DISAVVENTURA PER DUE TURISTE AMERICANE Ieri sera, attorno alle 21.15, un’escursionista ha raggiunto il Rifugio Carestiato, sotto la Moiazza. Era molto preoccupata perché dal pomeriggio non riusciva a contattare l’amica con la quale si era persa di vista durante il tragitto lungo l’Alta via numero 1. Il gestore, componente del Soccorso alpino di Agordo, ha cercato di farsi spiegare il percorso seguito dalle due donne, entrambe sui sessant’anni e statunitensi, per poi far partire la ricerca. Le due amiche erano partite la mattina dal Coldai dirette al Passo Duran. Superati il Rifugio Tissi e Vazzoler, si erano inoltrate sul sentiero 554, avevano raggiunto Forcella del Camp e lì erano state sorprese dal temporale. Una era rimasta un po’ indietro e a causa della nebbia si erano separate: dalle 16 non c’erano più stati contatti. Lei, sbagliando itinerario era salita a Forcella di Sejere e, una volta arrivata a Malga Framont, era stata reindirizzata verso il Carestiato e il Passo Duran. Mentre il gestore del Carestiato si avviava sul sentiero 554 per percorrerlo a ritroso verso Forcella del Camp, una decina di soccorrirori partiva da Agordo, per dividersi in squadre e risalire da Malga Framont i diversi itinerari: una verso Cima Montalt di Framont attraverso la Forcella di Sejere, una verso la zona di Stamere, una verso Forcella del Camp. Nel frattempo, il soccorritore che perlustrava il sentiero 554, superata Forcella del Camp, stava scendendo a Casera del Camp continuando a chiamare la donna – Susan – finché lei non è uscita dall’edificio dove si era riparata per la notte. Dopo il temporale, come la compagna aveva preso una traccia errata, era infatti salita a Cima della Lastìa di Framont. Tornata sui suoi passi era da poco arrivata alla Casera e aveva acceso un fuoco per scaldarsi. Affaticata dalla lunga camminata, l’escursionista ha preferito rimanere a dormire lì. Le squadre, cessato l’allarme, attorno alle 23.30 sono quindi rientrate. Questa mattina alle 8.30 Susan è arrivata al Carestiato e si è ricongiunta all’amica per proseguire con lei verso Passo Duran.
INTERVENTI A CORTINA E AURONZO Questa mattina l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nel comune di Cortina d’Ampezzo, per un’escursionista ruzzolata in una scarpata mentre si trovava sul percorso che collega il Rifugio Scoiattoli al Cinque Torri. Dopo che il personale medico dell’equipaggio le ha prestato le prime cure, G.B., 53 anni, di Venezia, è stata recuperata con un verricello di 10 metri e trasportata all’ospedale di Belluno con un probabile politrauma. L’eliambulanza è stata poi dirottata dal 118 nel comune di Auronzo di Cadore, al Rifugio Fonda Savio, sui Cadini di Misurina, dove una turista statunitense, C.A.A., 73 anni, era scivolata e aveva sbattuto la testa. L’infortunata è stata medicata, caricata e bordo e accompagnata al San Martino con sospetti trauma cranico e a una caviglia.
MALORE IN RIFUGIO Nel primo pomeriggio la Centrale del 118 di Trento ha chiesto l’intervento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, per un escursionista colto da malore al Rifugio Rosetta, sulle Pale di San Martino. L’eliambulanza atterrata nelle vicinanze ha quindi imbarcato G.L., 49 anni, di Pergola (PU), e lo ha trasportato all’ospedale di Agordo per i controlli del caso.
Ancora acqua inquinata nell’Agordino, ma questa volta a Colle Santa Lucia e in Val Fiorentina. Da ieri infatti vige l’ordine di non usare l’acqua per scopi alimentari, se non previa adeguata bollitura, nelle località Codalonga, Fossal, Pian (a C Colle Santa Lucia) e nelle frazioni Aiva, Rova, Salator, Villa e capoluogo a Selva di Cadore. Gestione Servizi Pubblici ha già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro. Ulteriori informazioni saranno fornite nei prossimi giorni. Nel fine settimana sono inoltre previste alcune interruzioni programmate, venerdi per tutta la mattinata, dalle 8.30 alle 12 la frazione Soccol a Taibon Agordino rimarrà senz’acqua per inderogabili lavori alla rete idrica comunale. Anche a Falcade sono in corso lavori all’acquedotto, via Don Bartolomeo Zender rimarrà senz’acqua sempre venerdi mattina dalle 8.30 alle 12. Il personale addetto opererà per limitare il più possibile i disagi alla popolazione.
IN AIUTO DI UN CANE FINITO IN UN CANALE Poco prima delle 13, il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre per recuperare un cane bloccato in un canale in località Betola, non distante dal borgo di Zorzoi. Assieme ai vigili del fuoco una squadra di soccorritori ha raggiunto la verticale del punto in cui provenivano i latrati di Dimitri, un cucciolone meticcio di 11 mesi, che si era all’improvviso allontanato dal padrone sul sentiero e si era lanciato nella scarpata senza più riuscire a risalire. Attrezzata la calata sopra alcuni salti di roccia, un soccorritore – conduttore di unità cinofila – è sceso per una quarantina di metri nel canale, senza però trovarlo. È quindi risalito ed è stato fatto un altro tentativo più spostato sulla destra. A questo punto, quando il soccorritore calandosi sulle corde lo ha raggiunto su un terrazzino, Dimitri è scappato, risalendo da solo il costone e arrivando dal gruppo che attendeva sopra assieme al suo proprietario, un trentanovenne di Sovramonte. L’intervento si è concluso felicemente tra le risate di tutti.