FALCADE L’associazione sportiva QUAD IN QUOTA ha chiesto e ottenuto a fine 2017 un incontro con il CAI di Agordo (BL) avvenuto per avere un confronto costruttivo in merito alla manifestazione di raduno di 50 quad svoltasi nel 2017 a Falcade, che ebbe grande risonanza mediatica e che venne fortemente criticata dal CAI sezione del Veneto, Friuli e Lombardia.L’incontro, svoltosi presso la sede di Agordo del CAI, ha messo a confronto le due realtà locali e le posizioni emerse hanno soddisfatto il presidente di QUAD IN QUOTA Moreno Tomaselli. Il CAI di Agordo ha avuto conferma da parte di persone del luogo, che avevano controllato le strade silvopastorali oggetto di passaggio del raduno, del fatto che effettivamente non fosse stato perpetrato alcun danno. Il presidente del CAI ha altresì ammesso che al giorno d’oggi in montagna non è semplice vivere e che tutto non può essere vietato, ma accettato anche se non compatibile con la loro posizione e ideali del CAI. Infatti il CAI di Agordo mai prese posizione in merito a QUAD IN QUOTA e in tal senso la presidente Anna Magro ha riferito alla associazione quaddistica che non ha ritenuto di farlo semplicemente perché non riteneva di dover entrare nel merito di questa faccenda che era stata autorizzata dagli enti preposti. Con riferimento alla notizia uscita sul Gazzettino del 7 febbraio 2018, che evidenziava come il CAI del Veneto si fosse dissociato dagli atteggiamenti degli ambientalisti in merito al collegamento sciistico tra Padola con la Val Pusteria (Bolzano), QUAD IN QUOTA auspica che la sede regionale del CAI manterrà questo atteggiamento anche con la manifestazione in Agordino, in accordo con la sede del CAI di Agordo, comprendendo che QUAD IN QUOTA opera in un territorio ove gli associati vivono e lavorano e che, anche da statuto, mira a tutelare e curare. Con piacere dunque annunciamo che è pace fatta tra QUAD IN QUOTA e il CAI.
Moreno Tomaselli
presidente QUAD IN QUOTA