Intervista realizzata nello studio di Radio Più, Emittente Agordina.
Nicola Fontanive:
Nicola Fontanive (Belluno, 25 ottobre 1985) è un hockeista su ghiaccio italiano. Fontanive esordì in Serie A nella stagione 2002-03 con 3 presenze. Nella stagione 2010-2011 militò nella squadra dei Frisk Asker Ishockey, nel campionato di prima divisione norvegese. Fu così il primo hockeista italiano della storia a militare in questo campionato.[1] Dalla stagione 2011-2012 fece ritorno all’Alleghe Hockey.[2] Nell’estate del 2013, in seguito alla mancata iscrizione in Elite.A del club veneto Fontanive firmò con l’Hockey Milano Rossoblu.[3] Dopo due stagioni a Milano Fontanive tornò a giocare in Veneto firmando un contratto con il Cortina.[4]
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Nicola Fontanive ex Cortina, Milano, Alleghe e con un passato anche nella lega norvegese, non giocherà più ad hockey in Italia o in Europa, la sua nuova vita è oltre Oceano dove a breve raggiungerà la moglie Elisa che è già negli Stati Uniti per motivi di lavoro.
Anche in passato Nicola Fontanive ha dimostrato di avere carattere al momento di prendere una decisione, come lasciare la nazionale in un momento di massimo splendore dopo 9 mondiali e 1 Olimpiade, quella del 2006 a Torino.
“Dovevo farlo, dovevo staccare – dice oggi Nicola – avevo lasciato in modo sereno la Nazionale e non è mai mancata quando è arrivata la primavera. Un unico rammarico quando ho visto un gruppo di giocatori italiani, bravi ed affiatati. Ecco, in quella squadra mi sarebbe piaciuto avere un ruolo tra di loro, ma ormai la decisione era stata presa”.
Ancora un mese, il tempo di giocare le finali di hockey in-line a Milano, l’altra sua grande passione, poi salirà su un aereo diretto a Cincinnati che è pure una città dedicata all’hockey su ghiaccio, ma non sarà il suo primo pensiero, perché Nicola pur ancora giovane, in salute e fisicamente al top vuole cambiare vita. O ci vuole provare, perché anche dove arriverà c’è una squadra di hockey importante, all’altezza del livello di Nicola dove il talento di Alleghe non sfigurerebbe, anzi le referenze dal Cortina sono tutt’altre.
“Ci sarà un cambiamento importante – dice Nicola – mi trasferisco negli Stati Uniti, dopo le finali di Milano. Non so cosa ne sarà della mia carriera hockeystica, di certo non tornerò in Italia per giocare”.
Sul cosa voglia fare “da grande” Nicola ha le idee chiare, nessuna improvvisazione, le basi per la nuova vita sono state messe a Milano durante la sua permanenza nella squadra lombarda.
“A Milano non ho solo giocato ad hockey, ho anche studiato e continuo a farlo – dice Nicola – ho anche iniziato a lavorare come personal trainer, questo voglio fare da grande e credo che gli Stati Uniti mi possano offrire delle opportunità importanti”.
E l’hockey solo nell’album dei ricordi?
“Archivio una stagione bellissima, a Cortina è stata un’esperienza meravigiosa, un crescendo di soddisfazioni ed amicizie. Dove metterò l’hockey da domani? Al momento, pur con grande difficoltà dico che è finita qui”.
Difficoltà che potrebbero essere superate?
“Non lo so, lo valuterò una volta a Cincinnati. Non è una cosa primaria, non ora”.
Anche perché la tua presenza in America, con il tuo curriculum nel campionato italiano e nella nazionale potrebbe non passare inosservata nella terza città dell’Ohio che non raggiunge nemmeno i 300 mila abitanti.
“Non so cosa sperare, ma ci sono delle priorità nella vita. A 32 anni se mi guardo indietro vedo tanti anni trascorsi sul ghiaccio ed è il momento di pensare al mio futuro. Giocare ad hockey in Italia o in Europa non da sicurezze, devo quindi focalizzare sul mio futuro e lo farò una volta che mi sono ambientato tra le mura della nuova casa”.
Una cosa sembra certa, come hai anticipato un mese fa il tuo futuro in ogni caso è a stelle e strisce.
“Per qualche anno si, poi si vedrà”.
Mirko Mezzacasa