GIORNALE RADIOPIU. 22 MARZO 2017 DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
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DA LUNEDI A VENERDI SU RADIO PIU: SPECIALE ADMO alle 9 del mattino (replica 18) Radio Più mette in onda un ciclo di trasmissioni in 7 puntate sul tema della donazione di midollo osseo.
Si alterneranno ai microfoni Anna, Thomas, Paolo, Luigi, Fulvio, Loris cioè 6 agordini donatori di midollo osseo. Racconteranno la loro esperienza con lo scopo di sensibilizzare alla tipizzazione. Il dottor Graziano Pianezze che a inizio anni 90 fu primo testimone della tipizzazione a Belluno racconterà la sua esperienza tra donatori e riceventi, ma anche di quanto fatto con l’associazione Nuovi Traguardi.Le voci dall’Admo di Benvenuto Pol, presidente provinciale e Andreina Costa responsabile per l’Agordino. Stefano ha deciso di raccontare la sua di esperienza. Stefano era un donatore di sangue, un uomo forte con tre figli. Una vita normale, il giorno prima con amici in mountain bike, il giorno dopo una donazione del sangue e successive analisi messo davanti ad una diagnosi impietosa: leucemia. Un mondo che crolla, la paura dell’affrontare un dramma ma anche la speranza, di cura e di guarigione. Giorni terribili tra provette, ospedali, tanti amici anche quelli che non ci sono più. Stefano racconterà il calvario di una malattia da quella telefonata quando la vita procedeva serena, al giorno in cui uno sconosciuto donatore tedesco gli ha permesso di guarire, riprendere una vita normale, vedere crescere i suoi tre figli tra l’amore dei genitori e della sorella.
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LA METEO.
Mercoledi 22 Tempo atteso: Il tempo peggiorerà lievemente per risultare debolmente perturbato con cielo coperto, associato a precipitazioni. Clima uggioso con debole escursione termica giornaliera a tutte le quote. Giovedi 23 Tempo atteso: Il tempo sarà ancora uggioso, ma la nuvolosità sarà meno compatta rispetto a mercoledì, lasciando spazio a qualche tratto di sole, anche su certi settori le nubi basse potrebbero imperversare, anche il rischio di precipitazioni sarà minore, eccetto sulle prealpi occidentali. Clima uggioso con debole escursione termica diurna.
Venerdi 24 Al mattino la nuvolosità stratiforme predominerà, anche se con qualche tratto di sole velato, specie sulle Dolomiti ed in quota. Al pomeriggio le velature lasceranno filtrare il sole quasi ovunque, eccetto qualche settore, dove le nubi basse potrebbero persistere. Sabato 25T empo da soleggiato a parzialmente soleggiato per transito di sottili velature. Temperature minime in calo e massime in leggero aumento. Venti deboli da Sud-Ovest in quota. Previsore: R.L.Th.
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DAL LUNEDI AL SABATO SU RADIO PIU “LA RASSEGNA STAMPA”, dal 25 giugno 1983, di Mirko Mezzacasa
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DAI GIORNALI RADIO 9.30,12.30,14.30,16.30,18.30, E DALLA REPLICA DELLA MEZZANOTTE.
CRONACA, NOTIZIARIO DELLE 9.30
RUBA LE DIVISE DEL SAN GIORGIO: PRESO!
CANI UCCISI E INTIMIDAZIONI A FELTRE
AGORDO Se è vero che la direzione strategica dell’Ulss1 punta a potenziare l’Ortopedia dell’ospedale di Agordo è anche vero che il punto di partenza è ottimale, il nuovo primario nominato ieri dal direttore generale vanta un curriculum di tutto rispetto al Codivilla Putti di Cortina e ha al suo attivo una casistica chirurgica e artroscopia, in particolare del ginocchio, corposa e complessa. “La nomina del dottor Botto in tempi assai celeri – dice il direttore Adriano Rasi Caldogno – è un altro passo nella valorizzazione dell’ospedale di vallata e siamo certi che la sua professionalità sarà un fattore di sicura attrazione”. E’ dunque il dottor Federico Botto il nuovo primario del reparto di Ortopedia e Traumatologia all’ospedale di Agordo, l’incari co ha una durata quinquiennale. Il gruppo di lavoro sanità appresa la notizia della nomina lo ha definito un ottimo risultato. “C’è stato – dicono i sindaci – il rispetto dei tempi. Grazie al dottor Maffei che in questi mesi ha ricoperto il ruolo di “facente funzioni” in attesa di questa nomina. Ora siamo fiduciosi che con l’insediamento del primario di ortopedia, in aggiunta al primario di anestesia, l’attività del reparto possa stabilizzarsi su volumi maggiori”. Con l’occasione gli amministratori si presentano rivolgendo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro al nuovo medico. “Inoltre – aggiungono – ribadiamo la necessità che il nuovo primario abbia modo e tempo di valutare la potenzialità di ortopedia a bocce ferme, sia in relazione alle altre specialità già esistenti oppure da inserire in futuro in vista di una riorganizzazione strategica della struttura”. Intanto il dialogo con la direzione strategia continua. “Resta in sospeso – conclude Silvia Tormen a nome del gruppo sanità – il protocollo per il funzionamento del reparto abbozzato dal precedente dirigente”. Se questo è il futuro il presente è l’ultima delibera del direttore generale con il nuovo incarico: il dottor Federico Botto è nato a Ferrara il 28 ottobre 1960, laureato in Medicina e Chirurgia dal 1989 in provincia di Belluno, prima presso la seconda Divisione Ortopedica al Putti di Cortina, dal 1999 al 2003 presso L’Ortopedia di Belluno. Dopo una parentesi nel padovano nel 2010 e fino al nuovo incarico ha diretto l’ Ortopedia dell’Istituto Codivilla – Putti.
AGORDO, CONTRATTAZIONE NELLA NUOVA AZIENDA SANITARIA ASCA, LE CONTRARIETA’ DELLA FP CGIL “Come sindacalista e agordino sono preoccupato, la vallata perderà importanti professionalità”. La pessimistica previsione è di Andrea Fiocco della Fp Cgil che sta seguendo la vicenda del personale ex Ulss1 chiamato a decidere del suo futuro con il passaggio all’azienda consortile Asca. “Stamane ho fermato una ragazza che stava andando verso Luxottica per presentare domanda di assunzione. L’idea che qualcuno stia pensando di andare a lavorare in Luxottica p
er noi è inaccettabile, non possiamo permetterci di perdere professionalità con esperienze importanti acquisite, una sconfitta per tutti. Asca e Cgil hanno deciso di procedere per strade separate in merito all’assunzione del personale (90 dipendenti di cui 50 a tempo indeterminato), l’azienda con Mariachiara Santin al personale a tempo determinato propone una selezione cui aderire in 2 settimane con contratto Uneba rinforzato, Andrea Fiocco della Fp Cgil dall’altra alza la guardia e rimpolpa le critiche. “Dopo 4 anni di incertezza, al personale viene imposto di prendere una decisione entro 10 giorni se stare con Ulss o Asca, in trattativa si era parlato di un anno. Per i contratti a tempo determinato preoccupano i tempi ristretti e la selezione è una formalità, visto che i dipendenti sono già noti alla direzione e poi si aggiungono gli inutili corsi di formazione indetti da qualcuno solo per fare qualche tessera in più”.
La Cgil dopo aver abbandonato il tavolo (colposamente secondo i colleghi delle altre confederazioni) vorrebbe tornare a ragionare con Asca. “Ecco le nostre proposte – dice Fiocco – un anno di tempo ai lavoratori a tempo indeterminato per effettuare la scelta se essere riassorbiti dall’Ulss o transitare in Asca mantenendo contratto attuale e cassa pensione e che l’opportunità di scelta sia offerta a tutte le figure professionali. Per i lavoratori a tempo determinato chiediamo l’applicazione di un contratto nazionale, magari partendo dalla sanità privata, per rendere rassicurante l’offerta economica, con la garanzia di assumerli tutti”.
MOBILITAZIONE DELLA PROVINCIA, NOTA CONGIUNTA DI CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI, APPIA CNA, CONFARTIGIANATO IMPRESE BELLUNO, CONFCOMMERCIO BELLUNOChe un territorio, storicamente virtuoso, sia costretto a mobilitarsi e a manifestare per chiedere al governo nazionale le risorse necessarie per garantire servizi essenziali come la manutenzione delle strade e delle scuole è di per sé un segnale inequivocabile del mal funzionamento del sistema-Paese. Se poi consideriamo che i bellunesi “regalano” alle casse dello Stato più di ottocento milioni all’anno di tasse (a fronte dei 28 richiesti da Palazzo Piloni!), ciò diventa ancora più inaccettabile. A tanto ammonta, infatti, il così detto residuo fiscale, ovvero la differenza tra le entrate complessive regionalizzate (fiscali e contributive) e le spese complessive regionalizzate (al netto di quelle per interessi) delle amministrazioni pubbliche. Da questo punto di vista, tutte le Regioni del Nord a statuto ordinario presentano un saldo positivo. Ovvero versano molto di più di quanto ricevono: il saldo del Veneto ammonta a circa 18,2 miliardi di euro, che si traduce in 3.733 euro conferiti da ciascun residente. Bellunesi compresi, ovviamente. Anche per questo condividiamo, nella sostanza, la mobilitazione promossa dall’amministrazione provinciale: è in gioco la dignità e la sopravvivenza di un territorio, quello bellunese, che da anni contribuisce significativamente alle finanze dello Stato. Adesso pretendiamo che quello stesso Stato abbandoni la logica perversa dei tagli lineari agli enti locali e garantisca a Belluno risorse adeguate e certe per l’erogazione dei servizi. Non possiamo, tuttavia, limitarci alla protesta e alla gestione dell’emergenze. Le sfide che abbiamo di fronte sono difficili e vanno affrontate con serietà, lungimiranza, pragmatismo e visione. Ai nostri rappresentanti politici di tutti i livelli chiediamo, perciò, un impegno comune e trasversale su alcuni obiettivi concreti e realizzabili a favore dello sviluppo economico della provincia, sull’esempio di quanto è stato fatto con il progetto del digital innovation hub di Feltre, per il quale c’è stata una condivisione di intenti, azioni e risorse tra pubblico e privato. Un modo di agire, questo, che dovrebbe essere esteso anche ad altri ambiti altrettanto strategici. Pensiamo all’agenzia di marketing territoriale per attrarre turisti, capitali e cervelli, al potenziamento infrastrutturale della provincia, iniziando dal progetto di rilancio della ferrovia. Vogliamo, con le risorse umane ed economiche della Camera di Commercio di Treviso e Belluno semplificare la vita delle imprese e intraprendere azioni verso la continuità d’impresa, pensando soprattutto ai giovani: perché possano avere un futuro nel nostro territorio. La collaborazione tra pubblico e privato, poi, potrebbe essere se addirittura formalizzata in un nuovo modello di governance che abbia come obiettivo fondamentale lo sviluppo locale, inclusivo e sostenibile.CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI, APPIA CNA, CONFARTIGAINATO IMPRESE BELLUNO, CONFCOMMERCIO BELLUNO
BELLUNO QUESTURA Il Network Europeo delle Polizie Stradali “TISPOL” ha programmato nel periodo dal 13 al 19 marzo 2017 l’effettuazione della campagna europea congiunta denominata “Seatbelt” (Cinture di Sicurezza). TISPOL è una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata nel 1996 sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale aderiscono 29 Paesi europei tra cui tutti gli Stati Membri oltre alla Svizzera e Norvegia, con la Serbia come osservatore. L’Organizzazione intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2011 – 2020, attraverso, operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutta Europa all’interno di specifiche aree strategiche. L’Obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo TISPOL. Lo scopo della campagna “Seatbelt” (Cinture di Sicurezza), programmata nel periodo dal 13 al 19 marzo, è stato verificare efficacemente, su tutte le arterie europee di grande viabilità, il rispetto del corretto utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta, anche con particolare riguardo ai seggiolini per bambini, da parte di conducenti e occupanti di veicoli a motore, sicché si sviluppi la coscienza e la consapevolezza che nello stesso momento tutte le Forze di Polizia Stradale dell’Unione stanno operando con le medesime modalità, strumenti omogenei e un obiettivo comune. Per l’intera settimana, il corretto utilizzo delle cinture di sicurezza e degli altri sistemi di ritenuta è stato costantemente monitorato in tutta Europa. Il Compartimento Polizia Stradale per il Trentino Alto Adige e Belluno nell’ambito delle attività previste sull’intero territorio nazionale, ha predisposto e coordinato l’effettuazione sulle ventiquattrore, di mirati controlli, in particolar modo sulle arterie autostradali e di grande comunicazione nazionale impiegando tutte le risorse disponibili tratte dai Reparti operanti nelle provincie di propria competenza. In particolare la Sezione Polstrada di Belluno, nel periodo indicato, disponendo di 35 pattuglie ha controllato 450 veicoli elevando un totale di 18 contravvenzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza (art. 172 C di S).
ZAIA A CONFINDUSTRIA VENETO: “REFERENDUM SULL’AUTONOMIA È LA GRANDE OPPORTUNITÀ PER RIFORMARE DAL BASSO IL NOSTRO PAESE”
“È ormai dimostrato che le tanto attese riforme di cui questo Paese si dice abbia bisogno, lo Stato, dall’alto, non è in grado di farle. Pertanto, come la Corte Costituzionale ha capito, legittimando pienamente la nostra legge regionale, non possono che venire dal basso e la Regione del Veneto romperà questa situazione di stallo celebrando il referendum sull’autonomia che aprirà una nuova fase storica all’insegna di quel federalismo che continua a essere un traguardo irrinunciabile”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenendo a Mestre al Consiglio di Presidenza di Confindustria Veneto, dove ha parlato principalmente di autonomia regionale e relativo referendum, ma anche di Pedemontana Veneta e di Pfas. “Il 2017 è l’anno della celebrazione del referendum – ha precisato Zaia – e il 2018 sarà quello della trattativa con lo Stato in base all’articolo 116 della Costituzione. Chi afferma che la trattativa avrebbe dovuto precedere il referendum non ha capito che la sentenza della Consulta, che afferma come il referendum debba essere “esterno” alla trattativa, priverebbe la nostra Regione di una forza contrattuale determinante. Purché, sia chiaro, i veneti vadano a votare. Poi votino pure quello che vogliono, ma se non supereremo molto abbondantemente il 50 per cento degli aventi diritto, che pure è il quorum da superare, sarebbe un’occasione politica mancata”. “Nonostante i nostri tentativi di convincere il Governo – ha aggiunto il Governatore – l’election-day è definitivamente tramontato e la consultazione popolare si terrà quindi o prima dell’estate o nel prossimo autunno. Poi, forti, mi auguro, di un consenso plebiscitario, andremo a trattare con il Governo l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 116 della Costituzione e cioè il trasferimento di tutte le competenze previste, le stesse in sostanza che oggi sono in capo a Trento e a Bolzano. Ecco perché è tutt’altro che irrealistico ambire a quel modello di autonomia”. “È il referendum dei veneti, non dei partiti o di Zaia – ha concluso il Governatore – e sarà di riferimento a livello nazionale per altre Regioni. Se fosse una iniziativa di parte avrebbe poche possibilità di successo, noi invece vogliamo giocarci fino in fondo questa occasione di far vincere il federalismo e di accantonare quel centralismo che tante ingiustizie e tanti danni sta ancora causando. E sarà bene che centrodestra e centrosinistra contemplino con evidenza questa richiesta di autonomia nei loro programmi di governo. Io non guarderò in faccia a nessuno!”
PROFUGHI, D’INCÀ (M5S): “LA CHIUSURA DEGLI HUB DEVE ESSERE STRETTAMENTE LEGATA E DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALL’ACCOGLIENZA DIFFUSA” “L’annosa problematica dei profughi deve essere affrontata con urgenza e al contempo non deve essere strumentalizzata: la richiesta dei manifestanti di Bagnoli sulla chiusura degli hub è assolutamente legittima ma essa deve essere direttamente proporzionale alla disponibilità all’accoglienza diffusa da parte dei sindaci” dichiara il deputato bellunese Federico D’Incà. Secondo il parlamentare è “fondamentale seguire una progettualità di accoglienza diffusa affinché i profughi possano essere inseriti in percorsi di accoglienza e di integrazione: altrimenti si rischia che tutte queste persone, ammassate in grandi centri, non abbiano nessuna prospettiva e siano facilmente ricettacolo di comportamenti deviati. L’accoglienza diffusa è dunque una risposta concreta per far sì che tali comportamenti -come le molestie alle dipendenti di Bagnoli e il caso di prostituzione a San Siro- vengano meno.” “Non dobbiamo poi dimenticarci che in molti sono pronti a lucrare sulla gestione di questi centri e che ci sono soggetti spregiudicati che farebbero di tutto per aggiudicarsi i bandi al massimo ribasso come per la gestione dei centri di San Siro di Bagnoli. E le mafie non stanno a guardare, il rischio di una mafia capitale tutta veneta è dietro l’angolo” prosegue il parlamentare pentastellato. “Da sempre il M5S si batte contro “Dublino III”; la tratta degli esseri umani deve essere combattuta con forza ed è fondamentale una più efficace azione nei confronti dei Paesi di origine e di transito. Le procedure di rimpatrio degli non aventi diritto all’asilo devono essere assolutamente velocizzate e, al contempo, deve essere incrementato l’organico delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Solo gli aventi diritto è giusto che siano accolti” ribadisce il deputato. “L’interrogativo che si pone è quello di continuare a gestire i profughi in grandi centri oppure scegliere di abbracciare pratiche di accoglienza diffusa; la risposta ce la possono fornire i sindaci con una visione di lungo periodo e senza la necessità di ricalcare facili posizioni politiche alla Salvini con l’unico obiettivo di racimolare qualche voto in vista delle prossime campagne elettorali” conclude D’Incà.
AGORDO Fisco, contributi e sicurezza sul lavoro: incontri territoriali organizzati da Confcommercio Belluno Con l’incontro che si terrà ad Agordo domani sera alle ore 20.30 presso la Biblioteca, prende il via un importante tour di incontri su tutto il territorio provinciale organizzato da Confcommercio Belluno in collaborazione con Ascom Servizi Belluno e Fidi Impresa & Turismo Veneto. Oggetto delle relazioni saranno temi e novità molto importanti per le imprese del commercio, del turismo, dei servizi nonché per professionisti e lavoratori autonomi.
La legge di bilancio 2017, gli indicatori di affidabilità ed il rapporto con l’Agenzia delle Entrate, i contributi a regia dei GAL bellunesi e le novità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro: questi i temi oggetto di approfondimento in occasione di vari incontri che si terranno ad Agordo, Pieve di Cadore, Feltre, Auronzo di Cadore, Belluno e Lamon. Confcommercio Belluno, nel caso si manifestasse l’esigenza di organizzare ulteriori incontri su altre zone della Provincia, non mancherà di integrare il calendario con ulteriori appuntamenti.
BELLUNO, PREFETTURA Con riferimento a quanto riportato da alcuni organi di informazione in merito al tentativo obbligatorio di conciliazione tenutosi presso questa Prefettura nell’ambito della vertenza sindacale relativa al futuro del Codivilla Putti, si precisa che la Regione e la ULSS n. 1 Dolomiti non sono stati invitati a partecipare all’incontro, in quanto non direttamente interessati. Infatti, le legge 146 del 1990 sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali prevede che la procedura di conciliazione, obbligatoria prima della proclamazione dello sciopero, debba svolgersi con la partecipazione del datore di lavoro e dell’organizzazione sindacale che ne abbia fatto richiesta.
BELLUNO_ACQUA_CONCORSO Parte il primo concorso fotografico promosso da Viveracqua, il consorzio dei gestori idrici pubblici veneti Acqua, fonte di vita, bene esauribile, di tutti, preziosa, fresca, di rubinetto, da bere, pura: ogni giorno abbiamo questo e molto altro, ma non sempre ne siamo consapevoli. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo, Viveracqua, il consorzio dei gestori pubblici veneti del servizio idrico di cui fa parte anche Bim Gsp, lancia il primo concorso fotografico dedicato all’acqua, aperto a tutti i residenti in Veneto. «Acqua Protagonista è il tema prescelto dai 14 gestori aderenti al consorzio» spiega Fabio Trolese, presidente di Viveracqua. «L’obiettivo dell’iniziativa è dare attenzione e visibilità alla risorsa idrica, compagna silenziosa nella vita di tutti i giorni, spesso data per scontata. Ogni anno in Veneto vengono erogati oltre 300 milioni di metri cubi d’acqua: la stessa quantità, una volta utilizzata, viene depurata e resa pulita per la restituzione in natura. Oltre 5 mila impianti, 60 mila km di condotte e 200 milioni di euro di lavori fanno si che ciò avvenga con la necessaria continuità». E prosegue: «La stagione in corso, con valori negativi quanto ad accumuli di neve, precipitazioni e disponibilità idrica globale, ci fa capire quanto l’acqua sia protagonista anche quando manca» spiega Trolese «I cambiamenti climatici in atto ormai da tempo evidenziano come anche i territori con maggiore disponibilità possano risentire di periodi impegnativi e siccitosi. Sta a noi, quindi, insieme ai cittadini preservare la risorsa, lavorandoci in maniera efficiente e sensibilizzando nel buon uso di questo bene prezioso ed esauribile».La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i cittadini maggiorenni residenti nella regione, fotografi amatoriali o di professione. Le foto, accompagnate dalla scheda di partecipazione al concorso, dovranno essere inviate entro il 30 aprile 2017 via e-mail all’indirizzo concorso@viveracqua.it <mailto:concorso@viveracqua.it>. Sono previsti premi in denaro.
«Il concorso fotografico #acquaprotagonista è una proposta lanciata da Viveracqua con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i cittadini» dichiara Trolese. «Grazie al talento per la fotografia degli utenti veneti che vorranno partecipare a questo concorso, sceglieremo le immagini che saranno utilizzate in ambito regionale per le prossime campagne di sensibilizzazione dedicate all’acqua e alla sua importanza».Il regolamento integrale del concorso e la scheda di partecipazione sono disponibili online al sito www.viveracqua.it <http://www.viveracqua.it/>
ascolta l’intervista all’ingegner FABIO TIROLESE dal gr principale 12.30
ANCHE AD AGORDO SI PRESENTA LO SPORTELLO SUAP. GIOVEDI 30 MARZO. Il Centro Studi Bellunese si propone di far conoscere lo Sportello unico informatico Suap che nell’ambito dell’ ammodernamento della Pubblica Amministrazione è una innovazione strategica fondamentale, si propone anzitutto come un rafforzamento del principio di parità tra pubblica amministrazione e cittadino, perseguito ormai da qualche anno, inteso a ridurre e quindi a semplificare l’attività istruttoria e autorizzatoria degli uffici pubblici. Il Centro Studi Bellunese con l’apporto finanziario dei Comuni tramite il loro Consorzio Bim Piave Belluno, ed in collaborazione con la Camera di Commercio ha organizzato alcuni incontri tenuti dall’Avvocato Enrico Gaz per la parte giuridica e, per la parte operativa, da funzionari esperti del Servizio Associato Suap, oltreché da tecnici di Infocamere e con gli Ordini e di Collegi Professionali del bellunese. Ad Agordo, sala Don Tamis, l’incontro si terrà nella mattinata di giovedì 30 marzo. Relatori: Barbara Tavernaro, Lucia Beati (Unione Montana Feltrina), Loretta Da Gioz (Comune di Sedico) Claudio Carbonare (Infocamere).
QUESTA SERA ALLE 19 SU RADIO PIU, SALUTE E SOCIETA’ MEDICINA
DOMANI ALLE 15.10 A RADIO PIU, SPECIALE VECIA POPA AD AGORDO
BELLUNO_ABM “Giornata europea del gelato artigianale”. L’Associazione Bellunesi nel Mondo, con il MiM Belluno e il Centro Consorzi, organizza per venerdi, con inizio alle ore 12, nella sede ABM in via Cavour 3 a Belluno, un incontro sul tema: “Gelatieri bellunesi. Una storia iniziata 150 anni fa”. Nel corso dell’evento sarà presentata una ricerca tratta da documenti d’epoca ed in particolare da articoli pubblicati negli anni ’50 dal periodico “Il Cadore”. Saranno anche illustrate le prossime iniziative del Centro Consorzi dedicate alle attività di gelateria nell’ambito dei progetti di sviluppo turistico sostenibile e di valorizzazione dei prodotti del territorio. L’iniziativa è rivolta alla promozione della “Giornata europea del gelato artigianale” in programma venerdì 24 marzo.
Rassegna Architettura Arco Alpino Inaugurata a Belluno la Mostra dei 22 migliori progetti italiani d’alta quota
Proclamati i vincitori della rassegna Architettura Arco Alpino: 246 partecipanti, 22 finalisti, 4 i vincitori ex aequo. Venerdì 17 marzo 2017 è stata inaugurata a Belluno in Piazza Duomo n. 37 presso la nuova sede dell’Ordine degli Architetti l’esposizione dei progetti finalisti della “Rassegna Architettura Arco Alpino 2016”, prima importante iniziativa dell’Associazione Architetti Arco Alpino, fondata nel 2016 dagli Ordini delle province di Cuneo, Udine, Aosta, Belluno, Bolzano, Sondrio, Torino, Trento e Verbania. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta contemporaneamente nelle nove sedi provinciali che rappresentano l’Associazione, dando particolare risalto alle 22 opere finaliste tra le 246 partecipanti. Quattro sono le architetture vincitrici, realizzate tra il 2010 e il 2016 in provincia di Bolzano e di Cuneo, selezionate dalla Giuria internazionale composta da Bernardo Bader-Austria, Sebastiano Brandolini-Italia e Quintus Miller-Svizzera. Le opere premiate privilegiano la linearità alla complessità, il ragionamento al formalismo, la qualità costruttiva all’appariscenza. Alcune di esse sono assai piccole, ma altrettanto precise. Durante la serata è stato riservato il meritato spazio alla presentazione delle migliori quattro architetture in gara della Provincia di Belluno, delle quali tre classificate nelle prime 54 posizioni:
– Recupero di un Tabià – Selva di Cadore (BL) – EXIT Architetti Associati;
– Bienenhaus #3 – Canale d’Agordo (BL) – Massimiliano Dell’Olivo Architetto;
– Casa Vacanze – Passo Sant’Antonio-Comelico Superiore (BL) – Mariachiara De Silvestro architetto e una tra le 22 opere finaliste:
– Rifugio Val Bona – Valle di Gares – Canale d’Agordo (BL) – Parcianello&Partners engineering.
Sono intervenuti all’inaugurazione l’On. Roger De Menech, il presidente dell’Ordine Architetti PPC di Belluno arch. Alessandro Sacchet e la presidente della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti arch. Francesca Bogo. La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 17.03.2017 a sabato 01.04.2017 Orario: 10:00-12:00 – 15:00-18:00 (tutti i giorni esclusa la domenica).
BELLUNO ASSEMBLEA EDICOLANTI Si svolgerà questa sera alle ore 20.15, presso le Sale di Ascom Formazione di Belluno in via Flavio Ostillio 8, un’importante riunione aperta a tutte le edicole della Provincia di Belluno. Alla presenza dei vicepresidenti Nazionali SNAG Confcommercio Andrea Innocenti e Fabio Callegher si parlerà del cambio di distribuzione locale dall’agenzia Cds Belluno all’agenzia Dis-pe di Udine, degli effetti della Direttiva Comunitaria Servizi “Bolkes/2016 ed altro ancora.
AGORDO CAI
Le giornate si allungano, i prati cominciano a crogiolarsi al tiepido sole e a rinverdire, la poca neve pian piano se ne va lasciando il posto a soldanelle e crochi che formano variopinti tappeti precursori della nuova primavera, insediatasi ufficialmente ieri.
E chi ha più voglia di fare escursionismo con le racchette da neve?
Ma quelli della Sezione Agordina, ovviamente!!
Dunque rispettando il programma eccoli pronti a pestare le ultime tracce di neve, trascorrendo in buona compagnia la prima domenica di primavera.
DOMENICA 26 MARZO ESCURSIONE AL RIFUGIO CHIGGIATO GRUPPO MARMAROLE
Il percorso si snoda su comoda carrareccia e facile sentiero, tra boschi di faggio ed abeti, incrociando spesso costruzioni di legno adibite un tempo a fienili e anche il capitello dove si fermò a pregare anche il Santo Padre Giovanni Paolo II.
Méta della prossima escursione con le racchette da neve domenica 26 marzo, sarà il Rifugio Chiggiato a 1911 m. di quota, nel Gruppo delle Marmarole.
Inserito nel Tour delle Ciaspe in Cadore, è aperto anche d’inverno e gode di un ottimo panorama sulle Marmarole, Antelao, Cimon della Foppa e Spalti di Toro. Con i suoi 1065 m di dislivello positivo ed un tempo di percorrenza di 6-7 ore, l’escursione risulta essere impegnativa.
Consigliato ma non obbligatorio, materiale di autosoccorso.
AGORDINO DA VICINO.
LADINO AGORDINO DI DAVIDE CONEDERA
intervista al sindaco “capo comun” SISTO DA ROIT
HOCKEY GHIACCIO, GIOVANILI AI PLAYOFF
UNDER 19
Da oggi è playoff per le under 19 della provincia, Il Cortina giocherà un quasi derby con il Pusteria, l’Alleghe dovrà vedersela in un derby altrettanto difficile, quello veneto con l’Asiago capolista e schiacciasassi per tutta la stagione. Playoff al meglio delle 2 partite su 3, come dire che se Alleghe e Cortina vorranno continuare verso il titolo dovranno vincere almeno una partita in trasferta. Le Civette ci credono anche perché il precedente di stagione è confortante, una vittoria per 3-1 allo stadio del ghiaccio Alvise De Toni. Una vittoria in rimonta maturata lo scorso fine settimana firmata Monferone, Martini e Soppelsa. Nell’ultima di qualificazione il Cortina ha vinto 2-1 a Caldaro con le marcature di Faloppa e Costantini. Oggi è in programma gara1 dei quarti di finale, ritorno venerdì ed eventuale bella domenica. Risultati ultima giornata: Gardena-Vipiteno 1-3, Caldaro-Cortina 1-2, Egna-Pusteria 0-4, Alleghe-Asiago 3-1, Fassa-Pergine 12-1. Classifica: Asiago 43, Gardena 40, Fassa 38, Pusteria 35, Cortina 33, Vipiteno 32, Caldaro 26, Alleghe 25, Egna 19, Pergine 13.
UNDER 16
Non ci sarà semifinale per l’Alleghe under 16, la speranza delle Civette vanificata da gara3 dei quarti ad Egna. Gli alto atesini già vincitori di gara1 (5-2), dopo la sconfitta ad Alleghe (3-2), hanno vinto la bella 4-0 con l’eliminazione della compagine di Pyri Escola. Come in gara1 nella partita decisiva l’Alleghe regge ma una sola mezz’ora, sulla rete di Obexer si spegne per poi crollare definitivamente nell’ultimo tempo con l’Egna a calare il poker mettendo sul ghiaccio tutta la determinazione che la ha portata al primo posto nelle prime due fasi della stagione nel proprio girone. La semifinale sarà squisitamente bolzanina tra Egna e Bolzano. Il plauso ai ragazzi di coach Eskola, per averci creduto fino alla fine, soprattutto per il modo in cui hanno giocato la fase finale di questo campionato.
UNDER 14
Il Pieve di Cadore è fuori dai giochi, nessuna possibilità di giocare la finale del torneo. L’Egna ha avuto la meglio nel triangolare di semifinale e domenica giocherà ad Asiago. La squadra affidata a Laurencik aveva aperto la giornata con una vittoria con l’Aosta 9-0 (3 gol Alessandro Frescura, 3 Samuele Zampieri, Michele Bridda, Marco Vettor, Fabio Dall’Acqua), con l’Egna è andata molto peggio, cadorini sconfitti 4-1 (gol di Samuele Zampieri) nonostante un inizio eccellente con la marcatura cadorina alla quale è seguito il poker alto atesino. I ragazzini del cadore non hanno demeritato, tanti gli applausi e la certezza che le fondamenta per l’hockey del Cadore sono solide.
GIOVANILI AGORDINA CALCIO
BROOMBALL BELLUNO
POCHI89 – BELLUNO 2-0
Il sogno di disputare un’altra finale e puntare a quello scudetto che a Belluno manca da un paio d’anni è definitivamente sfumato ad Egna. Ghiaccio amaro per i grifoni del Belluno Broomball che dopo una buona gara1 stavano per spiccare il volo verso la finale. A tarpargli le ali i ragazzi di Salorno che vincendo 2-0 hanno staccato il tagliando per la finalissima, il Belluno giocherà invece per il terzo posto con il Nova Levante.
A Egna il Belluno è arrivato consapevole che dopo la vittoria di Alleghe sarebbe stata comunque sofferenza.
“Eravamo convinti di potercela fare – dice Daniele Cagnati portavoce del gruppo – gli avversari sono partiti subito forte pressando alti, cercando di comandare. La nostra lentezza nell’impostare le azioni di attacco non ci ha permesso di arrivare a conclusioni degne di nota”.
Nel primo tempo il Belluno in vena di regali concede un paio di ghiotte occasioni, una carambola sotto porta rischia di passare per il classico “gollonzo”, il portiere D’Incà si salva e la difesa spazza. Larese sull’azione successiva non riesce ad alzare la palla e scavalcare il portiere a terra, poi l’episodio chiave: a un minuto dalla fine del tempo penalità dubbia fischiata al Belluno e rete dell’1-0. Il Belluno reagisce, punta decisamente al pareggio ma finisce di nuovo in doppia infeririorità e subisce il raddoppio dei Pochi.
“Non era la nostra serata – dice Daniele Cagnati – abbiamo consegnato la finale ai pocheri, alla fine ci hanno creduto di più correndo su ogni palla quindi a loro i nostri complimenti. Noi ci battiamo il petto recriminando su quei minuti di penalità, ci sono costati troppo cari, ci sono costati la finale. Ora giocheremo per il bronzo”.