“Hai presente quando la sabbia scotta ma tu te ne freghi perché sai che stai correndo verso il mare? Ecco bisognerebbe vivere così”. E’ il testamento di Manuel, affidato al suo profilo facebook, quello con tanti amici, perchè “el stel” di amici ne ha tanti. Quelli del calcio, quante partite, quante foto, quanta passione in quegli scatti dai campi di calcio dell’agordino e dai chioschi del terzo tempo. “Sai si vive senza mai sapere come andrà domani”, un colpo al cuore quando la si scorre quella foto recente, ma che fa sorridere pensando a quel Manuel che rincorreva suoni e pensieri del suo Vasco Rossi, che portava con affetto anche sulla pelle della schiena. Poi ci sono gli amici dei giochi dei vent’anni, dallo schiuma party a quelle festa con Daniele e tanti altri. Daniele Bulf è l’amico che nella sera dell’incidente gli sedeva accanto, che custodirà i sorrisi delle ultime battute di quella sera, magari lo sfogo tipico dei vent’anni. Taibon è un paese in lutto accanto alla famiglia di Manuel e pensa anche a Daniele, l’abbraccio è solidale per i due amici, per le due famiglie.
Manuel Costa non ce l’ha fatta, a sette giorni dall’incidente in Valle di San Lucano il giovane è morto all’ospedale di Belluno, ha lottato con tutte le sue forze, così come i medici e i suoi famigliari che non hanno mai smesso di stargli vicino. La notizia è arrivata di primo mattino in paese e Taibon si è subito stretto attorno ai famigliari, a mamma Stella Decima, a Maicol il fratello due anni più giovane e papà Vittorio. Manuel 20 anni compiuti lo scorso giugno, sabato attorno alle 23 a bordo della sua Punto stava percorrendo la comunale per la Valle di San Lucano, il fondo ghiacciato lo ha tradito e l’auto è finita fuori strada contro sassi e alberi. Daniele Bulf che gli sedeva accanto è stato più fortunato cavandosela con tante botte, contusioni e una prognosi di 60 giorni.
Sulla pagina facebook fin da sabato gli amici hanno lasciato i loro pensieri, i loro messaggi carichi di speranza. Le loro attese sono state deluse da un drammatico destino. Manuel da poco aveva iniziato a lavorare in Luxottica come la mamma, era felice con tanti amici e una grande passione per il calcio. “A settembre di 8 anni fa, mi dicevi per la prima volta il tuo nome – ricorda Stefano Renon – all’epoca, l’unica cosa che ci legava era la passione del calcio, la passione di rincorrere un pallone. Questa passione non ci ha mai fatto lasciare anche negli anni successivi, e con il passare del tempo, abbiamo cominciato a condividere anche la passione per i motori e per le ragazze! In questi 8 anni abbiamo trascorso assieme qualsiasi tipo di emozione, dalla preoccupazione per la partita importante, alla felicità di averla vinta, dalla paura di un esame della patente alla disperazione per una ragazza, e tutto questo ci ha fatto crescere insieme! Ora quello che ci lega non è più una semplice passione per un pallone, ma un’amicizia. Ti voglio bene e mi manchi…mi manchi da morire”.
Anche Stella, la mamma, pochi giorni fa ha voluto mandare un segnale ai tanti amici di Manuel e lo ha fatto usando il social network commossa per il messaggio di Stefano .” Non riesco a non commentare – ha scritto – la vostra amicizia ha profonde radici ho visto il vostro legame cresce giorno per giorno. Ho letto a Manuel i pensieri scritti, con il cuore in gola. So che ha sentito grazie di cuore”.
Mirko Mezzacasa