Dopo Falcade e Livinallongo anche Alleghe adotterà dalla prossima stagione invernale la tassa di soggiorno a carico del turista, quota che non ricadrà sulle casse dell’affittacamere o dell’albergatore, piuttosto sul cliente come succede in tante località turistiche Slovenia compresa. “Sono note dolenti – dice il sindaco Siro De Biasio – ma non è una tassa che pesa sul cittadino residente. Con i tempi che corrono se vogliamo organizzare manifestazioni e rendere il paese più bello e ospitale questa è l’unica soluzione non potendo più contare sui trasferimenti di una tempo e nemmeno su sponsorizzazioni private”.
Alleghe s’adegua dunque alle necessità, lo farà in accordo con gli altri Comuni della Valle del Cordevole, ma anche dello zoldano “Infatti – dice il primo cittadino – ci siamo già incontrari per mettere nero su bianco il nuovo regolamento che sarà reso noto a breve, anche prendendo spunto da quanto già deciso nelle vicine Livinallongo e Falcade dove la tassa di soggiorno si applica con regolarità”.
La tassa di soggiorno entrerà in vigore dal 1 gennaio 2016, varierà dai 0.30 centesimi per i campeggi fino a 1.50 per gli hotel 4-5 stelle, cosa rara nell’alto Cordevole, Mediamente dunque 1 euro a turista ma non se pernotterà nel comprensorio fuori statione, da settembre a novembre o da aprile a giugno. “Infatti – conferma Siro De Biasio – la tassa non sarà applicata nei periodi cosidetti “morti”, quando in paese pernottano agenti di commercio o comunque ospiti di passaggio che nulla hanno a che fare con le vacanze sul lago o le settimane bianche sulla neve”.
Gianni Fossà, da sempre nel turismo anche quando esisteva l’Apt Dolomiti Agordine che raggruppava i 16 Comuni ricorda: “Quella tassa era fondamentale per i nostri bilanci. Ci permetteva di organizzare eventi come la barche illuminate o la Transcivetta, ma anche di pagare il personale per l’ufficio turistico e abbellire il paese con i suoi giardini. L’errore è stato toglierla quella tassa, non rimetterla. Peraltro quando venne tolta (era di circa 200-300 lire a turista-notte) nessun albergo rittoccò i prezzi già comprensivi di tassa di soggiorno”.
Mirko Mezzacasa