Cadore e Comelico. Passato il weekend di ferragosto, il resoconto dei mirati servizi di controllo del territorio posti in essere dai Carabinieri in occasione dei festeggiamenti organizzati è stato certamente positivo: una denuncia per guida in stato di ebbrezza, due denunce per guida senza patente, due contestazioni per ubriachezza e una segnalazione al Prefetto per uso di stupefacenti, violazioni rilevate su tutto il territorio della Compagnia, chiaro segno che i controlli sono stati capillari, ma che, tutto sommato, la gente ha saputo divertirsi senza creare incidenti di particolare entità che potessero turbare l’ordine pubblico.
In occasione della Festa della Birra di Sappada, nella notte tra sabato e domenica, il personale della Stazione CC di Santo Stefano in servizio di ordine pubblico è intervenuto quando un trentacinquenne trevigiano con alcuni precedenti di polizia, entrato nell’area della festa, ha iniziato a discutere animatamente con il personale dell’organizzazione, il quale, vedendo il turista già alticcio, non voleva permettergli l’ingresso per evitare che potesse continuare a consumare alcolici. Allontanato dai Carabinieri, sebbene all’uomo sia stata immediatamente contestata ai sensi dell’art.688 c.p. una violazione per lo stato di ubriachezza in pubblico in cui versava, evidentemente questi non deve aver compreso bene la gravità della situazione. Due ore dopo, infatti, alle 02.00 circa del mattino, gli stessi Carabinieri lo hanno sorpreso in Borgata Granvilla mentre era alla guida di una vettura ancora in preda all’alcool: alla vista dei militari l’uomo ha abbandonato il veicolo e si è allontanato a piedi, con la vana speranza di eludere ogni forma di controllo. Subito raggiunto e invitato a sottoporsi a verifica mediante apparato etilometro, il trevigiano si è rifiutato categoricamente, farneticando che ormai non stava più guidando e che quindi non poteva essere fermato. Ovviamente denunciato, ha dovuto salutare la propria patente di guida.
In una Festa campestre nell’ampezzano, sempre nella notte tra sabato e domenica, il Nucleo Operativo della Compagnia di Cortina ha sorpreso una trentacinquenne feltrina, incensurata, in possesso di una sigaretta artigianale contenente marijuana, il più classico degli spinelli. Evidentemente la donna ambiva ad un divertimento illecito, diverso da quello offerto dall’organizzazione dell’evento. Dopo aver sottoposto a sequestro amministrativo lo stupefacente, i militari le hanno contestato la violazione di cui all’art.75 D.P.R. 309/90, con conseguente segnalazione al Prefetto di Belluno quale consumatrice di droghe.
Nella notte tra domenica e lunedì, invece, in una festa all’aperto organizzata a Borca di Cadore, è stato il turno di un trentacinquenne cadorino con precedenti di polizia, trovato in stato di ebbrezza dai Carabinieri di Cortina intervenuti in seguito a richiesta di alcuni avventori. L’uomo, per cause in corso di accertamento verosimilmente accentuate dall’alcool, aveva avuto un diverbio con una ragazza, la chiamata al 112 è stata correttamente fatta per il timore che la situazione potesse degenerare. Anche per lui è arrivata la contestazione dello stato di ubriachezza ai sensi dell’art.688 c.p..
Infine, nell’ambito dei controlli sulle strade, due sono stati i denunciati per essersi messi alla guida di veicoli senza averne titolo. Nel primo caso i Carabinieri di Santo Stefano hanno fermato un cinquantenne del posto, già noto agli operanti per i precedenti di polizia a proprio carico, il quale non era più in possesso di patente in seguito a provvedimento prefettizio di revoca. Un controllo approfondito dei documenti ha anche permesso di verificare che la moto a bordo della quale viaggiava il centauro era sprovvista di copertura assicurativa, venendo sequestrata con finalità di confisca. Nel secondo caso, invece, i militari del Radiomobile, impegnati in un posto di controllo alla circolazione stradale in località Pieve di Cadore, hanno intimato l’alt ad un giovanissimo alla guida di un’utilitaria, il quale dimostrava in maniera evidente scarsa sicurezza al volante. Sebbene avesse raggiunto l’età matura, il neo diciottenne cadorino non aveva ancora conseguito alcuna patente di guida, rappresentando un reale pericolo per la circolazione stradale e per gli altri ignari utenti. La pena per questo reato è l’ammenda da 2.257,00 a 9.032,00 euro.