SOCCORSA SCIALPINISTA IN VAL D’ARCIA
BORCA DI CADORE Ieri attorno a mezzogiorno l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto in Val d’Arcia, sul Pelmo, per un infortunio. Durante la discesa con un gruppo di amici, una scialpinista di Bologna, F.N., 40 anni, era infatti caduta e si era procurata un probabile trauma alla gamba. Atterrati nelle vicinanze, tecnico di elisoccorso, medico e infermiere hanno raggiunto la donna per prestarle le prime cure. Recuperata con il verricello, la sciatrice è stata poi accompagnata all’ospedale di Belluno.
SCIALPINISTA SI INFORTUNA IN NEVEGAL
BELLUNO Sabato a mezzogiorno il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Belluno per uno scialpinista che si era infortunato in Nevegal. Scendendo con un amico, lo sciatore – un trentaseienne di Belluno – non distante dall’arrivo della seggiovia del Col Canil aveva messo male una gamba in un solco della neve, procurandosi un probabile trauma al ginocchio. In suo aiuto sono subito intervenuti il gestore del Rifugio La Grava e personale della Federazione sicurezza piste del Nevegal che si trovavano sul posto e lo hanno accompagnato a valle fino alla jeep dei soccorritori. Trasportato alla sua auto, lo sciatore si è allontanato coi propri mezzi.
SEI MESI DI INEVITABILI DISAGI PER I PENDOLARI DEI TRENI. DA GIUGNO IL VIA AI LAVORI SULLA CONEGLIANO-BELLUNO E SULLA PONTE NELLA ALPI-BELLUNO. BUS AL POSTO DEI TRENI, DISAGI INEVITABILI.
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AGORDINO DA VICINO, OSPITE PAOLO FRENA SINDACO DI COLLE SANTA LUCIA
COLLE SANTA LUCIA Paolo Frena sindaco di Colle Santa Lucia non è alla prima esperienza perché primo cittadino del paese lo era già stato prima del quinquennio di Oscar Troi. Anche lui come tutti i colleghi di montagna si scontra tutti i giorni con le difficoltà della montagna, ma non è difficile trovare il problema prioritario.
“La preoccupazione che tormenta e di non facile soluzione – dice Frena – è il calo demografico, il nostro impegno è quello di provare a contenerlo”.
Non si salva nemmeno Colle Santa Lucia?
“Assolutamente, come tutti i Comuni della fascia più periferica. Ho sempre cercato di difendere nelle sedi istituzionali il nostro territorio, paghiamo un prezzo altissimo ma non vediamo punti di uscita. Eppure ci sono stati tanti tentativi per invitare la politica ad occuparsi del problema”.
Cosa vorrebbe evitare?
“Che i piccoli Comuni della periferia diventassero isole turistiche aperte dall’8 dicembre a Pasqua e d’estate. Non siamo vivi solo per l’attività turistica, c’è necessità di residenzialità durante l’anno”.
Cos’è l’ultima cosa che ha fatto in tema?
“Ho incontrato politici in campagna elettorale invitandogli ad appuntarsi alcuni problemi e ho controllato lo facessero. Ho messo in primo piano proprio questo problema anche facendo capire quanto spende un cittadino di Colle Santa Lucia in tempo e denaro per accedere ai servizi di cui ha diritto e necessità”.
Lei e la politica, in tanti anni altrettante le esperienze, come?
“Dalle esperienze negative si può imparare molto, emerge quotidianamente la disaffezione alla politica anche se a me è sempre piaciuto farla. Ai due giovanissimi che ho la fortuna di avere accanto in Municipio, Maurizio Troi e Carlo Agostini vicesindaco, dico sempre che tocca a loro prendere in mano la situazione con obiettivi politici a partire da quelli di inizio mandato”.
Lei a chi si è ispirato?
“Aldo Moro per me è stato molto importante, un punto fermo. A livello locale ho fatto riferimento da democristiano della sinistra (Margherita) a Luis Durnwalder ex Presidente della Provincia di Bolzano. Non sempre s’andava d’amore e d’accordo, però ho avuto grandi soddisfazioni”.
Erano i tempi dei fondi Brancher?
“Molto prima, da un accordo che volevamo raggiungere tra i tre Comuni Ladini e Bolzano per una forma di compensazione vista la nostra situazione. Egoisticamente era un interesse per la mia comunità ma in ricaduta anche su altri Comuni confinanti con problematiche simili”.
Eppure Colle oggi è in seconda fascia nell’assegnazione dei Fondi di Confine e senza l’annualità da 500 mila euro, quindi svantaggiato tra i svantaggiati.
“Nel 2005 lontano dal primo finanziamento, si parlava già di accordi con Durnwalder, si diceva che quei soldi avrebbero dovuto cambiare le sorti dei territori”
Succede?
“Ci sono difficoltà quotidiane, si spendono cifre irrisorie in lavori cantierati, rispetto alle somme a disposizione che sono oltre 400 milioni di euro. Io avevo proposto che i soldi li gestissero a Bolzano, noi dovevamo solo portare i progetti”.
Dopo il referendum di Sappada ripensa a quello per le terre ladine verso l’Alto Adige?
“Ho parlato con la nuova amministrazione di Cortina, stiamo costruendo un percorso che incarica alcune persone di seguire costantemente le questioni”.
Cosa significa Sappada in Friuli?
“Qualche cosa di importante. E’ una questione politica che non è appartenenza al partito ma: scelte”.
CAMERA – ROBERTO FICO PRESIDENTE, LA SODDISFAZIONE DI D’INCA’
ROMA Esprimo una grandissima felicità umana e personale che deriva dalla grande amicizia che mi lega a Roberto Fico. Roberto Fico sarà uno dei Presidenti della Camera che avrà la capacità di riabilitare il ruolo politico di questa grande istituzione, di renderla vicina ai cittadini, capace di essere una reale casa di vetro. Una casa trasparente, in cui l’innovazione tecnologica sarà al servizio della possibilità di partecipare in maniera democratica, da parte del cittadino, all’attività parlamentare. La Camera saprà legiferare in maniera corretta nel rispetto di tutti i cittadini, in modo che i beni comuni siano debitamente rappresentati e che i cittadini possano nuovamente affidarsi alla buona politica e fidarsi di essa. Per tutto questo sento una grande vicinanza in questo momento, e credo che Roberto saprà essere un Presidente della Camera che riuscirà a dimostrare che le istituzioni sono in questo Paese fondamentali per l’espressione, dopo il voto, del pensiero dei cittadini.
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SENATO – DARIO BOND (FORZA ITALIA): “CASELLATI SARA’ ALL’ALTEZZA DEL RUOLO DI PRESIDENTE”
ROMA “Sono molto Felice per l’elezione di Elisabetta Alberti Casellati alla Presidenza del Senato. Saprà sicuramente essere all’altezza del ruolo affidatole”: questo il commento del deputato di Forza Italia, Dario Bond, all’esito delle votazioni di questa mattina, che hanno visto la forzista veneta eletta alla seconda carica dello Stato. “Ho avuto la fortuna e il privilegio di affiancarla durante l’ultima campagna elettorale”, ricorda Bond “e in più di un’occasione ho potuto apprezzarne le grandissime doti umane”. “Elisabetta è una persona di altissimo profilo”. conclude il deputato feltrino “Avvocato, già vicepresidente del Senato e componente del Consiglio Superiore della Magistratura, oggi assume la seconda carica della Repubblica Italiana, prima donna e prima Veneta a diventare Presidente del Senato della Repubblica. Un grande in bocca al lupo e buon lavoro!”.
SEGNALARE GLI OSTACOLI, CHE DIVENTI UN OBBLIGO
BELLUNO Rendere sicuro il volo degli elicotteri e degli aerei impegnati a bassa quota per le attività di soccorso e di spegnimento degli incendi. Con questo scopo il deputato bellunese Roger De Menech ha presentato ieri, primo giorno della XVIII legislatura, un progetto di legge per rendere obbligatoria e uniforme la segnalazione degli ostacoli orizzontali e verticali che spesso causano incidenti mortali. «In Italia, a oggi, non esiste alcuna legge dello Stato che renda sistematicamente obbligatoria l’installazione di accorgimenti per aumentare la visibilità dei cavi di linee elettriche, teleferiche o impianti rilevati di altro genere, eccezion fatta per le adiacenze aeroportuali», ricorda De Menech. «Il pericolo per i voli del Soccorso alpino, delle eliambulanze e della Protezione Civile, è quotidiano e come avvenuto in più casi negli ultimi anni, si tramuta in tragedie irreparabili come quella del 2009 in cui nei pressi di Cortina sono morti quattro operatori del CNSAS di Pieve di Cadore oppure quello che nel giugno 2000 ha coinvolto un elicottero dei vigili del fuoco sui monti Lucretili (Lazio) causando la morte di cinque persone». Tralicci dell’alta tensione, cavi di teleferiche e funivie sono in molti casi irriconoscibili dai velivoli, in particolare se operano in condizioni di scarsa visibilità e le attuali disposizioni di rango amministrativo in materia di segnalazioni – palloncini, segnalazioni luminose e altro – risultano insufficienti. A peggiorare ulteriormente la situazione numerosi tralicci di supporto alle linee elettriche, elementi essenziali per consentire dall’alto una tempestiva identificazione dei cavi, vengono frequentemente dipinti di verde o di grigio, allo scopo di mitigarne l’impatto paesaggistico.
«Con questo progetto di legge», afferma De Menech, «chiediamo che vengano emanate linee guida univoche per la segnalazione degli ostacoli da parte di un’apposita commissione, nel termine di un anno». A queste disposizioni si dovranno adeguare tutti i proprietari di linee elettriche, impianti a fune ed edifici che costituiscano un ostacolo al volo. Inoltre l’Istituto Geografico Militare dovrà redigere la mappa digitale degli ostacoli orizzontali e verticali e metterla a disposizione degli enti e delle organizzazioni interessati senza alcun onere per queste ultime. Infine viene proposto il coinvolgimento delle Regioni nell’attuazione della legge.
Il Pdl fa parte delle numerose iniziative decise da De Menech a sostegno dell’attività del Soccorso Alpino, avviate fin dalla finanziaria del 2014 e che nell’ultima legge di bilancio 2018, approvata lo scorso dicembre, ha accolto un emendamento del deputato bellunese per aumentare di 1 milione di euro i fondi disponibili per il CNSAS.
AGRICOLTURA, SCARABEL AD AGRIMONT SUI BIODISTRETTI
LONGARONE Biodistretti e giovani leve: su questi due binari deve correre il futuro dell’agricoltura di montagna. Lo ha ricordato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel, intervenuto in un convegno all’Agrimont di Longarone per parlare delle prospettive del settore primario nelle zone di montagna: “C’è in ballo la legge nazionale sui biodistretti – spiega Scarabel – ma stiamo vivendo da troppo tempo una guerra tra chi fa il biologico e chi non lo fa. Non significa mettere la testa sotto la sabbia, dobbiamo solo andare oltre perché purtroppo la guerra fa sempre vittime da entrambe le parti”.
“Se le energie usate per contrastare chi non fa agricoltura biologica fossero state usate invece per promuovere e valorizzare chi lavora già sul biologico – si rammarica infatti il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – ora saremmo tutti molto più avanti in questo ambito”.
Per l’esponente M5S i biodistretti devono essere “uno strumento per creare filiere, coinvolgere Amministrazioni ed enti – avverte Scarabel – e ragionare tutti assieme per un nuovo approccio alla materia, più inclusivo. Il concetto dei biodistretti significa andare oltre il biologico come semplice marchio da vendere e per vendere, che deve invece far emergere tutte quelle realtà che pur lavorando già in modo bio non hanno un marchietto da esibire. Non voglio sminuire il marchio, assolutamente, ma credo sia più semplice certificare chi già oggi di fatto è bio per necessità come avviene quassù sulle Dolomiti”.
“Diventa quindi indispensabile – conclude il consigliere regionale, che da anni segue il comparto agricolo con una particolare attenzione per l’agricoltura di montagna – formare i giovani che vogliono entrare nel settore primario e aiutare chi vuole investire sul futuro. E da questo punto di vista é fondamentale investire nelle scuole e valorizzare, come Regione, i biodistretti e i giovani agricoltori. Solo questo può dare un futuro all’agricoltura di montagna”.
LO STUDIO SULL’EMIGRAZIONE, AL LAVORO LA STORICA FODOM
LIVINALLONGO Luciana Palla, ricercatrice di storia originaria di Livinallongo dopo aver condotto vari studi sull’Alto Agordino, le vallate dolomitiche, il Trentino, ha iniziato uno studio sull’emigrazione, in particolare dai comuni di Livinallongo, Colle S. Lucia, Rocca Pietore, ma esteso anche ai comuni limitrofi, ad esempio Selva di Cadore, Alleghe, S. Tomaso. “La ricerca si estende su tutto il novecento – spiega Luciana Palla – ma in particolare sul secondo dopoguerra, a partire dal 1945 fino ad oggi. È questo un periodo ancora poco studiato, ma molto importante per ricostruire un quadro socio-economico delle nostre vallate montane e delle loro comunità”. La base principale della ricerca è la raccolta di materiale documentario sugli emigranti: quelli che hanno fatto ritorno in patria e quelli che si sono stabiliti definitivamente all’estero. “Mi rivolgo perciò agli emigranti dell’Alto Agordino (in patria e all’estero), chiedendo loro di collaborare a questa ricerca aiutandoci a ricostruire la loro storia personale e familiare da quando sono partiti. Sarebbero molto utili fotografie soprattutto dei primi tempi del loro esodo, lettere in cui si descrive la loro esperienza, altri documenti, e sarebbe molto bello poter raccogliere la testimonianza dalla loro viva voce, ma questo forse sarà difficile per chi tuttora risiede all’estero”. Con il sostegno dell’Associazione emigranti bellunesi la storica Fodom si rivolge a chi ha voglia di dare il proprio contributo a questo progetto, con la segnalazione e possibilmente la consegna in copia di fotografie, lettere, testimonianze. La privacy sarà naturalmente tutelata e non saranno divulgati dati personali e privati. “Quello che interessa – conclude Luciana Palla – è riuscire a costruire il quadro complessivo della comunità degli emigranti grazie al contributo degli emigranti stessi”. L’ABM con il presidente Oscar De Bona e il direttore Marco Crepaz assicura tutto l’appoggio al lavoro della Palla con la convinzione che emigranti ed ex emigranti dell’Agordino non mancheranno di collaborare fornendo le notizie e il materiale richiesto. Per ogni informazione ci si può rivolgere direttamente all’Associazione Bellunesi nel Mondo, oppure direttamente a: Luciana Palla: luciana.palla@alice.it
LA SEZIONE CAI DI AGORDO ASSEGNA IL CARESTIATO A DIEGO FAVERO. RINNOVATO IL CONTRATTO DI GESTIONE PER I PROSSIMI 6 ANNI
AGORDO Sarà ancora Diego Favero a gestire il Rifugio Bruto Carestiato sotto alla Moiazza per i prossimi 6 anni, lo ha deciso la sezione agordina del Cai proprietaria del Carestiato da tempo gestito dal capo del Soccorso Alpino ad Agordo.
“Possiamo esprimere la nostra soddisfazione per la gestione di Diego Favero – dice la presidente del Cai Anna Magro – nel corso di questi anni ha dimostrato una indiscutibile capacità organizzativa; la riconferma del contratto di gestione per altri 6 anni ne è la dimostrazione”.
La struttura risulta sempre ben frequentata, sia da alpinisti che escursionisti, grazie anche alla felice posizione sul percorso dell’Alta Via n.1 e alla facile strada di accesso che garantisce una certa assiduità di passaggio e pernotto anche da parte degli escursionisti meno allenati e meno inclini ai lunghi percorsi.
“Ottima anche l’attenzione – continua la Presidente – che Diego ripone oltre che per l’organizzazione del rifugio anche per l’intero contesto adiacente con lavori sempre atti a migliorarne l’aspetto: tra i vari lavori, la scorsa estate ha finito di sistemare il bivacco invernale con un rivestimento in perline”.
La novità assoluta per il rifugio è stata la sistemazione, ad opera del gestore, di una lavatrice e un’asciugatrice a gettone ad uso dei clienti, apprezzatissima soprattutto dagli escursionisti che sono impegnati nell’Altavia e che possono comodamente lavare e asciugare i loro capi in tempi veramente brevi, ma anche da chi arriva a fare tappa in giornate uggiose. Nel corso dell’anno inoltre è stata montata la scala di sicurezza antincendio per l’uscita di emergenza dal 2° piano, restano ancora da realizzare la modifica del tratto finale dell’acquedotto, l’adeguamento del vano generatore e da risolvere un problema recente dell’impianto fotovoltaico.
MUSICA
IL NUOVO DISCO, PROGETTO MUSICALE TUTTO AGORDINO CON NICOLO’ SAVIO, MICHELE CONEDERA, FABIO DE ZAIACOMO
OGGI L’ANTEPRIMA ALLA RADIO, 9.10 16.30 20.10. DOMANI L’INTERVISTA AL GRUPPO.
AUDIO DAL GIRO DI BOA DELLE 9.00
VIDEO DALLA PAGINA FACEBOOK RADIO PIU
L U N A T I K O. SUCCESSO CON I DJ PIU, SABATO AL FERTAZZA E IERI AL BURZ
AUDIO DI MARCO GAZ
LA SEGNALAZIONE 1
CENCENIGHE questo si trova tra Cencenighe e Vallada come si evince dai tubi dell’acqua che si trovano lungo il sentiero
LA SEGNALAZIONE 2
AGORDO Panorama della ciclabile di Agordo
COMITATO DI GEMELLAGGIO, TEMPO DI BILANCI E PROGETTI
DI CLAUDIA CATTADORI
AGORDO Mercoledì 21 marzo si è riunita nella saletta della Biblioteca l’Assemblea annuale del Comitato di Gemellaggio di Agordo. La Presidente Michela Paganin ha illustrato il bilancio consuntivo del 2017 presentando le attività svolte.
Il Comitato, per far fronte al viaggio a Dolomieu tenutosi a maggio dello scorso anno, ha sostenuto importanti spese. Rimane comunque un fondo cassa che si sta cercando di far crescere con nuove iniziative. Il primo evento si terrà domenica 8 aprile con il motoraduno e la benedizione del motociclista in programma ad Agordo dove il Comitato presenterà la sua attività facendosi conoscere.Tramite la Pro Loco di Agordo si sta cercando di organizzare (forse per il prossimo autunno) una serata teatrale con la compagnia Teatro Insieme di Zugliano (Vicenza). Sono in programma altri eventi che, al momento, non sono ancora definiti nel dettaglio e verranno resi noti in seguito. Alla riunione erano presenti gli amici ma anche importanti associazioni Agordine e non solo (Circolo AUSER El Broi, Associazione Bellunesi nel Mondo, Confraternita Enogastronomica di Agordo, Alpini) che hanno dato un importante aiuto al Comitato in questi anni. Sonostati rinnovati i tesseramenti per il 2018.
Il Comitato ringrazia tutti i soci e le associazioni che continuano a credere nelle attività di Gemellaggio e si augura di avere nuove adesioni. Chi fosse interessato o volesse maggiori informazioni sulle iniziative portate avanti dal Comitato di Gemellaggio può mandare una email all’indirizzo cgemellaggio.agordo@libero.it.
LA MOSTRA AD AGORDO SULLE MASCHERE LIGNEE
AGORDO E’ stata inaugurata sabato ad Agordo, presso la biblioteca, un’interessante mostra dedicata alle maschere lignee della tradizione dolomitica con particolare rilievo per quelle agordine. Un evneto che nasce dalla collaborazione e sinergia del Circolo Culturale Agordino, della Biblioteca Civica e dell’Associazione culturale l’Arca dei volti che ha come presidente lo scultore Beppino Lorenzet.
IL RAGAZZO PIU’ VELOCE, LA PRESTAZIONE DELLA MEDIA ROCCA
FELTRE E’ Giorvis Gonzales Perez della terza F della scuola media “Rocca”, il “Ragazzo più veloce di Feltre”. Si è aggiudicato il primo posto della competizione organizzata dall’Ana Atletica Feltre, questa mattina (24.03.2018) nella finale che si è corsa allo stadio Zugni Tauro. Ha corso gli ottanta metri previsti in 10,18. Sul podio anche Jahja Azem, secondo, e El Assouli Abdellah terzo. Per le ragazze il primo posto è andato a Gaia Mahjoubi della terza B della Rocca con 11,75 piazzatasi davanti alla compagna di classe Emma Sartor e a Elena Rossa della terza media dell’istituto Canossiano. A partecipare alla manifestazione sono stati gli alunni delle scuole medie di Feltre (IC Feltre e Istituto Canossiano). “E’ stata dapprima fatta una sele
zione d’istituto – spiega il docente Paolo Rech, che assieme ai colleghi Valentina Valdetara e Orazio Longo ha accompagnato i ragazzi della Rocca alle gare – e poi in base ai tempi si è formato il parterre dei partecipanti”. 48 gli alunni della Rocca che hanno preso parte alla competizione che si è svolta in una fase preliminare di batterie (dove contavano i tempi assoluti), e una fase finale con le finaline. Per quanto riguarda gli altri risultati: nella categoria prima media maschile (60 metri la distanza) primo classificato è stato Unilici Stefan (prima D scuola media Rocca); nella seconda media maschile (60 metri la distanza) primo classificato Bordin Leonardo (seconda B scuola media Rocca); nella prima media femminile (60 metri la distanza) prima classificata Martina Gallina (istituto Canossiano); nella seconda media femminile (60 metri la distanza) prima classificata Ilaria Rolucci (seconda E scuola media Rocca).
LO SPORT
NUOTO
GIADA DELLA DORA QUARTA A RICCIONE
Grande soddisfazione in casa Ondablu per gli ottimi risultati ottenuti dalla sua nuotatrice Giada Della Dora, prima atleta del sodalizio di Santa Giustina, Pedavena e Agordo a partecipare alle finali dei Criteria Kinder Sport nazionali giovanili invernali che si sono tenuti a Riccione. All’esordio l’atleta di Arsiè si è cimentata venerdì nei 100 rana, arrivando quarta e migliorando ulteriormente il suo tempo portandolo a 1’13”21. Oggi ennesima partecipazione ad una finale, nei 200 rana, dove si è classificata 7°, ma facendo un ottimo tempo portando il suo record personale a 2’39”96. Per Giada l’onore di essere la prima nuotatrice dell’Ondablu a raggiungere le finali a livello nazionale, grazie al suo talento e forza di volontà. Soddisfatto tutto il team del settore agonistico della società coordinato da Emanuela Bittante e che ha contribuito al conseguimento dei risultati: l’allenatrice Michela Prest, il preparatore atletico Luca Marchet, gli allenatori che l’hanno seguita fino all’anno scorso nella categoria esordienti Andrea Rizzardini e Paolo D’Imperio.
CALCIO SECONDA CATEGORIA, AGORDINA
VOLLEY AGORDINO
CSI VAL BIOIS
CSI LE VILLE
LA METEO
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A GIOVEDI
Lunedi 26
Tempo atteso: Al mattino cielo sereno o poco nuvoloso. Da metà giornata maggiore nuvolosità per l’arrivo da Nord-Ovest di annuvolamenti irregolari, a tratti estesi. Clima diurno decisamente più mite rispetto ai giorni precedenti.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: In aumento, anche sensibile nei valori massimi, salvo una diminuzione delle minime a fondovalle, dove di conseguenza si avrà una marcata escursione termica giornaliera. Su Prealpi a 1500 m min -2°C max 1°C, a 2000 m min -4°C max -2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -6°C max -1°C, a 3000 m min -12°C max -10°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota deboli o moderati da Nord, 10-15 km/h a 2000 m, 15-25 km/h a 3000 m.
Martedi 27
Tempo atteso: Al mattino cielo sereno o poco nuvoloso, ma con tendenza ad annuvolamenti verso il mezzogiorno. Nel pomeriggio e soprattutto verso sera cielo molto nuvoloso con possibilità di deboli fenomeni, soprattutto sul Bellunese.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), nel pomeriggio-sera rischio in aumento di deboli piogge, fino a 40-60%, un po’ più probabili sulla provincia di Belluno. Limite delle eventuali nevicate fra i 1100 e i 1300 m.
Temperature: Senza grosse variazioni. Su Prealpi a 1500 m min -1°C max 1°C, a 2000 m min -5°C max -3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -8°C max -1°C, a 3000 m min -12°C max -8°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota in rotazione da Nord-Ovest a Ovest, in genere deboli o moderati, salvo sulle cime dove saranno tesi o anche forti, specie in serata, quando torneranno a spirare da Nord-Ovest, 15-30 km/h a 2000 m, 30-60 km/h a 3000 m.
Mercoledi 28
Cielo parzialmente nuvoloso, con schiarite più ampie al mattino e annuvolamenti più estesi nel pomeriggio-sera, quando saranno possibili deboli e brevi precipitazioni. Temperature in lieve aumento. Venti in quota moderati o tesi occidentali.
Giovedi 29
Cielo molto nuvoloso con probabili, frequenti precipitazioni, nevose oltre i 1200-1400 m. Temperature minime in aumento, massime in diminuzione. Venti in quota moderati o tesi da Ovest Sud-Ovest.