GIORNALE RADIOPIU 20 MAGGIO 2017
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
FOTO COPERTINA, I TAZENDA A SEDICO. QUESTA SERA.
INGRESSI IERI : 3 889 PAGINE VISTE: 8 832
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ALPAGO RICERCA IN CORSO
Il Soccorso alpino è stato allertato per avviare la ricerca di I.B., 54 anni, di cui non si hanno più notizie da ieri mattina. Si sta cercando una Ford Fiesta celeste targata DE168ZE. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.
DAL GIORNALE RADIO DELLE 7
AGGIORNAMENTO:
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DALLA QUESTURA DI BELLUNO… COSA SUCCEDE IN CITTA’
ESSERCI SEMPRE, GIORNO DOPO GIORNO!
Eccovi l’attività rilevante della Polizia di Stato della settimana:
Posti di controllo : 115
Veicoli controllati: 860
Persone controllate: 985
Documenti ritirati: 4
Contravvenzioni Codice della Strada : 74
Venerdì hanno operato 3 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Veneto.
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AGORDO
LA NUOVA RACCOLTA RIFIUTI I DUBBI
di Gianniantonio Cassisi
Ancora perplessità per il nuovo sistema di raccolta differenziata, voluto dall’Unione Montana e in partenza in Agordino, che stenta ad essere “digerito” dalla popolazione e non cessa di sollevare dubbi.
Parrebbe che, per ora, l’unica convenienza certa sia il passaggio progressivo (entro LUGLIO ) al pagamento in base al conferito reale. Da indiscrezioni sembra però che per ora non ci saranno concreti e diffusi risparmi per gli utenti del servizio. E d’altronde la stessa promessa di riduzione dei costi, fatta all’inizio della raccolta differenziata in Agordino nel 2010, era andata ampiamente disattesa.
Ci si chiede se i decisori al momento della scelta tra le varie opzioni abbiano tenuto prevalentemente in considerazione il costo del servizio ed eventuali analisi politiche oppure la funzionalità e gli eventuali disagi degli utenti.
Ovviamente il “tasto dolente” è proprio quello dell’ “invasione domiciliare” dei cassonetti, che tutti sostanzialmente avrebbero ben volentieri evitato. Non c’erano veramente altri modi per evitare la “cassonettizzazione” di case, appartamenti o condomini?
Non tutte le esperienze di raccolta porta-a-porta “spinte” sono state positive o confermate, ma sicuramente il malumore degli utenti in queste settimane resta percepibile.
Quanto realmente sarà possibile risparmiare? Chi ne gioverà realmente? A conti fatti il sistema precedente, abbastanza soddisfacente e rispettoso dell’ambiente, sembrava andato a regime con successo, anche se senza il risparmio promesso a suo tempo. Probabilmente la furbizia e l’inciviltà di alcuni hanno contribuito a far cercare nuove strategie di raccolta differenziata, ma l’aver addossato interamente all’utente compiti non sempre agevoli, se non addirittura impegnativi, non è stata per molti una scelta gradita.
Certamente i cassonetti rappresentano un ingombro problematico, non solo per case isolate, ma soprattutto per unità abitative multiple, condomini, abitazioni in centri storici o privi di spazi casalinghi o dipendenze utili al fine. In molti casi resterà la strada, ma potranno i cittadini lasciare fuori cassonetti in aree non private? Non sono nemmeno tanto lontane le polemiche sui cassonetti squalificanti l’estetica di piazze e vicoli storici, per esempio nel capoluogo di vallata. Se il problema dovesse invece moltiplicarsi? E che dire di anziani, malati o disabili che dovranno ricorrere a terzi per movimentare cassonetti poco adeguati alle loro limitazioni?
In attesa di risolvere nelle prossime settimane l’evidente disagio creato dal nuovo sistema di raccolta porta-a-porta sostanzialmente a tutti gli utenti, molti cittadini non potranno non chiedersi se forse uno studio attento di altre realtà, note per essere funzionali e funzionanti, magari anche vicine a noi, non sarebbe stato più opportuno.
Solo il futuro e i dati reali “alla mano” potranno dar ragione all’Unione Montana oppure confermare i dubbi e le preoccupazioni degli utenti.
Gianniantonio Cassisi
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DAL CONSIGLIO DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE FABIO LUCHETTA, Programma annuale d’intervento per l’esercizio 2017.
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CORTINA_CHIUSURA CODIVILLA CHIUSURA DEL CODIVILLA Aumentano le preoccupazioni per il futuro dell’Ospedale Codivilla Putti di Cortina. Dopo la chiusura avvenuta il 29 aprile per la fine della sperimentazione senza che la Regione abbia fatto nulla per garantire la continuità sanitaria, arriva ora un altro segnale negativo. L’Usl Dolomiti ha infatti comunicato che tutti i pazienti affetti da osteomielite saranno ricoverati all’ospedale di Belluno. Dopo quasi un secolo di storia il Codivilla Putti di Cortina non cura più le infezioni ossee. «Il trasferimento dei pazienti da Cortina a Belluno», afferma il deputato bellunese Roger De Menech, «contraddice concretamente le rassicurazioni che il presidente Zaia ha più volte offerto nel tentativo di placare l’opinione pubblica. La realtà è che non esiste alcun piano regionale per rilanciare l’ospedale di Cortina come centro di eccellenza e, a questo punto, cominciamo a dubitare sulla reale volontà della giunta Zaia di tenere aperta la struttura». Per questo De Menech ha chiesto nei giorni scorsi l’intervento del ministro della salute Beatrice Lorenzin. «Gli evidenti ritardi della Regione Veneto nel pianificare una nuova forma gestionale», scrive il deputato, «hanno creato una grande situazione di incertezza mettendo a repentaglio l’efficiente presenza del presidio ospedaliero nella conca ampezzana. Consapevole che la competenza in materia sanitaria è regionale, ma rappresentando l’ospedale di Cortina un presidio sanitario fondamentale per il territorio montano della provincia di Belluno, oltre che una struttura indispensabile per lo sviluppo turistico e in previsione dei mondiali di sci di Cortina 2021, Le scrivo la presente per chiedere un suo interessamento nei confronti della Regione Veneto al fine di garantire la piena operatività della struttura ospedaliera di Cortina». Rispetto al trasferimento a Belluno dei pazienti affetti da osteomielite, dice il deputato, «restano tutte le perplessità sulla mancanza di una struttura specializzata. Per quanto possa essere rinfrancato dal fatto che queste persone abbiano trovato una soluzione medica, rilevo come le loro condizioni oggettive siano peggiorate, poiché il servizio che ricevono all’ospedale di Belluno non può al momento essere all’altezza delle prestazioni del Codivilla Putti». Sono gli stessi pazienti a chiedere di ripristinare il centro di cura di Cortina, ricordando l’alta specializzazione del complesso nel suo insieme, del personale medico e paramedico e che, proprio per queste ragioni il Codivilla Putti ha sempre attratto pazienti da tutte le regioni italiane. Vorremmo, conclude De Menech, «che la giunta regionale desse delle risposte concrete su questo tema, possibilmente con atti amministrativi invece che con il solito comunicato stampa ad effetto. Disperdere un’eccellenza nazionale e risparmiare sulla salute delle persone non è la soluzione, né per chi sta male, né per il territorio».
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PROVINCE IN AGONIA_L’INTERVENTO DI RAFAELLA BELLOT
“Condivido pienamente lo spirito con cui l’Unione Province d’Italia (UPI) si è riunita ieri a Roma e condivido la denuncia che si è levata in modo unanime, che evidenzia la discrepanza tra situazione normativa e quella economica, che caratterizza in questo momento lo stato delle nostre Province e che mette in grave pericolo l’intero tessuto sociale del nostro Paese.”
Commenta così la senatrice Tosiana Raffaela Bellot l’incontro avvenuto ieri, in un teatro Quirino gremitissimo, e continua: “I dati presentati dall’UPI ci parlano di una capacità di investimento delle Province che segna un pesantissimo -62% e di uno squilibrio, tra fondi a disposizione e fondi necessari, accertato da Sose pari a – 651.500 milioni di euro. Il motivo è sotto gli occhi di tutti: la riforma delle Province è rimasta incompiuta, non sono state eliminate, ma non possiamo nemmeno dire che vivano in salute il loro ruolo. I trasferimenti da parte dello Stato sono stati ridotti ai minimi termini e questo sta portando ad una lenta e impietosa asfissia, tanto più in un’area interamente montana come la nostra dove sono ancor più evidenti effetti di impoverimento e rapido spopolamento.
In capo alle nostre Province sono rimaste funzioni importantissime, ma non le risorse per farvi fronte.” Lungo l’elenco di esempi che ne segue, tra i quali la Senatrice mette in evidenza le condizioni dei dipendenti che non conoscono più quale sarà il loro destino e che si trovano a lavorare in condizioni sempre più incerte, o il problema del mantenimento dei servizi scolastici, degli edifici, delle infrastrutture in genere e degli interventi per la conservazione dell’ambiente naturale e dell’equilibrio idrogeologico del territorio montano.
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AGORDO Agordo e Karamoja in Uganda sono unite da un gemellaggio legato agli alberi con l’operazione da Agordo all’Uganda un albero è per tutti, prevede la riforestazione di alcune zone dell’Uganda a rischio desertificazione.
Davide Cassisi di Agordo, 23 anni volontario in Africa con Insieme si Può, è l’ideatore di un singolare progetto concretizzato con la collaborazione della mamma, la maestra elementare Michela Gobbis e le sue colleghe docenti. Ieri mattina nel salone delle scuole elementari alla presenza del dirigente Bernardino Chiocchetti, le maestre hanno radunato i piccoli che con attenzione hanno ascoltato il racconto di Daniele Giaffredo di Insieme si Può. Ai piccoli studenti ha spiegato l’importanza della riforestazione, la necessità di riportare alberi, verde e acqua in zone dove la fame la fa da padrona. Da Karamoja in Uganda Davide Cassisi è intervenuto telefonicamente tra un coro di bimbi in festa, ha ribadito l’importanza di riportare gli alberi dove la siccità ha avuto il sopravvento, ha ringraziato gli alunni perché autotassandosi hanno raccolto i loro “soldini” affinché Insieme si Può li recapiti a quelle popolazione per acquistare delle piante.
“E’ un’iniziativa nella quale ci crediamo molto – ha detto Daniele Giaffredo – e poi è partita da un nostro ragazzo di Agordo. Per questo abbiamo pensato di legare la festa degli alberi ad Agordo con la necessità di combattere la deforestazione in Uganda. I bambini hanno risposto in maniera straordinaria e questo è davvero un grande messaggio per tutti”.
Per la scuola primaria di Agordo è l’inizio della festa degli alberi che continuerà lunedi in zona Binatega alla pendici del Monte Framont. “Da tempo una famiglia con un grande prato recintato ci ospita per un pic nic – spiegano le insegnanti della scuola – questo perché non è più possibile piantare gli alberi come si faceva una volta, ce ne sono già troppi”. Gli alunni lunedi avranno anche l’opportunità di seguire altre due importanti lezioni, Luigi Cadorin (noto fotografo ad Agordo) parlerà della flora di montagna, Silvano Savio forestale in pensione, farà invece la storia della festa degli alberi, come e perché e nata e come si è sviluppata nel tempo.
“Grazie per il vostro impegno e contributo – ha concluso da Karamoja Davide Cassisi – noi qui faremo la nostra parte anche con il vostro aiuto”.
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FELTRE. Ieri, al centro giovani del Comune di Feltre, si è svolto il primo “Peer day” organizzato dal Servizio di Educazione e Promozione alla Salute (SEPS) del distretto di Feltre.
La peer education è un modello di intervento che prevede ed organizza il naturale passaggio di informazioni tra ragazzi che nel distretto di Feltre viene usato ormai da 6 anni per l’educazione alla salute tra gli adolescenti. Con questo modello educativo, ritenuto tra i più efficaci in letteratura, vengono trasmesse non solo conoscenze per la tutela e la promozione della salute, ma anche competenze trasversali alla vita quotidiana (comunicazione efficace, pensiero critico e creativo, efficacia personale e collettiva, problem solving, empatia) con il fine ultimo di permettere ai ragazzi di non essere solo “peer sanitari” ma peer educator per la vita, così da poter essere attivamente partecipi nella società: “una volta peer, Sempre peer”.
Nell’anno scolastico 2016/2017 sono stati formati oltre 100 ragazzi provenienti da tutte le scuole superiori del feltrino che ieri hanno partecipato alla giornata di rendiconto e festa, coinvolgendo anche i loro compagni. A questi si sono aggiunti alcuni ragazzi arrivati perfino da Falcade e Treviso, incuriositi dal lavoro dei colleghi feltrini nel percorso fatto durante l’anno scolastico come promotori attivi di buone pratiche e stili di vita sani per un totale di quasi 200 ragazzi.
Ad inizio anno scolastico, il SEPS è andato nelle scuole per reclutare i ragazzi che, volontariamente, hanno dedicato pomeriggi al di fuori dell’orario scolastico per la formazione sul tema della salute. Sono stati formati dagli operatori dei servizi: SerD, Consultorio , Servizio di Dietetica, Educazione alla salute, l’associazione Belluno Donna, Vigili Urbani e del Pronto soccorso di Feltre. Le tematiche affrontate per gruppo sono state: alcool e guida, violenza di genere, cibo ed emozioni, dipendenze, malattie a trasmissione sessuale.
I giovani peer hanno poi trasferito ai compagni i contenuti con diversi linguaggi: video, presentazioni, prove pratiche.
Dopo un buffet a cura dell’Enaip i ragazzi si sono confrontati e hanno condiviso le proprie esperienze. Oggi ciascun gruppo ha presentato agli altri gruppi, agli insegnati, ai presidi e ai referenti alla salute che hanno avuto un ruolo prezioso all’interno delle scuole, e come tramite tra servizi ulss, insegnati e ragazzi. La giornata si è conclusa con merenda e musica realizzata dai ragazzi stessi, in una festa dove talento, competenze ed entusiasmo si sono messe volontariamente al servizio della salute.
Oggi , sempre al centro giovani, sarà invece la volta degli insegnati con il “Barcamp”. Il Barcamp è una “nonconferenza “ per la condivisione dei progetti di promozione alla salute realizzati nelle scuole.
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A LONGARONE NASCE DOLOMITI SNOW Dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi appuntamento con la Fiera dedicata agli sport invernali e al turismo nelle Dolomiti pensata e organizzata dall’azienda bellunese “I Buoni Motivi”. In programma esposizioni ed eventi ma anche workshop e convegni per pensare il futuro dello sport e del turismo in montagna. A cominciare dai Campionati Mondiali di Sci alpino Cortina 2021. Tutti gli aggiornamenti sul sito www.dolomitisnow.it. Longarone (Belluno), 19 maggio 2017 – Il panorama degli sport invernali e del turismo legato alla montagna si arricchisce di una nuova opportunità. Si chiama “Dolomiti Snow”, fiera che andrà in scena a Longarone (Belluno) dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi a cura dell’azienda bellunese “I Buoni Motivi”, in sinergia con Longarone Fiere e con il patrocinio di Fisi (Federazione italiana sport invernali) e Fondazione Cortina 2021. “Dolomiti Snow” è una manifestazione pensata per offrire stimoli, confronto e spunti di riflessione a tutti i protagonisti del mondo della montagna, agli appassionati e al grande pubblico. Lo straordinario palcoscenico naturale delle Dolomiti, riconosciuto a livello mondiale, ospita un nuovo appuntamento per le aziende che vogliono crescere ed evolversi nel settore e per ogni singolo visitatore che vuole vivere un evento coinvolgente. A “Dolomiti Snow” saranno presenti i principali brand dell’abbigliamento e dell’attrezzatura sportiva, i comprensori sciistici, i tour operator, le strutture ricettive. Ci sarà spazio anche per eventi e workshop. Sarà presente in maniera importante anche la Federazione italiana sport invernali. «Abbiamo dato subito il nostro convinto sostegno all’ iniziativa» afferma il presidente Flavio Roda «perché siamo convinti che una fiera come quella di Longarone possa essere importante per contribuire a far sviluppare il legame tra sport della neve e territorio montano, sia per quanto riguarda gli aspetti prettamente sportivi sia relativamente alle implicazioni economiche. Al contempo, Dolomiti Snow sarà importante come cassa di risonanza per Cortina 2021». “Dolomiti Snow” è stata presentata nei giorni scorsi anche al ministro dello sport, Luca Lotti. «L’evento di Longarone sarà la terza fiera del settore in Italia e non possiamo che accoglierla con favore» ha affermato il ministro. «La montagna è un ambito che va potenziato perché è una risorsa immensa sia per quanto riguarda l’evento ma anche relativamente all’estate». Il presidente di Longarone Fiere, Giorgio Balzan, conferma l’importanza di questo nuovo appuntamento: «È un piacere per noi mettere a disposizione il quartiere fieristico e garantire il nostro supporto logistico per la realizzazione di “Dolomiti Snow”» spiega Balzan. «È un evento che rappresenta un nuovo e importante tassello per la promozione e per lo sviluppo del territorio e del turismo sportivo, in vista dell’appuntamento con i Campionati del mondo di sci alpino. Ringraziamo I Buoni Motivi per l’intuizione e per l’impegno che stanno dimostrando nell’ organizzazione di questo evento fieristico». «Mi piace pensare a “Dolomiti Snow” come a un contenitore ma, soprattutto, come a un motore che faccia incontrare aziende e persone e che metta in movimento idee per progettare il futuro, a cominciare, ad esempio, da un evento di rilevanza assoluta come Cortina 2021» afferma Mauro Topinelli, amministratore delegato dei “Buoni Motivi”. «Si tratta di una sfida che abbiamo intrapreso da alcuni mesi e alla quale stiamo lavorando con grande intensità. Gli apprezzamenti e il sostegno che abbiamo raccolto in merito a questa iniziativa ci spronano a dare il meglio». «“Dolomiti Snow” è un vero e proprio cammino formativo in preparazione a Cortina 2021 per consolidare l’offerta turistico-commerciale e sportiva di un territorio meraviglioso» aggiunge la project manager della manifestazione, Jamaica Samaria. «Longarone Fiere ospiterà padiglioni espositivi che saranno integrati con un’area esterna dimostrativa. Saranno proposti eventi paralleli finalizzati a stimolare la partecipazione di un pubblico ampio e diversificato».
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BELLUNO_ 11 NAZIONI ALLA FESTA DEI POPOLI Domani torna puntuale l’iniziativa «Festa dei popoli» al teatro comunale di Belluno. Dalle 14.30 alle 17 saliranno sul palco vari gruppi provenienti dai diversi continenti. Secondo l’ordine di apparizione, si esibiranno rappresentanti provenienti da: Ucraina (canto dal vivo e ballo), Repubblica Dominicana (mix di balli e danza «baciata»), mondo arabo (coro di bambini con filmati), Filippine (balli con musica), Camerun (canto e sfilata di moda), Ecuador (balli con musica), Romania e Moldavia (balli con sottofondo musicale), Nigeria (canti dal vivo), Venezuela (canti dal vivo), Senegal (canti e percussioni con i tamburi). Apriranno lo spettacolo alcuni bambini bellunesi, con un canto accompagnato da musica. Presentatori saranno per l’edizione 2017 don Ezio Del Favero e Manuela De Toffol, insegnante di Limana. Alla fine della manifestazione sarà offerto ai presenti un momento conviviale, preparato dai vari gruppi. La Giornata della festa è preceduta dall’iniziativa «Il gusto dell’altro», organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Belluno, con manifestazioni varie in piazza dal 12 al 21 maggio, che ha visto protagonisti i vari gruppi d’immigrati residenti nel bellunese.
Da oltre dieci anni a Belluno si celebra la festa dei popoli, promossa dalla Associazione “PopolInsieme” in collaborazione con tante associazioni attente a favorire il dialogo e l’integrazione e l’accoglienza reciproca fra i tanti gruppi d’immigrati, provenienti dai cinque continenti, e i cittadini bellunesi, che devono fare i conti con l’invecchiamento e la denatalità. «Il nome “PopolInsieme” – commenta il delegato diocesano per le migrazioni monsignor Umberto Antoniol – ci propone un cammino di vivere insieme, di incontrarci, accettandoci nella diversità di lingua, cultura, nazionalità. Lo scopo della Festa è l’incontro, non lo “scontro”. E il successo delle edizioni precedenti della Festa ha incoraggiato gli organizzatori a continuare sulla strada intrapresa oltre dieci anni fa, e di portare chi vi partecipa a “gustare” la bellezza dell’incontro con il “diverso” attraverso la musica, il canto, la danza, la gastronomia.
«Non solo in Italia – prosegue monsignor Antoniol – ma anche in tanti Stati europei si fomenta la paura dell’invasione degli stranieri. Sta aumentando l’allergia per il…”diverso”, che viene visto come un “nemico” da cui difenderci e contro il quale armarci. In Italia la presenza degli stranieri è pari all’8% della popolazione residente. Certamente abbiamo ancora molti passi da fare sulla strada dell’accoglienza. Le difficoltà da superare sono ancora molte. Se poi nel movimento dell’immigrazione s’intromettono le mafie e gli sfruttatori, che speculano su coloro che arrivano da noi pensando di trovare pace, sicurezza e un avvenire, diventa spesso difficile regolamentare il flusso dei migranti».
Tornando all’appuntamento di domenica, la Festa dei popoli, nel suo piccolo, «vuole dare un messaggio positivo e di speranza. Domenica 21 maggio pomeriggio, dalle ore 14,30 al Teatro Comunale di Belluno, viene offerta un’occasione preziosa per stare insieme, gustare l’incontro con tante persone, che con la loro diversità ci fanno apprezzare la ricchezza di umanità presente in ogni popolo. Non è una semplice passerella, né una “parata” dove si esibisce la propria superiorità sugli altri, ma un’occasione d’incontro fraterno, fatto di condivisione e di stima reciproca. Ben venga questa Festa, perché è in gioco il futuro della nostra società, che non sarà veramente in pace con se stessa se non saprà assumere e valorizzare la pluralità. Siamo tutti sulla stessa barca del Pianeta Terra e dobbiamo imparare a vivere insieme, senza farci del male. Tutti abbiamo bisogno di tutti».
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AGORDO Piano Pluriennale di Sviluppo Socio-Economico – Proroga. dal GR PRINCIPALE delle 12.30 l’intervento del presidente FABIO LUCHETTA
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QUESTA SERA A SEDICO I TAZENDA intervista al chitarrista GINO MARIELLI
SPORT
CALCIO E VOLLEY
CAMPIONATO AGORDINO DI CALCIO: SI PARTE!
Tutto è pronto per l’esordio sui campi e le squadre hanno iniziato la preparazione atletica da parecchie settimane. Il Cencenighe ha salutato Eddy Fontanive, che quest’anno si dedicherà alla famiglia, gli subentra il veterano Luca Groppa. Il Taibon è guidato ancora da Romano Costantini ed ha aggiunto qualche giocatore giovane alla rosa, tra questi Patrick Appamea già del Rivamonte. Andrea Da Campo lascia la guida del Voltago per trasferirsi a La Valle, squadra privata di Federico Fossen trasferitosi all’Agordo2009. Il Voltago, che oggi festeggia i 30 anni di attività (alle 18.15 la festa al Renzo Da Campo), ha scelto Cristian De Zaiacomo come allenatore. Marco Lorenzi rimane al timone del Le Ville e il Gosaldo da fiducia alla famiglia Masoch. Sergio Da Tos è il riconfermato allenatore nel giovanissimo Alleghe. Il Fodom rimane squadra dalle mille incognite e il Canale cercherà di fare meglio dello scorso anno.La prima giornata: oggi alle 19 Taibon-Frassenè, domani alle 15 Gosaldo-Agordo2009, alle 16 Atl.Caviola-La Valle, Voltago-Cencenighe, Alleghe-Le Ville, Fodom-Vallada e Canale-Rivamonte. Radio Più seguirà la manifestazione con tre appuntamenti settimanali: la domenica “Ottantesimo minuto la diretta” alle 16 e la sintesi delle partite alle 20.10, Il lunedi, alle 20.30, l’approfondimento con “Campionato Agordino Show”.
L’INTERVISTA A ROBERTO FONTANIVE
ALLENATORE CAPRILE CAMPIONE