del suo bellunese, quelle montagne che ha amato e difeso sempre, come nessun altro, con convinzione intaccabile e non comune. Di lui non dimenticherò mai l’impegno, la competenza e la serietà che ha portato in regione per lavorare ad un Veneto davvero migliore, da vero combattente così come ha lottato fino alla fine contro la malattia. È suo il merito per buona parte dell’architettura dello statuto del Veneto, fermo da anni e portato a casa grazie all’impegno nella commissione del gruppo del Partito Democratico sotto la presidenza Tesserin e di Sergio Reolon vice Presidente. Suo quell’art. 15 così importante, che ha dato forma all’autonomia della provincia di Belluno mai ancora realizzata ma sempre promessa dalla regione Veneto. Ho sentito via WhatsApp Sergio proprio martedì 17 gennaio, la sua grande dignità e il coraggio indomito gli hanno fatto scrivere: ‘resisto finché posso, Laura resisto’. Con profondo dolore voglio far giungere alla famiglia il mio più sincero affetto e le mia vicinanza, dicendo loro che Sergio vivrà anche nei suoi libri, nelle sue opere che dovranno vedere realizzazione a partire dallo statuto autonomo della provincia di Belluno suo grande lascito”. Lo dice Laura Puppato, avuta la notizia della scomparsa di Sergio Reolon. SERGIO REOLON_LEANDRO GRONES Con commozione e dispiacere i cacciatori di questa Provincia hanno appreso della scomparsa di Sergio Reolon. Con lui come Presidente ed Assessore alla caccia abbiamo condiviso anni di impegno per traghettare la nostra passione antica nella modernità di una società che giustamente esige regole rigorose di conservazione della natura. La sua brillante intelligenza, la sua capacità dialettica congiunta alle grandi doti di umanità e capacità di ascoltare e capire l’altrui sensibilità hanno permesso una condivisione piena di quanto si andava facendo. Tanto è stato fatto nel settore venatorio in questa Provincia, fino ad approdare ad un assetto normativo rigoroso, scientificamente fondato ed allo stesso tempo rispettoso delle nostre tradizioni ed aspettative. Ha onorato il suo ruolo pubblico coniugando fermezza nei principi e signorile diplomazia nei comportamenti. È stato un riferimento istituzionale importante per questa Provincia e per il mondo venatorio. Esprimiamo alla moglie Manuela e al figlio il nostro più sentito cordoglio. Grones Leandro – Coordinatore Distretti Venatori
EMERGENZA ABRUZZO: ALTRI 20 SOCCORRITORI PRONTI A PARTIRE Su richiesta della Sala operativa di Rieti una ventina di tecnici del Soccorso alpino e speleologico Veneto sono pronti a partire per dare il cambio ai colleghi impegnati in Abruzzo e affiancare le altre forze in campo, fino al termine dell’emergenza che ha colpito le popolazioni delle regioni del Centro Italia, piegate dal terremoto congiunto alle fortissime nevicate. OGGI i volontari della II Delegazione Dolomiti Bellunesi partiranno alle 13 dalla sede di Via dell’Artigianato per ritrovarsi a Padova con i colleghi delle altre due Delegazioni, XI Prealpi Venete e VI Speleo Veneto – Trentino Alto Adige, e procedere con il viaggio. Trasporteranno quad e motoslitta.
DA LIVINALLONGO IERI SONO PARTITI DUE DIPENDENTI COMUNALI ANDREA PALLA E MARCO TOLA. ASCOLTA IL FILE AUDIO, INTERVISTA AL SINDACO LEANDRO GRONES
LUXOTTICA L’ARTICOLO DI BUSINNESS INSIDER ITALIA
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AGORDO_SCUOLA_SETTIMANA CORTA “La scuola media di Agordo ha il diritto di scegliere come meglio crede, anche un orario da settimana corta con il sabato libero e con il rientro pomeridiano ma in ogni caso il Comune deve essere messo a conoscenza per tempo, che non si pretenda a giugno di voler organizzare il servizio mensa entro l’inizio dell’anno scolastico”, a parlare è il sindaco di Agordo Sisto Da Roit da un paio d’anni alla finestra in attesa che il consiglio d’Istituto della Scuola decida se fare il grande passo oppure lasciare tutto come oggi. Probabilmente a settembre non cambierà nulla, i tempi si stanno di nuovo allungando e il monito del sindaco di Agordo è chiaro. “Siamo stati interpellati dalla scuola molto tempo fa – dice il sindaco Sisto Da Roit – come allora anche oggi chiediamo solo di essere informati con anticipo, almeno saperlo a marzo se non addirittura un anno prima. Una volta che la scuola ha deciso noi organizzeremo il servizio mensa richiesto che dovrà trovare collocazione all’interno di spazi scolastici poiché gli studenti sono minorenni, per questo serve tempo per poter adattare i locali ed espletare le procedure burocratiche. Quello che oggi sappiamo lo abbiamo letto sul Gazzettino, abbiamo anche visto che si sta pensando a una settimana corta senza rientro e in questo caso per l’amministrazione comunale il problema non si pone”.
Fa intanto discutere l’affermazione del dirigente scolastico di Agordo Bernardino Chiocchetti che ha definito “illegale” la settimana corta al comprensivo di Cencenighe che peraltro lui stesso presiede da quest’anno a scavalco con Agordo. Forse per limite della legalità s’intende la pausa pranzo infilata come attività di educazione alimentare per far tornare il conteggio delle ore di studio a fine anno, ma non tutti i ragazzini mangiano a scuola. La settimana corta a Cencenighe otto anni fa era stata voluta dai genitori come ricorda l’allora preside Maria Rosa Salmazo. “Tutto – ricorda la Salmazo – aveva avuto inizio da una richiesta dei genitori della primaria di Vallada che già avevano esperimentato il sabato libero e desideravano che i ragazzini lo potessero rispettare anche alle medie. Si decise di provare in quella classe in via sperimentale per poi tirare le somme a fine anno. L’esperimento riuscì con due rientri settimanali per le medie e dopo due anni l’intero comprensivo tramite sondaggi aveva scelto la settimana corta con il sabato libero”.
ALLEGHE_GIORNATA SENSIBILIZZAZIONE VISTA Per l’undicesimo anno consecutivo il dottor Tarcisio Sibilla, primario dell’unità oculistica dell’ospedale di Castelfranco Veneto, salirà ad Alleghe in occasione della giornata di sensibilizzazione sulla vista. Come ormai da un decennio per un’intera giornata, domenica 29 gennaio dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, presso l’ambulatorio medico comunale (Municipio) in modo del tutto gratuito, sarà misurata in modo non invasivo la pressione oculare per la prevenzione del glaucoma e la valutazione della presenza della cataratta a favore di una corretta prevenzione della cecità. La giornata è promossa dal Comune di Alleghe, unità oculistica ospedale di Castelfranco Veneto, Unione Italiana dei ciechi e ipovedenti e dal dottor Agostino Mascanzone. Per la prevenzione del glaucoma, essendo una patologia che non ha sintomatologia ed ha un decorso sordo e irreversibile è necessario il controllo periodico e regolare. Dal 2007 allo scorso anno sono stati visitati ad Alleghe 1322 pazienti, in media 135 l’anno con punte di oltre 170 utenti nel 2010 e 2011.
A FALCADE LA SETTIMANA BIANCHE DEI NON VEDENTI.
Da tutta Italia i non vedenti sulle nevi di Falcade. E’ davvero irresistibile il richiamo delle Dolomiti bellunesi se, dopo i primi tre anni in Abruzzo, i non vedenti dell’Associazione nazionale Disabili Visivi hanno deciso di far svolgere per 31 anni di seguito su queste montagne la loro settimana bianca. Dal 22 al 28 gennaio tutti in pista a Falcade. E anche quest’anno i numeri sono da primato: fra non vedenti, guide e accompagnatori, il gruppo conta circa 130 persone, a riconferma dell’importanza della manifestazione, che è la più significativa a livello europeo. Organizzati dall’Associazione Nazionale Disabili Visivi ONLUS, gli sciatori ciechi provengono da una decina di regioni italiane. Molti dei partecipanti di età compresa fra i 20 e i 60 anni, sono dei veterani ed alcuni di essi hanno conquistato allori nelle Paralimpiadi e nei Campionati del Mondo. Vi è anche chi non ha praticato mai lo sci di fondo o di discesa, ma le 5 ore al giorno di attività sciatoria con istruttori di sci preparati alla guida dei ciechi, consentono a tutti i partecipanti di apprendere le modalità di base o di migliorare le loro capacità tecniche e di divertirsi in piena sicurezza. L’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno del Comune di Falcade, della Società che gestisce gli impianti di risalita e alla sponsorizzazione di Luxottica, impresa dell’Agordino famosa in tutto il mondo, della De’Longhi, della Tecnica, della Sportful, della AmerSport e della Fisher.Fondamentale è la collaborazione come guide del personale dei vari Corpi dello Stato, fra cui primeggia l’Arma dei Carabinieri che quest’anno comprende con la nuova denominazione i Carabinieri Forestali della Regione Veneto. Ma prosegue anche la collaborazione dei Vigili del Fuoco di Belluno, della Polizia di Stato della Scuola Alpina di Moena, della Guardia di Finanza di Predazzo. Per il primo anno abbiamo chiesto e ottenuto anche l’adesione della Divisione Alpina Tridentina.Per il fondo è, come sempre, insostituibile la collaborazione della Scuola Sci Nordico Falcade, del Presidente della Comunità Montana Fabio Lucchetta, degli Alpini in congedo dell’ANA delle varie località della zona e di volontari civili, come anche dei Carabinieri Forestali e della Polizia di Stato. Le attività, che avranno il momento clou nelle gare di stile per la discesa e in quelle di velocità per il fondo, che si svolgeranno il venerdì 27, termineranno con la festa finale presso l’Hotel Cristal di Falcade e poi con il rientro alle regioni d’origine nella giornata di domenica 29 gennaio.Quest’anno è previsto anche l’incontro di approfondimento “Natura e sport con altri occhi” sui vari aspetti valoriali dell’attività sportiva per i ciechi, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì presso la Sala consiliare del Comune e che culminerà con la consegna delle medaglie ai vincitori delle varie categorie. Per saperne di più: ADV – Associazione Disabili Visivi ONLUS www.disabilivisivi.it
SPORT HOCKEY B, TORNEO AGORDINO, CALCIO
SPECIALE DOLOMITISTARS, APPUNTAMENTI
SPECIALE OBIETTIVO 20MILA