Belluno, 15 febbraio 2019 – Nella tarda serata di ieri, 14 febbraio 2019, su segnalazione di un cittadino, la Polizia Provinciale di Belluno ha recuperato un esemplare di lupo femmina, verosimilmente nato nel 2018, deceduto presumibilmente per inedia, a seguito di infestazione da rogna sarcoptica. L’animale, ancora in condizioni tali da permettere un’analisi necroscopica, è stato consegnato questa mattina alla Sezione di Belluno dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie dove, nei prossimi giorni, saranno effettuati i rilievi sul cadavere. L’animale, rinvenuto in località Digonera del Comune di Rocca Pietore, era stato già osservato più volte sia da personale della Polizia Provinciale sia da cittadini che lo avevano anche filmato. Quello di ieri è il primo rinvenimento certo di un esemplare di Lupo in provincia di Belluno. Il soggetto faceva probabilmente parte del branco il cui territorio insiste tra l’Alto Agordino e la Val di Fassa, dove il gruppo familiare è oggetto di costante monitoraggio da parte dell’Ufficio Faunistico della Provincia. Va ricordato che la rogna sarcoptica del lupo, nota anche come scabbia canina, è una seria patologia dermatologica parassitaria. L’agente eziologico è un acaro il cui serbatoio naturale è rappresentato abitualmente dalla volpe, ma che può interessare sia il lupo, come in questo caso, che il cane. Cosa fare nel caso in cui si osservi o si rinvenga un animale in difficoltà, malato oppure morto? Si deve contattare il Corpo di Polizia Provinciale (al numero 0437959227) che provvederà al suo recupero, per le valutazioni del caso
Alcuni numeri.
In provincia di Belluno il ritorno del lupo è stato accertato nel 2015, mentre l’ ultimo dato di presenza certa risaliva al 1929. E’ oggi in atto una naturale ricolonizzazione da parte della specie in conseguenza dell’espansione della popolazione presente sulle Alpi Occidentali, da un lato, e la contestuale dispersione degli animali provenienti dai Balcani.
Grazie ai dati di monitoraggio del 2018 si stima la presenza nel bellunese di almeno tre branchi stabili di cui uno nella zona dell’alto Agordino, un secondo sulla dorsale prealpina della sinistra Piave in Valbelluna ed un terzo sul massiccio del Grappa. Anche in questa stagione stanno proseguendo i monitoraggi della specie, dai quali risulta un incremento della popolazione rispetto all’anno precedente, con occupazione di nuovi territori. In provincia di Belluno, il lupo trova condizioni molto favorevoli alle sue esigenze ecologiche, anche grazie alla notevole presenza di ungulati selvatici, suo principale alimento.