BOLZANO. I CARABINIERI PRESENTANO IL CALENDARIO STORICO IN LADINO
In un anno importante per l’identità e la cultura della minoranza linguistica ladina, il Generale Massimo Mennitti, ha fortemente voluto dare un ennesimo segnale di vicinanza e attenzione per il territorio dell’Alto Adige, facendo tradurre il Calendario Storico dei Carabinieri 2018 nelle diverse varianti della lingua ladina. Nel progetto sono stati coinvolti diversi studiosi del ladino, che hanno curato la traduzione di diverse sezioni del Calendario Storico 2018 della Benemerita: il Maggiore Marco Steck della Polizia Cantonale dei Grigioni per la traduzione in romancio; il dott. Leander Moroder direttore dell’Istitut Ladin Micura’ de Rü per le traduzione in ladino gardenese e badiota curate dalla dottoressa Karin Comploj (per la parte gardenese) e dal dott. Werner Pescosta (per la parte badiotta); la dott.ssa Elsa Zardini Presidentessa dell’Union de i Ladis d’Anpezo la per la traduzione in ladino ampezzano; il dott. Moreno Kerer e la dottoressa Isabella Marchione dell’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan per la traduzione in ladino fodom; lo Sportel Furlan – Sportel Regjonâl pe Lenghe Furlane per la traduzione in lingua friulana.
Gli inserti speciali in ladino sono stati stampati su raffinati fascicoli in carta velina, facilmente sovrapponibili al testo in italiano e tedesco del Calendario Storico, con un effetto elegante e sobrio, così garantendo una perfetta traduzione dei testi che accompagnano le immagini del conosciutissimo e apprezzato oggetto.
Come noto il Calendario Storico dei Carabinieri 2018 promuove, attraverso proprio l’arte contemporanea, i grandi valori universali, difesi e promossi dai Carabinieri in Italia e all’estero. Grandi artisti internazionali, di diverse nazionalità (artisti provenienti da aree del mondo dove l’Arma dei Carabinieri è intervenuta oppure ha avviato collaborazioni con le forze locali) hanno realizzato le loro opere artistiche confrontandosi con temi come la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza personale e sociale, la tutela delle categorie più deboli, l’integrazione multiculturale, il valore della tradizione, le libertà di espressione e riunione, la cooperazione internazionale, la tutela del patrimonio culturale, la tutela dei minori, l’ordinata convivenza civile, l’identità culturale. 12 pagine che mese dopo mese, da un capo all’altro del globo, legano tra loro temi divenuti universalmente evocativi, in un’epoca in cui eventi gravi, che colpiscono diverse aree del pianeta, non riescono a scalfire l’impegno e la determinazione di chi, indossando un’uniforme o nell’impegno civile di ogni giorno, pone la propria vita a presidio delle libertà e dei diritti.
Il Calendario Storico dei Carabinieri 2018 è da sempre stampato in diverse lingue e quest’anno di 1.300.000 copie stampate, quasi 11.000 sono tradotte in altre lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo e quest’anno anche giapponese, cinese e russo. A questa già ricca collezione da oggi si aggiunge uno speciale fiore all’occhiello per l’Arma altoatesina che, attraverso un preciso impegno del Generale Mennitti, ha inteso dare un significativo riconoscimento all’identità culturale ladina.
Il Calendario in tedesco e in ladino è stato presentato ufficialmente oggi, nel corso di una conferenza stampa presso la sala stampa della Provincia Autonoma di Bolzano, tenuta dal Generale Mennitti e dall’Assessore Provinciale ladino Florian Mussner che per l’occasione ha ringraziato l’Arma per questo segno di vicinanza ai cittadini ladini. “Con la traduzione anche in ladino – sottolinea Mussner – i Carabinieri hanno dimostrato una grande sensibilità per la cultura ladina, che è un tassello importante della ricchezza culturale e linguistica di tutto l’Alto Adige. Iniziative di questo tipo sono di grande valore, anche perché testimoniano di un dialogo costante delle istituzioni con i cittadini e sono la conferma di una buona collaborazione non solo a livello istituzionale, ma anche culturale e sociale.”
Ospite d’onore ma, invero, padrone di casa per la speciale cerimonia di presentazione, il Presidente della Provincia Arno Kompatscher, che ha ringraziato il Generale Mennitti e l’Arma dei Carabinieri per la grande sensibilità dimostrata, con un gesto molto più che simbolico, che ancora una volta rafforza il legame tra i Carabinieri e l’Alto Adige. L’occasione è stata propizia per il Presidente Kompatscher per formulare i migliori auguri per le prossime festività a tutti i Carabinieri dell’Alto Adige.
Alla conferenza stampa di presentazione del calendario erano presenti il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bolzano, Colonnello Stefano Paolucci, i Sindaci di Ortisei, Selva Val Gardena e Santa Cristina Val Gardena, LA Valle, San Martino in Badia e San Vigilio di Marebbe, accompagnati dai Comandanti delle Compagnie Carabinieri di Ortisei e Brunico e da alcuni dei Comandanti di Stazione delle valli ladine.
Presenti anche: la dottoressa Karin COMPLOJ, dell’Istituto ladino di cultura “Istitut Ladin Micurá de Rü” che si è occupata della traduzione in ladino gardenese e lavora presso la sede di Selva di Val Gardena dell’istituto (l’Istituto ladino di cultura Micurá de Rü è il centro di competenza per il ladino incaricato dalla Giunta provinciale di normare il ladino scritto della Val Badia e della Val Gardena), la dottoressa Elsa ZARDINI, Presidente dell’Union de i Ladis d’Anpezo e presidente dell’Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan” con sede a Colle Santa Lucia. Le traduzioni in ladino ampezzano sono state eseguite da alcuni collaboratori volontari dell’Union de i Ladis d’Anpezo (l’Union de i Ladis d’Anpezzo è un’associazione culturale che persegue le finalità di conservare e sviluppare la coscienza ladino-ampezzana e il patrimonio culturale quale idioma, usi, costumi, folclore, tradizioni, toponomastica e quant’altro relativo derivante dall’appartenenza alla contea del Tirolo ed alla diocesi di Bressanone). La dottoressa Elsa ZARDINI è intervenuta anche rappresentanza del dottor Moreno KERER, direttore dell’Istitut Cesa de Jan (l’istituto, come associazione culturale, ha l’obiettivo di promuovere, tutelare e valorizzare l’identità culturale e linguistica ladina della popolazione dei territori di Colle S. Lucia, Cortina d’Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana, posti in provincia di Belluno. La predisposizione dei testi in ladino Fodom è stata realizzata dalla dott.ssa Isabella Marchione, collaboratrice dell’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan).