intervista, studio2 RADIO PIU. parte UNO
intervista, studio2 RADIO PIU. parte DUE
dal giornale radio di RADIO PIU 10 GENNAIO 2018
La Croce Verde Val Biois per mancanza di volontari non garantirà il servizio di emergenza come stabilito nella precedente convenzione in scadenza. Radio Più ne parlerà nel pomeriggio alle 15.10 (replica alle 21), ospiti in studio il presidente Stefano Murer con Felice Gaiardo presidente del Coordinamento Volontari Ambulanze Agordino-Zoldano. Nella trasmissione le ipotesi di un futuro preoccupante anche per i volontari delle altre realtà della Val Cordevole, Arabba esclusa.
dal giornale radio di RADIO PIU 12 GENNAIO 2018
Il temuto momento è arrivato, da oggi la Croce Verde Val Biois non garanstice più il serivizio per i noti problemi legati alla mancanza di volontari per coprire le 24 ore 365 giorni l’anno. Da oggi i volontari della Valle del Biois non sono più vincolati da alcuna convenzione con l’Ulss1 Dolomiti. Un colpo al cuore per chi come Rodolfo Pellegrino nei giorni della fondazione del sodalizio c’era.
“Era il 1982 – ricorda Pellegrinon – per anni, oltre ai turni regolari ho svolto anche le mansioni di segretario”.
I rapporti con i vertici erano diversi?
“Assolutamente no, i rapporti con dirigenti e responsabili del settore sono sempre stati difficili”.
Come è nata la Croce Verde?
“Prima di istituire la nostra associazione avevamo preso contatti con le varie Croci Bianche dell’Alto Adige per studiare ed eventualmente “copiare” la loro efficienza”.
Siete stati consigliati?
“Si, di dotarci da subito di almeno un dipendente in quanto i volontari che alle prime esperienze operavano sicuramente con orgoglio, entusiasmo e senso di responsabilità, pian piano sarebbero venuti meno per vari motivi”.
Con senno del poi le paure si sono concretizzate nell’attuale situazione, era stato fatto un tentativo?
“Ricordo di aver predisposto della documentazione inerente il costo per il servizio garantito 24 ore su 24 che sarebbe stato a carico della sanità Agordina. Una cifra enorme che con un sesto della stessa la Croce Verde sarebbe stata in grado di assumere due dipendenti”.
Ma non se n’è mai fatto nulla.
“Tralascio i rapporti difficili con i responsabili a seguito delle richieste a loro sottoposte. Sembrava quasi che il nostro servizio fosse un obbligo e non una collaborazione che a certi livelli non è stata capita”.
All’inzio probabilmente c’erano meno difficoltà per i volontari.
“Infatti, i volontari tutti operavano volentieri con spirito di sacrificio e serietà. Tutti i turni venivano coperti da pensionati ma soprattutto da lavoratori”.
Come ha vissuto quegli anni?
“Positivamente conscio di effettuare un servizio in favore della nostra comunità. La gente della nostra valle ha sempre risposto positivamente con il tesseramento, soddisfatta di avere un presidio di emergenza sul territorio operante 24 ore su 24”.
Ed ora ha una ricetta per la risoluzione dei problemi?
“Affinché le varie Croci Verdi dell’Agordino continuino ad operare é necessario, come ho già spiegato al presidente Stefano Murer, più attenzione e rispetto da parte dell’ULLS 1 e, la possibilità di avere almeno due dipendenti come le varie Croci Bianche dei nostri vicini”.
Concetti che sembrerebbero semplici e chiari.
“Con i burocrati è difficile parlare loro hanno teorie e linguaggi diversi. Sulla poltrona c’è un modo diverso di vedere i problemi rispetto a chi opera sul territorio toccandoli con mano”.
Ma c’è sempre la politica con i politici.
“Meglio lasciare perdere”.
L’augurio?
“Che il servizio continui con rapporti sereni e responsabili con l’Unità Sanitaria”.